25/06/16

COMPULSIVO O SISTEMISTA?

Il mio "modus operandi" alla roulette si è sempre basato sul risultato atteso (ER) all'interno di un ciclo logico. Se sia stato il miglior approccio possibile o no, questo non lo so. Non possiedo le conoscenze matematiche adatte per giudicare. Possiedo solo una capacità di osservazione che mi permette di individuare i disegni statistici ricorrenti e stabili con l'aumentare del numero delle prove (Bernoulli).

Il vero problema non è la stabilità di un disegno geometrico statistico, ma il momento in cui questo disegno si realizza e, non meno importante, la quantità dei "progetti di disegno" che si possono formare in più punti dello schema.

Alla fine del ciclo il disegno si realizza, ma per arrivarci potremmo aver dovuto faticare molto, con allargamenti di aperture e con ritardi nel suo completamento. A questo punto abbiamo una scelta fra due possibilità:

1°) Si può praticare una "riduzione logica" a oltranza, rischiando magari il superamento dei massimali del tavolo...! E se poi la configurazione vincente non si realizza proprio in quella partita...? Non è mai capitato, ma sappiamo che la cosa è possibile, anche se estremamente improbabile. In fondo nulla di matematico ci dice che non si può incontrare una sequenza di 50 neri consecutivi, ma ciò che la roulette non ha fatto in 300 anni di storia, lo può fare oggi, proprio nella partita in cui sono impegnato io. Matematicamente possibile, anche se estremamente improbabile.

2°) Oppure si può praticare una manovra finanziaria che ci permetta di chiudere una partita anche in perdita, ma che però tale perdita sia recuperabile nella partita successiva, o anche in più partite successive se queste sono particolarmente dure. In questo caso bisogna trovare un gioco le cui chiusure certe siano più di una. Ecco che poichè la maggioranza delle partite ha sviluppi con chiusure facilmente raggiungibili, con la loro frequenza e una manovra finanziaria adatta, si riesce a superare quelle poche partite difficili. Naturalmente un simile gioco necessita di molta pazienza e non tutti riescono a resistere a tentazioni risolutorie che prima o poi portano a una disfatta. Ciò dipende dal carattere del giocatore. Io per esempio, quando gioco in reale, gioco con pezzi base di poco valore e a volte letteralmente mi stufo di seguire scrupolosamente il gioco della pura selezione. Allora mi diverto ad aumentare le coperture, ma così facendo aumento anche la tassa che devo pagare. Il risultato è che il più delle volte centro la selezione del gioco e quindi ne ricavo un utile più sostanzioso. Altre volte, invece, la selezione ritarda e la cassa utilizzata raggiunge molto prima livelli che con la pura selezione non avrei mai raggiunto. Alla fine del ciclo il risultato arriva, ma se non voglio rischiare il tutto negli ultimi spin, l'incasso non è sufficiente al totale recupero più un utile. Quando cedo alle tentazioni e mi comporto così, devo poi recuperare lo stop loss con successive partite che però, scornato dalla precedente, applico alla lettera.

Purtroppo questo è un comportamento di chi non ha la pazienza adatta per essere un sistemista completo. E' vero che le casse che utilizzo non sono importanti e non determinano nessuna influenza nella mia vita, ma è anche vero che al raggiungimento di uno stop loss obbligato, ci accorgiamo che se ci fossimo comportati in modo corretto, avremmo chiuso la sessione con i pochi pezzi di utile che l'ostica permanenza ci avrebbe concesso. Invece ci troviamo sul groppone uno stop loss da recuperare con le successive partite.

Il banco può fare affidamento anche su questi comportamenti compulsivi dei giocatori che, oltre alle varie difficoltà che il Casinò ci crea, ci impediscono di effettuare un gioco tranquillo ed eseguibile. Dopo giorni e giorni di ferrea condotta da sistemista, alla fine cediamo alla compulsività, e al gioco base del sistema aggiugiamo puntate che col sistema non c'entrano affatto. Oppure aumentiamo a dismisura la mise delle puntate sperando nel colpo risolutore. Non c'è niente da fare...! A lungo andare riaffiora il nostro carattere di giocatori compulsivi, anche se personalmente di base non sono mai stato giocatore casuale, e ho sempre praticato sistemi di varia natura.

Poichè sono convinto che molti di voi si riconosceranno in questi comportamenti irragionevoli, ho voluto evidenziare questo aspetto di tutti noi giocatori che ci definiamo "sistemisti".


La trilogia che sto scrivendo è giunta alla sua completezza e ne ho definito caratteristiche e giustificazioni. Si tratta di un gioco che può essere applicato a tutte le Chances della roulette. Se applicato ai Numeri Pieni, comporta una certa difficoltà nell'esecuzione. Se applicato ai Cavalli, idem con patate. Se applicato alle Terzine, può essere eseguibile con i tempi concessi dalle Case da gioco.

