25/06/10

ESISTE O NON ESISTE?

Ci sono molti scettici sulla Legge del terzo.
Qualcuno dice addirittura che non esiste.
Altri rimandano a pagine web che dichiarano la “inutilità della Legge del terzo” perché, se i “ritardisti” del lotto credono che vi sia indipendenza fra i numeri nelle varie estrazioni, non possono profetizzare quali siano i numeri con maggiori probabilità di sortita. Il tizio che ha scritto questa pagina (ed è un tizio) ha preso un singolo aspetto della Legge del terzo e per di più applicandola al lotto.

Altri hanno preso per vangelo quelle affermazioni che, nella sostanza, sono giuste solo nel considerare indipendenti i singoli numeri casuali. In pratica dice che se ogni colpo è indipendente dai precedenti, non ha alcuna rilevanza che i numeri sortiti in precedenza aumentino in quantità. La pallina può andare in qualsiasi casella della roulette.

Ciò è vero e nessuno lo mette in dubbio. Ma per il semplice fatto che la roulette può fare una cosa, non è detto che poi la faccia ad ogni costo.

Nonostante ciò che la roulette può fare, ci sarà sempre un aumento di caselle visitate che sottrarrà possibilità di visita alle caselle da visitare. Questa è l'essenza della Legge del terzo e se qualcuno non è riuscito a trarne giovamento, non è detto che altri non ci riescano.

Certo che se le soluzioni consistono nel giocare i 12 mancanti dopo 37 colpi, o giocare tutti i numeri che man mano escono perché qualcuno si deve doppiare, non si arriverà da nessuna parte. Le soluzioni di gioco sono ben altre.

A questo punto sono convinto che questi scettici, avendo preso una serie illimitata di numeri casuali e avendo notato lungo questo percorso un segmento contenente deviazioni tali da sovvertire o quasi la tendenza statistica, abbiano decretato che la Legge del terzo non esiste o che, se esiste, è talmente aleatoria da non poterci fare affidamento.

Ma che senso ha considerare un singolo segmento di permanenza se la Legge del terzo è dichiaratamente una tendenza? E' chiaro che il singolo segmento può deviare anche macroscopicamente, ma è anche chiaro, come ci dice Bernoulli, che la tendenza è tale se si manifesta con l'aumentare delle prove effettuate sempre nelle stesse condizioni.

Che cosa vuol dire compiere le prove sempre nelle stesse condizioni? Per me non significa soltanto che lo strumento deve essere sempre uguale, ma anche che i risultati (numeri usciti) siano sempre osservati allo stesso modo.

Se prendiamo un singolo segmento di 37 boules da una permanenza illimitata, possiamo incappare tra una fine di calore e l'inizio di un altro calore tra due cicli che, se presi separatamente, darebbero risultati medi. Una simile rilevazione può arrivare a sovvertire la tendenza producendo addirittura 13 presenze e 24 assenze.

Ma se prendiamo la permanenza nella sua totalità e la quantizziamo in gruppi cronologicamente sempre uguali di 37 colpi, vedremo che la Legge del terzo si manifesta pienamente, discostandosi dalle medie statistiche non più di 3 4 unità. Scostamenti maggiori sono possibili, ma alquanto rari e in genere non pregiudicano i disegni che si ricercano.

L'ovvia obiezione che a questo punto può sorgere è che se il giocatore entra al tavolo in quel punto, non potrà scappare a quella permanenza sovvertitrice della media. Su questo non ci piove sopra ma, oltre a essere sfigato, la potrà subire una sola volta.

A questo punto, per curiosità, ho preso una permanenza e, quantizzandola a gruppi di 37 boules, ho voluto vederne il risultato. La permanenza è già divisa per colonne da 37 colpi e quindi inserirò anche lo zero, portando però la proporzione a 24-13 per vedere gli scostamenti nei risultati. I numeri presenti sono in nero. Quelli doppiati sono in rosso e quelli più che doppiati sono barrati.



