27/07/12

NON SOLO ROULETTE


Pochi giorni fa abbiamo passato un periodo di molto caldo con temperature fino a 40 gradi in alcune zone dell'Italia. E se vi dicessi che la temperatura non esiste? Di certo mi prenderete per un "fuori di testa" ma sentite un po' cosa ho pensato.

Lo zero assoluto (0 gradi Kelvin corrispondenti a -273,15 gradi centigradi) non si trova in nessun luogo del nostro universo perche sarebbe possibile solo in un luogo dove non ci fosse alcuna quantità di moto negli atomi ivi presenti. Significa che gli atomi (se ciò fosse possibile) devono essere completamente inerti e cioè i loro componenti puntiformi (elettroni, quark e gluoni) dovrebbero essere completamente fermi e senza alcuna azione delle forze nucleari forte e debole. Solo in questo caso si avrebbe lo zero assoluto. Evidentemente così non è perchè, per il solo fatto di esistere, tutto ciò che c'è nell'universo (spazio compreso) è materiale e quindi ha una seppur minima quantità di moto, sia che si tratti di stringhe, sia che si tratti di Bosoni di Higgs. Voglio dire che i costituenti elementari di tutti gli atomi esistenti, o di qualsiasi altra particella dell'universo, sono in movimento e quindi quella materia ha una temperatura superiore dallo zero assoluto. Riassumendo, quindi, si avrebbe lo zero assoluto se non ci fosse quantità di moto nella materia.

Ora facciamo un'ipotesi assurda (lo ha fatto Einstein con gli ascensori senza finestre per descrivere la sua relatività, non vedo perchè non posso farlo io). Prendiamo un ambiente che contiene una materia (tipo un gas) i cui atomi sono completamente inerti. Ci immergiamo un classico termometro con il mercurio i cui atomi sono anch'essi completamente inerti. Il mercurio sarà appiattito nel fondo del tubicino e quindi non rileverà alcuna temperatura.

A questo punto cominciamo a far muovere le particelle degli atomi del gas tramite la prima legge della termodinamica, che per la precisione dovrebbe chiamarsi "motodinamica". Mettiamo quindi in movimento gli elettroni, i quark e i gluoni del gas.

La prima legge della nuova motodinamica dice che se due corpi con quantità di moto diversa vengono a contatto, dopo un po', entrambi avranno la stessa quantità di moto. La seconda legge di questa motodinamica dice che tale equilibrio avviene per trasferimento della quantità di moto maggiore a quella minore e non viceversa. Praticamente il totale della quantità di moto resta uguale perchè il corpo più veloce trasmette al più lento la quantità di moto che ha in più e quindi, alla fine, entrambi i corpi hanno la stessa quantità totale di moto (Legge della conservazione dell'energia, che ora chiameremo Legge di conservazione della quantità di moto).

In base a queste due leggi della motodinamica, la quantità di moto che ora abbiamo impresso al gas si trasmette agli atomi inerti del mercurio che sta dentro al termometro. Gli atomi del mercurio acquistano quantità di moto e quindi cominciano ad eccitarsi espandendosi di volume. Il nucleo si compatta e gli elettroni cominciano a girare nei loro orbitali facendo espandere di volume l'atomo di mercurio. Cosa fa il mercurio espandendosi? Comincia a salire nel tubicino e raggiunge la scala graduata impressa nel vetro che lo contiene. Abbiamo prodotto del calore? No! Abbiamo soltanto eccitato gli atomi del mercurio e così lo abbiamo fatto espandere tramite una maggiore quantità di moto. Gli elettroni hanno occupato degli orbitali più esterni. Più quantità di moto viene trasmessa dagli atomi del gas agli atomi del mercurio, più il mercurio si espande e più sale nel tubicino graduato. Abbiamo prodotto più calore? No! Abbiamo soltanto aumentato l'eccitazione degli atomi del mercurio aumentando il loro volume.