Se applicato ai Pieni, le aperture possono allargarsi a una ventina di numeri e, anche se le chiusure sono più di una, c'è il pericolo di non poter eseguire le puntate prima del lancio della boule. Quindi, anche se vincente, il gioco è difficilmente eseguibile e lo dico per l'esperienza personale acquisita in trenta anni di gioco nei Casinò terrestri. Se applicato ai Cavalli, è più facilmente eseguibile, ma in ogni caso anche qui ci vuole il suo tempo per modificare le coperture; calibrare la montante; dare al croupier le puntate; sperare che il croupier non si spazientisca per il lavoro che gli facciamo fare; sperare che non ci siano contestazioni che, anche se le puntate sono state fatte dal croupier e anche se ci sono le telecamere che controllano, ti fanno perdere tempo e ti distraggono dai calcoli del gioco. L'unica Chance che non ti da preoccupazioni di eseguibilità è la Terzina. Se sei seduto al tavolo non fai altro che allungare il braccio e puntarla dopo aver fatto tutti i tuoi calcoli. Con la Terzina non devi far fare le puntate al croupier per paura delle contestazioni. Ci sarebbero anche i tavoli con le fiches colorate e li non ci sarebbero contestazioni, ma mi ricordo che a suo tempo non mi piacevano. A parte il fatto che il croupier lancia la pallina più velocemente, preferivo i bei tavoli normali dove i giocatori erano seduti in entrambi i lati e c'era lo spazio per sedersi comodamente e porre sul tavolo il carnet di gioco e la montagna di fiches davanti a noi. Per queste ragioni il trattatto che sto scrivendo sarà sulle Terzine, anche se applicabile a Cavalli o Pieni.

In ogni caso il primo sistema ha uno sviluppo che può allargarsi a molte puntate. Con il secondo ho ridotto le configurazioni vincenti e con il terzo ho ulteriormente ridotto le aperture ricorrendo a una sola vincita su uno dei due andamenti del calore o dell'allargamento. Naturalmente il terzo sistema è il migliore perchè è stato una conseguenza dei primi due. Lo stiamo provando manualmente (non con un test informatico) in tre persone e finora ha dato risultati di bassa esposizione e di buon utile.

Com'era prevedibile, però, nel frattempo ho trovato un ulteriore modo di attacco e di formazione delle aperture che eliminano molti allargamenti e si concentrano su poche aperture che hanno una storia pregressa di uguaglianza nelle Figure che via via si formano nello schema. Si tratta di una selezione mirata, che cerca l'interruzione di andamenti che fino a quel momento hanno dato gli stessi risultati. Vediamo gli esiti delle varie partite che sto facendo contineranno a dare gli utili che per il momento ho ottenuto.

Vai al Sito.

Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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(Diminuiamo i politici perchè ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).

05/06/16

ER: RISULTATO ATTESO

I matematici continuano a ragionare con EV (valore atteso) nella loro mente. Non danno alcuna importanza al risultato atteso (ER) che è quello che ti da un risultato alla fine di un ciclo chiuso.

Ragionano così perchè considerano solo la percentuale che il giocatore paga al banco (1,35% o 2,70%) in funzione della simmetria nelle coperture fra banco e giocatore. La cosa è corretta in un gioco casuale, applicato su una permanenza continua e senza un termine che dia risultati, non certi, ma statistici.

Se un ciclo logico, o assoluto, termina con le configurazioni previste ed economicamente sostenibili, non c'è tassa che ti possa erodere gli utili che ne ricavi. O meglio, la tassa è sempre pagata, ma gli incassi sono superiori a quanto eroso e alla fine sei sempre in attivo; non di quanto lo saresti senza la tassa, ma comunque sempre in attivo.

Sono mesi che continuo a vincere alla roulette con utili superiori ai 50 pezzi "racimolati" in 2-3 ore di gioco. Certo una sconfitta è sempre possibile, ma estremamente improbabile. Certo dall'inizio alla fine della partita ti può sempre uscire un numero non coperto, ma per fare questo la roulette deve percorrere una strada "molto tortuosa" possibile solo con una permanenza che la si può incontrare forse una volta su migliaia di cicli. Quando la incontrerò (e se la incontrerò) avrò perso una piccola modula di cassa, recuperabile nella stessa sessione in poche partite successive o, se è andata proprio male, nelle sessioni successive.

Potrei incontrare 2-3-4 partite consecutivamente perdenti? Allora sarebbe inutile giocare alla roulette perchè la frequenza statistica delle partite negative non avrebbe più un senso e i matematici avrebbero ragione di dire che con la roulette non c'è nulla da fare. A lungo andare si sarebbe sempre perdenti.

Com'è allora che io continuo a vincere? Forse vi sto raccontando frottole? ma a quale scopo? Sto mettendo in vendita sistemi che costano 500-1000 € ? Voi che mi conoscete sapete che è una questione di passione per questo gioco che mi ha preso fin dall'inizio degli anni '70. Ho avuto anch'io le mie sconfitte, ma ora sono arrivato al punto di poter dire che molto difficilmente avrò una sessione perdente. Posso concludere una partita in perdita a causa della prudenza necessaria in questi giochi, ma alla successiva partita ho sempre recuperato il tutto con in più un utile ottenuto da un risultato atteso che non può essere inferiore a certi parametri.