Questo è un esempio di 14 cicli di permanenza da 37 colpi ciascuno, tratto dal bollettino di Informazioni ludografiche del Comm. Delaiti. Contengono la permanenza dei giorni 21 e 22 dicembre 1936 al Casinò di Montecarlo.

Come ho già detto in varie occasioni, gli scostamenti delle presenze dai due terzi (24), superano alquanto raramente le 4 unità sia in eccesso sia in difetto.

Secondo questi risultati, possiamo dire che la Legge del terzo non esiste?
Si pretende forse che la media statistica di 24 debba essere sempre rispettata?
Se è una tendenza, si potrà o no accettare questi scostamenti?
Il fatto che qualcuno non riesca a trovare soluzioni di gioco con questa tendenza, giustifica il suo rifiuto?

A voi le risposte.

Oggi ho pubblicato il secondo sistema sulle figure posizionali. Si tratta della ricerca della terza figura posizionale diversa nell'intero schema. E' un gioco che ha dato molte soddisfazioni, arrivando a ottenere 158 pezzi a massa pari su tutta la permanenza, ma forse bisogna aggiungere: “fino a evento contrario”.

CAPITOLO: FIGURE POSIZIONALI.

TITOLO: Alla terza figura diversa.


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nino.zantiflore@tiscali.it

18/06/10

1° DELLE POSIZIONALI

Ho pubblicato il primo sistema sulle figure posizionali.

Spero non sia troppo "ferriginoso".

CAPITOLO: FIGURE POSIZIONALI.
TITOLO: Al doppio su due schemi.

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nino.zantiflore@tiscali.it

12/06/10

RANGE ALLARGAMENTO-CALORE

Supponiamo di rilevare 10.000 cicli chiusi da 36 colpi di roulette (0 escluso). Il principio di Bernoulli ci dice che con l’aumentare delle prove il risultato sperimentale tende ad avvicinarsi al risultato statistico e quindi, in base alla Legge del terzo, la percentuale dei cicli con 24 presenze e 12 assenze tenderà ad avvicinarsi al 100%.

Questa tendenza però non è a senso unico; voglio dire che la tendenza funziona tanto dal basso quanto dall’alto. Mi spiego meglio.

La Legge del terzo è un comportamento tendenziale che nei brevi periodi può manifestarsi in difetto o in eccesso e quindi se 24 presenze costituiscono la tendenza, quantità minori o superiori costituiscono egualmente quelle deviazioni temporanee che alla fine tenderanno a raggiungere il 100% statistico.

Ciò significa che il traguardo di Bernoulli può essere temporaneamente raggiunto, superato, nuovamente raggiunto, per poi tornare deficitario.

Che cosa impedisce per esempio che due o più cicli di 36 colpi contengano ciascuno 28, 29, 30 presenze? E cosa impedisce che altrettanti cicli contengano 17 18, 19 presenze?

L’altalena, che io chiamo “allargamento” e “calore”, può passare con una certa frequenza per il punto 0 coincidente con il 100% dato dalla media statistica. Ciò vuol dire che il traguardo di Bernoulli è tendenzialmente raggiungibile sia da situazioni di allargamento sia di calore.

Ma se la percentuale di scostamento in più e in meno da quel traguardo differisce per poche unità percentuali, la percentuale di scostamento tra i picchi di allargamento e calore sarà il doppio di quei valori.

Dato che lo scostamento degli andamenti dei singoli numeri è rapportabile anche alle Chances multiple se usiamo una moltiplicazione di eventi, ecco perché un singolo gioco sul calore o sull’allargamento non può reggere nel tempo. Deve sopportare un range percentuale che può arrivare anche a due cifre.

In pratica, per reggere, il sistemista dovrebbe analizzare il comportamento contingente della roulette e poi decidere quale sistema utilizzare in quel momento. Cosa molto semplice a dirsi, ma in quanto a metterla in pratica...

