04/02/20

PREMI COLLATERALI


Sono tornato da Lanzarote nelle Canarie e naturalmente là non sono rimasto con le mani in mano. Ho pensato e provato un altro sviluppo delle Figure di 3. Non ho abbandonato i precedenti lavori, ma ho cercato il modo di limitare la scalata della progressione che, anche se raramente, superava i 20 pezzi di puntata. I giochi vincevano tutti, ma le massime puntate non soddisfacevano i limiti di eseguibilità.

Il problema che ho cercato di risolvere è che con un gioco che segue sempre una stessa linea di sviluppo non si può evitare lo scarto negativo. Come ci sono vincite continue prolungate o alternate, così ci saranno anche perdite continue prolungate o alternate e mentre nel primo caso si guadagna 1 pezzo per ogni chiusura, nel secondo si perde la progressione utilizzata, rendendo così impari la competizione. Il singolo colpo di un gioco binomiale è sempre casuale e quindi ciò che succede in positivo, succederà anche in negativo.

Ho pensato allora di falsare la successione dei termini delle Figure di 3, abbandonando la quantizzazione fissa della permanenza in certe situazioni. Il risultato ottenuto è questo:

Taglie giocate: 60.
Partite totali 303.
Partite vinte: 239.
Partite perse: 64.
Partite consecutivamente perdenti: 2 per 4 volte.
Pezzi vinti totali: 198.
Pezzi vinti per partita: 1,53.
Pezzi vinti per taglia: 3,30.
Max. scoperto: -31 pezzi.
Max. puntata: 12 pezzi.
Taglie che non hanno prodotto utili ma hanno recuperato scoperti precedenti 4.
Progressione utilizzata: 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20.

Questa è una progressione molto sostenuta e non sono mai stati superati i 12 pezzi di puntata. In ogni caso, se si arrivasse a puntare 20 pezzi, non sarà perché lo scoperto è di 91 pezzi, perché lungo la strada ci saranno state delle vincite e quindi lo scoperto reale sarà al massimo intorno ai 20-30 pezzi.

In base alla mia esperienza posso dire che 60 taglie sono sufficienti a vedere se un gioco regge nel lungo periodo. Di solito sono sufficienti 20-30 taglie per arrivare a uno scarto negativo limite continuo o alternato. Anche se raramente, con questa progressione sui precedenti sistemi arrivavo a puntare più di 20 unità e penso che ciò sia dovuto al gioco che si svolge sempre in maniera uguale. In questo gioco ci sono dei comportamenti fissi, ma quando il primo di questi fallisce, il tentativo successivo varia secondo ciò che si deve giocare e ciò che il fallimento ha prodotto. È una specie di rimescolamento dei risultati fissi e certamente qualcuno avrà da criticare: “è come affidarsi al caso; è come giocare senza una ragione; è come affidarsi alla fortuna.” Io non lo credo; prima di tutto perché prima di esprimere un giudizio bisogna conoscere i termini del gioco e poi perché i risultati dimostrano l’efficacia di questo tipo di attacco. Un gioco che da 3,30 pezzi di media a taglia e perfino 6-7 pezzi in certe taglie, deve avere una ragione perché su 60 taglie non può perdurare sempre la fortuna.

Questo è uno dei molteplici punti di arrivo in una strada piena di svincoli e quindi, dopo averli provati, nel proseguimento di questa strada se ne incontreranno altri, ma in ogni caso tutti questi svincoli sono serviti alla nostra ricerca e alla nostra capacità di giudizio.

nino.zantiflore@gmail.com
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