18/07/19

FERIE

CHIUSO PER FERIE DAL 20 AL 28.

Occasione per testare il gioco su carta.

08/07/19

SFRUTTA LO SCARTO DEL BANCO

Purtroppo il test di Davide ha dimostrato che con un considerevole numero di taglie lo scarto negativo arriva sempre. Le puntate hanno superato i 20 pezzi e quindi il gioco, così com’è impostato, non funziona perchè non è sempre vincente. Un conto è giocare in rete a casa e vincere per un paio di mesi; un altro conto è impegnarsi in un Casinò terrestre e pretendere di vincere costantemente anche per anni. Naturalmente il giocatore può adottare uno stop loss nella taglia e riprendere alla taglia successiva, ma questo rispecchia i classici comportamenti dei sistemisti e non vorrei che si fosse costretti ad adottarlo con i miei sistemi. Cosa facile a dirsi, ma senz’altro non a ottenersi. Questi sono giochi a EV negativo e prima o poi presentano il conto da pagare tramite lo scarto e la varianza.

A questo punto mi sono chiesto come si possa evitare quel maledetto scarto negativo che riesce sempre a intrufolarsi in tutti i sistemi pensati e messi in pratica dai sistemisti. La risposta è semplice e anche ovvia. Come opera un sistemista? Pensa un gioco che secondo logica, se mantiene la tendenza osservata, riesce a dare un certo utile. E come affronta la “battaglia”? Parte con un pezzo base e con una montante sostiene il gioco fino al risultato atteso. Arrivato a ottenere l’utile, ricomincia da capo con una nuova costruzione del sistema e con il pezzo base della montante. Prosegue così finché gli va bene, ma poi, ottenuto qualche pezzo di utile, arriva lo scarto che in una partita gli porta via il guadagno e la cassa.

Dove sta l’errore? L’errore sta nella ricostruzione del gioco ogni volta che si arriva all’utile che, generalmente, in un gioco binomiale è di 1 pezzo base. Per guadagnare una decina di pezzi al giorno si rischiano magari 3-4-500 pezzi di cassa. Il sistemista pensa che siccome la configurazione vincente è stata ottenuta, si debba ricominciare il gioco da capo per ottenere un’altra configurazione vincente. Ecco l’errore! Dopo anche vari esiti positivi, arriva lo scarto che altro non è se non un ritardo più o meno lungo della configurazione vincente. È un destino logico e inevitabile.

Poi c’è un’altra causa dei fallimenti. Sappiamo che in un gioco binomiale non si usano martingale perché sarebbe da suicidio. Si usano montanti corte o lunghe in modo che il gioco abbia una certa resistenza. Il fatto è che quando gli incassi non sono ravvicinati, lo scoperto sale sempre più e non si riescono a recuperare gli scoperti che aumentano tra un incasso e l’altro. Questa è la ragione per cui sistemi buoni e con giustificazioni valide arrivano sempre alla disfatta.

Certo ci sono notizie di giocatori sempre vincenti (?), che però affrontano giochi come il P/B con molta pazienza e lunghe attese, alla ricerca di particolari e ricorrenti agglomerazioni, filotti, alternanze che bisogna attendere nelle varie taglie che costituiscono una giornata di gioco. In ogni caso, secondo me, il sapere quante alternanze, quanti filotti, quanti agglomerati ci sono di media in una taglia, ci da un’indicazione generica e, come in un normale sistema gli incassi possono avvenire distanziati e frammisti a perdite. In fin dei conti giocano su “configurazioni statistiche”, né più né meno di altre configurazione ricercate dai sistemisti. Quindi, bisognerebbe sapere come questi pazienti giocatori affrontano i vari cambiamenti delle configurazioni che giocano, perché a ogni cambiamento subiscono una perdita. A meno che non cerchino il prolungarsi della configurazione per un solo colpo e poi ne ricerchino un’altra. In ogni caso anche loro cercano una particolare configurazione che si formerà tendenzialmente durante un certo numero di colpi o di una taglia. Senz’altro questi giocatori giocano alla pari o quasi e si accontentano di uno o due pezzi che senz’altro saranno di un certo valore. In ogni caso giocano pochissimi colpi in una taglia e appena in utile smettono. Non rischiano lo scarto che fatalmente gli capiterebbe se continuassero il loro tipo di attacco.

