30/10/14

SPETTANZE PROBABILISTICHE

E’ consuetudine considerare la “spettanza probabilistica” come la possibilità che ha ogni numero della roulette di sortire ad ogni spin. Questo è sacrosanto perché i numeri sono sempre tutti lì e la pallina non ha memoria dei numeri sortiti in precedenza. Ad ogni spin può sortire qualsiasi numero, anche quello appena sortito nei tre o quattro spin precedenti (si parla di sei ripetizioni come massimo). Ho definito questa spettanza come “assoluta” perché si riferisce al singolo spin che quindi, essendo appunto singolo, non può tener conto degli effetti della Legge del terzo. Gli Americani aborriscono questa legge e non ne vogliono sentir parlare. Dicono che è un sistema perdente, come se questa legge fosse realmente un sistema. E’ risaputo che gli Americani affrontano qualsiasi cosa con il “paraocchi” e vogliono soltanto giochi che abbiano una percentuale di vincita sul continuo della permanenza. Siete mai andati negli Stati Uniti? Se vi fermate a mangiare in un fast food dove un piatto è “pollo e patatine” e un altro è “beef e insalatina”, e voi chiedete invece pollo e insalatina, non ve lo danno perché non è contemplato nel menù. Fare una combinazione diversa da quella stabilita non rientra nel loro modus operandi.

Con la roulette è la stessa cosa. Se gli parlate di Legge del terzo vi ridono in faccia perché per loro è assodato che è perdente. Ma perdente che cosa? La Legge del terzo è solo una “tendenza” e, applicata sulla Chance giusta (numeri pieni) e nel modo corretto, è infallibile. Badate bene, è infallibile nel suo risultato finale; trarne un vantaggio è un’altra cosa. E’ infallibile per chi sa come utilizzarla e sa come “guardarla”. Per chi non ha questa capacità è aleatoria e a lungo andare subisce le sue naturali deviazioni cui è soggetta.

L’intento degli Americani potrebbe essere giusto, ma sappiamo che gli scarti, le frequenze e i calori sono imprevedibili e, come ho sempre affermato, chi segue sempre la stessa linea di gioco sul continuo della permanenza, prima o poi incontrerà il suo segmento di permanenza contraria. Per non parlare poi della “simmetria” e del “principio di invarianza” sulle Chances Semplici.

con l’aumentare del numero delle prove, effettuate sempre nelle stesse condizioni, qualsiasi prodotto vincente può corrispondere a un uguale prodotto perdente”.

Ciò vuol dire che in una permanenza continua i risultati positivi hanno la stessa probabilità dei negativi, specialmente sulle Chances Semplici. L’unico contrasto a questo principio (or ora inventato) è il ciclo logico.

E’ per questo che insisto sulla “spettanza probabilistica visiva”. E’ una spettanza che non è riferita ai numeri, ma riguarda l’osservatore ed è possibile per gli effetti di una “spettanza probabilistica” che ho definito “relativa” e cioè dell’impossibilità della roulette di far sortire tutti i 37 numeri in un ciclo logico. In pratica è ciò che ci si aspetta di vedere dagli effetti della Legge del terzo. Anche se il termine “impossibilità” è in teoria usato impropriamente, è giusto praticamente.

L’errore di ogni sistemista è il proseguimento della partita dopo l’aver ottenuto un risultato, positivo o negativo che sia. Lo sconfinamento dal ciclo logico ci porta in un campo indeterminato dove può accadere di tutto e la Legge del terzo non ha più un senso. E’ inutile usare montanti più o meno resistenti: G7, D’Alembert, Americana Martini, Limousine, Wells, Guetting, Labouchere, Fibonacci e chi più ne ha più ne metta. Se la Chance che punti non ti esce, non c’è montante che tenga. Se ciò che cerchi deriva da una permanenza continua (oltre un ciclo logico) puoi aspettare ciò che cerchi ben oltre le tue capacità economiche.

L’unico appiglio che ha il sistemista è l’osservazione di ciò che succede ai numeri pieni in un ciclo logico. Non guardate Cavalli o Terzine o Sestine. Queste combinazioni contengono più di un numero e, come ho più volte ribadito, non sono rappresentative della Legge del terzo. Possono mantenere le proporzioni, ma molto spesso deviano in allargamenti o calori molto più persistenti dei numeri pieni. L’unico modo per mantenere gli effetti della Legge del terzo su Cavalli, Terzine, Sestine, è sviluppare una “moltiplicazione di eventi” e allora si otterranno le note proporzioni dei due terzi di presenze e un terzo di assenze. Naturalmente con le stesse deviazioni dei numeri pieni. Questa però è un’altra storia perché, per avere un senso, la moltiplicazione di eventi deve essere sempre completa e non parziale. Questo significa che può essere usata sulle sestine dove, tramite il “quadrato”, si riesce a produrre le proporzioni della Legge del terzo. Su Terzine o Cavalli il quadrato sarebbe troppo grande e il gioco troppo lungo. Potrebbe essere usata una “moltiplicazione di eventi” parziale corrispondente a un ciclo assoluto (36 spin), ma qui sconfiniamo in un altro tipo di giochi.

