24/12/19

IL DESTINO DI UN GIOCATORE

In qualsiasi gioco binomiale non c’è simmetria di risultati fra la Casa da gioco e il giocatore. Non parlo degli effetti della tassa del 5% sui pagamenti a Banca nel Baccarat, o dello zero alla Roulette. Parlo della diversità fra i benefici che ottengono i giocatori e i benefici che ottiene la Casa da gioco. Facciamo un esempio puramente teorico.
 
Se un giocatore applicasse un Paroli, non lo potrebbe applicare a lungo perché arriverebbe il momento in cui perderebbe il tutto per la sortita della Chance contraria. Il giocatore lo sa e quindi si fermerà al raggiungimento di un utile che lo soddisfa, anche se, proseguendo per altri colpi, avrebbe incassato ulteriori vincite in paroli. In pratica la sua resa è stata inferiore a quanto avrebbe potuto raggiungere fino all’ultimo colpo vincente.

La Casa da gioco non ha questo problema perché lascia al giocatore la facoltà di interrompere il Paroli e quindi non pagherà mai il massimo che quel Paroli avrebbe prodotto. Questo è il primo vantaggio della Casa da gioco e lo possiamo equiparare al fatto che a un certo punto un qualsiasi giocatore si accontenta di quanto ha vinto e smette di giocare. Quindi, il giocatore non arriverà mai a ottenere il massimo che avrebbe ottenuto andando avanti con il gioco. Questo è logico perché nessuno sano di mente è un “camikaze”.

Vi è poi un secondo vantaggio che ha la Casa. La resa di un giocatore non eguaglia mai la resa della Casa. Quando il giocatore esce dalla Casa da gioco vincente, avrà ottenuto un tot di pezzi. Quando il giocatore esce dalla Casa da gioco perdente, avrà lasciato alla Casa tutta la sua cassa e cioè tutta la sua disponibilità. In un certo senso questa disparità di esiti può paragonare la Casa da gioco a un’organizzazione criminale che con la scusa della “fortuna” giustifica la sua attività. Se sei fortunato vinci; se sei sfortunato perdi. Sappiamo bene che a lungo andare al gioco d’azzardo la fortuna non esiste, ma esiste solo il vantaggio matematico del banco, che con l’aumentare del numero delle prove, alla fine fa del giocatore un perdente naturale. Il giocatore è destinato a perdere. La Casa non fa altro che aspettare e dopo aver pagato piccole masse al giocatore cosiddetto fortunato, alla fine incasserà tutta la sua cassa che sarà molto maggiore delle vincite che gli aveva pagato. Perché? Perchè quando il giocatore vince punta poco, mentre quando perde punta molto per recuperare ciò che ha perso. Quel momentaneo scarto sulle sue puntate restituirà alla Casa vincite e cassa.

I Casinò in Internet hanno anche un altro mezzo per invogliare al gioco. Ad ogni colpo si vede l’elenco dei giocatori vincenti con quanto hanno incassato. Naturalmente viene esposto l’incasso totale e non la vincita netta. Non visualizzano i giocatori perdenti con quanto hanno perso, anche se il totale perdente lo si può ricavare facendo la differenza fra le due puntate totali visibili prima di ogni colpo.

Insomma, il giocatore casuale è soggetto a questa realtà. Il giocatore sistemista, che dovrebbe conosce questi aspetti del gioco d’azzardo, è meno soggetto a questa realtà, però è sempre soggetto alla diversità dei suoi guadagni rispetto a quelli della Casa. I suoi sono piccoli, mentre quelli della Casa sono grandi, anche se meno frequenti. Questo è il destino di un giocatore.

L’ultimo gioco che sto provando ormai da un paio di mesi (e forse di più) continua a vincere. Ho apportato qualche miglioramento. Faccio tre partite a taglia e poi mi fermo. Non vado più fino alla fine della taglia. Ogni partita deve rendere 1 pezzo di utile. Appena lo raggiungo passo alla partita successiva. I pezzi previsti a taglia sono 3. Se una taglia termina con una partita in sospeso, proseguo il gioco alla taglia successiva, ma con schema e Figure nuove prodotte dalla taglia nuova. Proseguo solo con la progressione economica che deve recuperare lo scoperto e raggiungere il pezzo di utile. Con la nuova modifica le puntate vincenti sono state 176 e le perdenti 137 con una differenza di 39 puntate vincenti in più. La media di vincita per taglia è aumentata a 2,86 pezzi.

Naturalmente con l’aumentare del numero delle prove si trovano le più disparate situazioni e anche coincidenze perdenti che si protraggono per 6-7 tentativi di vincita. Se poi le vincite seguenti sono distanziate, lo scoperto sale e allora il rientro è alquanto lungo e può impegnare anche tre o quattro partite, anche appartenenti a taglie diverse. Insomma, sono tutti giochi che vincono per lungo tempo, ma poi anche la permanenza contraria ha il diritto di formarsi e allora l’impegno finanziario sale e il rientro è difficoltoso perché i pagamenti delle Chances Semplici sono alla pari e quindi le progressioni non possono essere in Martingala. Bisogna tener presente che il totale vincente è stato ottenuto con giochi in cui sono arrivato a puntare anche 25 pezzi e naturalmente questo non è proponibile per un sistemista al Punto Banco. Io ci riesco perché faccio le mie prove con pezzi base da 1 euro, ma in un Casinò i pezzi minimi sono senz’altro maggiori. Purtroppo lo scarto esisterà sempre perché la consecutività delle due Chances produce qualsiasi serie: quella positiva sarà più frequente per la validità del sistema; quella negativa sarà più isolata, ma comunque inevitabile. A quel punto la si può superare con grande impegno finanziario (se i pezzi base sono piccoli) o, come fanno certi sistemisti, con uno stop loss che limiti la scalata della cassa.

Sto pensando di limitare gli attacchi con le cosiddette “partenze ottimali” già utilizzate in altri giochi sulla roulette, ma questo implica attese più lunghe e anche riduzioni delle partite che si possono attuare in una taglia.

Con la partenza ottimale finora la massima puntata è stata di 4 pezzi e gli utili 43 in 25 taglie. Le taglie successive hanno comunque portato al cospicuo impegno di cassa e quindi, partenza ottimale o no, il risultato finale su un significativo quantitativo di taglie è sempre lo stesso. La linea di gioco unica porta inevitabilmente alla partita difficile. Il mio consiglio al sistemista è di andare al Casinò con 2-3 sistemi diversi e giocarli alternativamente. Naturalmente devono avere diverse linee di attacco, altrimenti avrebbero le stesse frequenze di partite negative. Con queste diversità di attacchi non si eliminerà del tutto lo scarto, ma almeno saranno meno frequenti.

Mi è stato proposto di impostare un gioco che punti esclusivamente a B per la ragione che la Banca è più frequente della Punta e quindi dovrebbe essere più facile indovinare certe configurazioni che in una taglia hanno una certa frequenza. Ci ho provato, ma dopo 27 taglie vincenti dai 4 ai 7 pezzi ciascuna, è arrivata anche qui la taglia dove alle mie puntate usciva sempre la Punta e quindi anche qui si incontra la taglia contraria alle aspettative. La ragione è semplice: la Banca è sì più frequente della Punta, ma se la si considera nell’insieme delle taglie. Nella singola taglia può avvenire anche il contrario e quindi basterà una sola taglia per far saltare la cassa del giocatore.

Per il momento l’unico comportamento valido resta quello degli speculatori che dopo lunghe attese nel corso della sessione attaccano due o tre volte e ottenuti 2 o 3 pezzi se ne vanno.
 
 Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).
(Ognuno sta solo sul cuor della terra, arraffa più che può, ed è subito sera.)
 
 
 

06/12/19

FORSE

Dopo l’ultimo post del 18 Novembre mi sono dedicato alla sperimentazione dell’ultimo gioco sulle Bivalenti e il risultato è stato soddisfacente. Alla fine si resta vincenti. La resa non è grande, ma tutti sappiamo quanto sia difficile ottenere un risultato duraturo nel tempo al Punto Banco. Sappiamo che il sistemista compie sempre la stessa linea di condotta per tutto lo sviluppo della permanenza. C’è chi applica un sistema che trova già pubblicato e chi applica sue personali osservazioni su agglomerati e configurazioni che ha notato ripetersi di taglia in taglia. Entrambi sono soggetti alla “varianza” e cioè a un prolungamento tale della “deviazione standard”, da farli entrare in crisi. I primi perché giocano abbastanza di continuo e uno sviluppo continuo della permanenza porta alle più diverse configurazioni possibili. I secondi sono quelli che passano ore e ore osservando i tavoli e quando a parer loro si configura una successione di Chances che presenta le caratteristiche adatte, fanno una o due puntate al massimo contando sul fatto che gli incassi dovrebbero essere superiori alle puntate perse. Naturalmente puntano pezzi importanti perché ottenuti due o tre di quei pezzi se ne vanno, considerando chiusa la giornata. A volte però anche loro sono soggetti alle variazioni della configurazione standard a cui danno la caccia e allora se ne vanno con qualche pezzo in meno perché in quella sessione non sono riusciti a trovare la taglia adatta ai loro attacchi. O meglio, le configurazioni c’erano, ma sono arrivate distanziate le une dalle altre e le puntate vincenti sono state inferiori alle perdenti. Ricordiamoci che una taglia dura una sessantina di colpi e le configurazioni che cercano possono disporsi in tutti i modi possibili. Questi giocatori sono pazienti e hanno un controllo ferreo astenendosi dalle tentazioni estranee alla loro ricerca.