In base a questo ragionamento ho dedotto che nella realtà fisica la temperatura potrebbe non esistere in natura. Però noi sentiamo il caldo e il freddo e quindi diamo per scontato che la temperatura esiste nella realtà come oggetto a se stante, anche se si sa che non esiste una particella specifica che ne sia mediatrice.

Ma se la temperatura non esiste, quale meccanismo fa sì che noi si possa percepirla? E' semplice. E' lo stesso meccanismo descritto per il termometro. La quantità di moto esterna al nostro corpo si trasmette ai nostri atomi che aumentano la propria quantità di moto. Questo però non è sufficiente a farci sentire caldo perchè un aumento di quantità di moto non può produrre un calore che non esiste; e allora cosa interviene per produrre quella sensazione? Interviene il nostro cervello al quale arrivano appositi impulsi prodotti dall'aumento della quantità di moto dei nostri atomi. Il nostro cervello decodifica questi impulsi, o informazioni, e produce la sensazione di calore, con relative sudorazioni o sensazioni di dolore, a protezione di un eventuale danneggiamento del nostro corpo dovuto a eccessevi trasferimenti di quantità di moto che potrebbero danneggiare il nostro organismo. Infatti, il trasferimento di una eccessiva quantità di moto nel nostro organismo potrebbe ionizzare i nostri atomi danneggiandoli come bruciature, ustioni, arrossamenti o altro. Che la quantità di moto sia trasmessa da aria, radiazioni o corpi materiali, è la stessa cosa. Si tratta sempre di un passaggio della quantità di moto da materia a materia.

La stessa cosa avviene con il freddo, solo che il processo è inverso. In questo caso siamo noi che trasmettiamo quantità di moto a un corpo esterno che ha meno quantità di moto dei nostri atomi. Il nostro cervello cerca sempre di proteggerci creando sensazioni di freddo con brividi e dirottamenti del sangue nelle zone centrali perchè una consistente diminuzione della quantità di moto nei nostri atomi li porterebbe nel loro stato fondamentale causandoci quei fenomeni che chiamiamo congelamento.

In pratica nel nostro mondo, alle nostre grandezze, nulla è ciò che sembra. Colori, energia, temperatura, tempo, sono tutte cose che nella realtà non esistono come oggetti a se stanti, ma come nostre interpretazioni di una realtà diversa dalle apparenze.

Allora, la prossima volta non lamentatevi del troppo caldo perchè il caldo non esiste.

Oggi ho iniziato l'invio per e-mail dell'ultimo sistema previsto per quel gioco "complementare" che sto consigliando a una ristretta cerchia di persone. Il suo nome è "THE CITY VIEW" che chiameremo con il nome meno altisonante di "GIOCO DEL PANORAMA". E' un gioco sul calore e deve essere affiancato a uno dei giochi che vi ho già inviato e che sono sull'allargamento.

Consiglierei di abbinarlo alla "Pramide parte prima" o, se troppo impegnativo, al gioco del "Ramino" che però abbia a disposizione almeno 3 schemi diversi. A questo proposito farò una modifica migliorativa al gioco del Ramino già pubblicato nel sito. In pratica aggiungerò un terzo e un quarto schema per aumentare le chiusure e avere quindi almeno due vincite su cui contare. In questo modo potrebbe addirittura essere usato a se stante, anche se rimane un minimo pericolo di una coincidenza fra numeri giocati e numeri destinati al ritardo in un ciclo logico. La creazione di questi ulteriori due schemi per una composizione ottimale, potrebbe essere motivo di un vostro studio. L'intento è quello di ottenere comunque un paio di chiusure almeno su due di questi quattro schemi. Un altro possibile gioco da affiancare al Panorama potrebbe essere quello dei "Due terzi nel settore", ma in questo modo non ho mai giocato e non so se l'abbinamento sarebbe valido.

