Pochi
giorni fa abbiamo passato un periodo di molto caldo con temperature
fino a 40 gradi in alcune zone dell'Italia. E se vi dicessi che la
temperatura non esiste? Di certo mi prenderete per un "fuori di
testa" ma sentite un po' cosa ho pensato.
Lo
zero assoluto (0 gradi Kelvin corrispondenti a -273,15 gradi
centigradi) non si trova in nessun luogo del nostro universo perche
sarebbe possibile solo in un luogo dove non ci fosse alcuna quantità
di moto negli atomi ivi presenti. Significa che gli atomi (se ciò
fosse possibile) devono essere completamente inerti e cioè i loro
componenti puntiformi (elettroni, quark e gluoni) dovrebbero essere
completamente fermi e senza alcuna azione delle forze nucleari forte
e debole. Solo in questo caso si avrebbe lo zero assoluto.
Evidentemente così non è perchè, per il solo fatto di esistere,
tutto ciò che c'è nell'universo (spazio compreso) è materiale e
quindi ha una seppur minima quantità di moto, sia che si tratti di
stringhe, sia che si tratti di Bosoni di Higgs. Voglio dire che i
costituenti elementari di tutti gli atomi esistenti, o di qualsiasi
altra particella dell'universo, sono in movimento e quindi quella
materia ha una temperatura superiore dallo zero assoluto.
Riassumendo, quindi, si avrebbe lo zero assoluto se non ci fosse
quantità di moto nella materia.
Ora
facciamo un'ipotesi assurda (lo ha fatto Einstein con gli ascensori
senza finestre per descrivere la sua relatività, non vedo perchè
non posso farlo io). Prendiamo un ambiente che contiene una materia
(tipo un gas) i cui atomi sono completamente inerti. Ci immergiamo un
classico termometro con il mercurio i cui atomi sono anch'essi
completamente inerti. Il mercurio sarà appiattito nel fondo del
tubicino e quindi non rileverà alcuna temperatura.
A
questo punto cominciamo a far muovere le particelle degli atomi del
gas tramite la prima legge della termodinamica, che per la precisione
dovrebbe chiamarsi "motodinamica". Mettiamo quindi
in movimento gli elettroni, i quark e i gluoni del gas.
La
prima legge della nuova motodinamica dice che se due corpi con
quantità di moto diversa vengono a contatto, dopo un po', entrambi
avranno la stessa quantità di moto. La seconda legge di questa
motodinamica dice che tale equilibrio avviene per trasferimento della
quantità di moto maggiore a quella minore e non viceversa.
Praticamente il totale della quantità di moto resta uguale perchè
il corpo più veloce trasmette al più lento la quantità di moto che
ha in più e quindi, alla fine, entrambi i corpi hanno la stessa
quantità totale di moto (Legge della conservazione dell'energia, che
ora chiameremo Legge di conservazione della quantità di moto).
In
base a queste due leggi della motodinamica, la quantità di moto che
ora abbiamo impresso al gas si trasmette agli atomi inerti del
mercurio che sta dentro al termometro. Gli atomi del mercurio
acquistano quantità di moto e quindi cominciano ad eccitarsi
espandendosi di volume. Il nucleo si compatta e gli elettroni
cominciano a girare nei loro orbitali facendo espandere di volume
l'atomo di mercurio. Cosa fa il mercurio espandendosi? Comincia a
salire nel tubicino e raggiunge la scala graduata impressa nel vetro
che lo contiene. Abbiamo prodotto del calore? No! Abbiamo soltanto
eccitato gli atomi del mercurio e così lo abbiamo fatto espandere
tramite una maggiore quantità di moto. Gli elettroni hanno occupato
degli orbitali più esterni. Più quantità di moto viene trasmessa
dagli atomi del gas agli atomi del mercurio, più il mercurio si
espande e più sale nel tubicino graduato. Abbiamo prodotto più
calore? No! Abbiamo soltanto aumentato l'eccitazione degli atomi del
mercurio aumentando il loro volume.
