Giornata
difficile. Ero arrivato a 42 di utile ma ho proseguito la
partita; anche per vedere se l’utile si sarebbe incrementato dopo
aver raggiunto un certo sviluppo. Invece l’avanzamento della
permanenza ha prodotto un certo equilibrio nelle aperture (non molte:
6-8) che però mi ha portato a uno scoperto di circa 200 pezzi. Prima
vincita dopo 52 spin. Seconda dopo 2; terza dopo 22; quarta dopo 1;
quinta dopo 4; sesta dopo 1. Massima puntata 4 pezzi per pieno.
Naturalmente ho usato una progressione lenta per evitare grossi
scoperti. Ho recuperato lo scoperto rinunciando però all’utile già
acquisito in precedenza. Ho pareggiato e già questa è una vittoria.
Mi pare che dopo un certo sviluppo la spettanza relativa sia meno
frequente nel senso che le vincite si possono distanziare molto di
più che all’inizio quando abbiamo più disparità di avanzamento
delle Terzine. Andando avanti nella stessa partita che ha dato un
utile si arriva inevitabilmente all’avanzamento del non selezionato
e allora c’è da combattere. Confermo che raramente la
continuazione di un gioco che si costruisce in uno schema porta a
incrementare le vincite iniziali. Inizialmente ti da un certo utile
che può essere più o meno sufficiente. A questo punto dovresti
stoppare la partita e ricostruirne una nuova con numeri nuovi, ma la
pigrizia e il tempo necessario alla ricostruzione ti inducono a
proseguire la partita in corso e a questo punto la Legge
dell’equilibrio ti frega aumentando le aperture e ritardando le
successive chiusure, anche se statisticamente certe.
Giornata
negativa e stop loss a -300. Dopo questa ennesima scornata
finalmente mi sono convinto che per qualsiasi gioco la continuazione
dopo il raggiungimento di un utile porta immancabilmente al periodo
negativo. Avevo raggiunto un utile di 33, ma per non
ricominciare il gioco dal principio, anche questa volta ho proseguito
per ulteriori vincite. E si che ero consapevole di questa possibilità
molto probabile, ma per pigrizia ci sono nuovamente cascato.
Purtroppo il nostro peggior nemico è il nostro carattere. Qui ci
vorrebbe il carattere di un amico (Stanislao da Sorrento) che prima
di giocare aspetta un ciclo di 36 e poi un ulteriore mezzo ciclo di
18. Se alla fine ci sono le condizioni, attacca a giocare. Se non ci
sono non gioca e ricomincia tutto da capo. Si autodefinisce
“attesista”. Chi ha una tale pazienza??? Io no!!!
GIOCO
NUOVO.
Sono
arrivato alla conclusione che non è corretto pretendere che la
roulette produca i numeri che vogliamo produca, anche se il probabile
sviluppo è statisticamente corretto. Nella maggior parte delle
partite avviene ciò che hai previsto, ma poi arriva l’andamento
contrario in cui escono sempre i laterali dei numeri puntati. Viene
perfino da pensare che lo facciano apposta, ma in realtà la cosa è
possibile e quindi prima o poi avviene. Oggi sono ritornato alla
vecchia conclusione che dobbiamo essere noi ad adattarci agli
sviluppi della roulette e quindi ho ripreso un gioco sui quadrati
applicato alle Sestine. Anche qui ricerco un disegno statistico, ma
siccome lo schema è “a costruzione”, è la roulette
stessa che produce il disegno con le sortite casuali delle Sestine.
Non sono più io che cerco un disegno predeterminato su una
impostazione già definita in partenza, ma lo lascio fare alla
roulette. Possiamo dire che è una costruzione a “SVILUPPO
RELATIVO”, mentre una impostazione predeterminata è a
“SVILUPPO ASSOLUTO”. Il disegno è geometricamente casuale, e
quindi viene completato con la casualità prodotta dalla ruota. Se si
presenta male si può anche scegliere di non giocare e ricostruire il
tutto. Come prima giornata mi ha dato 48 pezzi dovuti alle
vincite interne alle Sestine (come avviene con L’EVENTO LIMITE
CERTO). Applico questa tecnica perché gioco con pezzi minimi e alla
prima vincita ricostruisco tutto da capo. Non voglio più infognarmi
nei giochi continui. Come seconda opzione devo vedere se è fattibile
anche con le Terzine con le quali si spenderebbe di meno ma, essendo
12, ci sarebbero più vuoti che potrebbero rendere incerte alcune
chiusure. In ogni caso anche qui bisogna vedere se vi è sempre una
chiusura statisticamente certa.
