Tutti
i sistemi sulla roulette creati nel mondo sono soggetti a un
problema: la variabilità della permanenza. Direte che ho scoperto
l'acqua calda ma ciò è un dato di fatto. Nessun sistema potrà mai
svolgere il suo gioco in modo lineare e senza periodi di difficoltà.
Ciò è dovuto all'infinita varietà dei segmenti di permanenza
utilizzati per il gioco e questo causa periodi con esiti facili e
periodi con esiti difficili, per il cui superamento e necessaria una
buona dose di pazienza, perseveranza e sostegno economico. Uno dei
peggiori nemici del sistemista è il tempo. Di solito nei primi
momenti il gioco da al sistemista una certa quantità di utile e
successivamente arriva il segmento di permanenza difficile. E' questo
il momento critico perchè il momento arriva proprio verso la fine
del tempo che il giocatore ha a disposizione. Il vero sistemista
avrebbe mollato il gioco con un certo anticipo sul tempo limite, ma
al sistemista superficiale piace giocare e quindi cerca di sfruttare
tutto il suo tempo disponibile. Ecco che dopo un periodo di gioco
facile, arriva la partita difficile ed è in questi momenti che conta
il carattere del sistemista. Il vero sistemista non deroga dal
comportamento ferreo che si è imposto e quindi accetta uno stop loss
che gli decurta gli utili o che lo lascia con uno scoperto da
recuperare il giorno dopo. Il sistemista superficiale cerca di
arrivare all'utile a ogni costo e quindi azzarda nel poco tempo che
gli è rimasto.
Molto
tempo fa, quando frequentavo i Casinò (principalmente Venezia),
quando un sistema superava i 100 pezzi di scoperto lo cestinavo.
Erano tempi diversi, in cui non avevo ancora preso coscienza di ciò
che la roulette può fare e per quanto tempo lo può fare. Ora sono
consapevole che qualsiasi sistema necessita di tempo e capitale:
primo perchè ogni partita ha bisogno di una costruzione a se stante;
secondo perchè le permanenze sono infinite e quindi si incontrerà
inevitabilmente la partita difficile. L'importante è avere un gioco
che non ci porti a superare i limiti del banco e che si concluda
entro una sostenibilità accettabile.
La
caratteristica principale dei miei sistemi è la ricerca di una
configurazione grafica ottenuta alla fine di un ciclo logico
della Chance scelta per il gioco. Questa configurazione deriva da ciò
che ho definito ER (EXPECTED RESULT o risultato atteso).
Questo risultato atteso si può formare in vari punti dello schema,
arrivando anche a mettere in campo tutti gli elementi della Chance
utilizzata per il gioco. Ciò può causare l'allargamento delle
puntate in più punti del tappeto, rendendo quindi difficoltosa la
sostenibilità nei momenti di scarto negativo sul risultato.
L'effetto è dovuto alla EV (EXPECTED VALUE) che, dando un
vantaggio al banco (tassa, o 37° numero), può addirittura arrivare
(caso estremo possibile, anche se altamente improbabile) a farci
puntare tutti gli elementi della Chance utilizzata per il gioco:
dalla Chance dei Pieni a quella delle Sestine. Il fatto è causato
dalla "maturazione geometrica" della configurazione
vincente per cui, se dovessero sortire sempre i numeri non coperti
fino all'ultimo numero rimasto libero, il giocatore dovrebbe coprire
tutto il tappeto perchè la configurazione vincente si formerebbe con
uno qualsiasi dei 36 numeri disponibili. Questo è l'estremo effetto
matematico che ha il banco a causa di quel numero che ha in più.
Alcuni miei giochi superano questo impegno finanziario abbastanza
bene e altri lo superano con scoperti più importanti. Il fatto è
che ogni sistema attua sempre le stesse procedure e prima o poi
capita la permanenza contraria superabile (nella maggioranza dei
casi) con una buona dose di pazienza e capitale.
L'alternativa
al gioco globale è stata la divisione dello schema in settori
indipendenti, di modo che le aperture di un settore non
includessero le aperture degli altri. Questo diminuisce le aperture,
ma il rischio è lo scarto negativo di un settore che si mette in
ritardo. Mentre gli altri chiudono con piccoli guadagni, il settore
in ritardo continua a puntare pezzi sempre più alti e lo scoperto
aumenta sempre di più. Naturalmente si può fare una cassa unica e
questo mitigherebbe la scalata della montante perchè gli incassi
sarebbero proporzionali allo scoperto generale. In ogni caso, anche
la divisione dello schema in settori indipendenti metteva in gioco
numerose aperture quando la roulette avanzava in equilibrio in tutti
i settori aperti e la chiusura ritardava. Sappiamo che nel breve
impera lo scarto, mentre nel lungo periodo prevale l'equilibrio.
Scarto ed equilibrio, però, molto spesso si alternano e quando ci
capita il periodo di equilibrio anche nel breve, le aperture
dilagano.
In
entrambi i casi il risultato atteso si realizzava, ma la
sostenibilità era messa a dura prova.