Per i normali sistemisti penso che la cosa sia diversa, sia perché giocano piccole masse che aumentano con le progressioni, sia perché un gioco continuo porta inevitabilmente allo scarto. Ciò che segue riguarda questi giocatori perché sono i più esposti alle deviazioni di ciò che si aspettano dalla permanenza e sono soggetti alle tentazioni miranti a risolvere situazioni di stallo.


Per prima cosa la resa dev’essere data dal gioco e non da qualche tentativo azzardato per risolvere una situazione di perdita. Si devono puntare esattamente i pezzi previsti dalla progressione e non un sovrappiù che non è in programma e che potrebbe risolvere la situazione del momento. Come ho già detto, qualche volta questo comportamento può recuperare lo scoperto raggiunto, ma questo per un sistemista è l’inizio della disfatta. Se non è per quel giorno, sarà per uno dei successivi, ma siate certi che prima o poi incontrerà il perdurare dello scarto e allora ci rimetterà tutto ciò che aveva guadagnato in precedenza, più la sua cassa. È inutile andare a giocare con un sistema che non sia in grado di resistere per più giorni consecutivi e che non abbia un seppur piccolo vantaggio sulle puntate a tappeto.

Ecco i risultati del gioco che ho sperimentato. Ho giocato 54 taglie, naturalmente distribuite in varie giornate. In totale ho fatto 215 puntate che in progressione tipo D’Alembert (ma diversa nello sviluppo) sono andate da 1 a 10 pezzi (una sola volta). Le puntate vincenti sono state 109 e quelle perdenti sono state 106. L’utile totale è stato di 84 pezzi con una media per taglia di 1,55 pezzi, anche se l’utile programmato per taglia è di 3 pezzi. Questo obbiettivo lo si ottiene se la taglia non si presenta particolarmente strana, con lunghe disposizioni anomale che annullano le partenze ottimali. Poi ci sono le taglie corte, quelle difficili, quelle che servono al recupero che quindi influiscono sull’incasso medio per taglia e lo portano a 1,55 pezzi. Naturalmente questi risultati derivano da un comportamento che non dovrebbe essere quello adottato dal giocatore perché io ho giocato tutte le taglie fino alla loro conclusione e cioè fino a pochi colpi prima della fine del sabot. Se ad ogni taglia mi fossi comportato come sarebbe giusto fermandomi al raggiungimento dei due pezzi, la resa media sarebbe molto più alta.

Certamente qualcuno dirà che guadagnare un pezzo e mezzo a taglia non fa per lui e che piuttosto va a divertirsi in altri modi, ma d’altro canto dovrebbe chiedersi quali sono stati i suoi risultati personali e con quali metodi sono stati ottenuti. Penso che se i Casinò continuano a prosperare con i giocatori, il motivo deve essere che i giocatori che perdono, perdono di più di ciò che vincono i vincitori.

Penso che un test continuo su un sistema valido non potrà mai dare risultati diversi da quelli da me ottenuti. Innanzi tutto perché le puntate vinte e quelle perse tendono a eguagliarsi; e poi perché le poche e inevitabili taglie difficili devono essere recuperate dalle taglie normali e questo comporta perdite di tempo e gioco su taglie che non danno l’utile mentre vengono giocate, ma danno soltanto un recupero. Questi sono gli effetti di quando non si usa una Martingala, ma questa non può essere usata perché una consecutività perdente di 9 colpi la si può sempre trovare e questo significa la perdita di 256 pezzi (chissà di quale valore). Come li recuperi? Un pezzo alla volta?

Con una progressione calibrata i 9 colpi perdenti li puoi superare e recuperare poi con con le taglie successive e perfino alla sessione seguente perché l’evento è talmente raro che forse non lo incontrerai mai. Ho detto “forse”.

Ora sto aspettando i test che dovrebbero confermare l’imbattibilità di questo gioco. Sempre “forse”.
nino.zantiflore@gmail.com
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18/11/19

BIVALENTI E DISLOCAZIONE

Se vogliamo creare un gioco che sia in grado di vincere costantemente in una selezione binomiale, dobbiamo analizzare un grande numero di permanenze e scoprire come queste si comportano nella maggioranza dei casi. Il naturale fluire della permanenza non offre particolari indicazioni su possibili attacchi se non alcune indicazioni statisticamente presenti in agglomerati o alternanze di P o di B. Queste indicazioni però sono sempre soggette a variazioni nella loro lunghezza, frequenza e quantità. La ricerca di queste configurazioni è alla base dei comportamenti degli attuali giocatori (quelli che non si affidano alla fortuna) che dopo anche lunghe attese si accontentano di 2-3 pezzi di una certa importanza racimolati nella sessione di gioco. Questo comportamento, anche se può dare il risultato atteso, non mi attira per niente e ciò dipende dal carattere della persona.

Secondo me il miglior modo per analizzare il comportamento di una moltitudine di permanenze di Chances Semplici è dividerle in spezzoni costituiti di quantità discrete e sempre uguali di colpi che chiameremo "Figure". Naturalmente anche queste sono soggette a variazioni nella loro frequenza e distribuzione, ma almeno è più facile individuare determinate configurazioni che statisticamente sono presenti nei loro cicli logici. La "quantizzazione della permanenza" assume così un ruolo essenziale nella determinazione di quelle configurazioni tendenziali che con una rilevazione continua non sarebbe possibile ottenere. Non si tratta di configurazioni formate da Chances Semplici, ma configurazioni formate da Figure. In un certo senso queste Figure possono essere paragonate a una serie di numeri che hanno diverse possibilità di agglomerarsi. Possono presentarsi in allargamento o in calore e quindi il giocatore può individuare particolari configurazioni costruibili con il loro affluire. Queste configurazioni sono indispensabili per approntare particolari tipi di attacco.
 
In un gioco binomiale ogni colpo ha il 50% di esiti positivi e il 50% di esiti negativi. In base a queste percentuali e in base alla casualità dei colpi, con l’aumentare del numero delle prove ogni tentativo di gioco continuo, le cui finalità riguardino il susseguirsi delle singole Chances, è destinato a fallire a causa dello scarto che in un significativo numero di colpi rimane incontrollabile (varianza della deviazione standard). Se vogliamo quindi ottenere un risultato statisticamente prevedibile, dobbiamo spostare le finalità in un più ampio ordine di risultati. Questo ordine è dato dalle Figure che possono essere di varia lunghezza.

Quando si fa un gioco sulle Figure delle Chances Semplici, capita di dover giocare per la sortita di una, due, tre o più di queste Figure, ciascuna delle quali completa la configurazione ricercata. Capita allora che si dovrebbero puntare più termini opposti e cioè sia termini che contengono il P, sia termini che contengono il B. E' chiaro che puntarli entrambi non avrebbe senso perchè il risultato sarebbe nullo, con l'aggravante che se vince il B, si pagherebbe la tassa. La cosa sarebbe possibile se si giocasse “in differenziale”, ma ciò non è considerato in questo articolo. Per giocare quindi più di una Figura, si dovrà sempre considerare che il colpo sia obbligato per una sola Chance e che al colpo successivo non ci sia l'obbligo di giocarle entrambe. Già abbiamo visto le modalità del gioco contemporaneo su più Figure nei vari trattati pubblicati nel sito.

L'esecuzione di un classico gioco (supponiamo) sulle Figure di 3 si svolge con una partita che si conclude in un ciclo logico di 8 Figure costruite con 24 colpi. In un normale gioco sulle otto Figure di 3 non vi è la certezza che fra i due gruppi di quattro Figure inizianti a P e a B vi sia una distribuzione simmetrica delle Figure e i risultati sono sempre piuttosto aleatori. Può succedere che in un ciclo logico si presentino tutte le Figure di un gruppo e nessuna dell'altro. Può succedere che mentre aspettiamo la chiusura su un gruppo questo si metta in ritardo, facendoci giungere alla fine del ciclo senza una sua adeguata evoluzione. Nonostante la tendenza, l'aleatorietà fra i due gruppi è quindi problematica per un qualsiasi attacco che si basi su un disegno, sia geometrico che quantitativo: disegno che è indispensabile per ottenere un risultato statistico da una configurazione tendenziale. Per ovviare a questo inconveniente e rendere più facili e veloci gli attacchi, ho ideato (nel 2014) le cosiddette "Figure Bivalenti" che altro non sono se non Figure appaiate, aventi la stessa costruzione nel susseguirsi dei tre termini che compongono una Figura. Le classiche Figure di 3 sono costituite da Figure numerate dal 1 al 8. Quelle dal 1 al 4 sono le inizianti a P, mentre quelle dal 5 al 8 sono quelle inizianti a B. Sono i due settori di un classico schema di normali Figure di 3.
 
Le Bivalenti sono costituite da coppie di Figure numerate dal 1 al 4. Con questa riduzione delle possibilità di sviluppo ho abbreviato la ricerca delle possibili configurazioni che si formano all’interno di un apposito schema e ho reso unico il possibile risultato che prima era doppio per la presenza dei due separati gruppi con l’iniziale diversa.