Sulle
Terzine è fattibile ma naturalmente, essendo la geometria uguale a
quella delle Sestine, i disegni di chiusura hanno delle possibilità
in più di ritardare il loro completamento e qualcuno anche di non
formarsi. C’è anche una maggiore possibilità di allargamenti. Ho
incaricato uno dei due Alessandro con cui sono in contatto di
verificare tale possibilità. Nel frattempo oggi ho fatto il gioco
sulle Sestine e in 32 colpi ho totalizzato i 53 pezzi di utile
che mi sono prefissato come limite di gioco. Le partite sono state
due. Con la prima ho realizzato 31 pezzi e con la seconda 22
totalizzati con lo zero. Poiché avevo ottenuto lo scopo, ho
interrotto la sessione, ma al colpo successivo ci sarebbe stata
un’altra chiusura e quindi il gioco avrebbe vinto anche senza
l’aiuto dello zero. Naturalmente il gioco base non prevederebbe una
puntata che coinvolge Carrè, Cavalli e Pieni, ma per provare la
validità degli attacchi io gioco con pezzi minimi e quindi cerco di
aumentare la resa che altrimenti sarebbe di ben pochi Euro. Giocando
invece con pezzi da Casinò, la resa di una sessione con la pura
selezione delle Sestine sarebbe di 2 o 300 Euro con pezzi da 20.
Sempre che il gioco funzioni e che lo si affronti nei giusti modi.
In
questa terza giornata di gioco ho affinato gli attacchi scegliendone
due nel settore sinistro e due in quello destro. Se alla prima
vincita sono in utile, abbandono il tutto e ricostruisco il gioco. Se
invece sono rimasto in perdita, abbandono il settore dove ho vinto e
proseguo sull’altro per un’altra sola chiusura. Non ricerco più
altre vincite nel settore dove ho fatto la chiusura, ma lo abbandono
perché so che le vincite ci saranno anche nell’altro settore. In
questo modo limito enormemente la possibilità degli allargamenti e
quindi elimino la possibilità di forti scoperti. La scelta del gioco
soltanto su due aperture per settore non è un azzardo perché so che
lo schema completamente riempito conterrà la chiusura su tutte le
sei colonne. Ciò è dovuto alla casualità degli inserimenti e
quindi non ci saranno più situazioni di scarto negativo. La
conseguenza è che anche se una Sestina dovesse ritardare per 50
colpi, a me non procurerebbe alcun danno perché non entrerebbe mai
in gioco e se in gioco ci fosse già, verrebbe presto sostituita da
un’altra Sestina che prende il suo posto. Seconda cosa importante è
che ho finalmente imparato che la ricerca di altre vincite sulla
stessa partita porta invariabilmente a una lotta contro la permanenza
contraria. Memore di quanto affermato anni fa da un vecchio croupier,
sto assumendo la giusta mentalità:
“se
i giocatori se ne andassero subito dopo aver fatto una vincita, non
esisterebbe più la roulette”.
A
questo punto bisogna mettersi in testa che il fine del giocatore
serio non è “passare 3-4-5 ore di tempo al Casinò”. Non è
nemmeno cercare vincite esorbitanti. Il giusto fine è realizzare il
guadagno prefissato nel minor tempo possibile. Tutto il resto porta
alla disfatta.
Oggi
ho fatto tre partite in cui alla prima ho totalizzato 31 pezzi. Alla
seconda Winga non mi ha confermato una puntata anche se l’avevo
fatto con largo anticipo e naturalmente è uscito il numero 1 che mi
avrebbe dato un buon utile (Carrè e due Cavalli). Allora ho
proseguito con le puntate senza considerare il numero e, dopo il 18,
è riuscito nuovamente l’1 che a questo punto mi ha dato solo 7
pezzi di utile. Ricordo che in altre occasioni Winga ha fatto la
stessa cosa e ciò mi puzza non poco. Non posso dire nulla ma se
passano 10 secondi dalla conferma e questa non viene accettata, non
si resta con una buona impressione del Casinò. Alla terza partita ho
totalizzato altri 25 pezzi e quindi ho smesso con 63 di utile.