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20/07/12

UN SASSOLINO NELLA SCARPA


Tempo fa una persona mi ha accusato di svolgere "attività in nero" perchè ho venduto i miei libri, e quella serie di PDF che fanno capo ai sistemi del "Terzo doppiato sovrapposto", senza il rilascio di alcuna ricevuta fiscale. Poichè, nonostante tutte le mail di sostegno che ho ricevuto, ritengo che qualcosa di questa vicenda possa essere rimasto nel subconscio delle persone, ho deciso di chiarire una volta per tutte quali sono state le mie azioni in questi quattro anni di attività. Azioni che altro non sono state se non l'espletamento di un hobby che mi ha sempre appassionato come puro e semplice "studio e ricerca" di un qualcosa che sicuramente va oltre la consueta, grossolana, comune, comprensione umana di routine sulla roulette e i suoi effetti.

Battere il "caso" non rientra nelle usuali attività umane dove fortuna, fatalità o indeterminatezza sono gli usuali termini di chi affronta un gioco d'azzardo che tragga fondamento dalle "Leggi naturali del caso". Non parliamo del gioco del "Poker", del Black Jack, del Bridge o altri giochi analoghi dove subentra il comportamento e la capacità umana. Qui (nel gioco della roulette) nessuno può influire sui movimenti della pallina e l'unico appiglio che ha il giocatore è la comprensione di un possibile risultato in un determinato quantitativo di lanci.

Ci sono alcuni che praticano la "Visual Ballistic" ma in questo caso cercano soltanto di individuare il settore dove cadrà la pallina, senza alcun ragionamento sui risultati delle Leggi naturali del caso. Il loro studio riguarda esclusivamente la meccanica cinetica della pallina e non l'insieme dei risultati che questa produce in un determinato quantitativo di spin.

La mia attività, quindi, è sempre stata concentrata nello studio dei modi di battere il caso e molto spesso ho abbandonato sistemi con i quali non ho mai perso (nelle prove e nel reale) solo perchè, trovata una soluzione, passavo ad altre ricerche.

Fin dall'inizio mi sono posto la domanda se quanto stavo ricavando dalla vendita delle mie opere (inizialmente libri e articoli sul "Sistemista") dovessero essere inclusi nella mia dichiarazione dei redditi. Ho interpellato a tal proposito uno o due commercialisti e come risposta mi sono sentito dire di lasciar perdere perchè gli introiti erano talmente miseri da non superare i limiti imposti dalle leggi fiscali.

Passati un po' di anni, ho ripreso questa attività con l'approccio con Internet e ho ripreso a chiedere un compenso per il mio secondo libro e l'opuscolo del "Terzo doppiato sovrapposto" con i relativi PDF.

In seguito alle note ultime vicende, mi sono posto dei dubbi e quindi mi sono riattivato per sapere se avessi omesso qualche obbligo fiscale. A questo scopo ho interpellato via Internet gli esperti della materia e questo è il mio quesito posto agli esperti di questo Sito.

(01:04 del 22/06/2012)
Ho 65 anni e non ho redditi e nemmeno la pensione. Per hobby scrivo libri e li vendo via internet. In 4 anni ho incassato dalle vendite circa 8000 euro. Vorrei sapere se sono esente da obblighi fiscali data l'esiguità degli incassi annui. Considerando anche il tempo e i materiali di consumo. Grazie per la risposta.

Risposta di yassine (18:56 del 17/07/2012)
Direi che il suo reddito possa essere considerato come Compenso derivante da attività di lavoro autonomo non esercitata abitualmente. Fino alla soglia dei 4800 € annui questi redditi sono esenti da irpef. Lei quindi non dovrebbe fare nessuna dichiarazione.

Questa è la risposta dell'esperto e con questo mi sono tolto un "sassolino che mi girava ancora nella scarpa". Sono sicuro che la quasi totalità dei lettori di questo Blog già immaginava la situazione, ma ho voluto lo stesso fugare ogni dubbio. Ora credo di aver chiarito la mia posizione fiscale e morale in merito alla mia attuale attività. Non lavoro perchè vivo di rendita e ora la mia occupazione è questa. Non ho mai cercato particolari guadagni se non un piccolo riconoscimento per il tempo dedicato e le spese sostenute, che non credo siano state ripagate dagli introiti di questi quattro anni; ma si sa che gli hobby costano.

