16/11/12

UOMINI CONTRO


Sono veramente fiero di appartenere al genere umano. In ogni parte del mondo, in qualsiasi stato si vada, fra gli esseri umani c'è quella "sana competizione" che provoca l'impoverimento di molti a vantaggio di pochi.

E' ciò che sta accadendo in Italia con il proliferare dei Casinò on line. Io gioco regolarmente su un noto Casinò che dà un minuto e mezzo di tempo tra uno spin e l'altro. Non gioco in nessun altro Casinò on line perchè non mi danno il tempo per fare i miei calcoli e le mie puntate. Si sa che più colpi tirano più guadagnano e meno si lascia pensare il giocatore, più questo perde. Lasciamo stare le roulette con il processore perchè sappiamo che non sono altro che delle slot machines che alla fine devono incassare la loro percentuale. Già ne abbiamo discusso.

Avete fatto caso come sono aumentate ultimamente le pubblicità di nuovi Casinò on line? Pensate che i loro gestori lo facciano per beneficenza? Perchè vi promettono "bonus" di vari importi se vi registrate e versate il vostro denaro? Perchè vi promettono buoni, punti e regalie di vario genere se fate un certo quantitativo di movimento con le vostre puntate? Vi siete chiesti perchè se giocate con il telefonino vi regalano bonus di migliaia di Euro da dividere tra i migliori giocatori? Sembrano tutti Babbi Natale che dispensano regali e vincite a tutti coloro che giocano nei loro siti. A quanto sembra, nello stagno delle "anatre" si sono moltiplicati i "caimani".

Gli imbonitori che fungono da croupier si complimentano in continuazione con chi vince grosse cifre (da 200 a 1.200 e oltre Euri) cercando così di invogliare gli altri giocatori più modesti ad aumentare le puntate per vincere di più. In un certo senso mi fanno anche pena perchè sono costretti a parlare in continuazione e per farlo a volte se ne escono con banalità che ti fanno ridere. In oltre sono costretti ad assistere ai salassi che subiscono i giocatori; al flusso di tutti quei soldi che vanno nelle loro tasche soltanto come stipendio mensile (almeno credo). Le croupier signorine continuano a mostrare le loro file di bei denti bianchi in sorrisi forzati e ti invogliano a puntare su questa o quella Chance. Ce n'è una che parlando ride in continuazione: che voglia sottolineare la comicità della situazione? Figuratevi che c'è gente che comunica con loro su un social network. Praticamente sono i "polli" che familiarizzano con chi poi li "spenna" e se li mangia in padella.

Ma che fine hanno fatto i nikname che facevano vincite da 900, 1000, 1200 Euro? E' strano ma non si sentono più nominare dagli imbonitori. Come mai? E sì che erano elogiati ed enfatizzati perchè erano i "giocatori vip".

E' proprio strano perchè uno che vince quelle cifre dovrebbe continuare a giocare e non sparire di punto in bianco. Che siano diventati tutti ricchi e quindi non hanno più bisogno di giocare? Forse! O forse hanno finito quei soldi che avevano risparmiato con anni di lavoro?

Nel post del 27 Aprile scorso ho pubblicato questa mail di un lettore.

"Ho letto di un ragazzo che in un mese ha giocato 97.000,00 euro online al casinò ........... senza vincere nulla ...ma è possibile?".

E' possibile; specialmente se questo ragazzo faceva parte dei "giocatori vip" tanto enfatizzati dagli imbonitori televisivi.

