18/06/15

CONSIDERAZIONI

Ogni tanto faccio qualche giretto nei Forum e ultimamente ho trovato un thread con delle discussioni degne di essere esaminate, anche perchè mi riguardano.

L'argomento si svolge sul come vengono affrontate le questioni che riguardano uno studio per vincere alla roulette. Essendo questo un Blog (spazio in cui uno dice ciò che pensa) mi diverto ad analizzare parte di quanto è stato postato nel thread. Questo è il post iniziale intitolato “Considerazioni sui sistemi vincenti, sui milioni di colpi e sulla casualità del generatore”.

TUTTI i sistemi conosciuti (il maiuscolo è causale) sono uguali al gioco del comunista, leggi giocare a caso. Marigny, zantiflore, papi e tutte le interpretazioni conosciute di Alost, nonché i cicli chiari di Sadia. Su quest’affermazione non si discute. Nessun vantaggio selettivo, nessuna vincita a massa pari, nessuna riduzione degli scarti.

Per quanto riguarda Marigny, Papi, D'Alost, Sadia, non ho osservazioni da fare. Per quanto riguarda Zantiflore, direi che fra i suoi vari vantaggi selettivi qualcuno è interessante, anche se le varie possibilità di sviluppo a volte diventano insostenibili (anche qui bisogna vedere con quale cassa e con quale conduzione). Per quanto riguarda la vincita a massa pari, non l'ha mai presa in considerazione perchè sarebbe penalizzata dalla simmetria con il banco. Per quanto riguarda la riduzione degli scarti, anche questa non l'ha mai presa in considerazione perchè non rientra nei suoi metodi di studio e oltretutto ci può sempre essere lo scarto che supera il precedente. Inoltre, quanto dura il rientro? Lo scarto può aumentare sempre più, intervallato da piccoli rientri prima di rientrare definitivamente.

I casi sono 2:
    1) la roulette è un generatore casuale perfetto.
    Dimostrare che esistono tecniche che possono ricavare eventi (leggi previsioni) in grado di discostarsi dalla casualità (anche saltare meno spesso del previsto dalle leggi della probabilità è discostarsi dalla casualità) sarebbe un evento di risonanza planetaria, sconfesserebbe tutta la matematica e le conoscenze finora raggiunte. Un evento nell’evoluzione dell’uomo più determinante dell’invenzione della ruota e del fuoco. Il buon Albert E, comparato allo studioso di turno sarebbe un bambinetto di prima età scolare cui viene assegnato il sostegno.

La roulette è un generatore casuale ed è proprio per questo che si possono ricavare eventi prevedibili. Se non lo fosse, non si potrebbe ricavare niente perchè non si saprebbe quali eventi si realizzerebbero. Se poi sia perfetto, è una questione che riguarda il suo stato fisico. Se invece facesse sempre gli stessi eventi, non sarebbe più casuale. E' la casualità che determina gli eventi prevedibili e basta soltanto saperli individuare. Non serve Einstain ma solo una buona dose di osservazione e combinazione degli eventi. La matematica c'entra poco, c'entra la statistica e il numero delle prove effettuate sempre nelle stesse condizioni all'interno di un ciclo chiuso; meglio se “quantizzato”. Zantiflore l'ha chiamata “spettanza probabilistica visiva”.

    2) la roulette NON è un generatore casuale perfetto.
    Dimostrare che esistono tecniche che possono indurre la roulette a non agire da casuale, avrebbe una risonanza enorme (non come il 1° caso ovviamente). In tutto il mondo si parlerebbe della scoperta; l’autore diventerebbe ricco e famoso in pochi giorni.

Come può una tecnica indurre la roulette a non agire da casuale? Lo si può fare solo truccandola e ciò non ha niente a che fare con il fatto se la roulette sia o non sia un generatore casuale perfetto. Quale tecnica potrebbe indurre la roulette a non agire casualmente? La telecinesi? Forse dovresti sostituire “tecniche” con “studi” e “indurre” con “capire che la roulette non agisce da casuale”. Questo avrebbe un senso.

    Come si definisce se un sistema è casuale o meno? Si agisce secondo i parametri della scienza, non secondo il blaterale degli illusi.

Credo volesse dire “se un sistema è valido o meno”. Se è un sistema, come può essere casuale? A meno che tu non intendessi per “sistema” la roulette stessa, nel qual caso non si concorda con il resto della frase.