Comunque è un lavoro che mi piace e soprattutto mi fa piacere comunicare con voi, scambiando idee e nuovi metodi di gioco.

Oggi invio la seconda parte di "LA PIRAMIDE IN VETTA". Si tratta di un ulteriore gioco sull'allargamento che completa la prima parte. Entrambi sono validi solo se giocati in abbinamento con un gioco sul calore e in determinate condizioni riguardo alla permanenza. Se decidete di giocarli già da adesso, vi consiglio di accomunare la Piramide prima parte con il gioco del Ramino e, se ci riuscite, aggregarci i Due terzi nel settore. Sono tutti e tre giochi sull'allargamento e quindi dovete scegliere una partenza che abbia almeno 7-8 doppioni già presenti in una ventina di colpi. Non fidatevi di proseguire su un solo gioco dopo la chiusura degli altri. Se siete in positivo chiudete tutto. Se siete ancora in negativo, riaprite gli altri giochi e affiancateli a quello aperto.

Non tutti saranno in grado di seguire due o tre giochi contemporaneamente, ma chi ci riuscirà si metterà nella condizione di non perdere neanche una partita. Ricordatevi però che il peggior nemico di questo modo di giocare è la "pigrizia". Io stesso a volte mi ritrovo che sto cercando di chiudere un gioco rimasto aperto dopo aver chiuso gli altri. Allora mi dico che "predico bene ma razzolo male" perchè la riapertura di un gioco chiuso contrasta con la "speranza" di chiudere quello ancora aperto. Mi rendo conto che può essere pericoloso seguire un'unica strada, ma la pigrizia a volte prevale e cedo alla speranza. Però ho dalla mia che a quel punto, e dopo gli incassi degli altri giochi, quel gioco è maturo per la vincita e la puntata inizia nuovamente da un pezzo per pieno. Ciononostante è un procedere pericoloso.

La prossima e ultima spedizione riguarderà il gioco sul calore ed è il famoso sistema che ho definito "troppo funzionante". Lo divulgo a questa ristretta cerchia di persone, nella speranza che sappiate utilizzarlo.

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13/07/12

QUALCUNO C'E'


Oggi sono contento perchè finalmente ho scoperto che qualcuno vede la roulette nell'unico modo che io reputo corretto. Questa persona mi ha addirittura anticipato per quelle che sono le mie attuali argomentazioni in merito e che sono l'oggetto della serie di sistemi che sto scrivendo in questo periodo.

Poichè, dopo mia richiesta, mi ha accordato il permesso per la pubblicazione, ecco la sua mail.

Salve Sig. Nino,
ho visto che ci sono novità in arrivo e non le nascondo che sono molto curioso ed allo stesso tempo interessato a ricevere il suo ultimo pdf sempre se a lei fa piacere. Per quanto mi riguarda con i suoi sistemi ho sempre chiuso anche dopo lunghi periodi in attivo. Certo non è cosa semplice l'approccio alla roulette ma considerando i seguenti punti:
1) Capitale adeguato 2) comprensione perfetta del sistema e molta pratica con il gioco fittizio 3) condotta del gioco esemplare e ferrea 4)selezione delle partite ottimali 5) perseguire utili minimi e concreti; io ho sempre ottenuto gratificanti risultati.
Dal suo ultimo meraviglioso libro "L'evoluzione finale" riconosco che il sistema i doppi nel settore del comlessivo è certamente infallibile però richiede veramente molto tempo per le registrazioni e si rischia di fare errori, lo gioco saltuariamente solo quando sono ben concentrato e sempre con sostanziosi attivi. Gioco molto più spesso un altro sistema tanto geniale quanto infallibile, la "zona calda", questo metodo è molto più semplice da condurre e l'unica virtù richiesta è di avere molta pazienza perchè il risultato positivo è matematico! Complimenti ancora per questo capolavoro. Distinti saluti ...................

