01/06/10

COSA FA E COSA NON FA

C’era una frase che il mio maestro ripeteva molto spesso: “La roulette non fa sempre la stessa cosa”.

Io aggiungo: “Ma la può fare per un tempo sufficiente a farci perdere il capitale”.

Sapere ciò che la roulette può fare e per quanto lo può fare, significa aver percorso tre quarti del cammino verso l’incasso costante. Naturalmente bisogna avere un’idea di cosa possa essere quel “fare” attribuibile al comportamento della roulette.

Una cosa che la roulette non fa è produrre un intero ciclo di numeri diversi senza doppioni. Potranno esserci deviazioni a favore dell’allargamento o del calore, ma la tendenza darà ragione al Bernoulli. Questa tendenza c’è, esiste, si manifesta e se non vogliamo chiamarla Legge del terzo, chiamiamola pure in altro modo, ma negare che esiste significa negare l’evidenza dei fatti.

Una cosa che la roulette può fare è produrre un allargamento fino a 30 numeri diversi e se stiamo facendo un gioco sul calore, ci può procurare non pochi fastidi. Un’altra cosa che può fare è produrre un calore di 15-18 numeri e se stiamo facendo un gioco sull’allargamento, saremo in egual modo infastiditi.
Quante volte siamo arrivati alla fine del capitale e abbiamo poi visto uscire il gioco che stavamo facendo? Sembra proprio che la proporzione “chance/incasso” sia commisurata, sia alla nostra capacità finanziaria, sia alla nostra pazienza. La capacità elusiva non può durare in eterno, ma quel tanto che basta a spazientirci e a farci lasciare sul tappeto, oltre ai nostri soldi, anche le nostre illusioni temporanee.

Se a questo punto vi aspettate la soluzione del dilemma, ve la dico subito:

Ricorrete alla semplice “mutualità”. Se prendete sotto controllo più giocatori, che abbiano percorsi diversi, siate certi che la roulette non può condurli tutti allo stesso modo. Uno produrrà l’allargamento; l’altro produrrà il calore; ma gli altri? Dovranno per forza produrre la tendenza insita in una produzione di numeri casuali e saranno proprio questi che vi dovranno dare l’esito che vi aspettate. L’unico pericolo è costituito dalla settorialità degli attacchi. Se i giocatori che si comportano come statistica comanda non progrediscono, o progrediscono in ritardo, ritorniamo al punto di partenza. Comunque non si può avere tutto dalla vita…! O forse si.

Nel fare le figure posizionali sono incappato in un gioco che sembra essere l’uovo di colombo. Semplice, facile, che vince addirittura con una riduzione logica alla prima vincita. Ho solo fatto una cinquantina di prove, di cui 4 colonne della mia solita permanenza e, se durante queste prove non è saltato, vuol proprio dire che è buono. Ora lo proverò a più vincite per partita in modo da abbassare l’esposizione che per il momento, utilizzando una riduzione logica, ha raggiunto i 90 pezzi. Voi sapete quanto sale una riduzione logica.

Per quanto riguarda le figure posizionali ho scritto la loro rilevazione e la formazione, nonché il primo sistema. Sto cominciando la stesura del secondo ma ci vorrà del tempo.

Sapete che è difficile aver sempre qualcosa da dire? Va be…! Alla prossima.

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nino.zantiflore@tiscali.it