Allora, qual è l’errore (se così si può chiamare) dei sistemisti (e fino a questo momento anche mio)? Più che altro è un comportamento che porta allo scarto. L’errore è quello che quando una partita ottiene un utile, si ricomincia il tutto da capo con la ricostruzione del gioco e una ripartenza non appena la prima configurazione ricercata si ripresenta. Conseguenza??? Non tutte le ciambelle riescono col buco. Non tutte le partite iniziano secondo le previsioni del giocatore. Capita che le configurazioni aperte ritardano la chiusura e se ne aprono di nuove. Arriva lo scarto che ritarda la configurazione vincente e allora sono guai.

La soluzione (ancora tutta da provare) mi frullava nella testa già da molto tempo, ma non mi ci sono mai dedicato perché implica un’attesa che si può protrarre anche per una trentina di colpi. In un Casinò terrestre questo non è un problema, ma in Internet lo è perché se non punti entro un breve tempo ti scollegano e devi rientrare. La soluzione è prima di tutto una “partenza ottimale” che si raggiunge con la chiusura (non giocata) di una certa quantità di aperture. Già qui abbiamo risparmiato i ritardi sulle prime chiusure. Poi, raggiunto questo punto, si attacca il gioco sulle aperture ancora in corso e sulle chiusure già avvenute e non lo si interrompe fino alla chiusura completa delle aperture, quando cioè non si può più giocare perchè le configurazioni sono tutte aperte. A questo punto non ci sono scelte obbligate perché entrambe le Chances sono vincenti. In questo modo il giocatore non ricomincia ogni volta che raggiunge un utile, ma continua a giocare e vincere finché non rimangono più aperture. In questo modo è il banco che paga lo scarto perché è impensabile che il banco produca ogni volta una dopo l’altra tutte le chiusure disponibili. Cosa faccio in pratica? Continuo a giocare su aperture e su chiusure già avvenute e smetto non appena non ci sono più aperture disponibili. In sostanza gioco contro lo scarto del banco e continuo a vincere finché questo dura.

Badate bene; non è un giocare contro il giocatore perché il giocatore si comporta ricominciando il gioco quando arriva all’utile e quindi dovremmo aspettare che lui entri in scarto negativo (modo di giocare vecchio e non funzionante). Questo è un giocare contro il banco e contro lo sviluppo completo di certe configurazioni. Più queste configurazioni non si completano, più il giocatore vince. Questo modo di giocare sfrutta il calore delle chiusure che generalmente non sono più giocate dopo essere state vinte. In pratica ci si “abbuffa” di vincite fino al completamento di un gioco che è soggetto a ritardi; non di chances, ma di chiusure.

A questo punto ho modificato il mio attacco e vado fino in fondo. Il gioco è continuo e non si interrompe mai taglia dopo taglia. Arrivato alla fine di una taglia riporto la situazione alla taglia successiva e riprendo il gioco con la montante alla stessa altezza in cui l’avevo sospesa alla precedente taglia. Le configurazioni della nuova taglia si aggiungono alla vecchia e il tutto procede come in un’unica lunga partita che durerà indefinitamente in avanti.

Al momento utilizzo la seguente montante:

1 2 2; 2 3 3; 3 4 4; 4 5 5; 5 6 6; ecc.

Per ora non ho mai superato i 6 pezzi. Naturalmente questa montante è così strutturata perché durante una taglia punto molte volte e sfrutto le molteplici vincite ravvicinate quando il banco si mette in scarto.

Sono certo che gli esperti del P/B inorridiranno leggendo questa metodologia di gioco, ma lasciatemi un po' provare e poi vi saprò dire.
 
nino.zantiflore@gmail.com
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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