Vi dirò di più. Come carattere io sono piuttosto prudente e giorni fa ho rispolverato la cosiddetta “puntata allargata” che deriva da un nostro gioco di parecchi anni fa. Scelta una Chance per il gioco (per esempio Pieni), inizio l’attacco puntando prima per esempio la Sestina o la Terzina che comprende quel pieno perché, sbagliando il pieno, si può vincere sulla Sestina o Terzina. Naturalmente si incassa di meno, ma si incassa comunque qualcosa. Quando la sestina o la terzina non hanno più un incasso sufficiente ad ottenere un utile, passo ai cavalli e, infine, ai pieni e cioè sulla Chance che è alla base del gioco. Non spendo di più di ciò che avrei speso sui Pieni, ma certamente incasso di meno quando appare il numero del gioco base prima del suo tempo. L’importante però è comunque l’incasso, anche se non dovuto a un numero del gioco base. A quel tempo mi bastavano tre o quattro di questi incassi per andarmene dal Casinò con qualche lira in più.

Riassumendo, il concetto è che oltre un ciclo logico la ricerca di qualsiasi risultato è molto più aleatoria e se qualche volta può andar bene, arriverà il momento che vi farà saltare della cassa. Il vostro segmento di permanenza contraria sarà arrivato. Ricostruendo invece il tutto da capo, darete modo alla roulette di cambiare andamento e abbandonerete quella parte di numeri che erano destinati a non darvi il risultato. Poiché le partenze e le chiusure all’interno del ciclo logico non sono tutte uguali, se prima avete trovato una certa difficoltà, poi troverete una conclusione facile. Almeno si spera…!!!

Allora, chi sa guardare vince perché la “spettanza probabilistica visiva” non sbaglia. La roulette può ritardare la combinazione o il disegno, ma alla fine ciò che è previsto accade. Un valido aiuto sarebbe la partenza dell’attacco da una “condizione ottimale”.


Il sistema CERBERUS è al momento in stallo, sia perché non ricevo i test (per la verità laboriosi) sia perché la montante usata non mi convince. Una montante scaglionata a masse pari non ti porta al salto della cassa, ma neanche ti da un vantaggio se le molteplici chiusure non vincono al primo colpo. In pratica le Figure chiudono, ma tu non ne trai un vantaggio reale. Poiché sono impegnato su un altro gioco sui Numeri Pieni, ho interessato Cristina (la ricordate) e altri corrispondenti a provare un altro tipo di montante o quantomeno a trovarne una loro. Con le montanti non sono mai stato un gran ché.


PROPOSTA
Nel 1986 ho pubblicato il mio primo libro “LA FINE DELL’AZZARDO” i cui contenuti li potete trovare nel Sito. A suo tempo è stato venduto dal Comm. Delaiti del Centro Studi di Bologna, ma poiché mi ritrovo ancora circa 500 copie, lo metto a disposizione di chi non ne è in possesso ad un costo che in pratica rimborserà le spese di spedizione (o poco più). Ho pensato che è inutile tenerle a marcire in cantina e preferisco distribuirle a chi ne è interessato. Basta richiederle a me tramite e-mail.





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 Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato; se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste. 

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09/10/14

FIGURE DOZZINE

Mentre giocavo su un noto Casinò on line, il croupier si è soffermato a parlare delle Figure sulle Dozzine. Diceva che se si vuole tentare di indovinare una Figura su una Dozzina, si deve aspettare che un numero di questa esca (o sia già uscito) per tentare che la Dozzina si ripeta allo spin che viene dopo, per prendere una Figura di 2 colpi e anche al successivo per prendere una Figura di 3 colpi.

