Chi
alla roulette affronta un'unica linea di gioco, sia statistico su
frequenze scarti o equilibri, sia a spettanza probabilistica visiva
(risultato atteso), è soggetto alla capacità elusiva della
permanenza (prodotto della roulette).
Naturalmente
il risultato atteso può essere ricercato soltanto all'interno di un
ciclo logico, oltre il quale è inutile andare perchè la sua
formazione è giustificata soltanto entro tale limite (Legge del
terzo). Come qualsiasi altro evento ricercato, anche il risultato
atteso è soggetto allo scarto negativo ed è sbagliato ricercarlo
oltre il proprio ciclo logico perchè verrebbe meno la ragione che lo
giustifica. Un normale "scarto negativo probabile" assume
il valore dei 4/5i della radice quadrata del totale dei
colpi considerati. Uno scarto eccezionale arriva anche a 5 volte tale
valore (concetto di deviazione standard). E' chiaro che tutto ciò si
estende in modo proporzionato a tutte le Chances e quindi qualunque
sistema, che abbia un'unica evoluzione, a lungo andare si troverà a
subire simili scarti secondo una frequenza e una durata che saranno
determinati dalla statistica.
Questo
è il destino di chi persegue un'unica linea di gioco applicata su
uno schema globale e con un'unica cassa. La spettanza probabilistica
visiva, applicata a uno schema globale, è destinata a incontrare il
disegno contrario alla sua configurazione vincente e la durata di
tale evento può raggiungere 5 volte il valore dello scarto negativo
probabile.
Un
altro problema è l'unicità della "chiusura". Quando la
configurazione vincente ottiene la sua vincita, significa che il
disegno ricercato si è "chiuso" e quindi abbiamo ottenuto
una "chiusura". A questo punto, siccome l'unico
attacco che abbiamo ricercato si è chiuso, dobbiamo ricostruire il
tutto e cercarne un altro. Il guaio è che se prima abbiamo subìto
una negativa, non è detto che la cosa non possa ripetersi nella
partita successiva. Questi sono i difetti di un gioco globale,
portato avanti con una cassa globale e che ricerca un'unica
configurazione globale vincente.
Come
si può allora superare questo inevitabile destino? Non sto parlando
di gioco casuale dove si puntano numeri che fra loro non seguono un
percorso logico. Sto parlando di un'unica "linea di gioco"
che alla fine di un suo percorso dovrebbe dare la configurazione
vincente.
La
risposta è logica e coerente. Bisogna creare più risultati attesi
in modo che la negatività di uno possa essere supportata dalle
regolarità degli altri. Dico supportata perchè quella particolare
capacità elusiva, che la roulette può mettere in atto in quel
momento, ben difficilmente riguarderà tutti i diversi risultati
attesi e senz'altro non potrà durare in eterno anche solo su uno di
essi. Una volta l'ho "supportata" per 39 spin e ho comunque
chiuso la sessione con più di 60 pezzi di utile. Pensate che la
probabilità di sortita di quella linea di gioco è di una ogni
quattro spin.
Perchè
il sistemista comune perde? Perchè di solito segue un'idea, la gioca
per qualche tempo e poi, visto che la combinazione non esce, cambia
combinazione; magari proprio quando dopo pochi spin quella
combinazione esce. Il suo errore è che insegue un'unica
combinazione; un'unica idea che cambia alla prima difficoltà o al
suo fallimento. Del resto questo comportamento è anche logico perchè
a causa dello scarto quell'unica combinazione lo può anche portare
ai massimali del tavolo o al salto della cassa.
La
creazione e sviluppo di diverse linee di gioco ci permette invece di
sfruttare diversi risultati attesi e sarà molto difficile che tutti
incontrino nello stesso momento la loro permanenza contraria.