Richiamo la vostra attenzione sul punto 4 dei suoi consigli perchè è praticamente il punto di arrivo delle mie ultime esperienze.

4) "selezione delle partite ottimali".

Questo è il fulcro del sistema che sto inviando per PDF a tutti coloro che lo richiedono. Non solo; sarà anche il punto di arrivo dopo i prossimi due sistemi che devo ancora scrivere e che saranno sempre inviati alla stessa ristretta cerchia di persone. Non saranno pubblicati nel sito.

Nel precedente post ho descritto come gioco io. Faccio scorrere un po' di numeri; osservo la quantità di doppiaggi e decido se attaccare il gioco sul calore o il gioco sull'allargamento e cioè quello che in questi giorni sto inviando per PDF a tutti coloro che me lo richiederanno espressamente per e-mail. Gli altri due giochi sull'allargamento sono il gioco del "Ramino" già pubblicato per tutti nel sito e un altro gioco che comincierò ora a scrivere. Il gioco del Ramino è a maturazione più lunga e serve come ancora di salvataggio se qualcosa non va con i tre sistemi precedenti. Di solito quest'ultimo è abbandonato quando raggiungo un giusto utile con gli altri. A volte completo anche il gioco del Ramino, che però può contare su una sola vincita per cui lo gioco solo se c'è ancora un altro gioco aperto. Se non ho altri giochi aperti e ho ancora del tempo disponibile, ne riapro uno su allargamento o calore secondo la situazione ottimale del momento e lo abbino al gioco del Ramino. Non sarà un comportamento facile, ma vi assicuro che se l'insieme dei giochi è condotto nel giusto modo, sarà molto difficile perdere una sola partita.

I più capaci potranno riaprire i giochi che nel frattempo si sono chiusi e riaccomunarli con quelli ancora aperti. L'importante però è non fare confusione con le puntate e per questo consiglio di non tenere in piedi più di due o al massimo tre giochi contemporaneamente. Non bisogna mai avere fretta di attaccare perchè prima o poi capiteranno le condizioni ottimali. Le occasioni perse non contano perchè sono proprio quelle le situazioni che danno l'inizio alle partite negative.

Il gioco che oggi spedisco a coloro che lo richiedono e che sono già in possesso dei sistemi sul "Terzo doppiato sovrapposto", è sull'allargamento e anche se matura prima del gioco del Ramino, non è con esso in contrapposizone, nel senso che nessuno dei due sistemi gioca sul calore. A questo punto capirete che sono indispensabili le partenze in situazione ottimale e cioè una ventina di colpi, con la presenza di 5-6 doppioni. La spedizione che seguirà sarà la seconda parte di questo sistema, sempre con un gioco sull'allargamento. Per il gioco sul calore se ne parlerà successivamente al prossimo.

Aspetto le vostre richieste (esclusi quelli che l'hanno già fatto).

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TITOLO: LA PIRAMIDE IN VETTA

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06/07/12

IL GIUSTO COMPORTAMENTO


Qualche settimana fa ho avuto questo scambio di e-mail con uno studioso di roulette un po' scoraggiato (e a ragione) che mi chiedeva come faccio ad andare avanti se tutti i sistemi portano alla fine a un unico risultato: il salto del capitale.

