Il mio "modus operandi" alla roulette si è
sempre basato sul risultato atteso (ER) all'interno di
un ciclo logico. Se sia stato il miglior approccio possibile o no,
questo non lo so. Non possiedo le conoscenze matematiche adatte per
giudicare. Possiedo solo una capacità di osservazione che mi
permette di individuare i disegni statistici ricorrenti e stabili con
l'aumentare del numero delle prove (Bernoulli).
Il vero problema non è la stabilità di un disegno
geometrico statistico, ma il momento in cui questo disegno si
realizza e, non meno importante, la quantità dei "progetti
di disegno" che si possono formare in più punti dello
schema.
Alla fine del ciclo il disegno si realizza, ma per
arrivarci potremmo aver dovuto faticare molto, con allargamenti di
aperture e con ritardi nel suo completamento. A questo punto abbiamo
una scelta fra due possibilità:
1°) Si può praticare una "riduzione logica"
a oltranza, rischiando magari il superamento dei massimali del
tavolo...! E se poi la configurazione vincente non si realizza
proprio in quella partita...? Non è mai capitato, ma sappiamo che la
cosa è possibile, anche se estremamente improbabile. In fondo nulla
di matematico ci dice che non si può incontrare una sequenza di 50
neri consecutivi, ma ciò che la roulette non ha fatto in 300 anni di
storia, lo può fare oggi, proprio nella partita in cui sono
impegnato io. Matematicamente possibile, anche se estremamente
improbabile.
2°) Oppure si può praticare una manovra finanziaria
che ci permetta di chiudere una partita anche in perdita, ma che però
tale perdita sia recuperabile nella partita successiva, o anche in
più partite successive se queste sono particolarmente dure. In
questo caso bisogna trovare un gioco le cui chiusure certe siano più
di una. Ecco che poichè la maggioranza delle partite ha sviluppi con
chiusure facilmente raggiungibili, con la loro frequenza e una
manovra finanziaria adatta, si riesce a superare quelle poche partite
difficili. Naturalmente un simile gioco necessita di molta pazienza e
non tutti riescono a resistere a tentazioni risolutorie che prima o
poi portano a una disfatta. Ciò dipende dal carattere del giocatore.
Io per esempio, quando gioco in reale, gioco con pezzi base di poco
valore e a volte letteralmente mi stufo di seguire scrupolosamente il
gioco della pura selezione. Allora mi diverto ad aumentare le
coperture, ma così facendo aumento anche la tassa che devo pagare.
Il risultato è che il più delle volte centro la selezione del gioco
e quindi ne ricavo un utile più sostanzioso. Altre volte, invece, la
selezione ritarda e la cassa utilizzata raggiunge molto prima livelli
che con la pura selezione non avrei mai raggiunto. Alla fine del
ciclo il risultato arriva, ma se non voglio rischiare il tutto negli
ultimi spin, l'incasso non è sufficiente al totale recupero più un
utile. Quando cedo alle tentazioni e mi comporto così, devo poi
recuperare lo stop loss con successive partite che però, scornato
dalla precedente, applico alla lettera.
Purtroppo questo è un comportamento di chi non ha la
pazienza adatta per essere un sistemista completo. E' vero che le
casse che utilizzo non sono importanti e non determinano nessuna
influenza nella mia vita, ma è anche vero che al raggiungimento di
uno stop loss obbligato, ci accorgiamo che se ci fossimo comportati
in modo corretto, avremmo chiuso la sessione con i pochi pezzi di
utile che l'ostica permanenza ci avrebbe concesso. Invece ci troviamo
sul groppone uno stop loss da recuperare con le successive partite.
Il banco può fare affidamento anche su questi
comportamenti compulsivi dei giocatori che, oltre alle varie
difficoltà che il Casinò ci crea, ci impediscono di effettuare un
gioco tranquillo ed eseguibile. Dopo giorni e giorni di ferrea
condotta da sistemista, alla fine cediamo alla compulsività, e al
gioco base del sistema aggiugiamo puntate che col sistema non
c'entrano affatto. Oppure aumentiamo a dismisura la mise delle
puntate sperando nel colpo risolutore. Non c'è niente da fare...! A
lungo andare riaffiora il nostro carattere di giocatori compulsivi,
anche se personalmente di base non sono mai stato giocatore casuale,
e ho sempre praticato sistemi di varia natura.