Dall’ultimo post mi sono concentrato a perfezionare l’ultimo gioco che già mi dava molte soddisfazioni. Quando si segue un unica linea di sviluppo della permanenza, è inevitabile che sopravvenga lo sviluppo contrario che può durare tanto a lungo da esaurire le finanze del sistemista. Sappiamo che il gioco del Punto Banco da risultati casuali al 50% su ogni colpo. Nessun sistema può essere matematicamente vincente per il semplice motivo che a ogni colpo il sistemista deve scegliere o P o B. Mi sono quindi reso conto che non importa se la statistica ci dimostra una particolare tendenza. Questa è appunto una tendenza e quindi è soggetta a uno scarto che può durare a lungo. La soluzione è una ricerca breve della configurazione vincente, tanto breve da non provocare un importante impegno finanziario. Come può avvenire tutto ciò?
 
Il perfezionamento che ho adottato è appunto il restringimento (Bivalenti) di un risultato statisticamente frequente e raramente mancante. Poi ho ridotto la quantità delle puntate che non possono superare i quattro tentativi, dopo i quali la partita si ferma automaticamente. Su tutto questo ho aggiunto la “dislocazione del calore” che permette di raggiungere il risultato atteso con la complementarietà fra allargamento e calore. Questo è il perfezionamento applicato al precedente gioco e sta funzionando molto bene.
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27/10/19

PRIMARIO E DI ANTICIPO


Dopo tutti i molteplici tipi di attacco fin qui studiati, provati e giocati, riconfermo la consapevolezza (logica) che una sola linea di sviluppo della permanenza porta inevitabilmente allo scarto negativo. Non importa se la statistica è favorevole; lo scarto sarà sempre possibile perché è dovuto alla casualità dei singoli colpi e alla linea di gioco seguita che è sempre la stessa. Per il sistemista il problema sarà sempre causato dalla differenza fra il beneficio quando il sistema va bene e la perdita quando va male. Nel primo caso gli utili saranno pochi perché il sistemista deve misurare le puntate in modo da sostenere il gioco quando tarda a chiudere la configurazione ricercata. Nel secondo caso le perdite saranno grandi perché, per non rischiare una martingala, dovrà chiudere la configurazione con puntate che non recuperano tutto l’impegno economico sostenuto fino alla chiusura. Se quando tutto va bene vinco poco e quando va male perdo molto, non c’è equità nei risultati. Tutto ciò è una cosa ovvia e conosciuta dai sistemisti.

I problemi sono quindi l’unicità della linea di gioco e lo sviluppo della permanenza quando non rispetta la statistica. Nonostante questa realtà, noi sistemisti continuiamo a cercare una scappatoia a questo destino, ma senza cambiare la caratteristica delle aperture al gioco. Ogni apertura inizia con la formazione di particolari configurazioni iniziali che poi dovrebbero completarsi nelle configurazioni finali vincenti. Puntando su questo completamento si realizza la “vincita attesa” e il sistema svolge il suo compito. Il fatto è che non sempre il completamento atteso si realizza, o si realizza intervallato da puntate perdenti che con la montante usata non permettono di raggiungere l’utile di partita. In questi casi lo scoperto sale sempre di più e il rientro diventa difficile se non impossibile.

Ragionando su questi fatti, e quasi per caso, ho modificato l’ultimo gioco sulle Figure di 3 e al gioco primario ho aggiunto una apertura di anticipo. La giustificazione del gioco è semplice: se la chiusura del gioco primario ritarda e allarga le aperture (causa di scarto negativo), il gioco di anticipo previene tutto ciò e quindi incassa sulla negatività del gioco primario. Per un certo aspetto assomiglia al gioco ipotizzato nel precedente post: quello del gioco dritto e rovescio su un qualunque sistema. Se il gioco al dritto va bene, si perde poco; se il gioco al dritto va male, si vince molto. Nel mio caso ogni apertura del gioco base è una vincita e ogni sua chiusura è una seconda vincita sempre con la stessa apertura. Poichè le aperture del gioco base sono molteplici, ho a disposizione più vincite perché incasso, sia con una apertura, sia con una chiusura. Praticamente ho raddoppiato le chiusure disponibili mantenendo uguali le aperture. Con una apertura incasso; con una chiusura incasso.

Il gioco non ha mai perso una volta e la sua mèta è il guadagno di 3 pezzi a taglia, anche se si può ottenerne di più. Qualcuno dirà che 3 pezzi a taglia sono pochi, ma gli esperti sanno quanto sia difficile ottenere la “vincita costante” al P/B. Si può vincere giorni consecutivi, ma alla fine arriva lo scarto che si rimangia il tutto. Infatti, è per questo che i sistemisti accorti hanno introdotto lo “stop loss”. Figuratevi che in America si cerca un sistema che possa vincere sempre anche un solo pezzo a taglia, ma questo proprio non lo capisco; forse perché sono Italiano e quindi secondo loro un “walking dead”, come definiscono noi Italiani ricercatori di sistemi. Non capisco il senso di vincere un solo pezzo a taglia. Quando l’hai vinto alla prima puntata che fai? Aspetti la taglia successiva? Vai su un altro tavolo? Se questo è già a metà taglia, che fai? Inizi da li o aspetti la prossima taglia? Ogni attacco deve avere una costruzione logica alle spalle che porta via del tempo e quindi non sei sicuro se la taglia non si esaurisce prima di concludere il tuo attacco. Naturalmente non si può giocare tutta la taglia anche dopo aver vinto qualche pezzo perché potresti arrivare al suo esaurimento ed essere in situazione di scoperto. Questo è psicologicamente deleterio per il giocatore perché è costretto ad affrontare la successiva taglia con un certo senso di insicurezza. Secondo la mia esperienza (anche se ci sono arrivato abbastanza tardi) è meglio interrompere la taglia una volta raggiunti i pezzi programmati, sapendo che questi, e solo questi pezzi, sono molto probabili.

Ebbene, io Italiano sono riuscito a garantire una media di 3 pezzi di utile a taglia e mi sono fermato a questo limite, non perché non se ne possano ottenere di più, ma perché la costruzione del gioco è solitamente abbastanza lunga ed è preferibile non arrivare alla fine della taglia durante un attacco. Il riporto alla taglia successiva dovrebbe caricarsi dei pezzi rimasti da recuperare alla traglia precedente e in ogni caso non si può proseguire un attacco che si protrae su due taglie. Non perché le probabilità di sortita delle Figure siano differenti, ma perché più ci si dilunga sulla costruzione di uno schema, più vengono meno le certezze statistiche. Come ho più volte accennato in questi anni, ciò che da una certa affidabilità nei risultati è un ciclo logico di Figure (o di numeri alla roulette); oltre il ciclo logico non vi sarebbe più una certezza statistica nelle possibili configurazioni che si formerebbero negli usuali appositi schemi.

Non mi resta che aspettare il test di Davide su almeno 10.000 taglie. Dopo di questo avrò la certezza dell’imbattibilità di questo gioco.

nino.zantiflore@gmail.com

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07/10/19

RISULTATO PREIMPOSTATO

Nel precedente post ho ipotizzato un gioco che prevedeva puntate solo a P. Naturalmente la prova sul gioco non va bene e, come previsto, l’ho abbandonato dopo poche prove. Alla fine, com’è logico, ogni singolo risultato è al 50% con il suo opposto e quindi alla fine ci arriva di tutto, anche la continua mancata vincita sulla chiusura sulla B perché non giocata. Con un altro attacco ho trovato per quattro volte consecutive la Figura mancante in un settore che, dopo tre presenze, entra generalmente ogni quattro-cinque partite vincenti. Trovi taglie intere che non ti danno problemi; poi ti capita lo scarto che ti vanifica tutti i progressi precedenti. Del resto è anche logico perché il singolo risultato di ogni colpo è al 50% e quindi anche un vantaggio del 75% sulle Figure non può contare su qualcosa di perennemente vincente. In sostanza la statistica ci dice che un certo risultato è presente al 90% dei casi, ma poi ci arriva il caso che quel risultato manca per più volte consecutive e magari poi intervallato da mancate chiusure.

Con questi tipi di attacco l’unica cosa che può funzionare è il raggiungimento di 3 pezzi di utile in una taglia (cosa sempre avvenuta) per poi abbandonare quella taglia e passare alla successiva. La cosa però mi lascia perplesso perché mi domando: come può un giocatore abbandonare la taglia e aspettare per un’ora la successiva taglia senza giocare? Se ci sono più tavoli, si può passare da un tavolo all’altro, ma in ogni caso si dovrebbe aspettare l’inizio di una taglia oppure iniziare il gioco dal punto in cui si trova il tavolo in quel momento. Di solito questo comportamento non differisce da uno che parte dall’inizio di una taglia e quindi entrambi possono andar bene. L’importante sarebbe l’interruzione del gioco dopo aver conseguito i 3 pezzi di utile.

Figuratevi che nel mondo dei professionisti si cerca un gioco che vinca anche un solo pezzo a taglia, e che ciò avvenga sicuramente sempre. Ebbene, io ci sono arrivato. In tutti i miei esperimenti di gioco ho sempre ottenuto 1 pezzo di utile durante la taglia, ma mi è sembrata una cosa assurda interrompere il gioco in una taglia per 1 solo pezzo di utile, che generalmente lo si ottiene entro le prime Figure che escono dalla taglia. Non so...; sono io che ho esigenze impossibili, o sono loro che conoscono le difficoltà di chiudere una sessione sempre vincenti?