Ciao Nino, perdonami se ti disturbo, ma sentivo il desiderio di comunicarti dei pensieri che mi stanno affliggendo in questi giorni.....
Da circa tre anni studio ogni giorno il modo di poter contrastare al meglio la roulette, mettendo in atto miei sacrifici on line, in siti di casino "live".
Credimi che ci metto tutto il mio impegno, attingendo il più possibile da internet e, da quando ti ho conosciuto, da quelle che sono le informazioni che devolvi sul tuo blog...( e dai pdf che l'anno scorso mi trasmettesti.....).
Ultimamente mi sono fatto coinvolgere acquistandone l'uso per un mese di un softwarino che immettendo gli ultimi 12 numeri usciti, ne dava 6 che dovevano essere giocati per massimo nove estrazioni.
Per farla breve ho perso di nuovo: pensa che avevo programmato un bot (cioè un programmino che gioca da solo sul Casino Vittoriosa live di Malta) che sulla base di mie indicazioni, giocava automaticamente per intere giornate, osservando le uscite, e, una volta verificatosi le condizioni, attaccava. Questa ultima sconfitta ha fatto traboccare (come si suol dire) il vaso.
Mi sto sempre più convincendo (spero di sbagliarmi) che ogni numero è un numero a se stante e con esiste in nessun modo nessuna relazione tra i numeri usciti. Questo lo testimoniano i migliardi di sistemi tutti che portano alla fine ad una sconfitta, sia per colpa dei limiti che i casino impongono e che non permettono di formulare una montante seria, sia per l'imprevedibilità della roulette stessa (altrochè vantaggio del 2,7%)..........
Tutto questo ben di Dio cosa ha portato?
Ad una mia delusione totale: ho perso tutta la voglia di andare avanti: un pò per i soldi che ho perso (sono un dipendente statale) ed un pò per la soddisfazione che non ho mai avuto, cioè quella di vincere, anche per un pò alla roulette.......
Volevo solo dirti questo, in quanto avrai passato anche tu momenti come il mio, ma sento di essermi infognato, perchè non riesco più ad andare avanti......
Ti chiedo un aiuto morale, ed un consiglio da persona che può permettersi di darli, che mi faccia vedere le cose in altra maniera.....
Come fai tu ad aver sempre voglia di andare avanti se anche tu non hai trovato il sistema per eccellenza: penso che se l'avessi trovato saresti lì a giocare e a passare una felice vecchiaia pieno di soldi !!!!!! e soprattutto di soddisfazione !!!!!!!!
Cosa ti porta, dopo la creazione di un sistema che alla lunga porta alla perdita, ad aver la voglia di prendere e ricominciare a crearne uno nuovo.........
Grazie in anticipo Nino,

Ciao ...............,
tutti passiamo dei momenti di scoramento. L'importante è prendere la roulette come mezzo di svago e non di guadagno. Se poi il guadagno viene, tanto meglio. Qualcuno con i miei sistemi vince, ma dice che talvolta è costretto a recuperi che per il momento sono andati bene. L'importante come vedi è saper condurre il gioco su più partite e scegliere quella che ti è congeniale.
Mi sai dire il criterio della scelta dei 6 numeri dopo averne rilevato 12? Saprei dirti se è un gioco valido. Tu saprai certamente che se scegli 6 numeri a caso e li giochi per 6 volte, vincerai 4 partite e ne perderai 2 nella media. Se i risultati della tua esperinza coincidono con questi parametri, allora il criterio di scelta dei 6 non ha importanza.
Ti consiglio di leggerti l'ultimo post nel blog e poi di provare a tavolino il sistema che ho pubblicato oggi. Il gioco del ramino. Ti raccomando di giocarlo con due schemi come suggerito in fondo al PDF e di crearti uno schema a caso come secondo schema che cambierai di volta in volta.
Prova a testarlo e poi dimmi come va. Naturalmente non cercare più di una vincita per partita, perchè si perde quando si vuole vincere di più con altre vincite oltre la prima.
Ciao.
Il giorno 28 giugno 2012 12:58,

Grazie Nino.....
Non ho idea su come scelga i numeri, si tratta del sistema del post su ..............................a questo link:................................................
Se vuoi puoi darmi più serie da 12 numeri (che non contengano lo 0 e che abbiano massimo un doppione) ed io ti sviluppo i 6: mandami quante progressioni vuoi ed io ti rispondo......
Ti faccio sapere per l'ultimo gioco che hai pubblicato.....
Grazie

Lo so, ho letto a suo tempo la discussione. Ma tu come fai a sviluppare i 6 numeri?