Poichè sono convinto che molti di voi si riconosceranno
in questi comportamenti irragionevoli, ho voluto evidenziare questo
aspetto di tutti noi giocatori che ci definiamo "sistemisti".
La trilogia che sto scrivendo è giunta alla sua
completezza e ne ho definito caratteristiche e giustificazioni. Si
tratta di un gioco che può essere applicato a tutte le Chances della
roulette. Se applicato ai Numeri Pieni, comporta una certa difficoltà
nell'esecuzione. Se applicato ai Cavalli, idem con patate. Se
applicato alle Terzine, può essere eseguibile con i tempi concessi
dalle Case da gioco.
Se applicato ai Pieni, le aperture possono allargarsi a
una ventina di numeri e, anche se le chiusure sono più di una, c'è
il pericolo di non poter eseguire le puntate prima del lancio della
boule. Quindi, anche se vincente, il gioco è difficilmente
eseguibile e lo dico per l'esperienza personale acquisita in trenta
anni di gioco nei Casinò terrestri. Se applicato ai Cavalli, è più
facilmente eseguibile, ma in ogni caso anche qui ci vuole il suo
tempo per modificare le coperture; calibrare la montante; dare al
croupier le puntate; sperare che il croupier non si spazientisca per
il lavoro che gli facciamo fare; sperare che non ci siano
contestazioni che, anche se le puntate sono state fatte dal croupier
e anche se ci sono le telecamere che controllano, ti fanno perdere
tempo e ti distraggono dai calcoli del gioco. L'unica Chance che non
ti da preoccupazioni di eseguibilità è la Terzina. Se sei seduto al
tavolo non fai altro che allungare il braccio e puntarla dopo aver
fatto tutti i tuoi calcoli. Con la Terzina non devi far fare le
puntate al croupier per paura delle contestazioni. Ci sarebbero anche
i tavoli con le fiches colorate e li non ci sarebbero contestazioni,
ma mi ricordo che a suo tempo non mi piacevano. A parte il fatto che
il croupier lancia la pallina più velocemente, preferivo i bei
tavoli normali dove i giocatori erano seduti in entrambi i lati e
c'era lo spazio per sedersi comodamente e porre sul tavolo il carnet
di gioco e la montagna di fiches davanti a noi. Per queste ragioni il
trattatto che sto scrivendo sarà sulle Terzine, anche se applicabile
a Cavalli o Pieni.
In ogni caso il primo sistema ha uno sviluppo che può
allargarsi a molte puntate. Con il secondo ho ridotto le
configurazioni vincenti e con il terzo ho ulteriormente ridotto le
aperture ricorrendo a una sola vincita su uno dei due andamenti del
calore o dell'allargamento. Naturalmente il terzo sistema è il
migliore perchè è stato una conseguenza dei primi due. Lo stiamo
provando manualmente (non con un test informatico) in tre persone e
finora ha dato risultati di bassa esposizione e di buon utile.
Com'era prevedibile, però, nel frattempo ho trovato un
ulteriore modo di attacco e di formazione delle aperture che
eliminano molti allargamenti e si concentrano su poche aperture che
hanno una storia pregressa di uguaglianza nelle Figure che via via si
formano nello schema. Si tratta di una selezione mirata, che cerca
l'interruzione di andamenti che fino a quel momento hanno dato gli
stessi risultati. Vediamo gli esiti delle varie partite che sto
facendo contineranno a dare gli utili che per il momento ho ottenuto.
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al Sito.
Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i
tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perchè ci costano troppo e si
contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i
privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che
l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20
anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta
potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri
figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto
dall'uomo........!!!) (Provocazione).