    Sono stati effettuati test comparativi su tutti i sistemi conosciuti, Zantiflore del libro “la fine dell’azzardo” compreso. I test venivano effettuati nel seguente modo (parliamo ad esempio di Marigny, chances semplici, ma lo stesso concetto si applica alle multiple). Un programma esamina tutte le permanenze conosciute (e anche quelle generate, in differente sede). Quando il sistema test ricava la previsione, vengono seguite in contemporaneamente 4 casse:
    a) Marigny b) Anti Marigny (il contrario) c) Il comunista (sempre rosso) d) Una chances presa a caso. Il risultato? Assoluta compatibilità dei 4 grafici e perdita finale simile. Chiaramente gli analisti seri eseguono test di vario tipo: riferito alla giornata, riferito a stop in vincita o perdita, casse di sedute, casse generali ecc.. ecc..
    Marigny, Zantiflore, Felixs, Alyette DEL TUTTO UGUALE A GIOCARE A CASO.
    Questo è quello che dicono i veri esperti, questo è quello che dice la scienza ufficiale.

Come si fa ad applicare lo stesso concetto a Semplici e Multiple? E poi, i test sono stati fatti su cicli chiusi o sul continuo della permanenza? Il ciclo chiuso ci da un risultato standard che non devia molto dalla statistica; il continuo della permanenza può dare l'esatto contrario di uno scarto positivo e anche oltre. Naturalmente dipende dalla grandezza delle Chances utilizzate. E poi: si è il test comportato come si comporterebbe un essere umano nelle varie occasioni di gioco? E poi, come fai a dire che i test eseguiti in tutte le parti del mondo sono come quelli da te descritti? Conosci tutti gli analisti e i veri esperti del mondo?

    Ho testato anche le teorie recenti di Nino? Assolutamente no: ho l’attrezzatura mentale necessaria per capire che la cosiddetta legge del terzo non può apportare alcun vantaggio selettivo. Non necessito di testare ogni idea di ogni studioso.

Prima del motore a scoppio si andava a cavallo e nessuno pensava che si potesse viaggiare a 300 Km orari o che si potesse addirittura volare. La Legge del terzo apporta vantaggi selettivi; basta solo trovarli, quindi revisiona la tua attrezzatura mentale perchè c'è qualcosa che non va. Certo non tutto ciò che ho scritto porta alla perfezione, ma dire che non porta a un vantaggio selettivo non corrisponde alla realtà. Sarà una selezione soggetta a scarti negativi, ma comunque c'è. Se non avessi trovato le precedenti ipotesi di gioco, non sarei arrivato dove sono ora. Se si accettano incondizionatamente vecchi postulati, non ci si evolverà mai. Come fai a sapere se uno dei tanti studiosi ha inventato il motore a scoppio, se non esamini tutti i suoi studi fino all'ultimo? Ti annoierai un po' lungo il percorso, ma alla fine arriverai a ciò che l'autore definisce “una grande scoperta”: la vincita costante proprio tramite la Legge del terzo.

    In ogni campo dello scibile, comunque è chi va contro l’opinione diffusa che deve apportare prove, non il contrario. Ovvero chi pensa che una farneticante teoria sia superiore al gioco del comunista non deve dirlo a chiacchiere, ma deve presentare prove, o avere il buon gusto di tacere. In altri termini non devo dimostrare io che ogni pietra non sia filosofale ma, chi pensa di averla (???) deve dimostrare la trasformazione del piombo in oro.

Già il termine “farneticante” indica una convinzione e le convinzioni potrebbero essere sbagliate se non ci si è informati delle evoluzioni avvenute dopo aver maturato la convinzione. Per il fatto delle “prove” hai ragione. Per modificare l'opinione diffusa e i comportamenti che l'hanno prodotta, ci vogliono le prove. Vedrò di accontentare l'opinione diffusa, anche se l'infallibilità la si deduce dal gioco stesso.