Ringrazio quanti mi hanno scritto privatamente confermandomi la loro stima.
Le cose che scrivo sono sì tante, ma non devono essere prese come unica soluzione. Inoltre, io non testo mai i sistemi più di tanto e questo l’ho sempre dichiarato. Questo è un mio difetto che purtroppo dipende dalla quantità dei sistemi che ho nel cassetto. A volte dichiaro che con quel sistema o con quell’altro non ho mai perso e ciò è vero. Il fatto è che i tests eseguiti non sono esaurientemente tanti. E di questo mi scuso perché, se in campo scientifico si dice “fino a prova contraria” in campo roulettistico di deve dire “fino a evento contrario”. In ogni caso raccomando sempre di provare ciò che propongo. Comunque penso che l’importante sia l’idea, poi sta a voi scegliere il gioco ed eventualmente migliorarlo. In definitiva io pubblico idee che tentano di risolvere il problema e credo che per alcuni lavori ci sono riuscito (fino a evento contrario).

In ogni caso ognuno può scegliersi la strada che preferisce e può modificarla a sua immagine e somiglianza.

Ho pubblicato la formazione delle figure posizionali. Seguiranno poi i primi sistemi.

CAPITOLO: FIGURE POSIZIONALI.
TITOLO: La formazione.

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nino.zantiflore@tiscali.it

09/06/10

CRITICHE

Ultimamente qualcuno ha rilevato che, avendo scritto troppi sistemi, questi sono poco credibili e nessuno ci ha capito nulla. “Come si fa a districarsi fra i cento e più sistemi? Dovrei essere io a mettervi sulla buona strada indicandovi il sistema che mi ha dato più buone soddisfazioni. Io creo confusione. I miei sistemi sono incompleti. Mancano sempre della sezione più importante: l’attacco e come svilupparlo. Lascio ad altri le montanti e la gestione della cassa. Dovrei essere io a dare queste dovute indicazioni. I miei sistemi sono troppo “ferriginosi”, inconcludenti e non sono giocabili. Si tratta di sistemi roulettisticamente insufficienti, inutili e pericolosi.”

Va be…! Prendo atto di queste critiche.

Io però ho inteso esporre parte delle mie conoscenze sulla roulette in modo che altri possano partire dai miei studi e magari arrivare a qualcosa di più costruttivo. Che colpa ne ho io se l’intelletto è uno zingaro e va? Ciò che so lo condivido. Chi vuol prenderlo in considerazione lo può fare e a chi non interessa se ne può astenere.

Dire che sono troppi, equivale criticare la Treccani perché contiene troppe voci. Se i sistemi sono troppi è perché esistono e ignorarli è come rinunciare a potenzialità latenti e non espresse.
Se poi non sono bravo nelle spiegazioni e nei modi di conduzione,… io ho fatto del mio meglio.

Se si vuole il sistema vincente a tutti i costi, forse bisognerebbe prima capirlo e poi magari migliorarlo, come stanno facendo alcuni studiosi appassionati di questa scienza.
Questi “masochisti” sono arrivati a certi livelli di incasso costante, che già a questo punto potrebbe essere accettato; ma cercano di migliorarlo ancora di più. Forse perché hanno una mente aperta alle idee altrui e sanno che tutto si può migliorare.

Ma forse i nuovi sistemi che questi criticoni hanno trovato sono migliori. Per esempio lo specchio su una figura di 3 sulle semplici ripetuta per cinque volte con una progressione a scaglioni. O forse il gioco sulle due sestine mancanti dopo 6 colpi. In effetti erano i migliori giochi già negli anni ’30. Non dico che siano perdenti o che non si vinca, ma solo che erano già conosciuti.
Per esempio, quei signori, sanno che se si quantizza la permanenza in gruppi di 6 è più difficile non incontrare le due sestine mancanti? Sanno che risalendo di 6 numeri dopo la vincita è più facile sbagliarle per altri 6 colpi?
Qualcuno dice che la Legge del terzo non esiste ma nel contempo dice che è “prevedibile e rinvenibile tramite i dettami della distribuzione probabilistica.” Non è forse un’ammissione della sua esistenza?. Non so…! Forse qualcosa mi sfugge.