Proseguirò senz’altro con questo comportamento che necessita di
molta pazienza nella ricostruzione delle partite.
Giornata
breve con tre partite un po’ difficili e 45 di utile. Alla
seconda partita sono risalito di 12 numeri ma, anche così, il
legamento con la permanenza passata porta a una difficoltà nelle
chiusure. Alla terza non sono risalito e la vincita è scaduta
presto. E’ decisamente meglio avvalersi di numeri nuovi ad ogni
partita.
Oggi
ho provato a dividere lo schema quadrato in 3 settori che vengono
attaccati da tre giocatori distinti. In questo modo non ho
allargamenti a più di 2 Sestine per giocatore, anche se nell’insieme
ne punto 4 o 5. Naturalmente in certi casi su un giocatore si possono
concentrare più di due Sestine, ma io resto sempre sulle prime due
che sono entrate in gioco. Ogni giocatore segue la sua strada e
siccome le chiusure richieste sono 4 per giocatore, ho modo di
dilazionare le masse puntate. Ogni giocatore avrebbe in totale 8
chiusure possibili, ma io ne sfrutto soltanto una per tipo e per
colonna. In questo modo mi allargo molto più difficilmente. Come
prima giornata e poiché ho iniziato tardi, l’utile è stato di 41
pezzi. Non si finisce mai di trovare nuovi tipi di attacco.
Stamane
ho ripensato ai vantaggi dello SVILUPPO RELATIVO. Questo tipo
di rilevazione influenza enormemente il “gioco settoriale”
e cioè quando si divide il tappeto in settori, ognuno dei quali
ricerca la propria configurazione vincente. Cosa succedeva con quel
tipo di rilevazione? Succedeva che i settori non in ritardo
chiudevano il loro gioco, mentre quello che si metteva in ritardo
doveva essere sostenuto con aumenti di puntate che potevano diventare
anche insostenibili. Ciò capitava a causa di un iniziale
allargamento di settori in gioco e gli incassi di quelli che
chiudevano non erano sufficienti ad andare in utile, obbligando così
il giocatore a cercarlo con successive chiusure. Questo era il punto
debole del gioco settoriale: lo scarto negativo di un settore.
Con
lo sviluppo relativo ciò non può più succedere perché, a turno,
tutti i settori vengono riempiti con i singoli elementi della
Chance su cui si sta giocando. In ogni settore può entrare un
qualsiasi elemento perché non è più l’elemento stesso che
produce la configurazione vincente, ma è solo la sua posizione.
Ogni posizione può contenere uno qualsiasi degli elementi della
Chance e quindi il gioco resta fisso solo fino al ritorno degli
inserimenti in quel punto. Ecco che la configurazione vincente non è
più soggetta al ritardo dell’elemento, ma solo al ritardo della
posizione. La cosa è ben diversa perché la posizione può contenere
qualsiasi elemento, mentre l’elemento è uno solo e nei giochi
normali se è in ritardo non chiude la configurazione prevista, o la
ritarda magari oltre la nostra capacità di sostenimento. Con
l’utilizzo dello sviluppo relativo non ce ne frega niente del tal
numero o della tal Sestina; ci interessa soltanto la sua posizione
all’interno di uno schema appositamente creato. Che poi questo
schema sia unico o diviso in settori, questo costituisce la modalità
di attacco.
Oggi
ho iniziato a giocare in questo modo e devo dire che non è male.
Devo affinarlo nelle scelte di attacco in modo che non ci siano
allargamenti nelle Sestine da mettere in gioco. Cosa facile a dirsi
ma in quanto a farsi, non è così semplice. L’unica possibilità è
quella di confinare gli attacchi in un solo settore e siccome alla
fine questo si riempie quasi completamente, si può limitare gli
attacchi al massimo su due Sestine. Su 5 forme di attacco ci saranno
quelle che chiudono nella giusta posizione. A causa di continue
modifiche nella scelta del disegno migliore ho dovuto un po’
battagliare ma senza mai superare i 150 di scoperto. Alla fine ho
ottenuto 27 di utile e ho interrotto la sessione per ora di
cena.
Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra
Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo
i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli
altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un
politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo,
altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate
in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per
la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche
morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere
(non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!)
(Provocazione).