Ora sono arrivato a stabilire una partenza da me impostata preventivamente in un particolar modo e il primo risultato positivo su questa partenza blocca la continuazione di questo attacco. Per perdere bisogna che la permanenza faccia entrare ogni volta la Figura perdente e siccome lo schema è diviso in due settori, sarà difficile una lunga negativa coincidente nei due settori. Il problema è sempre la quantità degli incassi perché il pagamento è sempre pari alla puntata (esulando dalla trattenuta del 5% su B). Per non aumentare eccessivamente le puntate, questo gioco prevede una progressione a scaglioni del tipo: 1 1 1, 2 2 2, 3 3 3, 4 4 4, 5 5 5. La quantità delle chiusure rispetto alle mancate chiusure dovrebbe dare l’utile che naturalmente non dovrà essere più di 3 pezzi a taglia. Naturalmente i pezzi base dello scaglione dovrebbero essere di una certa importanza, ma proporzionati alla cassa disponibile. Ecco che, per esempio, un gioco in rete può essere svolto in più riprese durante il giorno e quindi alla fine della giornata potrebbe dare quei 15-20 pezzi soddisfacenti ai professionisti.

Per ora ho fatto cinque taglie intere. I 3 pezzi di utile sono sempre stati ottenuti entro la prima parte della taglia, ma ho voluto andare fino in fondo per vedere i risultati finali.

La prima taglia ha dato 8 pezzi di utile (con 18 chiusure e 5 mancate).
La seconda taglia ha dato 2 pezzi di perdita (con 15 chiusure e 6 mancate).
La terza taglia ha dato 5 pezzi di utile (con 19 chiusure e 4 mancate).
La quarta taglia ha dato 2 pezzi di utile (con 16 chiusure e 5 mancate).
La quinta taglia ha dato 7 pezzi di utile (con 18 chiusure e 4 mancanti).

Tutte le taglie hanno raggiunto inizialmente i 3 pezzi di utile e anche di più. Quindi, tutte le taglie sono state positive.

Ora mi dedicherò a questo modo di affrontare il tavolo di P/B, sempre che la casualità dei risultati non dia una successione di Figure estremamente negativa. A quel punto passerò senza dubbio a impostare un gioco sul famoso “rovescio” perché significherebbe che il “dritto” è impossibile.

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22/09/19

INSISTIAMO SUL DRITTO


Quando ho scritto il precedente post stavo usando le Figure di 3 bivalenti e il gioco in reale andava abbastanza bene. Poi, come prevedibile, è arrivata la permanenza contraria che mi ha obbligato a uno stop loss di 30 pezzi. Sono ripartito il giorno successivo con l’intento di recuperare lo scoperto e quindi partendo con pezzi del valore doppio, ma anche qui ho trovato un’altra negativa che mi ha fatto arretrare di altri 50 pezzi. Naturalmente la quantità dello scoperto dipende dal tipo di progressione in perdita che uso, ma io non ho la pazienza di certi professionisti che passano ore in continui ballottaggi da 1 o 2 pezzi. Naturalmente hanno ragione loro, ma ciò non rientra nel mio carattere.

Non c’è niente da fare, un gioco ti può andar bene per settimane, ma poi ti arriva sempre lo scarto e la ragione, che ormai tutti conosciamo, è l’effetto dell’equilibrio, non solo nelle singole Chances (esulando dal vantaggio della B) ma anche nelle configurazioni, anche se queste sono difficilmente raggiungibili dalla permanenza. Tutto alla fine arriva!!!

Il gioco era molto buono. Prevedeva due attacchi sui due settori di uno schema delle 8 Figure di 3 (non bivalenti): un primo attacco cercava la seconda Figura diversa in un settore dopo l’inserimento della prima. Se l’attacco falliva perché si ripeteva la Figura (cosa non rara) si fermava l’attacco perché quella Figura poteva ripetersi altre volte di seguito. Allora si inserivano altre Figure fino a ottenere una sola colonna vuota in quel settore. A quel punto, avvalendosi anche del calore dislocato, si cercava di occupare una qualsiasi posizione di quell’ultima colonna rimasta vuota. Tutto questo procedimento si svolgeva separatamente nei due settori dello schema e quindi in totale le possibili chiusure erano 4. La partita di un settore si concludeva entro le 6 puntate se erano tutte perdenti e, quando ciò accadeva, era soltanto a causa della messa in gioco contemporanea delle 4 Figure di un settore. A quel punto in quel settore il gioco era interrotto per mancanza di indicazioni obbligate su cosa giocare (ogni puntata aveva le due Chances in gioco). Allora quel settore ripartiva da capo con l’inserimento di una nuova prima Figura. In questi casi era l’altro settore che supportava le perdite del primo perché la progressione economica era unica. Se uno tardava a vincere, l’altro vinceva più facilmente.

Come si può dedurre, il gioco è buono, ma non fa i conti con la casualità della permanenza che nel tempo produce le più disparate configurazioni, anche andando contro una successione di risultati già prestabiliti dal giocatore. Morale della favola, è successo che l’apertura delle 4 figure in un settore si è ripetuta per 3 volte di fila e, dopo una partita vincente, se ne è presentata un’altra perdente. Poi le partite si sono rimesse in carreggiata, ma il residuo lasciato ad ogni vincita aumentava sempre più lo scoperto a causa della montante in perdita. A questo punto uno prende tutto ciò che ha davanti e lo butta per aria.

Ecco il dilemma del sistemista:
1°) Si può usare una Martingala che quando vinci ti da 1 pezzo di utile? La risposta è no perché 9 puntate consecutivamente perdenti ti possono capitare.
2°) Allora si deve usare una progressione più lenta della Martingala, ma se quando vince ti lascia qualche pezzo da recuperare, poi rischi di vincere sempre dopo il punto del recupero totale e il tuo scoperto sale sempre più.

Sembra non ci sia soluzione allo scarto. La serie di risultati opposti è sempre in agguato e quando la permanenza ha esaurito tutte le serie a noi favorevoli, produrrà quella perdente. In fin dei conti non dobbiamo meravigliarci perché ogni singola estrazione di Chance è al 50% e quindi non si può predire con certezza un risultato finale, anche se quello perdente implica una successione di Figure obbligata che per giunta deve ripetersi per più volte. Eppure ciò accade; raramente, ma accade.

A questo punto penso che l’unica possibilità sia il gioco del “rovescio”. Quando facciamo un sistema, seguiamo una linea logica di puntate e quando il gioco va male, aumentiamo la puntata in modo di recuperare i pezzi persi. Quando vinciamo, vinciamo 1 pezzo di utile e quando perdiamo non c’è limite alla perdita. Perchè allora non giocare l’opposto? Impostiamo il normale gioco che definiamo “dritto” e quando dobbiamo puntare, puntiamo l’opposto e cioè il “rovescio”. Naturalmente dovremo usare una progressione che non sia la Martingala perché altrimenti, quando perdiamo la puntata perché vince il dritto, perderemo ogni volta 1 pezzo. Usando invece una progressione lenta, perdendo dopo una terza puntata, ci resterà sempre qualcosa in tasca. Se poi la negativa al dritto continuasse, incasseremmo sempre più semplicemente seguendo la progressione e più avanziamo, più ci resterà nelle nostre tasche perché l’ultimo termine, che sarà per noi perdente al rovescio, sarà sempre inferiore a ciò che abbiamo incassato. Al P/B non c’è lo zero come alla roulette e quindi non abbiamo lo spauracchio di dover dividere la posta.

Questo è un gioco che viene naturale ai sistemisti che, quando perdono una progressione, pensano: se avessi puntato il rovescio del gioco, avrei vinto una montagna di soldi. Questo però è ammettere che al dritto non esiste un sistema sempre vincente e quindi nessuno molla i tentativi di vincere con un sistema che gioca il suo dritto. La stessa cosa vale anche per me.

Oggi 22 Settembre ho ideato un gioco che cerca la vincita solo facendo puntate a P e quindi non pago la tassa giocando a B. È una modifica del precedente gioco e quindi limito di molto le puntate perdenti. Poichè a lungo andare tutte le Figure alla fine chiudono, in pratica gioco sulla metà dei possibili risultati, limitando quindi lo scarto negativo non giocando sull’altra metà. Staremo a vedere nel gioco reale come funziona.

nino.zantiflore@gmail.com

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).
(Ognuno sta solo sul cuor della terra, arraffa più che può, ed è subito sera.)



05/09/19

PUNTO DI ARRIVO


PUNTO DI ARRIVO

L’attacco su tre tipi di configurazione sulle Figure continua a essere molto valido, specialmente nei casi di forte negativa perché non ci si scopre mai più di una decina di pezzi. Di solito raggiungo un minimo di 5 pezzi a taglia e quando una taglia è difficoltosa dall’inizio alla fine, la chiudo con 5-6 pezzi di perdita, recuperabili alla taglia successiva con la giusta altezza della montante. In ogni caso questo è un sospeso che non intacca l’acquisito nel senso che tutti i pezzi guadagnati in precedenza nella stessa taglia non vengono intaccati da questo scoperto. Questo può succedere solo se gioco fino alla fine della taglia perché lungo il tragitto raggiungo sempre i 4-5 pezzi di utile e quindi un sistemista serio non si impegna oltre. In ogni caso ho provato a legare tra loro le taglie come fosse un’unica partita senza fine e ho visto che il gioco funziona ugualmente.

Ribadisco il concetto già più volte espresso: Ogni colpo è casuale. Anche se la B ha l’1% circa di vantaggio sulla P, sulla singola taglia ciò non ha alcuna importanza. Il vantaggio della B sarà influente su più taglie e questo non da alcun vantaggio al sistemista, sia per la tassa del 5%, sia perché ci sono taglie dove la P è ben più frequente della B.