No, non conosco il procedimento, ma dalle sconfitte che questo metodo mi ha dato, e ti assicuro che con il bot ha giocato quasi h 24 per 15 giorni, faceva più o meno il risultato che tu hai detto, cioè 2 su 4......

Questo è stato lo scambio di e-mail con il nostro amico, al momento molto deluso. Io non conosco i criteri con cui vengono scelti i 6 numeri da giocare per 6 volte (quantità indicata originariamente nel Forum e ora passata a 9 volte???) ma posso dire che se si giocano 6 numeri qualsiasi, anche a caso, per 6 volte consecutive, si vincerà di media 4 volte su 6. Ci possono essere deviazioni in più o in meno, ma alla fine la media sarà quella. Mi ricordo di aver postato tale argomento su un Forum ma non ricordo quale. Forse era il LOGICAL.

Siete curiosi di avere una dimostrazione? Prendiamo la mia solita permanenza e giochiamo le 6 Sestine, una alla volta, per 6 colpi ciascuna. Non contiamo lo zero nei 6 colpi. Sotto il numero della Sestina giocata indicherò con un + il numero del colpo vincente e con un -6 la partita perdente.

....1.......2.......3.......4........5......6
+3...-6...+4...+4...+3...-6

...1.......2........3......4........5.......6
-6...+3...+4...-6...+2...+2

...1.......2.......3........4.......5........6
-6...+1...+3...+4...+3...+4

..1........2........3........4......5.......6
-6...+5...+5...+2...-6...+3

...1.......2.......3.......4.......5......6
+2...-6...+3...-6...-6...-6

...1.......2........3........4.......5......6
-6...+5...+4...+2...+2...-6

Abbiamo fatto 36 partite di 6 colpi ciascuna (escluso lo zero) e come vedete ogni gruppo di 6 partite ha una media di 2 partite perdenti e 4 vincenti. Media che tende a perfezionarsi con l'aumentare delle prove. In sostanza un terzo delle partite tende a perdere e due terzi tende a vincere. E' logico che nei brevi periodi si può incontrare una maggioranza di perdite o di vincite, ma alla fine la media sarà quella di 4 partite vincenti su 6. Che la sestina sia sostituita con 6 numeri presi a caso, o scelti con un ragionamento, con cabale o con disegni di stelle o altro, il risultato sarà sempre questo. Infatti, il nostro amico (per l'ennesima volta scoraggiato) lo ha chiaramente evidenziato. Del resto 12 numeri sono un po' pochi per stabilire la linea futura della roulette, oltretutto soltanto per i 6 colpi (o 9?) successivi. Altro argomento importante per un gioco di questo tipo è che una vincita è nulla se scade al sesto colpo perchè fa pari con ciò che si è speso con i precedenti 5 colpi. Quindi, se fatto a masse pari, non vale più la proporzione 4/6 perchè le vincite al 6° colpo sono neutre e non portano alcun beneficio. Per avere un reale vantaggio bisogna fare una progressione a scaglioni che aumenta il sesto colpo ad ogni scaglione.

Io ho scritto parecchi sistemi e altri ne scriverò in futuro. Il mio scopo non è sempre stato quello di dare "il" sistema vincente; a volte si, ma molte volte il mio intento è stato quello di dare degli spunti per arrivare alla vincita costante.

Ultimamente mi sono reso conto che non si vince, soltanto se si segue sempre un'unica via di gioco. Me ne sono reso conto proprio perchè ho messo personalmente in pratica questo comportamento da quando sono tornato dai Caraibi dove ho, fra l'altro, raccolto le idee e analizzato il perchè uno perde dopo 4-5 partite, o giornate, vincenti. Ma il perchè già lo conosciamo.