Da come si è espresso e in base a quanto ho sentito, per lui le Figure sulle Dozzine/Colonne riguardano solo la ripetizione di due, tre o più volte consecutive la stessa Dozzina o Colonna. Non credo che la sua conoscenza si limiti a questa visione delle Figure sulle Dozzine o sulle Colonne però, l’aver descritto le loro Figure soltanto come filotti, mi ha lasciato perplesso. Il croupier in questione non è un inesperto sullo studio della roulette, anche perché ho sentito che sta per pubblicare un suo libro sull’argomento che, mi pare, sia composto di 900 pagine? Ho deciso allora di descrivere cosa sono le Figure sulle Dozzine o Colonne. Si tratta di cose ovvie e generalmente conosciute dai sistemisti ma, visto che qualcuno non le conosce, dopo aver descritto le Figure sulle Semplici (che sono a modalità 2), vediamo in questo contesto le Figure delle Chances a modalità 3.

CHANCES A MODALITA’ 3
FIGURE DI 2 E DI 3
Sappiamo che le Chances a modalità 3 sono le Dozzine e le Colonne perché i loro componenti, a differenza di quelli delle Semplici a modalità 2 (R/N, P/D, M/P), sono tre. Per le Dozzine i loro componenti sono indicati con le lettere: P M D sul lato sinistro guardando il tavolo e D M P sul lato destro. Le lettere non vogliono dire (come qualcuno ha argutamente sentenziato) “Prima Me li Dai, e Dopo Me li Pigli”, ma semplicemente “Première Moyenne Derniere”. Per le Colonne ci sono semplicemente tre spazi alla fine del tavolo senza alcuna indicazione. Vediamo allora queste Figure che riguardano indifferentemente Dozzine o Colonne. I componenti la Chance sono indicati con i numeri 1 2 3.

FIGURE DI 2
Due spin di roulette compongono una Figura di 2 e le Figure possibili sono 9.
  
   


FIGURE DI 3
Tre spin di roulette compongono una Figura di 3 e le Figure possibili sono 27.

  
Per il momento non mi soffermo su come devono essere giocate quando si cerca la vincita su più Figure perchè seguono gli stessi principi delle Figure sulle Chances Semplici. Quando al colpo successivo non c’è una scelta possibile, si anticipa il colpo al secondo o primo termine delle Figure. Qui non ci sono due Semichances in contrapposizione, ma ce ne sono tre e quindi l’anticipo va fatto solo nel caso in cui allo spin successivo si dovessero giocare tutti e tre gli elementi della Chance. Se per esempio si devono giocare le Figure 2 3 1 e 2 3 3, non c’è da fare alcun anticipo perché si aspetterà che esca la Dozzina 2 e poi la 3. A quel punto si giocheranno le Dozzine 1 e 3 che, uscendo, ci fanno vincere. Se invece si devono giocare le Figure 2 3 1, 2 3 2, e 2 3 3, si aspetta che al primo termine esca la Dozzina 2 e poi si fa l’anticipo al secondo termine giocando la Dozzina 3 perché, uscendo quella, al successivo spin si formerà per forza una delle tre Figure ricercate. Quindi, l’anticipo al secondo termine va fatto quando si devono cercare le tre Figure che hanno i primi e i secondi termini uguali. L’anticipo al primo termine va fatto quando si devono giocare nove Figure che hanno il primo termine uguale, come per esempio le nove che iniziano tutte con l’1, il 2, o il 3.

Un altro modo di giocare le Figure a modalità 3 è quello di giocare individualmente una Figura alla volta secondo la sua probabilità di sortita (beato che ci riesce) e giocare in successione i tre termini di quella Figura. La cosa può essere fatta con semplici puntate in successione che si fermano alla prima vincita.

Oppure si può applicare un “Paroli” alle tre puntate. Si parte con un pezzo (che aumenterà se il paroli fallisce nel corso dei vari tentativi) e, in caso di vincita si ripunta il tutto sul secondo termine (3 masse) e, in caso di vincita, si ripunta per la terza volta il tutto sul terzo termine (9 masse), incassando 27 volte la massa iniziale. Il problema è individuare la Figura vincente perché, o ci si concentra sul filotto (come prospettato dal croupier) o si dovranno frazionare le puntate fra le Dozzine o Colonne contenute nelle Figure su cui si tenta il Paroli. Naturalmente, in questo caso la vincita sarà inferiore perché le puntate iniziali riguardano più di una massa e il risultato finale sarà inferiore di tutte le masse iniziali dei Paroli falliti.

Il gioco prospettato dal croupier lo si fa generalmente in Paroli, ricercando un filotto abbastanza lungo da ottenere una vincita soddisfacente per la giornata. Quante volte assistete alla sortita per 5-6 e più volte della stessa Dozzina? Si può dire che un tale filotto ci sia quasi ogni giorno. Il problema è indovinare quale sarà la Dozzina che subisce tale filotto e per non farcelo scappare, perché magari lo stiamo aspettando su una Dozzina diversa, non c’è altra soluzione che iniziarlo sulla Dozzina appena sortita. Questo però accorcia di un colpo il Paroli, il ché vuol dire una possibilità di riuscita in meno che per esempio al quinto colpo del filotto equivale a 243 masse spettanti di diritto, ma non vinte perché il primo termine del filotto ci è servito per individuare la Dozzina.