A parte questa premessa, dobbiamo vedere il gioco del P/B sotto un aspetto che ormai dovrebbe essere noto. Chi applica un sistema, pretende che lo sviluppo della permanenza sia sempre a suo favore. Cerca uno sviluppo sempre uguale che secondo lui è molto probabile. Il fatto però è che, come troverà le permanenze che si sviluppano secondo le sue statistiche, troverà anche quelle che si sviluppano in modo opposto e ciò che ne deriva è la classica forte esposizione difficilmente recuperabile. In certi casi un sistemista che non ha carattere può anche arrivare al salto della cassa nel tentativo di beccare qualche colpo risolutore. La classica “deviazione standard”, e a volte anche la “varianza”, ci saranno sempre, tant’è vero che le case da gioco non falliscono mai e se lo fanno, le ragioni sono altre, non certo per le vincite dei giocatori.

La deviazione standard (o scarto) è quindi un evento futuro certo e nessuno può eluderlo. Nessuno tranne me (finora). La mia deviazione standard dovrebbe produrre una sequenza di P e di B che nella pratica è molto improbabile. In pratica dovrebbero formarsi due configurazioni che producono quattro perdite consecutive (cosa del tutto normale e possibile) seguite da una serie di perdite posizionate in precisi posti delle due configurazioni. In pratica sarebbe una sequenza di perdite “molto mirata” e perché mi possa creare una qualche difficoltà (ma non certo la perdita della cassa), dovrebbe durare per più di 13 colpi consecutivi. Badate bene che non è come giocare un filotto dove può venire il contrario magari per 20-25 colpi. Qui si tratta di posizioni tendenziali in due configurazioni che hanno grandi possibilità di formarsi. Se una configurazione fatica a chiudere, chiuderà più facilmente l’altra che sosterrà la prima perché la montante è unica per i due campi di gioco. La prova di ciò è data dal continuo incremento della mia cassa durante le verifiche del gioco in rete. Una taglia può presentarsi difficile e combattiva, ma in questi casi la mia cassa si aggira sempre in una situazione di parità con la cassa iniziale finché non arriva il momento in cui la situazione si sblocca e si ottengono i 4-5 e più pezzi nella taglia, più i pezzi guadagnati in precedenza. Finora mi sono trovato a subire 7 perdite consecutive e in quel momento la mia cassa era sotto di 6 pezzi. Dall’ultimo post ne ho fatte di partite, e ogni seduta di circa 2-3 taglie è sempre finita con un buon utile.

Questo dovrebbe essere un punto di arrivo al P/B e sarà molto difficile che le cose cambino. La facilità con cui si realizzano le vincite dipende dalla varietà degli attacchi che, pur seguendo una logica, si spostano da una situazione all’altra e quindi non seguono un disegno sempre fisso come di solito si usa fare con i normali sistemi. Utilizzo una “partenza ottimale” che mi permette di incassare una puntata finché non si verifica la condizione. In pratica cerco una partenza ottimale con due opposte configurazioni e, fintanto che questo non si verifica, continuo a incassare una serie di puntate vincenti che possono essere le prime di una partita, o recuperi di precedenti puntate perdenti. Ho previsto uno “stop partita” che mi permette di non cadere in lunghe negative e limitare gli eventuali scoperti a pochi pezzi. Finora non vi sono mai ricorso. Ad ogni chiusura il tutto riparte con configurazioni diverse e quindi con diverse aspettative che per non realizzarsi dovrebbero ogni volta essere disattese da una particolare permanenza. D’accordo quindi che ogni colpo ha il 50% vincente o perdente, ma per trovare un lungo scarto la permanenza dovrebbe adattarsi ogni volta alla nuova situazione che non è mai la stessa. Senza contare poi gli effetti della partenza ottimale che mi permettono di realizzare utili quando è il banco a mettersi in scarto. Per ora proseguo con la sperimentazione in reale e la stesura del trattato.

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08/08/19

ULTIMA MODIFICA



RIPRESA DELLA BATTAGLIA

Sono tornato dalle ferie e, provando il modo di giocare dell’ultimo post, ho riscontrato qualche difficoltà quando il banco non si mette in scarto e produce una giornata favolosa al gioco indicativo e quindi contrario a quello che si sta giocando. Del resto c’era da aspettarselo. Quando un gioco è buono per se stesso, anche se soggetto allo scarto, la gran parte delle partite è vincente. Il punto debole è la continuazione del gioco fino all’ultima chiusura del gioco indicativo, ma se questo arriva presto, preceduto da altre chiusure indicative, la conclusione è una sostenuta scalata della montante. Alla fine questo gioco a favore dello scarto è risultato sempre vincente, ma non mi convince perché necessita di sostenere il gioco con puntate che superano anche i 20 pezzi. Non mi piace, anche se mi dicono che una simile puntata è accettabile per i sistemisti.

Allora ho provato un altro modo di attaccare il P/B ed è andato tutto bene perché ho trovato il modo di realizzare 4 pezzi a taglia ottenibili con 2 partite da 2 pezzi l’una. Se una sessione di gioco dei sistemisti dura 5-6 taglie, significa che alla fine della sessione si troveranno 20-24 pezzi di utile. La puntata massima prevista è di 10 pezzi ma finora non ci sono mai arrivato. Ho completato la stesura del testo e ora aspetto i risultati del test che dovrà fare Davide. Sempre che ci riesca perché è un gioco in cui le situazioni cambiano con il fluire della permanenza. Sono convinto che anche questo sia un buon gioco e sarebbe un peccato che il test lo demolisse com’è finora successo con tutti gli altri che sono stati testati. In ogni caso è un gioco che necessita di poco capitale, e anche in caso di partita perdente, lo scoperto sarebbe recuperabile in poco tempo, dato il quantitativo di utili per sessione di gioco.

Dopo tutto questo lavoro ho provato a modificare l’attacco pretendendo meno pezzi per partita. L’attacco è sempre uguale ma, invece di pretendere i 2 pezzi per partita, ora voglio ottenere soltanto una chiusura per partita sia che questa abbia ottenuto un utile o una perdita residua dopo l’incasso. Ho provato su parecchie taglie e giocato in internet. Il risultato è sorprendente. Si riesce a ottenere 3 e talvolta 4 pezzi di utile a taglia riducendo enormemente le puntate perdenti. In molte taglie si vince sempre alla prima o seconda puntata. Allora ho fermato Davide e gli ho detto di aspettare la stesura del nuovo testo. Il 5 Agosto gliel’ho trasmesso e ora se lo sta studiando per poi programmarlo (se sarà possibile). Le giustificazioni del gioco sono molte e tutte valide. L’unica occasione di pericolo è sui molteplici inizi di partita che avvengono in una taglia, ma siccome sappiamo che le tendenze dei cicli logici iniziano a realizzarsi per lo più agli inizi del ciclo, le vincite scadono abbastanza presto nella maggior parte delle partite. Solo una volta sono arrivato a una puntata di 8 pezzi con una montante dove i primi quattro termini sono in martingala. Si tratta di una montante un po’ sostenuta, tuttavia necessita di una cassa abbastanza limitata tipo 100 pezzi per stare tranquilli.

È un gioco che prevede tre tipi di attacco sullo sviluppo delle Figure e quindi è abbastanza difficile da programmare. Per me è un gioco semplice perché ci sono arrivato dopo innumerevoli modifiche ma, a quanto mi è stato detto, è abbastanza difficile per sistemisti non abituati a questi tipi di attacco. Si possono commettere errori di svista o di dimenticanza, ma in ogni caso è fortemente sicuro. Ora vedo se Davide riesce a programmare il tutto.

Ora parto per un’altra settimana di ferie ad Albarella. Vado a trovare la Marcegaglia. Passerò parte del tempo a studiare.

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18/07/19

FERIE

CHIUSO PER FERIE DAL 20 AL 28.

Occasione per testare il gioco su carta.

08/07/19

SFRUTTA LO SCARTO DEL BANCO

Purtroppo il test di Davide ha dimostrato che con un considerevole numero di taglie lo scarto negativo arriva sempre. Le puntate hanno superato i 20 pezzi e quindi il gioco, così com’è impostato, non funziona perchè non è sempre vincente. Un conto è giocare in rete a casa e vincere per un paio di mesi; un altro conto è impegnarsi in un Casinò terrestre e pretendere di vincere costantemente anche per anni. Naturalmente il giocatore può adottare uno stop loss nella taglia e riprendere alla taglia successiva, ma questo rispecchia i classici comportamenti dei sistemisti e non vorrei che si fosse costretti ad adottarlo con i miei sistemi. Cosa facile a dirsi, ma senz’altro non a ottenersi. Questi sono giochi a EV negativo e prima o poi presentano il conto da pagare tramite lo scarto e la varianza.

A questo punto mi sono chiesto come si possa evitare quel maledetto scarto negativo che riesce sempre a intrufolarsi in tutti i sistemi pensati e messi in pratica dai sistemisti. La risposta è semplice e anche ovvia. Come opera un sistemista? Pensa un gioco che secondo logica, se mantiene la tendenza osservata, riesce a dare un certo utile. E come affronta la “battaglia”? Parte con un pezzo base e con una montante sostiene il gioco fino al risultato atteso. Arrivato a ottenere l’utile, ricomincia da capo con una nuova costruzione del sistema e con il pezzo base della montante. Prosegue così finché gli va bene, ma poi, ottenuto qualche pezzo di utile, arriva lo scarto che in una partita gli porta via il guadagno e la cassa.