Questo è il destino di tutti i giocatori casuali e anche sistemisti che non abbiano le idee chiare su cosa può succedere alla roulette. Ogni sistema che non abbia una ragione valida per vincere e soggetto alla "Legge sulla distribuzione delle Figure". Per Figura non si intende soltanto le Figure delle Chances Semplici, ma qualsiasi altra combinazione di numeri o Chances Multiple. In base a questa Legge, qualunque sia la lunghezza di una Figura, questa ha il diritto di sortire secondo una proporzione che dimezza le probabilità con l'aumentare dei suoi termini. Ciò vuol dire che i colpi di 1 sono il doppio dei colpi di 2, che sono il doppio di quelli di 3 e così via. Per esempio, in base a questa Legge, una qualunque Figura di 8-9 colpi sulle Semplici ci uscirà in media dopo 128-256 partite vinte e siccome ogni partita produce 1 pezzo di utile, quella partita perdente si riprenderà tutti gli utili precedenti e, nel caso della roulette, ci sarà in più l'erosione della tassa dello zero che si mangerà il 50% della puntata ogni 37 colpi di media. Tutto questo non riguarda soltanto le Semplici, ma è anche rapportabile a qualsiasi combinazione di numeri si possa scegliere, sia casuale, sia in qualche modo ragionata. Tutto questo non riguarda soltanto ciò che si gioca, ma riguarda anche le volte che si gioca. In pratica si perde sempre per la "Legge sulla distribuzione delle Figure", che rivendica i suoi diritti proporzionalmente alla quantità dei numeri giocati e alle volte che si gioca.

Ciò non vuol dire che alla roulette non si può vincere; sarà sufficiente riconoscere l'inizio di quella "Figura" contraria e interrompere l'attacco. La ricostruzione di una nuova partenza rimetterà a zero il "contatore" della distribuzione delle Figure e il recupero di quella piccola esposizione avverrà in poche partite prima della nuova Figura contraria.

Questo però è il comportamento di un giocatore avveduto, che sa ciò che sta facendo e che sa dosare le masse proporzionalmente ai possibili scarti della roulette. E' facile vincere alla roulette e non per un singolo sistema, ma è anche facile perdere e ciò generalmente avviene perchè non si sa riconoscere che quando la roulette ti ha dato a sufficienza, poi ti toglie anche tutto: non per ragioni fatalistiche, ma semplicemente perchè cambia l'andamento che aveva seguito fino a quel momento. Tanto per farmi capire, cosa succede a una permanenza che dopo 20 colpi non ha doppioni? E' semplice: prima aveva un andamento in allargamento e ora avrà un andamento in calore doppiando i numeri che prima non ha doppiato. E' un esempio banale, ma è rapportabile a qualsiasi andamento che può influire in un modo o nell'altro nel nostro gioco.

Resta il fatto, cari amici casinisti, che il proliferare dei Casinò on line ci indica che i gestori guadagnano e il popolo si impoverisce. Ultimamente ho visto una pubblicità dove una bella signorina, passando di fianco a un tavolo, lanciava le palline della sua collana dentro il cilindro della roulette e queste occupavano tutti i numeri. Visto com'è facile vincere?

Per il momento per me è facile vincere perchè ho trovato l'equilibrio dei giochi, ho abbandonato l'azzardo e non me ne frega più di tanto vincere molto in una seduta. Sono convinto che anche se giocassi 24 ore al giorno non riuscirei a perdere la modula di 1000 pezzi che uso ad ogni seduta. Ciò nonostante, arrivato a 40-50 pezzi io smetto perchè non mi diverto più. Ormai è diventata una routine e siccome sono occupato a scrivere il nuovo libro sul Baccarat, non mi impegno a cercare qualcosa di nuovo alla roulette.

La continuazione del test su Baccarat (Punto/Banco) ha dato 430 pezzi in 90 taglie. La media si mantiene abbastanza alta sui 4,77 pezzi per taglia. L'importante è mantenere l'esposizione entro determinati limiti in un test di 5000 taglie. Naturalmente ricorreremo all'informatica perchè fare un test così grande a mano non è possibile.

Vai al Sito.

Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)


10/11/12

CAPITOLO ABBANDONATO


Il post del 27 ottobre parlava di gioco in differenziale. Allora era applicato a un gioco dove due giocatori avevano una "quasi uguale" opportunità di successo e i risultati su 160 taglie di P/B erano di 423 pezzi di utile con esposizioni non superiori ai 100 pezzi e puntate non superiori ai 32. Questo era il gioco che avevo riservato al mercato americano, dove i "contatori di carte" a Black Jack stanno cercando una alternativa alle loro attività, bloccate dalle Case da gioco.

Come sempre accade, però, l'evoluzione ci ha messo lo zampino e il gioco primario si è notevolmente migliorato, rendendo quasi inutile il secondo giocatore. A questo punto ho deciso di semplificarmi la vita togliendo dal libro il gioco differenziale perchè il secondo giocatore si è ridotto a vincere un pezzo ogni 6-7 taglie di media. Ciò vuol dire che il giocatore primario perde una partita ogni 6-7 taglie, ognuna delle quali è composta di 8-9 partite di media. Per il momento su 37 taglie (le stesse del precedente gioco) gli utili dell'unico giocatore sono di 195 pezzi e cioè con una media di 5,27 pezzi per taglia. Bisogna tener presente che ogni taglia è giocata fino alla sua fine e che quindi molte volte, se si fermasse il gioco a 4-5 pezzi di utile, il guadagno totale sarebbe molto superiore perchè non ci sarebbero molti tempi morti nel recupero di molte esposizioni.

Resta il fatto che ho scritto un capitolino sul gioco in differenziale e siccome non voglio cestinarlo definitivamente, ho deciso di pubblicarlo. Non si sa mai che a qualcuno faccia piacere leggerlo.

IL GIOCO IN DIFFERENZIALE
"Il gioco in differenziale è un modo di utilizzare due giocatori che giocano entrambi sulla stessa Chance. Naturalmente devono tenere linee di gioco diverse (con sistemi diversi) e possono anche usare montanti diverse. Il sistema che vedremo utilizza due giocatori che ricercano la propria chiusura in due punti diversi dello schema. Avremo un primo giocatore che ricerca la vincita in modo continuo in una parte dello schema e un secondo giocatore che interviene quando la permanenza si allarga nel suo campo di gioco. Vediamo perchè è utile ricorrere a due giocatori in un sistema che prevede la formazione di un disegno tendenziale.
Per quale motivo un giocatore di Chances Semplici entra in negativa con il suo gioco? Perchè segue una linea logica di sviluppo tendenziale delle Figure disponibili e prima o poi queste non escono per un lungo periodo nel modo previsto. Ogni volta che fa le sue puntate esce la Chance opposta e si formano così Figure da lui non giocate. Questo succede continuamente e se tali deviazioni si protraggono nel tempo, possono creare grosse esposizioni di cassa. A quel punto il giocatore spera che la tendenza del momento cambi linea e perciò continua imperterrito nella sua ricerca primaria, che però generalmente lo porta al salto della sua cassa. Egli non può cambiare il suo gioco durante la strada perchè ciò che sta cercando può uscire proprio in quel momento. Una volta scelta la strada, generalmente il giocatore va fino in fondo: o la permanenza ritorna sulla sua linea di gioco, o la sua cassa finisce per il protrarsi di quell'andamento contrario. Ciò succede a qualsiasi sistemista che tenga una linea di gioco costante e sempre uguale, anche se giustificata da una tendenza statistica. Tutto questo si chiama "scarto" che, come si riferisce a un ritardo di Chance, può anche riferirsi al ritardo dei risultati in una ricerca logica. In sostanza, un giocatore che non ottiene per lungo tempo la configurazione che sta giocando subisce uno scarto che rientra nelle stesse caratteristiche degli scarti alla roulette, o a qualsiasi altro gioco casuale e quindi anche al P/B.
Per ridurre gli effetti dello scarto, ho pensato di far intervenire un secondo giocatore che entrerà in gioco in tutti quei momenti in cui la permanenza non produce il disegno ricercato e che quindi si allarga in una zona o in un disegno che non sono di competenza del primo giocatore. In questo modo il secondo giocatore interviene soltanto in determinati momenti in cui il primo si trova in difficoltà e può così mitigare la sua esposizione incassando degli utili che altrimenti andrebbero persi. Questi saranno utili temporaneamente fittizi, ma che diverranno reali nel momento in cui il primo giocatore rientrerà dalla sua esposizione. In pratica ho introdotto la "temporalità" nella conduzione del gioco, dove il secondo giocatore interviene soltanto durante alcuni sviluppi della permanenza. Ciò significa che egli può entrare in gioco, sospendere il suo attacco e rientrare in un altro momento nella stessa taglia o in taglie successive. La sua azione sfrutta quelle periodiche deviazioni dalla tendenza che renderebbero la vita difficile al primo giocatore. Si tratta di un gioco doppio sulla stessa Chance Semplice e può essere applicato sia alla roulette, sia al Trenta-Quaranta, sia al Punto-Banco. Per comprendere tale meccanismo vediamo alcuni esempi di gioco in differenziale. Per semplicità entrambi i giocatori puntano sulla stessa Chance ma in tempi diversi. La montante è quella utilizzata con il gioco e la vedremo in seguito.