    Riguardo l’affermazione da stra-dilettanti allo sbaraglio che non servono i milioni di colpi giocati per testare un sistema (ovviamente il numero di colpi dipende dalla resistenza della montante; per la massa pari ci vogliono molto meno colpi). Immaginiamo che pingo e pallo, dopo 40 anni di studi trovano una selezione + manovra che in 50k colpi risulta vincente. Pingo dice: “che me frega dei milioni di colpi, io nella vita giocherò massimo 50k, vado a giocare domani”. Pallo, ben più furbo, dice: aspetta un momento, io di lavoro faccio il tassista (massimo rispetto per i tassisti, sia chiaro) fammi spendere 4 soldi per una consulenza da un professionista del settore. E va da Tizio e gli espone il suo caso. Tizio essendo una persona molto bene educata, non lo ride in faccia e accetta di fornire consulenza. Programma il sistema, lo lancia per un campione di 100 vite (e sono ancora poche), ovvero 50k x 100 = 5 milioni e mostra i dati a pallo: su 100 persone che giocano tutta la vita, solo 3 chiudono in vincita, le altre 97 perdono tempo e soldi (oltre a immani spese di gestione). Pallo capisce che ha il 3% di probabilità di vincere dopo 50k colpi, prende il sistema e lo usa per gli areoplanini di carta. E’ più furbo il cretingo, pardon, pingo o pallo?
Bella esposizione, ma hai fatto tutto tu. Hai stabilito quanti vincono e quanti perdono. Ciò deriva dal fatto che per te tutti i sistemi sono perdenti? Ma se ce ne fosse uno, che non conosci, di vincente?

Considerazioni finali sulla non casualità del generatore. Sperare che con la legge del terzo (ma quale legge!), si possa entrare nella non casualità del generatore è un controsenso: essa si basa proprio sulla casualità. Tempo perso. E’ possibile che la roulette in alcuni momenti non dimostri casualità perfetta? Sono scettico ma potrebbe essere. Autori contemporanei (matematici) ben più blasonati di me e Tizio, fra cui americani e francesi si sono espressi in tal senso. Oltre ad alcuni indimenticabili grandi del passato. Possono i Theos, i dexter aver trovato questo escamotage? Non penso ma non lo escludo. Meglio dire poco e dire qualcosa di interessante e lasciare speranze e campi di studio aperti che dire tutto e levare ogni speranza. Della serie: “meglio stare zitti e dare l’impressione di essere tonti che parlare e levare ogni dubbio”.

Ho già detto prima che la Legge del terzo è prodotta proprio dalla casualità perfetta. Anche lo scarto più grande è prodotto dalla casualità. Ma secondo te, la casualità può far sortire i 37 numeri diversi in un ciclo chiuso logico? E se ammetti che non lo fa, quali sono i parametri? Se con l'aumentare del numero delle prove effettuate sempre nelle stesse condizioni si raggiunge la media di 24 presenze e 13 assenze, ciò deriva proprio dagli effetti della casualità che non può scegliere quali numeri far sortire nel ciclo logico. La Legge del terzo è proprio “figlia” della casualità. Può deviare di 4-5 o più punti in eccesso o in difetto, ma ciò rientra nelle possibilità statistiche e comunque previste dal principio di Bernoulli con la parola “tende” (presente del verbo tendere, avvicinarsi, raggiungere).

Quello che segue è il seguito di alcuni “cerebro limitati” (senza offesa).

sono d´accordo con oarcane,anche se alcuni personaggi come zantiflore affermano di non aver bisogno di testare miliardi di permanenze,perche´ha vinto per 150 sessioni di gioco:quali altre insane affermazioni saremo costretti a leggere su questo forum?

se parlate della casualita´del generatore roulette a zantiflore,vi dira´che lui e' capace di batterla con il suo ultimo sistema basato sulla legge del terzo:dove arriveremo?

Se io dico che da Marigny a Zantiflore, tutti i sistemi sono uguali al comunista lo dico perchè so quello che dico e, nessuno al mondo può smentirmi con i fatti, con le chiacchiere ok. Chi mi contraddice lo fa solo perchè è ignorante (in materia) o perchè sta in malafede.

Questo signore ha detto bene: dice quello che sa; non può dire quello che non sa e se qualcuno lo contraddice, forse è perchè sa quello che lui non sa. Forse sarebbe meglio non dare dell'ignorante a chi ti contraddice senza sapere quello che sa. Lasciamo stare la malafede perchè implica uno scopo truffaldino. Insomma, uno che a suo tempo avesse detto alla gente: “sapete che ho trovato il modo di spostarci senza cavallo?”, sarebbe stato preso per pazzo o gli avrebbero chiesto come?

