30/01/13

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PIENI


"La solitudine dei numeri primi" è un romanzo di Paolo Giordano nel quale si racconta la storia di un ragazzo e una ragazza che, divisi da invalicabili ostacoli di natura esistenzial-psicologica (come ce ne possono essere a miliardi nel nostro tipo di società) pur essendo attratti l'uno verso l'altra, non riescono a unirsi. I due sono paragonati a due numeri primi. 

La "solitudine dei numeri pieni" è invece una mia divagazione sull'importanza di giocare esclusivamente numeri pieni alla roulette. Il mio maestro diceva: "è più facile vincere giocando un solo numero per volta che non due o più". Anche se l'affermazione è sacrosanta, è chiaro che non gioco un solo numero per volta, però ho imparato che i numeri pieni vanno lasciati soli. Se vuoi vincere alla roulette devi farli vivere in solitudine. A seconda del tuo sistema ne puoi giocare quanti ne vuoi, ma l'importante è che non devi aggiungere cavalli, carré o altri rafforzativi attorno a quei numeri. Naturalmente sto parlando dell'esecuzione di un sistema che si basi esclusivamente sui numeri pieni e non di gioco a casaccio sulla fortuna. 

Nella mentalità generale c'è il miraggio del "pieno e cavalli" perchè si pensa che se si manca il pieno, si recupera o anche si vince qualcosa con il cavallo. E' un falso miraggio per il semplice fatto che il cavallo non paga quanto il pieno e soprattutto è più dispendioso sostenere un gioco sul pieno con i suoi cavalli che non sul solo pieno. Certo è una questione di proporzioni fra quanto occupo e quanto ricevo in pagamento dal banco. Se punto un cavallo occupo due posti ma ricevo la metà del pieno e così via. Se non ci fosse lo scarto non ci sarebbero problemi, ma siccome lo scarto c'è, è logico che più numeri si coprono maggiore sarà l'impegno per superarlo, fino ad arrivare molto più velocemente ai massimi del tavolo. Questo è soltanto il ragionamento logico che riguarda il solo puntamento delle combinazioni multiple. Figuratevi cosa può succedere se applicate queste combinazioni multiple a un gioco sui singoli numeri pieni. Moltiplicate tutto questo per il numero dei pieni giocati e vi accorgerete come la vostra disponibilità di cassa scenderà in breve tempo. 

Quando ho cominciato a giocare il sistema che uso attualmente e che si applica ai pieni, un giorno mi ero indispettito perchè la permanenza mi stava prendendo per il c...... Per la verità avevo già conseguito una vincita ma, essendo avvenuta tardi, l'utile era soltanto di tre o quattro pezzi. Ho cercato di vincere di più proseguendo la partita, anche se c'era stato un periodo di quasi totale allargamento e quindi mancavano i doppioni che presumibilmente dovevano arrivare di li a poco. E' stato un azzardo e infatti cominciarono i doppioni, intervallati da pochissimi numeri nuovi ma non vincenti. A un certo punto persi il senso della misura e cominciai a rafforzare i numeri del gioco con i rispettivi cavalli, pensando che gli incassi di questi ultimi mi avrebbero sostenuto fino alla vincita di un pieno titolare del gioco. Mi resi subito conto che l'incasso di un cavallo non recuperava neanche i pezzi puntati sugli altri cavalli e inoltre ad ogni colpo totalmente perdente, una grossa fetta della cassa se ne andava. L'incremento delle puntate sui pieni, poi, era molto forte perchè, anche se l'incasso è di 35 volte la posta, la quantità dei pezzi che si dovevano aggiungere per il recupero di ogni colpo era divenuta talmente alta che la cassa di 1000 pezzi finì prima della conclusione della partita. Comunque ero partito con quell'andazzo e non ho smesso fino allo stop loss stabilito dalla cassa destinata alla partita. Verso la fine del ciclo logico è arrivata la svolta, quando ormai le munizioni erano finite per i pezzi sprecati sui cavalli e anche qualche carré. Se invece avessi proseguito con il puntamento dei soli numeri pieni, sarei arrivato agevolmente all'utile della partita, superando anche il periodo dei doppiaggi. 