Dove sta l’errore? L’errore sta nella ricostruzione del gioco ogni volta che si arriva all’utile che, generalmente, in un gioco binomiale è di 1 pezzo base. Per guadagnare una decina di pezzi al giorno si rischiano magari 3-4-500 pezzi di cassa. Il sistemista pensa che siccome la configurazione vincente è stata ottenuta, si debba ricominciare il gioco da capo per ottenere un’altra configurazione vincente. Ecco l’errore! Dopo anche vari esiti positivi, arriva lo scarto che altro non è se non un ritardo più o meno lungo della configurazione vincente. È un destino logico e inevitabile.

Poi c’è un’altra causa dei fallimenti. Sappiamo che in un gioco binomiale non si usano martingale perché sarebbe da suicidio. Si usano montanti corte o lunghe in modo che il gioco abbia una certa resistenza. Il fatto è che quando gli incassi non sono ravvicinati, lo scoperto sale sempre più e non si riescono a recuperare gli scoperti che aumentano tra un incasso e l’altro. Questa è la ragione per cui sistemi buoni e con giustificazioni valide arrivano sempre alla disfatta.

Certo ci sono notizie di giocatori sempre vincenti (?), che però affrontano giochi come il P/B con molta pazienza e lunghe attese, alla ricerca di particolari e ricorrenti agglomerazioni, filotti, alternanze che bisogna attendere nelle varie taglie che costituiscono una giornata di gioco. In ogni caso, secondo me, il sapere quante alternanze, quanti filotti, quanti agglomerati ci sono di media in una taglia, ci da un’indicazione generica e, come in un normale sistema gli incassi possono avvenire distanziati e frammisti a perdite. In fin dei conti giocano su “configurazioni statistiche”, né più né meno di altre configurazione ricercate dai sistemisti. Quindi, bisognerebbe sapere come questi pazienti giocatori affrontano i vari cambiamenti delle configurazioni che giocano, perché a ogni cambiamento subiscono una perdita. A meno che non cerchino il prolungarsi della configurazione per un solo colpo e poi ne ricerchino un’altra. In ogni caso anche loro cercano una particolare configurazione che si formerà tendenzialmente durante un certo numero di colpi o di una taglia. Senz’altro questi giocatori giocano alla pari o quasi e si accontentano di uno o due pezzi che senz’altro saranno di un certo valore. In ogni caso giocano pochissimi colpi in una taglia e appena in utile smettono. Non rischiano lo scarto che fatalmente gli capiterebbe se continuassero il loro tipo di attacco.

Allora, qual è l’errore (se così si può chiamare) dei sistemisti (e fino a questo momento anche mio)? Più che altro è un comportamento che porta allo scarto. L’errore è quello che quando una partita ottiene un utile, si ricomincia il tutto da capo con la ricostruzione del gioco e una ripartenza non appena la prima configurazione ricercata si ripresenta. Conseguenza??? Non tutte le ciambelle riescono col buco. Non tutte le partite iniziano secondo le previsioni del giocatore. Capita che le configurazioni aperte ritardano la chiusura e se ne aprono di nuove. Arriva lo scarto che ritarda la configurazione vincente e allora sono guai.

La soluzione (ancora tutta da provare) mi frullava nella testa già da molto tempo, ma non mi ci sono mai dedicato perché implica un’attesa che si può protrarre anche per una trentina di colpi. In un Casinò terrestre questo non è un problema, ma in Internet lo è perché se non punti entro un breve tempo ti scollegano e devi rientrare. La soluzione è prima di tutto una “partenza ottimale” che si raggiunge con la chiusura (non giocata) di una certa quantità di aperture. Già qui abbiamo risparmiato i ritardi sulle prime chiusure. Poi, raggiunto questo punto, si attacca il gioco sulle aperture ancora in corso e sulle chiusure già avvenute e non lo si interrompe fino alla chiusura completa delle aperture, quando cioè non si può più giocare perchè le configurazioni sono tutte aperte. A questo punto non ci sono scelte obbligate perché entrambe le Chances sono vincenti. In questo modo il giocatore non ricomincia ogni volta che raggiunge un utile, ma continua a giocare e vincere finché non rimangono più aperture. In questo modo è il banco che paga lo scarto perché è impensabile che il banco produca ogni volta una dopo l’altra tutte le chiusure disponibili. Cosa faccio in pratica? Continuo a giocare su aperture e su chiusure già avvenute e smetto non appena non ci sono più aperture disponibili. In sostanza gioco contro lo scarto del banco e continuo a vincere finché questo dura.

Badate bene; non è un giocare contro il giocatore perché il giocatore si comporta ricominciando il gioco quando arriva all’utile e quindi dovremmo aspettare che lui entri in scarto negativo (modo di giocare vecchio e non funzionante). Questo è un giocare contro il banco e contro lo sviluppo completo di certe configurazioni. Più queste configurazioni non si completano, più il giocatore vince. Questo modo di giocare sfrutta il calore delle chiusure che generalmente non sono più giocate dopo essere state vinte. In pratica ci si “abbuffa” di vincite fino al completamento di un gioco che è soggetto a ritardi; non di chances, ma di chiusure.

A questo punto ho modificato il mio attacco e vado fino in fondo. Il gioco è continuo e non si interrompe mai taglia dopo taglia. Arrivato alla fine di una taglia riporto la situazione alla taglia successiva e riprendo il gioco con la montante alla stessa altezza in cui l’avevo sospesa alla precedente taglia. Le configurazioni della nuova taglia si aggiungono alla vecchia e il tutto procede come in un’unica lunga partita che durerà indefinitamente in avanti.

Al momento utilizzo la seguente montante:

1 2 2; 2 3 3; 3 4 4; 4 5 5; 5 6 6; ecc.

Per ora non ho mai superato i 6 pezzi. Naturalmente questa montante è così strutturata perché durante una taglia punto molte volte e sfrutto le molteplici vincite ravvicinate quando il banco si mette in scarto.

Sono certo che gli esperti del P/B inorridiranno leggendo questa metodologia di gioco, ma lasciatemi un po' provare e poi vi saprò dire.
 
nino.zantiflore@gmail.com
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28/06/19

ARRIVA IL TEST

Nulla di nuovo sotto questo cielo (a parte il caldo). Non vorrei fare il menagramo, ma mi sa che questo è solo l’inizio. Avete presente quei film dove il pianeta è distrutto dal clima e ci sono pochi sopravvissuti? Beh… speriamo che ciò non avvenga presto, ma penso che alla fine gli abitanti di questo pianeta ci arriveranno.

Come ho detto in precedenza, il testo del gioco è finito e manca solo il test che deve quantificare una media di utile pari a 2 pezzi per taglia. Basta dimostrare questa quantità di utili e il gioco è ammesso in tutto il mondo. Personalmente con i miei giochi attuali arrivo sempre ad almeno 5 pezzi per partita e quindi penso non vi siano problemi. Come ho già detto, anticipo il gioco base con un altro gioco che sto scrivendo e con i due attacchi (giocati uno dopo l’altro) ottengo sempre un minimo di 5 pezzi. Il tutto procede bene perché non mi comporto più come agli inizi, quando giocavo fino alla fine delle taglie e non mi accontentavo mai dell’utile raggiunto. Durante questi 10 mesi di gioco on line sul P/B ho cambiato mentalità e non guardo più la quantità del guadagno, ma il buon funzionamento del sistema. Naturalmente i matematici dicono che siccome la sortita delle Chances è casuale, che si interrompa il gioco, o che lo si continui fino alla fine e lo si riprenda poi con un’altra taglia in qualsiasi luogo e tempo, i risultati saranno sempre gli stessi con le stesse probabilità. Questo senz’altro sarà vero, ma io preferisco giocare all’interno di una singola taglia, possibilmente senza sconfinamenti e quando arrivo all’utile prefissato, smettere.

Questa sera ho parlato con il programmatore Davide (che mi pare molto esperto) il quale mi ha mandato un primo approccio di programma. Domani controllo se è impostato correttamente e poi inizieremo a fare i test con le puntate per vedere se sarà sempre vincente. In ogni caso il gioco ha tutti i criteri per esserlo e se in 10.000 taglie qualcuna finirà con un qualche scoperto, questo senz’altro sarà minimo e recuperabile con le taglie successive. Non penso ci saranno partite perdenti, comunque staremo a vedere gli esiti dei test.
 
Questa mattina il primo gioco mi ha dato 5 pezzi di utile che, siccome mi è capitato di dover giocare sempre a B, me ne sono rimasti 4,75. Con il secondo gioco ne ho fatti altri 2 e poi ho smesso perchè restavano poche carte nel sabot ed è meglio non rischiare “per qualche dollaro in più”.
 
 Come ho scritto nel trattato:

“I risultati di una taglia possono essere distinti in due possibili momenti che determinano l’esito della partita: 
 1°) Primo tempo positivo e secondo tempo negativo.
 2°) Primo tempo negativo e secondo tempo positivo.
Con un primo tempo positivo e un secondo negativo, non dovremmo sconfinare nella taglia successiva perché questa potrebbe avere il primo tempo negativo e quindi si prolungherebbe la negatività per il giocatore. Quindi il mio consiglio è: iniziare sempre la taglia dal principio e non appena si arriva all’utile prefissato, si abbandona il tavolo e si attende la taglia successiva. Qui si sta cercando un particolare risultato tendenziale e non..…..”