Ciao a tutti , Alcuni personaggi che hanno scritto su questo forum tipo: "x y z" sostengono di riuscire a battere la "Roulette" , ed alcuni tipo: A B ed altri sostengono con prove che non è possibile batterla. I primi non portano le prove ma lo sostengono solo a parole, con delle indicazioni generiche tipo giocare solo rosso e nero, che la permanenza và assecondata ecc.ecc. a chi credere ?

Ciao a tutti, io credo che se esiste, la soluzione sia più semplice di quello che si possa pensare, senza togliere nulla ai più esperti. probabilmente loro non sono arrivati alla soluzione, non perché incapaci, pur essendo molto preparati non sono arrivati alla soluzione, probabilmente non hanno avuto l'idea giusta! Io mi chiederei ma qualcuno ci sarà riuscito? questo sarebbe un bel dilemma da risolvere prima di continuare a scervellarci per nulla.

Meno male. Qui ce n'è uno che prima di fare di ogni erba un fascio si chiede se qualcuno è arrivato a qualcosa. Infatti, la soluzione è più semplice di quanto si possa pensare, ma bisogna arrivarci. Non serve la matematica, ma l'osservazione.

Per finire questo divertimento, questa è la mail che ho ricevuto da un amico che ha saputo utilizzare e forse anche modificare qualche mio gioco passato.

Ciao Nino,
stasera mi sono divertito a leggere un forum risalente a fine maggio al quale hai (serenamente) partecipato anche tu. Era pieno zeppo di sapientoni presuntuosi e arroganti ma fortunatamente anche di persone intelligenti e dai ragionamenti per me ineccepibili (in particolare XXY, ABC, e altri), in base alla mia personale esperienza con la ruota e con il tuo approccio.
Ricorderai che la prima volta che ti ho contattato era per esprimerti la solidarietà dopo certi attacchi di un certo utente dal nick XYZ. Una volta ho ritrovato su un forum il modo di giocare di questo XYZ, il quale giocava un sistema (di Alyett se non ricordo male) con pezzi di valore elevato (30/50euro). Però a suo dire entrava in gioco solo quando si verificava una condizione estremamente favorevole, la qual cosa capitava più o meno ogni centinaio di colpi, e così vinceva sempre (gioco deprimente direi). Hai capito con che tipi capita di discutere? E non sto a dire di questi ultimi campioni di incoerenza, irrazionalità e pure malignità, ben messi in riga dai begli interventi di Roberto...che brutto mondo quello dei forum di “professionisti” (per modo di dire) della roulette. Da dilettante grazie ai tuoi giochi non ho mai perso finora, guadagno piccole ma utilissime cifre, e mi diverto pure.

Meno male che qualcuno con i miei sistemi (o modifiche) vince e meno male che qualcuno capisce la "fossilizzazione" di intelligenze non pienamente utilizzate. A questi signori direi che prima di parlare dovrebbero prima conoscere le possibili evoluzioni di chi si impegna in prima persona nel divulgare possibili soluzioni, anche se non sempre perfette e, anzi, alla lunga perdenti su milioni di spin. Ma come ho detto nel precedente post, se con un utile totale di 10.000 pezzi ne perdo 1000 in una partita, forse il gioco vale la candela. O NO...!!!

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15/06/15

PRECISAZIONI

Nel precedente post ho paragonato un contatore di carte del Black Jack a un sistemista di roulette che, avendo un gioco in cui si susseguono molte partite vincenti, può adottare una sorta di stop loss che limiti le perdite di quelle rare partite perdenti, per poi recuperare il tutto con le molte partite vincenti. Il paragone è nato da un'interpretazione di quanto mi aveva descritto un amico ex contatore di carte al B.J. Questo era il concetto, ma prontamente il mio amico mi ha corretto. Queste sono le sue mail.

Prima mail.
IL CONTATORE DI CARTE AL BLACK JACK NON POTRA´ MAI PERDERE IL CAPITALE IN UNA SEDUTA, PERCHE´LE PUNTATE PIU´ ALTE VENGONO EFFETTUATE SOLO QUANDO IL GIOCATORE HA UN VANTAGGIO MATEMATICO, MENTRE IL GIOCATORE DI ROULETTE PERDERA´ INESORABILMENTE TUTTO IL CAPITALE RICHIESTO DAL SISTEMA IN UNA SOLA SEDUTA IN CUI IL SISTEMA SALTI.
A PARTE QUESTO,IL CONTATORE DI CARTE AL BLACK JACK UTILIZZA LO STOP-LOSS O LO STOP-WIN SOLO PER FINI CHE IO DEFINIREI "TERAPEUTICI", MA MAI COME STRUMENTO NECESSARIO PER OTTENERE UN UTILE SUL LUNGO TERMINE.

