E’ consuetudine considerare la “spettanza probabilistica” come la
possibilità che ha ogni numero della roulette di sortire ad ogni spin. Questo è
sacrosanto perché i numeri sono sempre tutti lì e la pallina non ha memoria dei
numeri sortiti in precedenza. Ad ogni spin può sortire qualsiasi numero, anche
quello appena sortito nei tre o quattro spin precedenti (si parla di sei
ripetizioni come massimo). Ho definito questa spettanza come “assoluta”
perché si riferisce al singolo spin che quindi, essendo appunto singolo, non può
tener conto degli effetti della Legge
del terzo. Gli Americani aborriscono questa legge e non ne vogliono sentir
parlare. Dicono che è un sistema perdente, come se questa legge fosse realmente
un sistema. E’ risaputo che gli Americani affrontano qualsiasi cosa con il
“paraocchi” e vogliono soltanto giochi che abbiano una percentuale di vincita
sul continuo della permanenza. Siete mai andati negli Stati Uniti? Se vi
fermate a mangiare in un fast food dove un piatto è “pollo e patatine” e un
altro è “beef e insalatina”, e voi chiedete invece pollo e insalatina, non ve
lo danno perché non è contemplato nel menù. Fare una combinazione diversa da
quella stabilita non rientra nel loro modus operandi.
Con la roulette è la stessa cosa.
Se gli parlate di Legge del terzo vi ridono in faccia perché per loro è
assodato che è perdente. Ma perdente che cosa? La Legge del terzo è solo una “tendenza” e, applicata sulla Chance
giusta (numeri pieni) e nel modo corretto, è infallibile. Badate bene, è
infallibile nel suo risultato finale;
trarne un vantaggio è un’altra cosa. E’ infallibile per chi sa come utilizzarla
e sa come “guardarla”. Per chi non
ha questa capacità è aleatoria e a lungo andare subisce le sue naturali
deviazioni cui è soggetta.
L’intento degli Americani potrebbe
essere giusto, ma sappiamo che gli scarti, le frequenze e i calori sono
imprevedibili e, come ho sempre affermato, chi segue sempre la stessa linea di
gioco sul continuo della permanenza, prima o poi incontrerà il suo segmento di
permanenza contraria. Per non parlare poi della “simmetria” e del “principio
di invarianza” sulle Chances Semplici.
“con l’aumentare del numero delle prove, effettuate sempre
nelle stesse condizioni, qualsiasi prodotto vincente può corrispondere a un
uguale prodotto perdente”.
Ciò vuol dire che in una
permanenza continua i risultati positivi hanno la stessa probabilità dei
negativi, specialmente sulle Chances Semplici. L’unico contrasto a questo
principio (or ora inventato) è il ciclo
logico.
E’ per questo che insisto sulla “spettanza probabilistica visiva”. E’
una spettanza che non è riferita ai numeri, ma riguarda l’osservatore ed è possibile per gli effetti di una “spettanza probabilistica” che ho
definito “relativa” e cioè dell’impossibilità della roulette di far sortire
tutti i 37 numeri in un ciclo logico. In pratica è ciò che ci si aspetta di
vedere dagli effetti della Legge del terzo. Anche se il termine “impossibilità”
è in teoria usato impropriamente, è giusto praticamente.
L’errore di ogni sistemista è il
proseguimento della partita dopo l’aver ottenuto un risultato, positivo o
negativo che sia. Lo sconfinamento dal ciclo logico ci porta in un campo
indeterminato dove può accadere di tutto e la Legge del terzo non ha più un
senso. E’ inutile usare montanti più o meno resistenti: G7, D’Alembert,
Americana Martini, Limousine, Wells, Guetting, Labouchere, Fibonacci e chi più
ne ha più ne metta. Se la Chance che punti non ti esce, non c’è montante che
tenga. Se ciò che cerchi deriva da una permanenza continua (oltre un ciclo logico)
puoi aspettare ciò che cerchi ben oltre le tue capacità economiche.