 
Naturalmente questa “pappardella” riguarda un particolare tipo di gioco e certamente non un gioco che segue il continuo flusso delle Chances o i filotti o le alternanze o i gruppi di due-tre-quattro ecc. Con questo non voglio denigrare questi approcci al P/B, ma credo siano molto noiosi e io non sarei capace di avere la pazienza necessaria a sopportare le lunghe attese, tant’è vero che al gioco base, che necessita di un’attesa piuttosto lunga, ho preposto un altro attacco preventivo che mi permette di giocare e per l’appunto ricavare “qualche dollaro in più”.

Questa mattina ho controllato il test di Davide e ho constatato che è tutto giusto. Ora non ci rimane che farlo su taglie reali e con le puntate di una montante che ho commisurato alla frequenza delle puntate e alla necessità di ottenere 2 pezzi a taglia. Per ora il test non comprende il gioco preventivo che ho introdotto nel trattato e nemmeno il gioco finale che si fa solo in determinate situazioni.

Questa mattina non sono riuscito a impostare il gioco base su una partita perché la particolare permanenza me lo ha impedito. Tuttavia, poichè ho iniziato con il gioco preventivo, questo mi ha dato 7 pezzi di utile ed avendo oltrepassato i tre quarti di taglia, ho abbandonato il gioco perché lo scopo è stato raggiunto. Non rischio di iniziare il gioco base e poi dovermi fermare per esaurimento carte.

Al prossimo post spero che il test definitivo su 10.000 taglie (o partite) sia finito.

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14/06/19

INCAZZATURA

In questi 15 giorni dall’ultimo post ho finito la stesura del gioco principale. Manca soltanto un test che dimostri la vincita costante su un sufficiente quantitativo di taglie. Quindi mi manca il test con l’esecuzione del sistema con le puntate. Per il momento ho un test sulle percentuali di chiusura di 40.000 partite.

Le partite che non hanno la chiusura sono lo 0,04% e in questi casi lo scoperto arriverebbe a una trentina di pezzi: scoperto recuperabile in un paio di giornate con una puntata di egual valore, sempre che questo scarto capiti al giocatore nel corso della sua attività.

C’è però un fatto da rilevare. Se la cassa del giocatore prevede due o tre module di diverso valore, il recupero può avvenire anche nella stessa giornata. Infatti, che lo 0,04% si ripeta nelle partite successive, è estremamente improbabile dato che io non l’ho mai incontrato in mesi e mesi di gioco. Non con questo gioco, ma con giochi le cui configurazioni finali non hanno mai avuto questo evento.

Allora, se al pezzo della prima modula messa in campo diamo il valore 1, alla seconda modula possiamo dare al pezzo il valore 2 o 3 o 5 e così via. Non esiste che ci siano più partite perdenti perché lo scarto negativo implicherebbe una sequenza di P o B ben precisa in filotti e alternanze che dovrebbero intervenire in momenti ben definiti. Inoltre il gioco non inizia da subito, ma dopo la costruzione di determinate configurazioni e quindi le puntate perse sarebbero di molto inferiori ai colpi necessari alla costruzione e conclusione del gioco. Insomma, per perdere completamente una partita bisognerebbe che si crei una permanenza di 48 colpi e che questi colpi si sistemino ogni volta nel posto giusto per non darmi le chiusure. Sarebbe come assistere a un filotto di 48 rossi o neri alla roulette.

Sto scrivendo questo post dopo aver giocato una taglia sul noto Casinò di L.V. e sono molto incazzato perché ho lasciato alla Casa 35 pezzi, non per colpa del sistema, ma per il poco tempo fra un colpo e l’altro (8 secondi). La loro politica è farti giocare in fretta così il cliente non ragiona e gioca compulsivamente credendo alla fortuna. Una puntata importante non sono riuscito a farla e in un’altra puntata, anch’essa importante, ho giocato la Chance sbagliata. Nei siti on line bisogna essere molto concentrati perché il poco tempo a disposizione non ti permette di correggere e talvolta neanche a completare una puntata. In aggiunta devi sopportare le chiacchiere delle croupier femmine che sono istruite apposta per distrarre il giocatore. Quelle ridono e parlano delle cose più strampalate. Figuratevi il giocatore, che magari in quel momento sta perdendo migliaia di euro, come si sente di fronte a questa presa per il fondelli. Insomma, il gioco on line non è offerto ai clienti con lo spirito del Casinò reale, ma è impostato per il solo gioco compulsivo e per ottenere questo la Casa impone tempi brevissimi che nei Casinò reali neanche si sognano di imporre.

Comunque, dopo aver subito questo scoperto, dovuto a errori e impossibilità di completare la puntata, ho abbandonato il gioco perché mi sono incazzato; riprenderò domani quando mi sarò calmato. Senza errori il gioco avrebbe dato 8 pezzi in mezza taglia.

Colgo l’occasione per chiedere a voi se ci sono altri Casinò on line con il P/B che abbia tempi più accettabili, anche se penso proprio di no. Ci prendono tutti per cretini che si affidano alla fortuna.

Comunque, dopo innumerevoli modifiche sono arrivato alla conclusione che il gioco sia in ogni caso vincente, sia perché lo ha dimostrato da diversi giorni, sia perché ha una logica inconfutabile. Oltretutto, mentre attendo la costruzione dell’attacco, applico un altro gioco che mi permette di non essere scollegato dal Casinò. Infatti se non fai puntate per qualche minuto quelli ti scollegano e tu devi ricollegarti, magari perdendo il momento che devi giocare.

nino.zantiflore@gmail.com
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).


02/06/19

MORDI E FUGGI

Dall’ultimo post ho giocato continuamente riuscendo a recuperare gli scoperti senza le solite puntate azzardate. Ho usato sempre il procedimento del sistema e devo dire che l’utile si è incrementato di poco, ma alla fine di una sessione non ho mai perso. Molte volte sono rimasto alla pari, ma l’importante è non perdere il capitale e quindi ho già raggiunto un buon traguardo.

Da un gioco sulle evoluzioni dei vari cicli logici sono passato a un gioco sulle quantità e cioè un gioco che in un massimo di due cicli va contro l’equilibrio. Il principio c’è ed è giusto, ma a volte è disatteso dalla casualità dei colpi che producono le configurazioni più strampalate. In queste occasioni ogni previsione statistica è disattesa e in un gioco binomiale, che paga il 50%, (in linea di massima) l’impegno economico è abbastanza sostenuto; in particolar modo se al giocatore non piace una massa pari o a incremento molto lento. Il problema capita quando il risultato atteso tarda a presentarsi e si allarga a più possibilità. È allora che aumenta l’impegno economico. Alla fine il risultato atteso appare, ma senz’altro la puntata non è sufficiente a coprire lo scoperto accumulato e allora bisogna proseguire la progressione in una partita successiva. A questo punto, se la partita successiva ha le stesse caratteristiche di ritardo, sono guai nuovi che si sommano ai guai precedenti.

Ho rimediato a questi eventi con un tipo di attacco di brevissima durata e di molteplici quantità di partite in una taglia. Per trovare qualche difficoltà bisogna che la permanenza produca ripetutamente e ogni volta le stesse configurazioni che avvengono in media una volta ogni otto casi. L’importante è non insistere dopo un risultato disatteso e cambiare ogni volta la situazione di apertura. In un gioco d’azzardo come il P/B l’evento può ripetersi, ma se l’attacco è interrotto al suo primo fallimento e ogni volta è cambiata la partenza, sarà difficile che ci siano molte consecutività perdenti.

Il mio primo esperimento è di 7 pezzi in mezza taglia. Vedremo i prossimi.
 Il secondo è di 7 pezzi in mezza taglia. 
 Il terzo è di 9 pezzi in una taglia.
 Il quarto è di 6 pezzi in una taglia.
 Il quinto è di 10 pezzi in una taglia e mezza.

Questa è la mia evoluzione per il momento finale. La battaglia per dominare lo scarto continua e il modo più efficace è MORDI E FUGGI.

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste. 

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19/05/19

QUANTITA'

     Dopo una ventina di giorni dall’ultimo post ho migliorato il gioco a due corsie, ma non nel dividere l’attacco sui due tipi di scarto e cioè la deviazione standard e la varianza. Le due corsie ora si riferiscono a due risultati che si possono ottenere entro i nove colpi che producono una partita e mezza. In pratica si tratta di un attacco “primario” e, quando si combinano certe occasioni, di un attacco “secondario” che può dare un utile in più o recuperare qualche puntata perdente del precedente attacco.

Il primo risultato è una configurazione che chiude nella grande maggioranza delle partite e questa è la sequenza delle partite vincenti (che chiudono) e perdenti (che non chiudono). Ogni taglia giocata (anche non tutta, perché dipende dal momento di inizio o uscita dal gioco) riporta un + per le partite che chiudono e un - per quelle che perdono. La vincita dell’attacco secondario è segnata con una x.

+ + - + + + +: utile 4.
 + - + + - x + x + x: utile 6.
- + x + + + - + + x + x: utile 5.
+ + + - +: utile 2.
+ x + x + + + x ++ +: utile 7.
+ x + x + x - + x - + + + +: utile 5.

Queste sono le partite fatte su sei taglie giocate in parte o per intero: dipende dal momento del collegamento in rete. Questa è la quantità di 6 taglie che di solito un sistemista gioca in una sessione al Casinò e 29 pezzi mi sembrano un buon risultato.