Seconda mail.
PER FINI TERAPEUTICI INTENDO CHE, DATO CHE I CASINO´ SANNO CHE UN PROFESSIONISTA DI BLACK JACK PUO´ OTTENERE UN VANTAGGIO MATEMATICO DEL 2%, L´APPLICAZIONE DI UNO STOP LOSS POTREBBE CONFONDERE GLI ISPETTORI, PERCHE´CHI GIOCA CON VANTAGGIO NON HA INTERESSE A SMETTERE DI GIOCARE, ANCHE SE STA MOMENTANEAMENTE IN PASSIVO.
SE IL GIOCATORE DI ROULETTE CHE APPLICA UN SISTEMA PERDE SOLO UNA PARTE DEL CAPITALE, MA LE EVENTUALI PERDITE SONO LARGAMENTE COMPENSATE DALLE VINCITE, HA RISOLTO IL PROBLEMA: TUTTO QUESTO POTRAI SAPERLO SOLO CON UN TEST INFORMATICO MOLTO LUNGO E MINUZIOSO.
CIAO!

Terza mail.
SE IL PROFESSIONISTA HA INTENZIONE DI FREQUENTARE LO STESSO CASINO´ PER UN CERTO PERIODO DI TEMPO (PER ESEMPIO, 2 SETTIMANE DI SEGUITO), POTREBBE DECIDERE DI USCIRE QUALCHE GIORNO DAL CASINO´ IN PERDITA, O IN VINCITA DI POCO, COME SE AVESSE DECISO DI NON VOLER PERDERE CIFRE MAGGIORI, O COME SE FOSSE CONTENTO DI AVER VINTO QUALCOSA: ENTRAMBI I COMPORTAMENTI SONO TIPICI DEL GIOCATORE OCCASIONALE.
NON E´DETTO CHE RECUPERI IL TUTTO SUBITO IL GIORNO DOPO, PERCHE´ LE PERDITE POSSONO SUSSEGUIRSI, MA,SE CONTINUA IL SUO GIOCO, VINCERA´SICURAMENTE SUL LUNGO TERMINE, PERCHE´ GIOCA CON UN VANTAGGIO MATEMATICO.
IN PRATICA, UN GIOCATORE DI ROULETTE, A PARTE QUALCHE GIORNATA DI VINCITA, DOVRA´ INEVITABILMENTE PERDERE IL SUO CAPITALE SUL LUNGO TERMINE, MENTRE IL PROFESSIONISTA DI BLACK JACK VINCERA´ SICURAMENTE.
CIAO!

In pratica sembra che il professionista al B.J. se vuole non perde mai una sessione di gioco. Se lo fa è solo per gettare "fumo negli occhi" agli ispettori che lo devono considerare come un giocatore occasionale.

Però alla fine ritorniamo al punto di partenza perchè, se il professionista perde un giorno (sia pur volutamente) e poi può impiegare un paio di giorni al recupero, il paragone con il sistemista di roulette che con le molteplici partite vincenti recupera la rara partita perdente, dovrebbe essere giusto, almeno in questo caso. Che lo faccia volutamente o che gli succeda temporaneamente nella stessa sessione, egli impiega più partite per arrivare all'utile datogli dal vantaggio che riesce a ottenere in alcune smazzate dove si realizza la condizione. Quindi il professionista al B.J. ha due "momenti di attività":
1) La partita: che può essere favorevole o non favorevole al suo attacco importante con puntate di massa adeguata.
2) La manovra finanziaria: con la quale impegna piccole masse nei momenti non favorevoli e masse adeguate in quelli favorevoli in cui è maturato il suo vantaggio sul banco.
In pratica presumo che il professionista subirà molte partite perdenti a piccole masse e poche partite vincenti a masse più grandi. Non contiamo la perdita voluta di una giornata perchè è solo un comportamento che non modifica i suoi "momenti di attività".

Ma tutto questo, mi pare, non corregge il paragone fatto nel precedente post. Come il professionista di B.J. ha partite senza vantaggio (che potrebbe anche fare a meno di giocare) che gioca a piccole masse con risultati incerti, così il nostro sistemista di roulette ha qualche sporadica partita perdente nella moltitudine di partite vincenti. Naturalmente la partita perdente del sistemista non deve rimangiarsi cento utili delle vincenti perchè non ci sarebbero più le proporzioni. Forse è un paragone "tirato per i capelli", ma mi pare che entrambi raggiungano un utile frammisto a perdite e quindi ve l'ho proposto così.