Morale della favola, a parte l'errore di continuare su un gioco sull'allargamento dopo una ventina di spin senza doppioni, se avessi proseguito con i soli numeri pieni sarei arrivato alla svolta del gioco con la cassa stabilita e avrei concluso vincente quella partita. 

Ecco perchè i numeri pieni devono restare in solitudine. Se il sistema ha un senso, dobbiamo vincere sul pieno e non contare su falsi recuperi da cavalli e carré di rinforzo. 

Ho finito la stesura del gioco sul Punto/Banco e oggi l'ho pubblicato nel Sito. Sono 62 pagine e quindi ci impiega un po' di tempo a scaricare il PDF. E' un gioco che può resistere a lungo, ma alla fine incontrerà anch'esso il suo contrario e allora si possono anche raggiungere i massimi del tavolo, riducendo il tutto a una pura e semplice lotta economica alla pari contro il Banco. E' chiaro che una qualsiasi montante, per quanto sia blanda, recupera dei precedenti colpi persi e se viene meno la possibilità di aumentare la posta, bisogna che i colpi vincenti siano di più dei perdenti. A questo punto bisogna vedere se lo scarto fin li subìto ha esaurito la sua azione negativa perchè, in caso contrario, non vi è salvezza. 

In questo nuovo lavoro ho creato un nuovo tipo di Figure che si chiamano "Figure Bivalenti". La considero una bella idea perchè danno modo di delimitare il campo d'azione soltanto a quattro Figure anziché otto come nelle normali Figure di 3. 

Naturalmente le soluzioni di gioco sono state tante e qualcuna la pubblicherò più avanti nel tempo, sempre nello stesso capitolo del Sito. 

Il gioco quindi non è sempre vincente, ma può servire ad altri studiosi per trovare qualcosa di meglio partendo da queste idee. 

CAPITOLO: PUNTO-BANCO
TITOLO: LE FIGURE BIVALENTI 

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste. 

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20/01/13

METEORA O METEORITE


Se di notte osserviamo la volta celeste, e se siamo fortunati, possiamo vedere delle scie luminose che solcano il cielo. Sono le "meteore" che, impattando con l'atmosfera terrestre, si surriscaldano fino a diventare incandescenti. Se girovaghiamo per la superficie terrestre, anche senza essere particolarmente fortunati, possiamo trovare i resti di quelle meteore che ora sono chiamate "meteoriti". La differenza fra meteore e meteoriti, quindi, dipende dal luogo dove si trovano e dalla situazione in cui si trovano. Mentre sono "attive" sono meteore e quando hanno fatalmente finito il loro splendore e sono precipitate sulla terra, sono meteoriti. In pratica tutte le meteore sono destinate a diventare meteoriti e cioè corpi freddi e senza splendore, sepolti sotto la superficie terrestre. 

Se assistiamo alla trasmissione televisiva di un noto Casinò on line, e se siamo fortunati, possiamo vedere delle "meteore" che solcano quella "volta televisiva", accompagnate dagli OOHHH degli imbonitori che ne esaltano la "luminosità" e la "grandezza della vincita". Se dopo un certo periodo di tempo ritorniamo ad assistere alla stessa trasmissione televisiva, anche senza essere particolarmente fortunati, non troviamo più le stesse "meteore" di prima e gli imbonitori si entusiasmano per altre meteore. La cosa è logica: le vecchie meteore hanno finito la loro corsa splendente e sono finite nella polvere diventando "meteoriti". 