In
base a questo ragionamento ho dedotto che nella realtà fisica la
temperatura potrebbe non esistere in natura. Però noi sentiamo il
caldo e il freddo e quindi diamo per scontato che la temperatura
esiste nella realtà come oggetto a se stante, anche se si sa che non
esiste una particella specifica che ne sia mediatrice.
Ma
se la temperatura non esiste, quale meccanismo fa sì che noi si
possa percepirla? E' semplice. E' lo stesso meccanismo descritto per
il termometro. La quantità di moto esterna al nostro corpo si
trasmette ai nostri atomi che aumentano la propria quantità di moto.
Questo però non è sufficiente a farci sentire caldo perchè un
aumento di quantità di moto non può produrre un calore che non
esiste; e allora cosa interviene per produrre quella sensazione?
Interviene il nostro cervello al quale arrivano appositi impulsi
prodotti dall'aumento della quantità di moto dei nostri atomi. Il
nostro cervello decodifica questi impulsi, o informazioni, e produce
la sensazione di calore, con relative sudorazioni o sensazioni di
dolore, a protezione di un eventuale danneggiamento del nostro corpo
dovuto a eccessevi trasferimenti di quantità di moto che potrebbero
danneggiare il nostro organismo. Infatti, il trasferimento di una
eccessiva quantità di moto nel nostro organismo potrebbe ionizzare i
nostri atomi danneggiandoli come bruciature, ustioni, arrossamenti o
altro. Che la quantità di moto sia trasmessa da aria, radiazioni o
corpi materiali, è la stessa cosa. Si tratta sempre di un passaggio
della quantità di moto da materia a materia.
La
stessa cosa avviene con il freddo, solo che il processo è inverso.
In questo caso siamo noi che trasmettiamo quantità di moto a un
corpo esterno che ha meno quantità di moto dei nostri atomi. Il
nostro cervello cerca sempre di proteggerci creando sensazioni di
freddo con brividi e dirottamenti del sangue nelle zone centrali
perchè una consistente diminuzione della quantità di moto nei
nostri atomi li porterebbe nel loro stato fondamentale causandoci
quei fenomeni che chiamiamo congelamento.
In
pratica nel nostro mondo, alle nostre grandezze, nulla è ciò che
sembra. Colori, energia, temperatura, tempo, sono tutte cose che
nella realtà non esistono come oggetti a se stanti, ma come nostre
interpretazioni di una realtà diversa dalle apparenze.
Allora,
la prossima volta non lamentatevi del troppo caldo perchè il caldo
non esiste.
Oggi
ho iniziato l'invio per e-mail dell'ultimo sistema previsto per quel
gioco "complementare" che sto consigliando a una ristretta
cerchia di persone. Il suo nome è "THE CITY VIEW"
che chiameremo con il nome meno altisonante di "GIOCO DEL
PANORAMA". E' un gioco sul calore e deve essere affiancato a
uno dei giochi che vi ho già inviato e che sono sull'allargamento.
Consiglierei
di abbinarlo alla "Pramide parte prima" o, se troppo
impegnativo, al gioco del "Ramino" che però abbia a
disposizione almeno 3 schemi diversi. A questo proposito farò una
modifica migliorativa al gioco del Ramino già pubblicato nel sito.
In pratica aggiungerò un terzo e un quarto schema per aumentare le
chiusure e avere quindi almeno due vincite su cui contare. In questo
modo potrebbe addirittura essere usato a se stante, anche se rimane
un minimo pericolo di una coincidenza fra numeri giocati e numeri
destinati al ritardo in un ciclo logico. La creazione di questi
ulteriori due schemi per una composizione ottimale, potrebbe essere
motivo di un vostro studio. L'intento è quello di ottenere comunque
un paio di chiusure almeno su due di questi quattro schemi. Un altro
possibile gioco da affiancare al Panorama potrebbe essere quello dei
"Due terzi nel settore", ma in questo modo non ho
mai giocato e non so se l'abbinamento sarebbe valido.
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