25/02/20

VINCITA CONTINUA


Il gioco annunciato nel precedente post prosegue la sua corsa verso l’imbattibilità. Non nella singola taglia, ma nel complesso delle taglie. Ho migliorato l’attacco primario e ho limitato quello secondario nel senso che se il primario vince il suo pezzo, non metto in atto il secondario perché è inutile cercare di vincere di più, ma è meglio acquisire definitivamente ciò che si è ottenuto.

L’attacco secondario entra in gioco solo se il primario fallisce e così cerco di abbassare l’eventuale scoperto che per la verità è sempre di pochi pezzi. Ecco la nuova evoluzione del gioco:

Taglie giocate fino alla loro fine: 43.
Pezzi vinti totali: 234 al netto delle taglie alla fine perdenti.
Media dei pezzi per taglia: 5,44.
Max. scoperto: -31 pezzi.
Max. puntata: 8.
Scoperti lasciati a perdita in alcune taglie: -6, -8, -2, -6, -22.
Max. utile in una taglia 15 pezzi (1 pezzo alla volta).
Progressione utilizzata: 1 2 4 4 6 6 8 8 10.

Questa progressione è un po’ più leggera della precedente, ma in ogni caso assolve pienamente il compito di realizzare utili anche con gli inevitabili scarti negativi che si incontrano in un gioco sempre uguale. Non ho voluto effettuare il recupero dei pezzi rimasti in perdita alla fine di alcune taglie, anche se sarebbero stati tutti recuperati. Le ragioni sono semplici:

1°) Se una taglia finisce con una negativa, è preferibile non cercare il recupero alla taglia successiva perché questa potrebbe iniziare a sua volta con una negativa e quindi le due negative unite aumenterebbero l’impegno finanziario.

2°) Se una taglia inizia con una negativa, vi è poi tutto il tempo per il suo recupero nella stessa taglia, come in effetti è sempre accaduto. Infatti, in molte taglie sono arrivato a produrre una decina di pezzi che però poi si sono ridotti perché ho proseguito il gioco fino alla fine della taglia. In quelle taglie con saldo negativo ero arrivato a ottenere utili, come da prospetto qui di seguito. Gli utili ottenuti prima della negativa sono fra parentesi: -6 (+5); -8 (+10); -2 (+1); -6 (+11); -22 (+7).

3°) In conclusione è preferibile arrivare alla produzione di un programmato quantitativo di utili, dopo di che abbandonare la taglia e attendere la successiva.

Se con le taglie giocate avessi applicato questo comportamento, avrei alzato la media per taglia come minimo a 7-8 pezzi di utile. Però ho voluto giocarle fino in fondo perché se un gioco ha delle valide ragioni, alla fine vincerà sempre, anche con qualche taglia perdente. Il fatto è che vincerà di meno perché non esclude quelle negative finali che sono invece escluse stoppando il gioco a una certa quantità di utili.

Concludendo, sappiamo che in un gioco sempre uguale la negativa ci capiterà sempre, ma se il gioco è valido, le sue caratteristiche statistiche produrranno alla fine gli utili, anche se qualche taglia resterà perdente. Acquisita questa realtà, l’unico modo per ottenere di più dal gioco non è cercare di vincere il massimo dalle taglie, ma è il raggiungimento di una ragionevole quantità di pezzi per taglia. In questo modo si elimineranno tutte le negative finali e si combatteranno soltanto quelle iniziali o intermedie, quando vi è tutto il tempo per recuperarle.

In fin dei conti è quello che fanno i cosiddetti “professionisti” del Baccarat. Osservano magari per parecchie ore cosa producono le taglie e quando si presenta una certa configurazione che giudicano favorevole, attaccano con una o due puntate importanti. Se non ottengono la vincita, ci riprovano dopo altre attese e così di seguito fino a ottenere 2 o 3 pezzi di guadagno. A questo punto se ne vanno perché l’acquisito deve restare acquisito.