Che cosa vi aspettavate! Che continuassero a viaggiare splendenti a dispetto della forza di gravità o della forza delle leggi naturali del caso? Il loro destino era già segnato fin da quando sono apparse per la prima volta nel firmamento dei nick-name senza una consapevolezza di dove andare e di come arrivarci. Per un certo tempo sono state grandi, splendenti e continuamente esaltate dagli imbonitori; ma per essere così splendenti, quanta materia si lasciavano alle spalle? Come le meteore, la loro disponibilità si assottigliava sempre più e se ora qualcuna ancora resiste, appare nella volta televisiva come una flebile luce; non certo paragonabile alle splendenti vincite dei bei tempi. Per risplendere con quella frequenza e con quella magnitudine dovevano per forza cedere materia, assottigliandosi sempre più. 

Una volta esaurita la loro parabola, il posto è preso da altre meteore che arrivano dagli infiniti spazi di illusi e speranzosi aspiranti di grosse vincite. Come nella volta celeste, le meteore si sostituiscono e non riappaiono più. Se qualcuno resiste, brilla di una luce talmente flebile da non essere più nominato per primo nella graduatoria dei vincitori, ed è confuso fra le meteore di modesta magnitudine. E' vero R......e? 

Ciò che mi lascia amareggiato è che tutta questa "polvere di stelle" non va più a beneficio di territori come Venezia, Campione, Saint Vincente o San Remo, ma va ad ingrassare il patrimonio di una società di capitali e cioè di un ristretto numero di persone che, contando sull'ingenuità e sulle speranze del popolo, si arricchisce sempre di più. 

Nel contempo però ti dicono di giocare "responsabilmente". Cosa vuol dire questo termine? In pratica sono loro stessi che ti suggeriscono di non essere "meteore" perchè sanno che diventerai sicuramente "meteorite". Ti suggeriscono di limitarti nelle giocate e di perdere i tuoi soldi un po' per volta. Non perdere 97.000 Euro in un mese (Post del 27/4/12). Perdili magari in un anno, così non ti passa la fregola del gioco e loro possono salassarti di più. Se li diluisci nel tempo, non te ne accorgi e quasi quasi ti diverti. 

C'è però un fatto. Alla roulette, il divertimento è la vincita di denaro e non l'indovinare il numero o la Chance che uscirà. Il secondo è finalizzato al primo. Se il destino del giocatore casuale (e talvolta anche non casuale) è fatalmente l'erosione dei suoi soldi nel tempo, di che divertimento si tratta? 

Da parecchio tempo, e con certi giochi, io non perdo mai, ma state tranquilli che non diventerò ricco. Come ho già detto, per arrivare alla vincita in modo sicuro e costante con qualsiasi permanenza, bisogna avere un sufficiente quantitativo di munizioni. Ciò comporta che il pezzo base deve essere proporzionato alla cassa disponibile per il gioco. Se per il gioco mi occorrono 1.000 pezzi, il pezzo base deve essere un millesimo della cassa. Non posso fare partenze da 10 o 20 pezzi perchè la disponibilità non sarebbe più proporzionale. Se abbiamo studiato un po', sappiamo cos'è la "capacità elusiva" della roulette e quanto a lungo la possiamo subire. 

Ho terminato di scrivere l'ultimo mio lavoro sul Punto-Banco. Come ho già detto, può avere una lunga vita, ma prima o poi incontrerà la sua configurazione contraria e allora si arriverà ai massimali del tavolo e a quel punto il combattimento è alla pari con il banco. Non ci sarà più l'azione della montante che con una vincita recupera una o due delle precedenti puntate e, senza un periodo favorevole, lo scoperto può aumentare sempre di più. Se prima una vincita ogni tre colpi recuperava parte dello scoperto, ora aumenta sempre più la perdita e a cifre chiaramente importanti il gioco non è più sostenibile per lungo tempo. Il tutto è poi finalizzato alla vincita di un pezzo, il che mi sembra alquanto insensato. Il rapporto tra impegno economico e beneficio non mi sembra equo e perciò personalmente preferisco di gran lunga le Chances Multiple. 