Inoltre, con più linee di gioco possiamo contare su più vincite
(chiusure) perchè, una volta ottenuta la chiusura su una di esse, ci
saranno le altre che proseguono per la loro strada e la linea che ha
chiuso può rientrare rimettendosi essa stessa in gioco. L'unico
pericolo sarà dato dallo scarto negativo di una linea di gioco nel
suo momento di maggiore impegno, ma in ogni caso questo evento è
superabile dalla regolarità delle vincite sulle altre lineee di
gioco. E' solo una questione di pazienza e di recuperi ottenuti dalle
linee regolari, finchè anche quella linea "dormiente"
chiude e allora il tutto rientra nella normalità con una normale
cadenza delle chiusure.
Questa
è una nuova concezione di attacco che certamente non deriva da
un'improvvisa illuminazione spirituale. Sono arrivato a questo punto
dopo anni di sperimentazioni e miglioramenti dei continui punti di
arrivo che si sono succeduti lungo la strada, ognuno dei quali mi
sembrava ogni volta il definitivo. E invece no...!!! Il giorno dopo,
ecco che mi viene l'idea migliorativa e quindi giù di nuovo a
modificare il tutto. Ne sanno qualcosa Alberto e Alessandro e anche
Luca e Davide (testatori informatici) che non fanno in tempo a
soffermarsi su un'idea, che già quell'idea è superata.
Del
resto lo studio della roulette comporta tutti questi sviluppi. Vi
riporto la premessa pubblicata nel mio Sito:
"Alla
roulette non s'inventa nulla. Il gioco è li; basta solo scoprirlo:
esiste già e si trova in un "limbo"
tra infinite possibilità mai trovate. Ogni tanto uno vi si addentra,
inciampa in una di queste possibilità e allora grida:
"Eureka,
ho inventato un gioco"
In
realtà ha solo fatto un percorso in quel "limbo",
attraversato da migliaia di strade e ciò che ha "trovato"
è solo un granello di sabbia in una grande spiaggia fatta di
granelli di sabbia."
Il
ritrovamento di un "granello di sabbia" non implica la fine
di una ricerca. Senz'altro ce ne saranno altri di migliori. Per il
momento il migliore (o forse il preferibile dato che non ritorno mai
sui miei passi) è l'ultimo della trilogia con il quale ho realizzato
i seguenti utili per sessione testandolo in reale:
46, 53, 48,
20, 60, 49, 57, 61, 71, 75, 73, 56, 66, 71, 29, 84.
Questi
utili derivano dal frutto di una valida selezione su diversi
risultati attesi, aiutata però da anticipazioni sulle possibili
deviazioni su tali risultati. Se si realizza un risultato atteso, si
chiude una linea di gioco con il suo utile. Se non si realizza il
risultato atteso, si realizza comunque un incasso e si prosegue per
il risultato atteso che alla fine deve realizzarsi. Tutto ciò lo si
fa nei momenti impegnativi e non nelle prime fasi di attacco dove gli
esiti non hanno grande importanza perchè non si è ancora giunti a
scoperti importanti. Finora non ho mai superato i 400 di scoperto,
pur forzando il gioco in certi momenti difficili.
Secondo
la mia esperienza non ci può essere un attacco che per lungo tempo
riesca a vincere facilmente avvalendosi della sola selezione. Ci
saranno sempre i periodi della permanenza contraria che devia dal
risultato atteso. Quando sulle Chances che compongono le linee di
gioco si fa una scelta, capiterà sempre la permanenza che continua a
far sortire le Chances non puntate, che non chiudono la
configurazione vincente; la modificano ma non la chiudono. Allora la
combinazione cambia e si prosegue l'attacco sempre su quella linea di
gioco, ma quella "fedifraga" della roulette continua a far
sortire le Chances di quella linea, che però non chiudono. A volte
sembra che la roulette sia pilotata e invece il tutto fa parte della
grande varietà delle permanenze che si incontrano e delle loro
capacità elusive. Il fatto è che quando va tutto bene non ci diamo
peso e passa tutto inosservato, mentre quando va male lo notiamo e ci
resta impresso nella mente. Comunque alla fine si forma la
configurazione vincente e allora si va in utile o si recupera gran
parte dello scoperto. Il restante dello scoperto lo si recupera con
le altre linee di gioco o anche con la stessa che nel frattempo è
rientrata in campo.