Questo è quanto si sente in giro, ma poi nessuno sa se siano sempre vincenti nel corso della loro attività. In ogni caso, in un certo senso, io mi comporto come loro. Arrivato a ottenere i pezzi desiderati e ragionevoli da ogni taglia, la interrompo e passo alla taglia successiva. Loro fanno la stessa cosa con la ricerca di una configurazione che reputano favorevole a un attacco. Io ho individuato un comportamento delle taglie quantizzate in Figure di 3 e ci pensa la taglia stessa a farmi andare in utile. Naturalmente con l’utilizzo di una montante un po’ sostenuta perché, ingordo come sono, non mi accontenterei di 2 -3 pezzi ottenibili in ore di appostamenti, anche se di valore alto.

nino.zantiflore@gmail.com

Vai al Sito.


Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).
(Ognuno sta solo sul cuor della terra, arraffa più che può, ed è subito sera.)



04/02/20

PREMI COLLATERALI


Sono tornato da Lanzarote nelle Canarie e naturalmente là non sono rimasto con le mani in mano. Ho pensato e provato un altro sviluppo delle Figure di 3. Non ho abbandonato i precedenti lavori, ma ho cercato il modo di limitare la scalata della progressione che, anche se raramente, superava i 20 pezzi di puntata. I giochi vincevano tutti, ma le massime puntate non soddisfacevano i limiti di eseguibilità.

Il problema che ho cercato di risolvere è che con un gioco che segue sempre una stessa linea di sviluppo non si può evitare lo scarto negativo. Come ci sono vincite continue prolungate o alternate, così ci saranno anche perdite continue prolungate o alternate e mentre nel primo caso si guadagna 1 pezzo per ogni chiusura, nel secondo si perde la progressione utilizzata, rendendo così impari la competizione. Il singolo colpo di un gioco binomiale è sempre casuale e quindi ciò che succede in positivo, succederà anche in negativo.

Ho pensato allora di falsare la successione dei termini delle Figure di 3, abbandonando la quantizzazione fissa della permanenza in certe situazioni. Il risultato ottenuto è questo:

Taglie giocate: 60.
Partite totali 303.
Partite vinte: 239.
Partite perse: 64.
Partite consecutivamente perdenti: 2 per 4 volte.
Pezzi vinti totali: 198.
Pezzi vinti per partita: 1,53.
Pezzi vinti per taglia: 3,30.
Max. scoperto: -31 pezzi.
Max. puntata: 12 pezzi.
Taglie che non hanno prodotto utili ma hanno recuperato scoperti precedenti 4.
Progressione utilizzata: 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20.

Questa è una progressione molto sostenuta e non sono mai stati superati i 12 pezzi di puntata. In ogni caso, se si arrivasse a puntare 20 pezzi, non sarà perché lo scoperto è di 91 pezzi, perché lungo la strada ci saranno state delle vincite e quindi lo scoperto reale sarà al massimo intorno ai 20-30 pezzi.

In base alla mia esperienza posso dire che 60 taglie sono sufficienti a vedere se un gioco regge nel lungo periodo. Di solito sono sufficienti 20-30 taglie per arrivare a uno scarto negativo limite continuo o alternato. Anche se raramente, con questa progressione sui precedenti sistemi arrivavo a puntare più di 20 unità e penso che ciò sia dovuto al gioco che si svolge sempre in maniera uguale. In questo gioco ci sono dei comportamenti fissi, ma quando il primo di questi fallisce, il tentativo successivo varia secondo ciò che si deve giocare e ciò che il fallimento ha prodotto. È una specie di rimescolamento dei risultati fissi e certamente qualcuno avrà da criticare: “è come affidarsi al caso; è come giocare senza una ragione; è come affidarsi alla fortuna.” Io non lo credo; prima di tutto perché prima di esprimere un giudizio bisogna conoscere i termini del gioco e poi perché i risultati dimostrano l’efficacia di questo tipo di attacco. Un gioco che da 3,30 pezzi di media a taglia e perfino 6-7 pezzi in certe taglie, deve avere una ragione perché su 60 taglie non può perdurare sempre la fortuna.

Questo è uno dei molteplici punti di arrivo in una strada piena di svincoli e quindi, dopo averli provati, nel proseguimento di questa strada se ne incontreranno altri, ma in ogni caso tutti questi svincoli sono serviti alla nostra ricerca e alla nostra capacità di giudizio.

nino.zantiflore@gmail.com
Vai al Sito.


Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.

 (Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
 (Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
 (Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).
 (Ognuno sta solo sul cuor della terra, arraffa più che può, ed è subito sera.)