Per quanto riguarda il precedente SISTEMA ZANTIFLORE, ho ricevuto questa mail dal testatore. Riguarda il solo gioco verticale.

Ti allego un ultimo test fatto su una simulazione di 40mila colpi circa e l'utile è del 5%. La cassa non è mai andata in negativo ma ha subito anche un movimento di oltre 1200pz, lo puoi vedere sul grafico che devi sempre leggere da destra verso sinistra e noterai il picco centrale che scende fino a 500pz.  


Questo è il caso in cui a una moltitudine di partite vincenti se ne frappongono alcune che necessitano di una cassa di una certa importanza. Ad ogni modo il gioco si presta a diversi tipi di attacco dei quali richiamo l'attenzione sul gioco orizzontale.

Nel sistema si andava alla caccia del filotto di 3 chiusure orizzontali e della terza chiusura verticale. Ebbene, da alcuni giorni occupo il tempo che ci vuole per costruire la partenza ottimale dell'ultimo sistema creato (non quello in questione), con un attacco su tutte le aperture orizzontali. Aspetto una partenza ottimale di almeno 9 spin e poi gioco su tutte le aperture presenti aggiungendoci quelle che si aprono durante il gioco. Vado a 3 vincite (chiusure) che nel giro di 24 30 spin ci sono sempre. Naturalmente al primo utile mi fermo e riparto da capo senza completare le tre vincite e senza risalite. Il problema è il tempo concesso tra uno spin e l'altro perchè ad ogni incasso quel settore va escluso e, se non si è in utile, si deve ricostruire le restanti puntate che nei momenti difficili possono comprendere una quindicina di numeri. Giocare quindi con un tempo di puntata inferiore agli 80 secondi, è a lungo andare un suicidio. Un altro pericolo è l'eventualità di un calore dei settori eliminati, e la contemporanea sortita di numeri appartenenti a settori non ancora aperti. Questo ci obbliga a continue puntate su settori che non si modificano durante questo tempo. Si può anche mitigare la scalata della montante mediante le iniziali puntate allargate dove, invece di puntare subito i pieni, si può partire puntado le Sestine dei settori aperti, per poi passare ai cavalli e poi ai pieni. Il procedimento già lo conoscete. Si incassa di meno ma inizialmente, con l'impiego degli stessi pezzi, si includono numeri che non avrebbero dato la vincita con il gioco base. La scelta di come procedere è vostra, ma comunque sappiate che in 36 spin i sei settori chiudono sempre e che uno non chiuda può capitare una volta su centinaia di partite. In ogni caso non si deve ricercare ulteriori chiusure dopo la terza perchè si avrebbero 18 numeri a favore e 18 contro. Come si può incontrare un filotto di 20 Passe o Manque, così si può incontrare un filotto di 20 numeri facenti parte dei tre settori esclusi in seguito alla loro chiusura.

A parte questi pericoli il gioco può dare molto, specialmente se l'andamento del tavolo è normale nel coinvolgimento dei sei settori. Non è un gioco che abbia una forte caratteristica statistica ma, come ho detto, può rendere molto. E' un gioco che non ha la pretesa di sistema, ma solo di divertimento con grandi possibilità. Se avete un po' di tempo provatelo e ne resterete soddisfatti.

NUOVA CORREZIONE
Sembra che anche il professionista di B.J. possa trovare giornate interamente perdenti, che però recupera nei giorni successivi quando trova la maturazione del suo vantaggio. A questo punto il paragone del precedente post era corretto. Evidentemente fra me e il mio amico non ci intendiamo molto bene.



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04/06/15

L'INTERVENTO UMANO

Credo che al mondo ci siano due modi di avvicinarsi alla roulette con un gioco che non sia casuale.

Del primo fanno parte tutte quelle persone che pretendono che il gioco vincente sia comprovato da test informatici su una quantità esauriente di spin. Due o tre milioni di spin, dieci milioni ancora meglio, saranno in grado di dirti se il gioco regge: se è vincente o perdente. Se dopo duecento mila spin trovi una partita perdente, il gioco stesso è perdente e non merita di essere giocato.