Purtroppo
non ho ancora condotto questo gioco con l'utilizzo della sola
selezione. L'ho affrontato secondo il mio carattere, nel senso che
bisogna saperlo condurre; bisogna restare calmi nei momenti iniziali
che presentano poche aperture e forzare nei momenti in cui le linee
di gioco sono mature. Tutto ciò lo si acquisisce dalla cadenza media
delle chiusure. Poi bisogna anche anticipare le deviazioni elusive
della permanenza perchè sono proprio quelle che ti portano alla
negativa. Il tutto poi dev'essere condotto in un tavolo di roulette
che ti dia il tempo di calcolare i cambiamenti e fare le puntate. Non
è facile e molte volte per la fretta commetto anch'io delle sviste.
Finisco di scriverlo, ma solo utilizzando la pura selezione. Come lo
gioco io sarebbe molto complicato. Infatti, come posso descrivere una
manovra finanziaria che si applica secondo la quantità delle
aperture, la cadenza delle chiusure, la diversità delle puntate
sulle Chances da puntare? Non vi è una progressione fissa come su un
gioco a rosso e nero. Qui le puntate si incrementano secondo lo
scoperto raggiunto, secondo la quantità delle puntate e secondo la
distanza dalla precedente chiusura. Questo è come lo gioco io, ma se
devo proporlo in un trattato, dovrò descriverlo nelle sue operazioni
essenziali con la pura selezione e cioè senza anticipazioni sulle
possibili deviazioni della permanenza e senza puntate allargate. Ci
vorrà un po' più di cassa che però non dovrebbe superare i 1000
pezzi. I due amici lo stanno testando.
Riassumendo,
sono convinto che un gioco con la pura selezione sia soggetto a forti
scoperti a causa delle permanenze elusive prodotte dalla roulette.
Con questo gioco lo si potrebbe verificare con test informatici, ma
la programmazione di un simile gioco è molto difficile. Per il
momento lo faccio testare manualmente a Alessandro e Alberto, nella
speranza che la pura selezione non arrivi a scoperti che oltrepassano
i 500 pezzi.
Negli
infiniti segmenti di permanenza che la roulette produce ci sarà
sempre quello che si adatta al contrario della nostra selezione.
Quest'ultimo sistema della trilogia arriva sempre alle chiusure sulle
sue diverse linee di gioco e con una pura selezione ciò comporta un
impegno di cassa che non dovrebbe superare i 500 pezzi. Questo
significa che i pezzi base devono per forza essere modesti e non
importanti. Se si dovessero impiegare pezzi importanti, la conduzione
del gioco dovrebbe essere molto più prudente di quella che faccio io
e ciò comporta anche lunghi periodi di stallo con scoperti che
comunque non dovrebbero superare i 20-40 pezzi. Con questa tattica
gli utili non sarebbero come quelli da me ottenuti, ma si
aggirerebbero intorno ai 10-20 pezzi per seduta. Questa è la mia
impressione su questo gioco.
Vi
è però anche un'altra considerazione: utilizzando pezzi piccoli si
possono rinforzare le Chances della selezione di modo che gli utili,
anche se costituiti di pezzi modesti, a fine sessione arrivano a
essere ben sopra i 100.
Un'altra
cosa: ultimamente faccio un gioco continuo, con permanenza personale.
A ogni sessione mi accodo al punto di arrivo della precedente e
attacco le vecchie aperture e per le partenze mi ricollego ai
precedenti punti di arrivo. Non ho riscontrato differenze, anche
perchè i risultati attesi non dipendono dalla cronologia della
permanenza, ma dalla quatità dei risultati inseriti in appositi
schemi.
Questa
è la mia attuale esperienza.
Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il
tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perchè
ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per
mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non
potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci
sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta
resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di
vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci
sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un
pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).