L’unico appiglio che ha il
sistemista è l’osservazione di ciò che succede ai numeri pieni in un ciclo
logico. Non guardate Cavalli o Terzine o Sestine. Queste combinazioni
contengono più di un numero e, come ho più volte ribadito, non sono
rappresentative della Legge del terzo. Possono mantenere le proporzioni, ma
molto spesso deviano in allargamenti o calori molto più persistenti dei numeri
pieni. L’unico modo per mantenere gli effetti della Legge del terzo su Cavalli,
Terzine, Sestine, è sviluppare una “moltiplicazione
di eventi” e allora si otterranno le note proporzioni dei due terzi di
presenze e un terzo di assenze. Naturalmente con le stesse deviazioni dei
numeri pieni. Questa però è un’altra storia perché, per avere un senso, la
moltiplicazione di eventi deve essere sempre completa e non parziale. Questo
significa che può essere usata sulle sestine dove, tramite il “quadrato”, si riesce a produrre le
proporzioni della Legge del terzo. Su Terzine o Cavalli il quadrato sarebbe
troppo grande e il gioco troppo lungo. Potrebbe essere usata una
“moltiplicazione di eventi” parziale corrispondente a un ciclo assoluto (36 spin), ma qui sconfiniamo in un altro tipo di
giochi.
Vi dirò di più. Come carattere io
sono piuttosto prudente e giorni fa ho rispolverato la cosiddetta “puntata allargata” che deriva da un
nostro gioco di parecchi anni fa. Scelta una Chance per il gioco (per esempio
Pieni), inizio l’attacco puntando prima per esempio la Sestina o la Terzina che
comprende quel pieno perché, sbagliando il pieno, si può vincere sulla Sestina
o Terzina. Naturalmente si incassa di meno, ma si incassa comunque qualcosa.
Quando la sestina o la terzina non hanno più un incasso sufficiente ad ottenere
un utile, passo ai cavalli e, infine, ai pieni e cioè sulla Chance che è alla
base del gioco. Non spendo di più di ciò che avrei speso sui Pieni, ma
certamente incasso di meno quando appare il numero del gioco base prima del suo
tempo. L’importante però è comunque l’incasso, anche se non dovuto a un numero
del gioco base. A quel tempo mi bastavano tre o quattro di questi incassi per
andarmene dal Casinò con qualche lira in più.
Riassumendo, il concetto è che
oltre un ciclo logico la ricerca di
qualsiasi risultato è molto più aleatoria e se qualche volta può andar bene,
arriverà il momento che vi farà saltare della cassa. Il vostro segmento di
permanenza contraria sarà arrivato. Ricostruendo invece il tutto da capo,
darete modo alla roulette di cambiare andamento e abbandonerete quella parte di
numeri che erano destinati a non darvi il risultato. Poiché le partenze e le
chiusure all’interno del ciclo logico non sono tutte uguali, se prima avete
trovato una certa difficoltà, poi troverete una conclusione facile. Almeno si
spera…!!!
Allora, chi sa guardare vince
perché la “spettanza probabilistica
visiva” non sbaglia. La roulette può ritardare la combinazione o il
disegno, ma alla fine ciò che è previsto accade. Un valido aiuto sarebbe la partenza
dell’attacco da una “condizione ottimale”.
Il sistema CERBERUS è al momento in stallo, sia perché non ricevo i test (per
la verità laboriosi) sia perché la montante usata non mi convince. Una montante
scaglionata a masse pari non ti porta al salto della cassa, ma neanche ti da un
vantaggio se le molteplici chiusure non vincono al primo colpo. In pratica le
Figure chiudono, ma tu non ne trai un vantaggio reale. Poiché sono impegnato su
un altro gioco sui Numeri Pieni, ho interessato Cristina (la ricordate) e altri
corrispondenti a provare un altro tipo di montante o quantomeno a trovarne una
loro. Con le montanti non sono mai stato un gran ché.
PROPOSTA
Nel 1986 ho pubblicato il mio primo libro “LA FINE DELL’AZZARDO” i cui contenuti li potete trovare nel Sito.
A suo tempo è stato venduto dal Comm. Delaiti del Centro Studi di Bologna, ma
poiché mi ritrovo ancora circa 500 copie, lo metto a disposizione di chi non ne
è in possesso ad un costo che in pratica rimborserà le spese di spedizione (o
poco più). Ho pensato che è inutile tenerle a marcire in cantina e preferisco
distribuirle a chi ne è interessato. Basta richiederle a me tramite e-mail.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato; se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli.)