Come potete notare, il primo giocatore ha realizzato 4 pezzi di utile, mentre il secondo ne ha realizzati altri 4 ma 3 dei quali erano fittizi perchè non aveva puntato niente. La contabilità generale, però, ha incassato 8 pezzi e cioè la somma di quelli contabilizzati da entrambi i giocatori. Questo è il risultato di un gioco in differenziale. Non ci sono mai pezzi persi e alla fine tutto rientra nel risultato finale. Naturalmente bisogna che entrambi i giocatori arrivino a chiudere la propria montante. In caso contrario la cassa generale totalizzerà in meno i sospesi dei due giocatori."

Questo era il piccolo capitolo dedicato al gioco in differenziale.
 
 
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03/11/12

LO ZERO PER AMICO



Da quando la roulette esiste in questa forma definitiva, lo zero è sempre stato considerato come un nemico. Sto parlando di roulette francesi, che si trovano nei Casinò terrestri e con con un solo zero che alla sua sortita imprigiona le puntate sulle Semplici. Non parlo di roulette con doppio zero o roulette "on line" dove le Semplici sono perse al 100%.

Se si fanno giochi sulle Chances Semplici, lo zero rappresenta la tassa che ci fa perdere il 50% della puntata fatta nel momento della sua sortita. Da qui deriva anche la definizione che generalizza il vantaggio del banco sul giocatore. Tale vantaggio viene generalmente definito come "tassa dello zero" per indicare che la roulette ha un pagamento proporzionalmente iniquo rispetto alla totalità dei numeri disponibili. In pratica rappresenta il 37° numero mentre il banco paga in proporzione a 36 numeri.

Lo zero rappresenta una tassa anche quando giochiamo Chances Multiple come cavalli, terzine, sestine, dozzine e colonne, non solo per l'iniquità dei pagamenti che vengono fatti come se lo zero non esistesse, ma anche perchè è escluso dalla simmetria dei loro giochi.

Per quanto riguarda la Chance Multipla dei Pieni, un giocatore casuale può puntare lo zero come un qualsiasi altro numero e la tassa che deve pagare è dovuta soltanto all'iniquità del pagamento. Un sistemista sui numeri Pieni invece, considera generalmente lo zero come estraneo al suo gioco, semplicemente perchè non rientra nella simmetria dei suoi schemi. In questo caso, oltre all'iniquità del pagamento, il sistemista dovrà pagare l'esclusione dello zero dal suo gioco. Tutto ciò perchè lo zero è un numero che non può essere inserito in uno schema senza modificarne la struttura simmetrica.

Durante la mia carriera di sistemista ho sempre escluso lo zero dai miei giochi che si sono succeduti sulle varie Chances. Che giocassi terzine, sestine o pieni, non puntavo mai lo zero, semplicemente perchè non rientrava nella simmetria dello schema. Questo fino a poco tempo fa.