Questo comunque è il gioco sulle Semplici e siccome esiste, cerchiamo di trovare un sistema che possa con certezza battere il banco. Sarà un lavorio accademico e per l'impegno, sia operativo che economico, non proporzionalmente remunerativo. Tuttavia l'importante è riuscirci. 

Siamo tutti d'accordo che alla fine la cosa si riduce a dover comunque puntare su una Chance e che a questo punto abbiamo sempre il 50% contro, ma se i gruppi di Chances che visualizziamo si comportano sempre in un determinato modo, possiamo trarne un certo vantaggio. Lo dimostra il fatto che la serie di configurazioni contrarie che mi hanno fatto raggiungere i massimi del banco sono arrivate, senza particolari problemi, dopo 131 taglie e quindi hanno avuto una maggiore resistenza di una normale permanenza composta di singole Chances Semplici. 

Sto già lavorando a qualcosa di meglio e per il momento ho deciso di non pubblicare ciò che ho fin qui svolto prima di aver tratto le conclusioni sul nuovo lavoro. 

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06/01/13

CONSUNTIVO


Il 4 gennaio ho ricevuto questa mail: 

Caro Nino, innanzitutto ti auguro di intraprendere questo nuovo anno con tanta felicità, serenità e tante soddisfazioni sistemistiche. Chiuso il 2012 è giunto il tempo dei consuntivi e per quanto mi riguarda riassumo così:

Le Chances semplici sono troppo aleatorie, hai ragione tu, dopo aver giocato a lungo con i doppiaggi posizionali l'esito è sempre stato lo stesso, 95% delle partite vincenti con scarso impegno finanziario e nel restante 5% si annidava la partita nefasta che mi portava ad accettare uno stop- loss, quindi tanta perdita di tempo, utili insoddisfacenti.

Per quanto riguarda tutta la serie dei sistemi: panorama view, ramino, piramide in vetta, gioco integrato pur rimanendo degli eccellenti lavori sistemistici anche dal punto di vista concettuale, non sono riuscito a sfruttare a pieno le loro potenzialità, registrazioni troppo lunghe (non riesco fare tutto in 90 secondi) e scelte soggettive recriminabili, preferisco adottare un metodo che mi guidi passo per passo in modo rigoroso senza che io debba operare delle scelte. Ma troppo spesso si cerca la soluzione dei nostri problemi guardando oltre l'orizzonte quando il rimedio c'è; l'abbiamo sotto il naso. Mi spiego meglio; sono possessore del tuo capolavoro "EVOLUZIONE FINALE" dal quale ho estrapolato l'ultimo gioco di calore "ai doppi nei settori", sicuramente metodo che ottiene la vincita costante con il quale ho vinto moltissimo ma con varie difficoltà. Ne cito alcune: registrazioni lunghissime, facilità di commettere errori, difficoltà a gestire 3 schemi, ciclo di gioco effettivo molto lungo; finchè ho rispolverato approfondendo in maniera dettagliata quello che ritengo il tuo migliore lavoro sistemistico "5a-6a verticale nel complessivo convergente", perdonami per l'euforia ma i dati fino adesso raccolti confermano la mia affermazione. Il ruolo di autore di sistemi d'applicare alla roulette ti impone di continuare alla ricerca del nuovo ma tu la vetta della vincita costante l'hai già raggiunta e questo metodo lo dimostra. L'ultimo dei giochi d'allargamento è semplicemente micidiale quanto infallibile, centinaia di partite svolte a tavolino chiuse tutte con una vincita di almeno un pezzo, da 2 mesi vinco ogni seduta giocando live online( dai 20 a 40 pz). Secondo me questo sistema è migliore di quello dei doppi nel settore per i seguenti motivi: 7 vittorie minime garantite con qualsiasi permanenza in un ciclo effettivo di gioco che raramente supera di pochi punti i 36 colpi, spesso si registrano 8-9 vincite. Pur essendo un gioco basato sull'allargamento molte volte giochiamo terzine in calore o appena uscite, non sempre i doppi nei settori realizzano tante vincite in più, se consideriamo che dalle 21 vincite potenziali dobbiamo togliere 6 di inizio colonna ne rimangono 15, molte volte un settore chiude presto e viene eliminato quindi perdiamo altre 5-6 o addirittura 7 vincite per un totale di 8-9-10. Nel 5a-6a verticale si mettono in gioco meno terzine rispetto ai doppi, raramente si giocano 8 terzine, nei doppi si possono giocare anche 10. Nei doppi il ciclo effettivo di gioco raggiunge a volte quasi 2 cicli logici, la gestione di cassa di 3 giocatori diventa difficile da gestire e molto onerosa, nel 5a-6a ci sono solo 2 casse e la prima è la principale, le registrazioni sono più semplici e con un po' di esercizio si riesce fare tutto nei 90 sec.

