E'
comunemente accettato che ad ogni spin tutti i numeri presenti nel
cilindro della roulette hanno lo stesso diritto di sortita e quindi
ad ogni spin ogni numero ha la stessa probabilità di sortita
di qualsiasi altro numero. Nulla da eccepire, ma secondo me bisogna
approfondire il discorso facendo una distinzione fra due tipi di
probabilità.
Se
guardiamo una permanenza continua, non ci rendiamo conto di come
questa si stia evolvendo davanti ai nostri occhi e quindi non
possiamo stabilire se in alcuni momenti vi sia una diversa
probabilità sulla sortita dei numeri. Tutti ci appariranno
normalmente equiprobabili.
Se
guardiamo lo sviluppo di una permanenza, inserita in un apposito
schema, ci possiamo rendere conto che il suo sviluppo tendenzialmente
statistico da, in determinati momenti, una certa priorità di sortita
ad alcuni numeri rispetto ad altri. Questa priorità non deriva da
ragioni assolute, ma piuttosto da ragioni di "destino".
Sviluppiamo visivamente il concetto.
Prendiamo
uno schema quadrato, precostruito 6x6, dove appaiono in ordine
crescente i 36 numeri della roulette (ma qualsiasi altro ordine
sarebbe lo stesso). Cominciamo a inserirvi i numeri che man mano
escono dalla permanenza evidenziandoli con un cerchio e ponendovi
sopra una barra ogni qualvolta un numero si doppia, triplica, o più.
Dopo 18 inserimenti (per esempio) abbiamo questa situazione.
Ora
prendiamo lo stesso schema, ma vuoto, e vi inseriamo i cerchi nelle
stesse colonne, ma addensandoli sul fondo.
Abbiamo
un recipiente che si sta riempiendo; ma come si riempirà questo
recipiente? Sappiamo che per effetto della Legge del terzo in 36
colpi di roulette ci saranno tendenzialmente 24 presenze e 12
assenze. Sappiamo quindi che i doppioni saranno tendenzialmente 12. A
questo punto, per arrivare alle 24 presenze dobbiamo prima passare
dalla metà di 36 e cioè da 18 presenze che raggiungerebbero la
linea dell'equilibrio perfetto, nelle colonne dello schema, alla
terza riga (6x3=18). Sappiamo però che, per la Legge dello scarto, è
molto difficile che alla roulette si raggiunga l'equilibrio e quindi
ci saranno dei numeri che prima di riempire le tre righe
raggiungeranno obbligatoriamente la quarta. Ebbene, in questa
situazione, quali sono i numeri che in un sol colpo raggiungono la
quarta riga? In seconda colonna abbiamo i numeri 2 8 26; in quarta 4
22 34; in quinta 5 11 35; in sesta 12 18 36. Le colonne prima e terza
necessitano di più di un colpo per raggiungere la quarta riga.
In
questo momento, come sono le probabilità di sortita per i successivi
numeri?
Abbiamo
una "probabilità assoluta" che riguarda
indifferentemente ogni numero e una "probabilità relativa"
che riguarda i 12 numeri ai quali è sufficiente un sol colpo per
raggiungere la quarta riga nella propria colonna. Poichè sappiamo
che l'equilibrio si realizza molto difficilmente, prima del
completamento delle colonne prima e terza, in una fase di
allargamento, dovranno uscire uno o più numeri delle colonne che
hanno già le tre presenze, raggiungendo quindi la quarta riga.
Nel
prossimo spin, quindi, vi è la probabilità assoluta che esca
un qualsiasi numero, ma secondo me in questo momento, e nel caso di
sortita di numeri in allargamento, prevale la probabilità relativa
che determina il superamento della linea dell'equilibrio delle 18
presenze. Con il passare degli spin, senza che ciò avvenga, tale
probabilità relativa aumenterà sempre più perchè, se l'equilibrio
è destinato a mancare, le probabilità saranno sempre più a
favore dei 12 numeri al momento assenti nelle colonne che hanno già
i 3 cerchi. Come accennato prima, è una questione di "destino"
e vale solo per i numeri in "allargamento".