Ecco un suggerimento che per la verità non ho mai messo in pratica. Se si fa un gioco sui Pieni o sui Cavalli, gli incassi saranno abbastanza remunerativi da sostenere un piccolo pezzo puntato in Paroli sulla Dozzina sortante. Un pezzo anche inferiore della metà o anche di più di quello di base del gioco sui Pieni o Cavalli. Tutti quei piccoli pezzi persi saranno recuperati dagli incassi del gioco base, ma quando si presenterà il filotto, quel piccolo pezzo potrà arrivare a 3, 9, 27, 81, 243, 729 e oltre, piccoli pezzi.

In pratica è la stessa cosa che faccio io con lo zero quando gioco sui Cavalli o sui Numeri Pieni. Visto che lo zero è una tassa, io la pago realmente spin dopo spin e addebito il suo costo alla montante che applico sui Cavalli o sui Pieni. Nelle mie ultime tre sessioni di gioco lo zero non mi si era presentato per 200 spin (5,40 suoi cicli logici) e avevo pagato la sua tassa con un relativo minor incasso sulle vincite del gioco base, ottenendo, alla fine delle sessioni, una vincita inferiore a quella che avrei ottenuto se non avessi puntato costantemente lo zero. Vincite in ogni caso ottenute con un maggiore incremento della montante a causa dei pezzi puntati sullo zero. Alla fine lo zero è sortito e in un sol colpo ho recuperato lo scoperto di quell’ultima partita ottenendo 14 pezzi di utile anche senza aver chiuso il gioco base. A quel punto potevo proseguire il gioco base ricominciando dal primo scaglione della montante. Oppure potevo accontentarmi dell’utile conseguito con lo zero e interrompere la sessione. Si perché non bisogna guardare se ci sono ulteriori vincite possibili, ma bisogna guardare se l’utile che hai ottenuto ha raggiunto le tue aspettative di vincita. Questa regola ti mette al sicuro da sorprese inaspettate quando già sei contento dei risultati e quindi sei più vulnerabile nei casi di nuove negative. Se queste ti capitano all’inizio della sessione, sono recuperate con una certa forza combattiva; se ti capitano a fine sessione, quando sei ormai contento dei risultati, sono di solito recuperate con nervosismo e con il pericolo di fare cose azzardate.

Attualmente ho finito lo studio e la ricerca della conduzione ottimale di CERBERUS. Si tratta di un gioco sulle Chances Semplici con il quale sono sempre riuscito a racimolare dai sei ai dieci pezzi con una puntata massima di 32. Ho cercato di renderlo il più sicuro possibile, ma i test hanno trovato una sequenza perdente dopo 230.000 spin (vedi post del 16/7/14). Non è detto poi che tale sequenza non sia superabile con adeguate manovre finanziarie, ed è quello che ho cercato di fare. Il fatto poi che ci sia una sola sequenza perdente in circa 400.000 spin, potrebbe anche significare che un simile evento non lo si incontrerà mai nel corso della nostra attività roulettistica. Inoltre ricordiamoci che il “campo di atterraggio” del nemico (banco) è sempre leggermente superiore al nostro e che ogni volta che la pallina “atterra” non subisce probabilità relative. L’unico modo per ottenerle è appunto la quantizzazione della permanenza in Figure, ma in una permanenza di 400.000 spin può succedere di tutto.

Ora sto scrivendo il trattato definitivo che è stato modificato più volte per rendere il gioco più sicuro. Alla fine di questa impegnativa fatica lo distribuirò (previa richiesta) ai possessori delle FIGURE DIMEZZATE perché il gioco è una sua evoluzione. Se giocato come prospettato nel trattato, si riesce sempre a portare a casa dai 6 ai 10 pezzi e quindi il gioco non è per giocatori che pretendono vincite eclatanti, ma per giocatori sistemisti che hanno la pazienza di aspettare una determinata “condizione ottimale”.

Da un paio di settimane sono passato a un gioco meno “palloso” fatto prima sui Cavalli e poi portato sui Numeri Pieni. Vi preannuncio che è un portento ed è abbastanza limitato nelle esposizioni. Quando avrò finito di scrivere CERBERUS inizierò questo nuovo gioco che già mi ha dato notevoli soddisfazioni.

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(Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.)
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