Questo è quanto è avvenuto finora. Beninteso, il risultato atteso non si riferisce alla vincita finale, ma a una quantità di configurazioni che si ottengono alla fine di un ciclo logico. Non dico che alla fine del ciclo avrò l'atteso utile, ma che alla fine del ciclo otterrò una certa quantità di chiusure che vanno da un minimo a un massimo, e che naturalmente non sono prevedibili nella loro quantità alla fine del singolo ciclo.

Molta importanza ha il "trattamento dello zero". La sua sortita può determinare una maggiore perdita nella partita, ma può anche determinare una facilitazione nella partita stessa. Se il gioco base ha in sè probabilità vincenti, lo zero può essere costantemente giocato perchè il suo costo sarà sostenuto dal gioco base che alla fine darà un utile che sarà solo costato di più. La manovra finanziaria sarà stata un po' più sostenuta, ma di poco perchè il suo costo non sarà stato significativamente pesante. In compenso alla sua sortita (ogni 37 spin di media) ci permetterà di abbassare lo scoperto e, di conseguenza, abbassare lo scaglione della montante. Oppure, ci può dare direttamente un utile se il suo incasso supera lo scoperto del momento. Con l'ultimo sistema della trilogia lo sto puntando fin dall'inizio della partita perchè, giocando Cavalli, in rapporto non mi costa granchè. Nei precedenti due sistemi lo giocavo solo dopo essere passato a 2-3 pezzi per Terzina e cioè quando il rapporto tra la sua puntata e quella delle Terzine era conveniente.

In una delle ultime sessioni ho avuto una partita con un ER di soli 2 incassi su una media di 4-5, eppure ho concluso la partita con un utile di 1 pezzo, pur essendo arrivata la seconda vincita all'ultimo spin del ciclo. Certo poteva anche uscire il numero non coperto, ma in quel caso avrei interrotto la partita e proseguito sulla successiva con un recupero di 20-30 pezzi. Cosa che non mi avrebbe dato alcuna preoccupazione perchè la cassa usata è sempre all'altezza di uno scoperto anche di 3-400 pezzi a cui non arrivo mai. Beninteso tutto ciò è avvenuto fino a questo momento, perchè per il futuro non si sa mai che permanenza puoi incontrare.

Come ho accennato nei precedenti post, sono arrivato a un "trilogia" di sistemi che si basano su un concetto base. Se giocati con prudenza, sono sempre vincenti perchè finora lo sono sempre stati. Per quanto bisogna giocare un sistema per dichiararlo vincente? 10 milioni di spin? Un miliardo di spin? A me bastano i risultati di questi ultimi mesi e anche se incontrerò una partita perdente, ci sarà la successiva che molto probabilmente recupererà il tutto. In ogni caso, anche se la sessione intera dovesse essere perdente, avrò perso solo la piccola cassa impegnata, recuperabile con le molteplici sessioni vincenti. Ricordatevi, la simmetria non esiste solo sulle coperture fra banco e giocatore, ma anche fra le molteplici partite che riuscite a fare in una sessione. La partenza di ogni partita non è mai uguale e se prima trovi una partita difficile, poi troverai quella facile che ti fa recuperare quello stop loss dovuto a un risultato atteso inferiore alla media.

La ragione di questa sicurezza, dovuta a centinaia di partite osservate, è che la permanenza ha propri andamenti che non oltrepassano certi limiti. Se una partita dura per esempio 36 spin e ha uno sviluppo anomalo per il gioco praticato, il successivo ciclo avrà un altro andamento perchè la roulette non prosegue oltre certi limiti i suoi andamenti anomali. Il tutto si alterna fra allargamenti e calori, ma siccome il tutto tende all'equilibrio, i temporanei andamenti non durano oltre certi limiti che, nel caso della roulette, difficilmente superano i 20-30 spin.

Quante volte avete finito la cassa perchè il gioco non ha dato i risultati attesi? Quante volte avete notato che uno o due spin dopo il salto della cassa il gioco avrebbe chiuso se aveste potuto proseguirlo? Evidentemente non avete calcolato le deviazioni possibili insite nel gioco stesso e non avete calibrato bene le puntate. In passato a me è successo molte volte.

Qualcuno ha fatto questa osservazione:
"La roulette è un gioco ad "aspettativa negativa" mentre il Black Jack è esattamente il contrario."

Sbaglio o per far diventare positivo il Black Jack si deve fare una conta delle carte che passano? Altrimenti vincerebbero tutti senza perdere tempo a contare. A questo punto, se io paragono un ciclo alla roulette con una partita al Black Jack, non faccio la stessa cosa di un contatore di carte? Il contatore di carte sa che le rimanenti carte gli danno un vantaggio; l'osservatore del ciclo sa che i rimanenti colpi gli danno una previsione sulle chiusure future, fino alla fine del ciclo. La quantità di queste chiusure non è mai certa, ma è suffragata dalla statistica.

Il buon Luca ha fatto un test sulle quantità di queste chiusure e questo è quanto è stato rilevato:


E' sufficiente questo test per provare l'attendibilità del ER?

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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(Diminuiamo i politici perchè ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).