Ora
spingiamo il ragionamento al punto successivo. Sappiamo che le
presenze tendenziali dovrebbero essere 24 e quindi il perfetto
equilibrio delle 24 presenze nello schema quadrato è raggiunto alla
quarta riga (6x4=24). Sappiamo anche che l'equilibrio viene raggiunto
difficilmente e quindi ci saranno delle colonne che contengono i 5
cerchi, superando l'equilibrio dei 4 cerchi per colonna. Vediamo lo
sviluppo del precedente esempio con ulteriori inserimenti.
Completiamo
l'inserimento nello schema vuoto e vediamo la nuova situazione.
Il
recipiente ha raggiunto 34 inserimenti e almeno uno dei prossimi due
colpi, che siano in allargamento, per il completamento del ciclo,
dovrebbe andare nelle colonne 1 2 3 4, altrimenti si formerebbe un
equilibrio perfetto di 4 presenze per colonna. A questo punto i
prossimi due colpi avranno una probabilità assoluta per ogni
numero presente nel cilindro e, in caso di allargamento, una
probabilità relativa per gli 8 numeri che formano il quinto
cerchio in una o due delle prime 4 colonne. Vi è anche una ragione
di probabilità quantitativa perchè nelle prime 4 colonne ci sono 8
assenze, mentre nelle due ultime le assenze sono 6. Ecco che in
questo momento prevale la "probabilità relativa" a
discapito della "probabilità assoluta"; semplicemente per
una questione di "destino". Se in un ciclo logico
non ci deve essere equilibrio, ci sarà obbligatoriamente almeno una
quinta presenza in una colonna. Tutto ciò, naturalmente,
presupponendo uno sviluppo statistico medio, dove ci siano almeno 24
presenze e 12 assenze. Ciò non ha molta importanza nel singolo caso,
ma assume una certa importanza nella media statistica dei casi.
Inoltre io ho portato l'esempio al limite estremo delle possibilità,
ma il superamento della linea dell'equilibrio può avvenire in
qualsiasi momento durante lo sviluppo della permanenza.
Riassumendo
il tutto, possiamo dire che in certi momenti la "probabilità
relativa" ha più forza della "probabilità
assoluta" semplicemente per una questione di "destino"
e giocando a favore della prima si avrà una maggiore aspettativa
sugli esiti. Il tutto, naturalmente, ragionando su un risultato
tendenziale standard in cui le presenze siano almeno 24 e le assenze
12.
Tali
considerazioni, comunque e come detto prima, sono valide anche nei
casi in cui non vi siano le tendenziali proporzionalità. Possono
esserci meno presenze della media ed esserci comunque quelle
eccedenze rispetto l'equilibrio, sia sulla linea dei 18, sia su
quella dei 24.
Ora
spingiamo il ragionamento al terzo punto successivo. Sappiamo che i
doppioni tendenziali dovrebbero essere 12 e, se ci fosse il perfetto
equilibrio, questi si dovrebbero disporre in numero di 2 per colonna.
Sappiamo che anche sui doppioni è difficile che si realizzi
l'equilibrio e perciò ci saranno delle colonne dove i doppioni (le
barre) saranno più di 2 e, di conseguenza, ci saranno altre colonne
dove le barre saranno meno di 2. Anche qui ci saranno momenti in cui
la probabilità relativa ha il sopravvento su quella assoluta e sarà
sufficiente aspettare le giuste situazioni in cui una maggioranza di
colonne hanno 2 barre e poi giocarle per l'immissione della terza. Si
dovranno però giocare 6 numeri per colonna perchè la terza barra
potrebbe essere un triplo. Questi però sono ragionamenti teorici che
in pratica possono essere disattesi da permanenze anomale, dove può
prevalere ora l'allargamento, ora i doppioni.
Oggi
ho pubblicato un sistema che trae ispirazione dal gioco a carte del
"Ramino". Si tratta di un gioco divertente che però
non ha uno sviluppo quantitativo strettamente giustificato dalla
Legge del terzo ma, se l'allargamento è sufficientemente regolare,
vi sono buone probabilità di chiusura. Si tratta di un gioco di
"qualità" e non di "quantità", il che
significa che nel singolo ciclo logico la Legge del terzo può
produrre l'allargamento tendenziale statistico, ma può non produrre
la particolare chiusura ricercata. Sarà comunque sufficiente
superare il ciclo logico per ottenere quella particolare chiusura.
CAPITOLO:
NUMERI PIENI
TITOLO:
IL GIOCO DEL RAMINO
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