Un
altro espediente è stato il ricorso a una "partenza
ottimale" che permettesse di evitare partenze premature e
iniziasse il gioco solo in condizioni mature per la formazione delle
configurazioni ricercate e previste dal risultato atteso. E' un buon
metodo, che rispecchia il comportamento dei contatori di carte al
B.J. Se usata correttamente, ha buone probabilità di dare risultati
vincenti al gioco in cui è applicata. La partenza ottimale, però,
non approfitta delle partite facili, dove la vincita scade nei primi
momenti e quindi, per evitare partite difficili, rinuncia a tutti gli
incassi che si sarebbero ottenuti nel periodo di attesa. Alla fine le
partite giocate danno il loro risultato atteso, ma il gioco necessita
di una buona dose di pazienza che non tutti sono disposti a
sopportare (io per primo). Attendere che si completi la partenza
ottimale significa stare inattivi al tavolo da gioco anche per
diversi minuti e ciò rende questo tipo di attacco non molto
apprezzato da giocatori che non sono dei veri professionisti e che
non frequentano i Casinò tutti i giorni.
Ho
cercato di ovviare a questo inconveniente con l'attuazione delle
"risalite" che aiutano a ricostruire una partenza
(ottimale o no) senza dover aspettare una ricostruizione con numeri
nuovi. Si prendono gli ultimi numeri che hanno concluso la partita
appena chiusa e con questi si ricrea una nuova partenza risparmiando
così il tempo che sarebbe stato necessario alla sua costruizione.
Ottima procedura, che però lega fra loro gli spezzoni di permanenza
utilizzati nelle singole partite. Ne risulta un continuo sugli
effetti della permanenza totale che, legandosi partita dopo partita,
ci fanno inevitabilmente incontrare l'andamento negativo per il gioco
praticato. Se una permanenza continua è destinata a contenere un
periodo per noi negativo, i mancati spezzettamenti, o interruzioni,
ce lo faranno fatalmente incontrare e quindi saremo destinati a
subire quella negativa. Se invece spezzettiamo la permanenza in
singole partite, avremo la possibilità di evitarlo perchè i numeri
passati non influiscono più sul gioco e i nuovi servono alla
ricostruizione di una nuova partita che non ha più le stesse basi di
attacco. Ciò però implicherebbe un periodo di tempo inattivo e
quindi ritorniamo al punto precedente. In realtà, però, la
suddivisione della permanenza in singole partite sarebbe la procedura
migliore perchè ogni partita non si lega agli andamenti della
precedente.
Poi
c'è stata la "dislocazione del calore" e
successivamente il relativo "cambio di obiettivi".
Una nuova pratica di gioco che ha rivoluzionato gli esiti del
risultato atteso e i relativi attacchi. Nata nel Dicembre del 2014, è
riuscita a creare una commistione fra allargamento e calore
determinando l'indifferenza dell'attacco sui due andamenti. La
dislocazione del calore può essere applicata sulle diverse Chances
disponibili nel tappeto, ma anche sui risultati da queste prodotti.
Da questa nuova rivoluzione è nata una moltitudine di ipotesi di
attacco che può essere applicato a tutte le Chances della roulette:
dai Numeri Pieni ai Cavalli; dalle Terzine alle Sestine e alle Figure
delle Chances Semplici.
Questi
sono i giochi della "trilogia" (accennati nei
precedenti post) che hanno una moltitudine di sviluppi e che sono
testati manualmente da me e da altre due persone fidate. Improntare
su di loro dei test informatici è cosa difficilissima perchè le
variabili sono molte. Questa è l'opinione mia e dei miei
collaboratori. Non si tratta di controllare frequenze, scarti o
calori. In tutti questi miei giochi si rileva il numero; lo si
tramuta in simbolo; lo si inserisce in uno schema; se ci sono le
condizioni lo si combina con altri simboli; la combinazione viene
trasferita in un altro schema; quando si forma la configurazione
giusta si procede all'attacco che però è pilotato dal primo schema;
ogni volta che un attacco fallisce cambiano gli elementi puntati che
diminuiscono; ogni volta che si crea una nuova apertura gli elementi
puntati possono restare gli stessi di prima o aumentare; ogni volta
che un attacco va a buon fine la partita termina e mentre uno schema
viene resettato, l'altro prosegue per la sua strada immettendo nello
schema resettato le nuove combinazioni che con l'avanzare della
permanenza si formano. Tutto ciò dev'essere condotto da una manovra
finanziaria che inizialmente è a "riduzione logica" fino a
un certo scoperto e poi passa a una puntata che si regola sullo
"scoperto fittizio".
Siamo
daccordo che un computer fa tutto ciò che gli si dice di fare, ma
penso che creare informaticamente tutte queste variabili sia
un'impresa non facile per un programmatore, senza contare poi i
possibili errori che falserebbero i risultati. In ogni caso sarebbe
una cosa lunga e laboriosa.
Al
contrario penso che questo nuovo modo di giocare possa essere
facilmente appreso dalla mente umana. Basterà una adeguata
sperimentazione a tavolino che, oltre a impratichire sulle procedure,
da la consapevolezza delle potenzialità del gioco e dei perchè
dovrebbe essere un gioco vincente.
Il
problema è che gli sbocchi su questi tipi di attacco sono molti e
sono arrivato al punto di essere indeciso su quale soffermarmi. Ho
terminato la stesura di un trattato su uno di essi, ma devo ancora
verificare se una ulteriore variante lo può rendere più veloce e
nel contempo più sicuro. Si tratta di ricorrere a una
discriminazione delle basi di partenza che prima non erano
considerate. Con questa modifica, si migliora il gioco o vengono a
scadere le giustificazioni dell'attacco?
Lo
dovremo verificare (sempre manualmente) nei prossimi giorni.
Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il
tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perchè
ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per
mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non
potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci
sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta
resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di
vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci
sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un
pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).