Di solito il giocatore considera lo
scarto come un nemico. Ciò succede
perchè il sistemista perde a causa di uno scarto contrario al suo gioco. Lo
scarto si manifesta in diversi modi:
può essere un ritardo di Chances Multiple come Sestine, Terzine, Cavalli o
Pieni. Oppure può riguardare le Semplici, non solo come ritardo di colore, ma
anche come ritardo di Figura. Oppure può essere un ritardo di disegno
statistico. In pratica esiste una "situazione
di scarto" che si instaura quando non si realizza il fenomeno
statistico. Esiste lo scarto anche per il giocatore casuale ed è quando, pur
giocando numeri a caso, non riesce a imbroccare una vincita per lungo tempo, al
di sotto della frequenza proporzionata al rapporto fra numeri coperti e non coperti.
A volte però lo scarto ci fa
anche vincere e bene. Succede quando è favorevole al gioco che stiamo
praticando. In questo caso, però, non lo consideriamo come un amico, ma
pensiamo che il regalo che in quel momento ci sta facendo ci sia "dovuto". Il fatto è che, come in
tutte le manifestazioni umane, nella nostra mente incidono maggiormente le
disavventure, mentre tutti quei regali di uno scarto positivo non ci emozionano
più di tanto se non come comportamento, a noi dovuto, della roulette. Certo un
salto di cassa ci lascia sconcertati, tanto che la maggior parte dei sistemisti
se la prende con la malasorte o la sfortuna che li perseguita. Sembra proprio
che la roulette abbia gli occhi per mandare la pallina dove non abbiamo puntato
e non pochi si intestardiscono dicendo:
"voglio proprio vedere fin dove arriva" e continuano ostinatamente a
puntare quei numeri che la roulette "fa apposta" a non far uscire.
Naturalmente ora sto parlando dei giocatori casuali perchè il sistemista serio
sa che non è la roulette che ce l'ha con lui, bensì sa (almeno spero) che ciò
che gli sta capitando è un normalissimo scarto contrario al suo gioco. Scarto
che se è sfavorevole a lui, sarà favorevole a uno che gioca l'opposto.
Lo scarto, quindi, può essere sì negativo, ma può essere
anche positivo e allora in questo caso si chiama "calore".
Venerdì sera, alla roulette di Winga (televisiva), mi è
capitato uno scarto che poteva essere negativo quanto positivo. Il croupier ha
fatto uscire la seguente sequenza di numeri della prima dozzina: 4 2 9 1 7 3 3
2 1. Sono 9 spin, tutti della prima dozzina e un giocatore che l'avesse esclusa
dalle sue puntate, ci avrebbe rimesso la camicia. Avete presente quelli che
giocano due dozzine contro una aspettando che questa si ripeta tre o quattro
volte?
Pensate invece a un giocatore che ricercasse il Paroli
proprio su quella dozzina. Sapete quanti pezzi avrebbe vinto al nono colpo?
Questo è il calcolo:
1°) 1x3=3,
2°) 3x3=9,
3°) 9x3=27,
4°) 27x3=81,
5°) 81x3=243,
6°) 243x3=729,
7°) 729x3=2.187,
8°) 2.187x3=6.561,
9°) 6.561x3=19.683.
Sono 19.683 pezzi. Da 10 Cent. sono 1.968 Euro. Da 1 Euro
sono 19.683 Euro. Da 5 Euro sono 98.415 Euro. Da 10 Euro sono 196.830 Euro (381
milioni delle vecchie lire).
Chi di noi casinisti non ha assistito nella propria
storia casinistica a un filotto anche di 10 colpi di una dozzina? Io l'ho visto
un paio di volte. Siamo d'accordo che per trovare un filotto in paroli bisogna
spendere l'uguale beneficio in altrettanti colpi falliti, ma se avessimo un
gioco sui pieni, che fosse sempre vincente, si potrebbe destinare una parte di
quegli incassi sicuri su un investimento che se non arriva oggi o domani,
arriverà fra uno, due, cinque anni, ma alla fine arriverà. Se poi ci
accontentiamo di un paroli meno lungo, i tempi per ottenerlo si accorceranno
perchè i filotti di 5-6 colpi non sono poi così rari. In fin dei conti, se già stiamo
facendo un simile gioco mettendo costantemente in campo lo zero, perchè non ci
possiamo aggiungere anche questo piccolo costo ad ogni spin? L'incasso del
singolo pieno del gioco base è abbastanza alto da supportare un simile costo;
in fin dei conti sono due pezzi impegnati in più ad ogni spin. Lo zero ci
ripaga ogni 37 spin; per il Paroli ci vorrà molta più pazienza, ma alla fine
arriverà.
Ho pensato molte volte a questa possibilità di ricerca di
un Paroli. Per esempio si può improntare un gioco sui Pieni o sui Cavalli o
Terzine delle due Dozzine opposte a quella appena sortita e puntare un pezzo in
Paroli su quella Dozzina appena sortita. Se quella Dozzina esce, si fa il
Paroli per un prestabilito numero di colpi. Se non esce, vuol dire che matura
il gioco sulle altre due Dozzine con la conseguente possibilità di una chiusura
e vincita che assorbe i pezzi persi sulla Dozzina in Paroli. In questo caso si
passa il tentativo di Paroli sulla nuova Dozzina e si passa il gioco sulle
altre due. In pratica il gioco base su Pieni o Terzine o Cavalli deve essere un
gioco di posizioni e non di Chances fisse. Soprattutto, però, deve essere un
gioco vincente per annullare tutti i tentativi falliti sul Paroli.
Anche se ciò fosse possibile, credo che non ci sia uomo
al mondo capace di sostenere un simile gioco, soprattutto a causa del tempo
necessario ad ottenere un Paroli significativo. Dovremo rassegnarci a guardare
tutte quelle occasioni che ci passano davanti e di cui ci accorgiamo quando
ormai hanno esaurito la loro durata.
Questa divagazione "demenziale" (detto in sottovoce) deriva
da una momentanea mancanza di argomenti validi su cui soffermarci. Spero che qualche
volonteroso lettore mi mandi per e-mail qualche spunto interessante su cui
soffermarci con qualche considerazione, strampalata o giusta che sia.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere
fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra sempre Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi
figli)