09/06/10

CRITICHE

Ultimamente qualcuno ha rilevato che, avendo scritto troppi sistemi, questi sono poco credibili e nessuno ci ha capito nulla. “Come si fa a districarsi fra i cento e più sistemi? Dovrei essere io a mettervi sulla buona strada indicandovi il sistema che mi ha dato più buone soddisfazioni. Io creo confusione. I miei sistemi sono incompleti. Mancano sempre della sezione più importante: l’attacco e come svilupparlo. Lascio ad altri le montanti e la gestione della cassa. Dovrei essere io a dare queste dovute indicazioni. I miei sistemi sono troppo “ferriginosi”, inconcludenti e non sono giocabili. Si tratta di sistemi roulettisticamente insufficienti, inutili e pericolosi.”

Va be…! Prendo atto di queste critiche.

Io però ho inteso esporre parte delle mie conoscenze sulla roulette in modo che altri possano partire dai miei studi e magari arrivare a qualcosa di più costruttivo. Che colpa ne ho io se l’intelletto è uno zingaro e va? Ciò che so lo condivido. Chi vuol prenderlo in considerazione lo può fare e a chi non interessa se ne può astenere.

Dire che sono troppi, equivale criticare la Treccani perché contiene troppe voci. Se i sistemi sono troppi è perché esistono e ignorarli è come rinunciare a potenzialità latenti e non espresse.
Se poi non sono bravo nelle spiegazioni e nei modi di conduzione,… io ho fatto del mio meglio.

Se si vuole il sistema vincente a tutti i costi, forse bisognerebbe prima capirlo e poi magari migliorarlo, come stanno facendo alcuni studiosi appassionati di questa scienza.
Questi “masochisti” sono arrivati a certi livelli di incasso costante, che già a questo punto potrebbe essere accettato; ma cercano di migliorarlo ancora di più. Forse perché hanno una mente aperta alle idee altrui e sanno che tutto si può migliorare.

Ma forse i nuovi sistemi che questi criticoni hanno trovato sono migliori. Per esempio lo specchio su una figura di 3 sulle semplici ripetuta per cinque volte con una progressione a scaglioni. O forse il gioco sulle due sestine mancanti dopo 6 colpi. In effetti erano i migliori giochi già negli anni ’30. Non dico che siano perdenti o che non si vinca, ma solo che erano già conosciuti.
Per esempio, quei signori, sanno che se si quantizza la permanenza in gruppi di 6 è più difficile non incontrare le due sestine mancanti? Sanno che risalendo di 6 numeri dopo la vincita è più facile sbagliarle per altri 6 colpi?
Qualcuno dice che la Legge del terzo non esiste ma nel contempo dice che è “prevedibile e rinvenibile tramite i dettami della distribuzione probabilistica.” Non è forse un’ammissione della sua esistenza?. Non so…! Forse qualcosa mi sfugge.

Forse, se si leggessero questo sito potrebbero riconsiderare le loro opinioni.
http://www.winroulette.net/Ita/Archivio/LeggeDelTerzo.html


In conclusione, la pigrizia è amica del banco.

Comincio ora la pubblicazione delle FIGURE POSIZIONALI. Se però hanno trovato “ferriginosi” i precedenti sistemi,… figuriamoci questi.
Inizierò con la rilevazione. Seguirà poi la formazione e successivamente due sistemi.

CAPITOLO: FIGURE POSIZIONALI.
TITOLO: La rilevazione.

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nino.zantiflore@tiscali.it