Il segreto di questi giochi è dovuto principalmente all'avanzamento negli schemi delle terzine i quali devono essere fluidi ed inarrestabili e nel 5a-6a grazie al terzo obbligato meno rigoroso rispetto ai doppi si avanza molto più rapidamente. Il terzo obbligato nei doppi è troppo selettivo, 7 colpi con un'unica formazione accettata è veramente dispendioso in termini economici, penso stia qui la differenza sostanziale tra i 2 sistemi. Bene concludo ringraziandoti ancora una volta per avermi ceduto quest'opera fenomenale con la quale potrò giocare anche in questo 2013 con il sorriso. GRAZIE distinti saluti Malcom. 

Questa è la mia risposta. 

Tu mi rendi una persona felice. Non sai la gioia che provo nel sentirti soddisfatto per il mio lavoro (che è anche hobby).
I giochi che tu menzioni io me li sono già dimenticati, non perchè non li reputi buoni, ma perchè dopo un po' che li uso e vedo che funzionano (alcuni anche no) li archivio e passo ad altro.
Lo so! Ho una testa un po' strana (per non dire altro) ma sono fatto così: mi piace sperimentare nuove idee.
Per quanto riguarda le Semplici, sto combattendo da 5 mesi contro il gioco del P/B e sono passato molte volte dall'euforia alla delusione. Dopo un centinaio di taglie si arriva sempre ai massimi del tavolo e anche se non li ho superati, ciò può sempre accadere in futuro.
Ora sono di nuovo nell'euforia con un nuovo attacco sulle particolari Figure che ho creato. Le condizioni di gioco danno il vantaggio di non sprecare molte puntate nelle situazioni in cui il disegno non si realizza e quindi riduco notevolmente il costo delle configurazioni perdenti.
Questa mattina sono proprio contento. Il gioco mi è venuto in mente stanotte e naturalmente mi sono alzato per provarlo. Erano le 4 di mattina. Poi sono ritornato a letto contento.
Speriamo proprio che nel 2013 riesca a fare questo maledetto libro per gli americani. Il gioco dovrà reggere per 5000 taglie. E che ci vuole? Dovrò disboscare un po' di foresta amazzonica per la carta.
PS: Ti chiedo il permesso di postare il tuo messaggio nel Blog. 

La prima parte della mail di Malcom riassume chiaramente l'impossibilità di battere con certezza le Chances Semplici, sia alla roulette, sia al P/B. In tutti i giochi che ho sperimentato non ho mai superato il termine di 48 pezzi di puntata, ma questo non vuol dire che in futuro ciò non possa accadere. Si può prolungare il periodo vincente, ma alla fine quel momento ci arriva e allora basta una partita persa in più per superare i massimi. Arrivato a quel punto giocheresti alla pari con il banco e non potresti più contare su quel recupero dei due colpi in montante. Anche l'ultima "folgorazione" ha fatto la stessa fine: molte partite vincenti, grandi attese per la formazione dell'attacco, ma alla fine il risultato è il medesimo. 