Tuttavia, in un gioco binomiale con EV negativa, lo scarto non è controllabile e, anche se raramente ti capita fra i piedi, è sufficiente a crearti un notevole scoperto di cassa. Allora io mi incazzo e faccio le solite “azzardate” che finora per caso mi sono andate bene. Aumento le puntate e punto anche sul tie game, ma questo non si dovrebbe fare se un gioco funzionasse sempre. Insomma, non sono capace di levarmi questo vizio che immagino sia comune a quasi tutti i giocatori, anche sistemisti. Poi interviene anche l’errore o l’impossibilità di fare le puntate per il poco tempo fra un colpo e l’altro. Qualche volta dopo 4-5 puntate perdenti gioco il rovescio di quello che dovrei giocare e molte volte recupero sul gioco che invece avrebbe dovuto perdere. Se invece in quel colpo vince il gioco base, ho fermato la negativa e passo alla partita successiva. Non ci si scappa: il gioco va bene per 3-4 taglie di fila, ma poi capita la partita impegnativa e allora bisogna limitare i danni e soprattutto non fare cose azzardate per risolvere la situazione. Ho notato che le difficoltà si trovano sempre a sabot avanzato e dopo aver ottenuto 3-4 pezzi di utile. Questo però non è rilevante ai fini della validità di un gioco che dovrebbe vincere indipendentemente dal momento.

Come ho scritto anni addietro, non bisogna giocare sulla “qualità” ma sulla “quantità”. Il “come” prima o poi trova lo scarto; il “quanto” funziona molto di più. C’è solo un inconveniente: per la qualità si gioca più spesso, mentre per la quantità ci sono tempi di attesa, ma almeno ha una altissima probabilità di essere vincente.

Mi sono convertito al gioco di quantità di cui già sapevo i risultati probabilistici e oggi ho giocato una taglia. Mi sono rotto i cosiddetti, ma ho avuto 10 pezzi di utile in due partite. Oltretutto si rischia che ti scolleghino perché sei rimasto troppo tempo inattivo, ma basta un clic per rientrare. Non c’è niente da fare: purtroppo se si vogliono avere certe possibilità di vincere costantemente, bisogna andare sulla quantità, ma bisogna avere anche molta pazienza.

Staremo a vedere se a fine mese sarò ancora di quest’idea.

nino.zantiflore@gmail.com
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).
 
 




26/04/19

SPAZIO-TEMPO


Da parecchi giorni applico l’ultimo gioco che mi da buone soddisfazioni. Seguo un percorso a “due corsie” così ho buone possibilità di interrompere l’inevitabile scarto che ha una comparsa media di una volta ogni 8 partite. Sottolineo “media” perché può presentarsi a distanze superiori, ma anche inferiori e quindi può anche presentarsi per due o tre volte consecutive costringendomi a puntate un po alte, ma che, a quanto ne so, al P/B non si possono fare. Non sono ancora riuscito a definire la miglior montante che dovrebbe avere lo scopo di rallentare lo scoperto durante lo scarto, specialmente se questo dovesse ripetersi per due o tre partite consecutive. Forse dovrei anche fare due montanti, ma a questo ci arriverò la prossima settimana. Per il momento non l’ho ancora pensato (in questo momento sono alla prossima settimana).

Quella che segue è la cronistoria delle vincite. I numeri descrivono il colpo vincente di ogni partita e quindi non i pezzi impiegati o vinti. Ogni riga del primo gruppo è una taglia giocata su una sola corsia di permanenza.
1 3 1 1 2 1 1 4 1 1 1 2.
1 3 4 1 2 2 1 1 1.
1 3 2.
2 1 2 3 1 1 1 2 1 2.
2 1 4 3 2 1 3 5 3 1 1 3 4 1.
2 2 3 1 2 2 2 2 3 1.
3 2 6 3 5 3 2.
5 1 2 2 3 1.
2 1 2 3 1 3 2 1.
Le successive tre taglie sono state giocate su due corsie di permanenza.
1 2 2 2 2 2 2 1 2 2 5 1 6 2 1.
1 1 1 4 1 2 1 3 5 4 3.
1 2 1 1 1 2 2 2 4 2.

I numeri superiori a 3 indicano che la vincita è avvenuta alla successiva partita e che quindi quella partita ha perso i suoi 3 colpi di gioco. I numeri 6 indicano una partita perdente e una vincita avvenuta al terzo colpo della successiva partita.

Anche se giocato con due corsie il risultato è lo stesso. Come si vede, con una o con due corsie il risultato è uguale. Perchè? È semplice. Per quante evoluzioni della permanenza puoi scegliere, il risultato sarà sempre lo stesso: come il singolo colpo non ha memoria dei colpi precedenti, così non è cosciente dei percorsi fatti.

A questo punto sono incerto sulla montante da utilizzare. Ho pensato che il primo scaglione sia 1 2 3. I primi due colpi guadagnano un pezzo e il terzo recupera il tutto. Il problema viene dopo questo scaglione. La regola è che ogni puntata vincente dovrebbe recuperare qualcosa delle precedenti puntate perdenti, ma così facendo, in caso di negativa, si aumenterebbe sempre più la montante. Per recuperare qualcosa il secondo scaglione dovrebbe essere 2 4 6. Finora non ho mai superato tale limite e quindi dopo questo scaglione la progressione potrebbe essere più sostenuta.

Chiedo l’aiuto di qualcuno esperto in montanti. Qui vedete la falsariga delle vincite e quindi ci si può regolare con la cadenza di queste vincite. L’esito delle taglie giocate è stato di 83 vincite alla prima o seconda puntata e 32 vincite dalla terza in poi. Con questa cadenza di vincite bisognerebbe avere una progressione che sfrutti le vincite ravvicinate al primo o secondo colpo che sono di più e rallenti la scalata della montante quando le vincite sono distanziate. Qui si tratta di un gioco binomiale e non sulle multiple della roulette.

Una cosa del tipo: quando vinco alla prima o seconda puntata di una partita proseguo il gioco sulle altre partite con gli aumenti adeguati nel caso ci sia qualcosa da recuperare; quando perdo il secondo colpo, dal terzo colpo in poi proseguo senza aumenti fino al ripristino dell’andazzo normale. Addirittura si potrebbe proseguire diminuendo la mise puntata dopo puntata finchè non si ripristina l’andazzo normale. Solo allora si potrà riprendere il gioco alla giusta altezza della montante. Resta sempre il pericolo di partite perdenti in modo alternato, ma sappiamo che in questo gioco tutto è possibile.

Trovata taglia nefanda, ma purtroppo esiste e quindi è possibile ritrovarla. Per fortuna l’ho trovata su vecchie permanenze e non nel gioco reale che faccio tutti i giorni. Ho trovato quattro partite consecutivamente perdenti; poi una vincente e poi una perdente. Con questa sequenza di eventi non resisterebbe nessun tipo di montante, a meno di non fare un gioco alla pari e impiegare poi 4-5 taglie (se non giorni) per il recupero, contando sulla maggiore quantità delle partite vincenti rispetto alle perdenti. Però c’è il fatto che le partite per il recupero dovrebbero vincere al primo termine perché altrimenti la partita vincente al secondo termine fa pari con il primo e quindi non si recupera niente.

È un gatto che si morde la coda perché non esisterà mai un gioco con una vincita finale matematicamente giustificata. Sono parecchi giorni che in rete vinco i cinque pezzi in una taglia e mezza e siccome faccio di solito tre sedute giornaliere, accumulo 15 pezzi al giorno. Sicuramente la famosa taglia killer prima o poi arriverà e in quell’occasione l’unica soluzione è perdere un numero di pezzi che siano recuperabili in cinque o sei sedute. Ecco perché la montante non deve prevedere puntate superiori a un certo limite. Sempre che la seduta perdente mi capiti con una cadenza non consecutiva.

In ogni caso sto giocando in rete e quindi senza spese di viaggio per andare in un Casinò e quindi mi posso collegare quante volte voglio e anche aspettare il momento opportuno per l’attacco. Con il gioco in rete abbiamo una grande opportunità: giocare poco tempo per seduta, vincere ogni volta 5 pezzi che a fine giornata saranno 15-20. Fate voi i conti a fine mese. Arrotondereste lo stipendio o la pensione, il tutto seduti comodamente a casa vostra. Tuttavia il peggior nemico del giocatore sistemista è l’impazienza di giocare e i tentativi azzardati per risolvere situazioni che al momento hanno esiti contrari. Ho percorso anch’io questa strada e a volte mi devo imporre di non ricaderci.

Ecco, oggi per superare lo scarto ho pensato di applicare due montanti sullo stesso attacco. Il primo scarto (deviazione standard) lo interrompo dopo due tentativi. Per la varianza (prolungamento della deviazione standard) risolvo interrompendo l’attacco definitivamente. In questo modo la linea di gioco è unica, ma il suo sviluppo è sostenuto in due tempi diversi, non solo nella singola partita, ma anche nelle prossime. Questo è lo “spazio-tempo” nel gioco binomiale. La deviazione la fermo dopo due tentativi e la varianza (che prosegue la prima) la fermo dopo altri due tentativi. In questo modo interrompo la varianza e proseguo il gioco quando questo ridiventa normale. La grande maggioranza delle partite vincenti dovrebbe farmi recuperare il tutto perché il mio scoperto sarà stato diviso per due e recuperato ai giusti momenti perché l’attacco è sempre quello, ma i recuperi sono separati nello spazio e nel tempo.


nino.zantiflore@gmail.com

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(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).