La svolta è avvenuta da quando ho abbandonato i giochi sulle Terzine (gioco da me preferito per lungo tempo) dedicandomi esclusivamente ai Pieni. Come tutti i principianti, molto tempo fa avevo la convinzione errata che più numeri si coprivano, più aumentavano le possibilità di beccare il numero uscente. Naturalmente si doveva nel contempo giocare una Chance che avesse un pagamento abbastanza remunerativo e i 12 pezzi della Terzina mi sembravano sufficienti per una manovra finanziaria che avesse una certa resistenza.

Da quando sono passato a giocare esclusivamente Pieni, utilizzo sempre schemi simmetrici che escludono lo zero ma, a differenza di prima, lo punto costantemente e non per recuperare un po' di esposizione, ma per andare in utile con un sol colpo. Lo zero è diventato il mio Jolly; il numero che indipendentemente dall'esito del sistema mi permette di recuperare tutta l'esposizione e ottenere il mio utile.

Si tratta di un solo numero che paga, come tutti gli altri, 35 volte la posta che è il massimo incasso consentito alla roulette. Il suo costo è facilmente assorbito dalla montante sugli altri numeri perchè anch'essi incassano il massimo. Naturalmente questo ha una ragione se gli altri numeri sono puntati a masse diverse perchè seguono linee di gioco diverse. In caso contrario la sua puntata sarebbe uguale a tutti gli altri numeri (cosa pur sempre valida) ma non si parlerebbe più di recupero e utile, bensì di guadagno uguale a tutti gli altri.

In questo modo lo zero è diventato il nostro amico e, pur pagando una tassa per l'inequità del pagamento, la sua sortita ci permette di azzerare l'esposizione e darci un utile. Senza la sortita dello zero il gioco si svolge regolarmente sugli altri numeri e se i diversi giochi praticati concludono le loro chiusure tendenziali, il suo sarà stato un costo che non avrà condizionato più di tanto la montante utilizzata per i diversi giochi.

In una delle ultime sere stavo giocando con due sistemi in allargamento e, a metà partita, è uscito lo zero che, tolta l'esposizione totale, mi ha lasciato un utile di 20 pezzi. Lo scopo era stato raggiunto e oltretutto si erano sviluppati molti numeri con pochi doppioni. A quel punto mi aspettavo l'inizio di una serie di doppiaggi e perciò ho stoppato la partita. Infatti, per ben 10 colpi non avrei vinto con entrambi i giochi perchè i doppioni sono entrati a ripetizione frammisti a uno o due numeri di allargamento ma non puntati. Verso la fine del ciclo le vincite ci sono state, ma mi sarebbero costate termini di montante fino a 7-8 pezzi per pieno. Avrei ottenuto lo stesso il mio utile, ma con qualche sofferenza in più.

Ieri sera poi, non ho addirittura giocato i miei soliti due o tre sistemi perchè lo zero è uscito cinque, forse sei volte in una ventina di colpi. A quel punto ho lasciato perdere i sistemi perchè avevo raggiunto comunque lo scopo.

Quindi, in molti casi lo zero è la nostra salvezza e se durante la partita non esce, ci penserà il gioco a recuperare il suo costo.

Lo zero non è più un nemico.

Sono sempre impegnato nella stesura del nuovo libro sul Punto-Banco e quindi non posso dedicarmi alla pubblicazione dei nuovi giochi che sto utilizzando alla roulette on line. Mi trovo in una difficoltà espositiva: la descrizione di più interventi, differiti nel tempo, nella stessa riga che contiene più interventi. Esporre 3-4 puntate in orizzontale è facile, basta sfalsare i colori della scrittura. L'impossibile è esporre i mutevoli effetti di quelle puntate sempre nella stessa riga. Specialmente se i dati si riferiscono a due Chances. Dovrò ricorrere al verticale, anche se occupa più spazio.

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