Forse, se si leggessero questo sito potrebbero riconsiderare le loro opinioni.
http://www.winroulette.net/Ita/Archivio/LeggeDelTerzo.html


In conclusione, la pigrizia è amica del banco.

Comincio ora la pubblicazione delle FIGURE POSIZIONALI. Se però hanno trovato “ferriginosi” i precedenti sistemi,… figuriamoci questi.
Inizierò con la rilevazione. Seguirà poi la formazione e successivamente due sistemi.

CAPITOLO: FIGURE POSIZIONALI.
TITOLO: La rilevazione.

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nino.zantiflore@tiscali.it

01/06/10

COSA FA E COSA NON FA

C’era una frase che il mio maestro ripeteva molto spesso: “La roulette non fa sempre la stessa cosa”.

Io aggiungo: “Ma la può fare per un tempo sufficiente a farci perdere il capitale”.

Sapere ciò che la roulette può fare e per quanto lo può fare, significa aver percorso tre quarti del cammino verso l’incasso costante. Naturalmente bisogna avere un’idea di cosa possa essere quel “fare” attribuibile al comportamento della roulette.

Una cosa che la roulette non fa è produrre un intero ciclo di numeri diversi senza doppioni. Potranno esserci deviazioni a favore dell’allargamento o del calore, ma la tendenza darà ragione al Bernoulli. Questa tendenza c’è, esiste, si manifesta e se non vogliamo chiamarla Legge del terzo, chiamiamola pure in altro modo, ma negare che esiste significa negare l’evidenza dei fatti.

Una cosa che la roulette può fare è produrre un allargamento fino a 30 numeri diversi e se stiamo facendo un gioco sul calore, ci può procurare non pochi fastidi. Un’altra cosa che può fare è produrre un calore di 15-18 numeri e se stiamo facendo un gioco sull’allargamento, saremo in egual modo infastiditi.
Quante volte siamo arrivati alla fine del capitale e abbiamo poi visto uscire il gioco che stavamo facendo? Sembra proprio che la proporzione “chance/incasso” sia commisurata, sia alla nostra capacità finanziaria, sia alla nostra pazienza. La capacità elusiva non può durare in eterno, ma quel tanto che basta a spazientirci e a farci lasciare sul tappeto, oltre ai nostri soldi, anche le nostre illusioni temporanee.

Se a questo punto vi aspettate la soluzione del dilemma, ve la dico subito:

Ricorrete alla semplice “mutualità”. Se prendete sotto controllo più giocatori, che abbiano percorsi diversi, siate certi che la roulette non può condurli tutti allo stesso modo. Uno produrrà l’allargamento; l’altro produrrà il calore; ma gli altri? Dovranno per forza produrre la tendenza insita in una produzione di numeri casuali e saranno proprio questi che vi dovranno dare l’esito che vi aspettate. L’unico pericolo è costituito dalla settorialità degli attacchi. Se i giocatori che si comportano come statistica comanda non progrediscono, o progrediscono in ritardo, ritorniamo al punto di partenza. Comunque non si può avere tutto dalla vita…! O forse si.

Nel fare le figure posizionali sono incappato in un gioco che sembra essere l’uovo di colombo. Semplice, facile, che vince addirittura con una riduzione logica alla prima vincita. Ho solo fatto una cinquantina di prove, di cui 4 colonne della mia solita permanenza e, se durante queste prove non è saltato, vuol proprio dire che è buono. Ora lo proverò a più vincite per partita in modo da abbassare l’esposizione che per il momento, utilizzando una riduzione logica, ha raggiunto i 90 pezzi. Voi sapete quanto sale una riduzione logica.

Per quanto riguarda le figure posizionali ho scritto la loro rilevazione e la formazione, nonché il primo sistema. Sto cominciando la stesura del secondo ma ci vorrà del tempo.

Sapete che è difficile aver sempre qualcosa da dire? Va be…! Alla prossima.

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