L'illusione era dovuta al particolare tipo di Figure che mi ero inventato e alla speranza che tali Figure (come del resto quelle normali) seguissero lo stesso sviluppo di una permanenza di numeri alla roulette. Se la Legge del terzo è valida per i numeri, perchè non dovrebbe essere valida anche per le Figure? Se la configurazione tendenziale delle Figure di 3 danno i due terzi di presenze e un terzo di doppiaggi, non dovrebbe essere difficile imbastire un gioco su tale tendenza. Eliminato lo scarto quantitativo sulla singola Chance, si è soggetti a scarti quantitativi o di posizione sulle Figure, ma i disegni geometrici, dovuti alla Legge del terzo, avrebbero dovuto limitare il costo di tali scarti perchè quando si giocano le Figure di 3 non si puntano tutti i tre termini. In pratica di una figura si può giocare un solo termine e molte volte non si punta niente. La Figura di 3 che esce può non essere quella giocata, ma il fatto ci costa una sola puntata o anche niente. 

Nonostante già conoscessi la ragione di questa possibilità fallimentare ho voluto provarci lo stesso, ma il fatto è che non si può pretendere un certo comportamento se non ci sono delle ragioni che questo avvenga. La tendenzialità c'è, ma le deviazioni possono essere ricorrenti e senza un adeguato distanziamento l'una dall'altra. In pratica non sai mai ciò che capiterà, anche dopo un allargamento o un calore. 

Con i numeri della roulette è diverso. Se guardi la permanenza nel suo insieme, riesci a intuire ciò che presumibilmente avverrà in seguito. Sai che ciò che copri con le tue puntate si modifica e aumenta col passare degli spin. Sai che le caselle visitate aumentano e quelle da visitare diminuiscono. Sai che il disegno si formerà e che il tutto si risolverà con una questione di sostegno economico. Con il P/B (e quindi anche con le Semplici alla roulette) ciò che punti è sempre uguale a ciò che non punti e in queste condizioni non c'è più alcuna sicurezza sugli eventi futuri. La tendenza c'è ma, data la costante uguaglianza fra numeri puntati e non puntati, qualsiasi risultato è possibile e quindi è possibile anche una persistente frequenza di Figure perdenti, continue o brevemente alternate. 

In queste condizioni è solo una questione di tempo: ciò che guadagni in 100 taglie di gioco regolare, ti sarà tolto (tutto o in parte) in 7-8 taglie di risultati sballati che invece, alla roulette, con i necessari momenti ottimali e con la costante evoluzione fra ciò che punti e ciò che non punti, difficilmente incontrerai. 

Di certo ci saranno sistemi di attacco che riguardano scarti o frequenze sulle singole Chances. Giochi in differenziale che cercano di ottenere un vantaggio sul dritto e il rovescio di una figura più o meno lunga. Con i primi puoi aspettare la condizione di gioco anche per più taglie. Con i secondi alla fine devi puntare qualcosa e se entrambi i giochi (dritto e rovescio) non ti rientrano, l'uno perde anche per l'altro. A meno che non si faccia una montante in vincita, ma in questo caso se entrambi i giochi viaggiano alla pari, resti sempre al punto di partenza. 

Concludendo, mi sono rotto i .......... Pubblicherò nel sito le varie soluzioni di gioco nella speranza che servano a qualcuno. Naturalmente non mollerò questa ricerca nella forse vana speranza di trovare un disegno che non oltrepassi i 12 o al massimo 24 pezzi di puntata. Le montanti più blande, che implicano puntate quasi alla pari, non rientrano nel mio carattere di giocatore impaziente e testardo nel perseguire l'utile ad ogni costo. 

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