Immagino siate tutti d'accordo che, come ho detto e ridetto, se si fa sempre lo stesso gioco, prima o poi capita la permanenza contraria. Ce ne sono a miliardi, anche se prese a brevi spezzoni, o a cicli logici, o anche spezzoni di permanenza continua. Ci sono forti allargamenti o forti calori. Tutto ciò è frammisto a permanenze regolari che però non ti danno ciò che perdi in quei rari casi negativi.

Con il gioco a masse pari paghi la tassa perchè, qualunque sia la tua scelta, potrai indovinare i numeri che punti soltanto in modo proporzionale alla disponibilità dei numeri presenti nel cilindro. Ci saranno casi in cui la scelta è azzeccata subito e casi in cui tale scelta ritarda oltre la proporzionalità dell'incasso. Tutto si equilibra e ciò che resta è lo squilibrio del 37° numero a favore del banco. Paghi la tassa anche con le montanti, ma se il gioco è vincente, tutto ciò si risolve con un minore incasso a fine giornata.

Quindi, per risolvere il problema "vincita costante alla roulette" non bisogna seguire un'unica strada. Ultimamente gioco sui Pieni con quattro sistemi diversi che hanno differenti tempi di maturazione. Non ha molta importanza il tipo di sistema scelto; l'importante è avere davanti a se due o tre giochi che sfruttino più sviluppi possibili della permanenza. Il numero delle chiusure possibili, nel corso della partita, garantirà il raggiungimento dell'utile. In pratica io metto in campo 4 sistemi diversi e, pur con una certa fatica nel seguirli, una volta raggiunto lo scopo, la partita può essere chiusa. Con questo comportamento non ho perso una sola partita.

Lo so che seguire contemporaneamente due o tre sistemi diversi è un po' impegnativo ma, se come credo questa è l'unica via per battere lo scarto, allora dobbiamo attivare il cervello, abbandonare la pigrizia mentale, acuire l'osservazione e seguire più di una strada per il risultato finale.

Come faccio? Tiro a vuoto una quindicina di numeri tenendo davanti a me 4 schemi di giochi diversi; osservo la permanenza se contiene molti o pochi doppiaggi e di conseguenza decido se attaccare il gioco sul calore. Se ce ne sono pochi (1 massimo 2) lo attacco, altrimenti aspetto la condizione. Nel frattempo costruisco i giochi di allargamento che, essendo a maturazione differita, entrano in gioco l'uno dopo l'altro. Uno di questi è il gioco del "Ramino" e vi assicuro che funziona alla grande. Chiudo un gioco, lo abbandono; chiudo il secondo e lo abbandono; chiudo il terzo e concludo la seduta senza nemmeno terminare il quarto. Il numero di pezzi prefissato è stato raggiunto.

Vi sembra farraginoso? Pensate che non vi divertireste? Vi assicuro che vedere i giochi che chiudono uno alla volta e talvolta anche due assieme, è divertente ma anche un po' noioso. In definitiva viene a mancare quel senso di insicurezza proprio del gioco della roulette. Il tutto si traduce in un'attesa che ciò che deve realizzarsi si realizzi e non c'è più quel senso di incertezza che ti produce quella sana dose di adrenalina in corpo.

Ora sto scrivendo un gioco, sempre sui Pieni, che se posto in abbinamento al sistema del "Ramino" può già darci una buona chance di non perdere mai. Ancora non sarà un gioco perfetto perchè entrambi vertono sull'allargamento e bisogna attaccarli in determinate condizioni di risalita. A questi due ne aggiungerò un altro e a questi 3 bisognerà abbinare un gioco sul calore, ma questi saranno oggetto di successive pubblicazioni, esclusivamente dedicate a tutti coloro che mi hanno premiato con quel piccolo sostegno economico per i sistemi del "terzo sovrapposto". Basterà una loro semplice richiesta per e-mail al mio indirizzo e provvederò a spedire loro i PDF senza alcun costo. Se saranno in grado di giocare come gioco io, non ci saranno più sconfitte.

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