La cosa è strana perché quando i contatori di carte al Black Jack restavano in passivo anche per una settimana, proseguivano il loro gioco perché sapevano che il vantaggio che avevano li avrebbe portati in utile. Allora, che differenza c’è fra il loro gioco e il gioco di un sistema che regge per duecento mila spin e poi perde una partita?

Forse può capitare che invece di scadere ogni duecento mila spin, le partite perdenti alla roulette si avvicinino fra loro per due, tre, quattro volte consecutive causando così uno scoperto irrecuperabile?

Ma tutto ciò, non può accadere anche al giocatore di Black Jack?

Come il contatore di carte al Black Jack si crea una percentuale di vantaggio sul banco, così il giocatore di roulette ha un vantaggio di una quantità di partite vincenti rispetto alle perdenti e quindi, qual è la differenza? Se entrambi non procedono a “riduzione logica”, non hanno entrambi le stesse probabilità di recuperare lo scoperto e raggiungere l’utile?

INVECE NO!!!... Sembra proprio che se il gioco alla roulette non regge per almeno tre milioni di spin (minimo richiesto), sia un gioco perdente.

Il fatto è che i test non dispongono dell’intervento umano e quindi salteranno sempre tutti. E’ chiaro che per ogni gioco alla roulette c’è il suo “dritto” e il suo “rovescio”. Per quanti scarti di vantaggio ti prendi, ci sarà sempre lo scarto che supera il tuo limite, che non potrà essere portato all’estremo perché altrimenti giocheresti una volta ogni tre mesi (cifra a caso). Vorrei sapere chi avrebbe una simile costanza. Naturalmente questo è il mio pensiero e posso essere all’oscuro di realtà che superano i tre milioni di spin. Queste realtà dovrebbero però essere sempre vincenti entro i massimi del tavolo perchè, se ammettono partite perdenti, ritorniamo al punto di partenza con il paragone del giocatore di Black Jack.

D’altro canto sembra ci siano anche sistemi che reggono per tre miliardi di spin (random) ma che necessitano di una cassa che arriva a ventimila pezzi. Anche qui credo che non ci sia una conduzione a “riduzione logica” perché con i massimali del tavolo sarebbe un gioco insostenibile e i ventimila pezzi non servirebbero a niente. Certo se trovi una partita perdente ogni due miliardi di spin, diventa una questione molto favorevole sulla frequenza delle partite vincenti. Questo però è l’estremo sulla ricerca di un gioco che vinca costantemente su 2-3 milioni di spin e credo che una tale ricerca sia destinata a fallire dichiarando tutti perdenti quei giochi che non riescono a superarli. Ma se dopo 2-3 milioni di spin e nonostante 2-3 partite perse, sei in vincita? Come la mettiamo? Il gioco è valido oppure no? Vale o no la pena di ricorrere agli “stop loss” compensati da centinaia di partite vincenti? In fin dei conti è quello che facevano gli speculatori al Black Jack.

Del secondo modo di avvicinarsi alla roulette fanno parte quei giocatori che non si affidano a un sistema puro e semplice che regga per milioni di spin. Essi sanno che a lungo andare la casualità della roulette produce la permanenza contraria e quindi intervengono sul gioco adattandosi al momento contingente.

Giorni fa parlavo al telefono con uno di questi giocatori e mi assicurava che da lungo tempo è in vincita costante e a quanto ho sentito, non di poco. Lui controlla i totem dei tavoli in sala e sceglie quello che gli da la condizione per iniziare il suo gioco. Ha un sistema che gli dice cosa, quando e quanto puntare e la vincita finale è solo una questione di sostenibilità perché anche lui trova le sue partite difficili. E’ fermamente convinto che chi cerca un sistema che regga per milioni di spin non arriverà mai a nulla perché le permanenze della roulette sono infinite e ogni attacco ha le sue regole che si adattano al momento. Se uno trova un gioco lineare che regge milioni di spin, tanto meglio per lui, ma se qualcuno c’è, credo si tratti di eccezionalità molto rare.

Sono convinto che il gioco che sto ultimamente scrivendo reggerà anche a cinque miliardi di spin, tuttavia, quando lo gioco resto sempre prudente. Aspetto sempre la partenza ottimale e molte volte vedo le vincite passare senza averle puntate perché è troppo presto. Come regola mi fermo sempre alla prima vincita e vedo che se fossi andato avanti nella partita avrei fatto altre due o tre vincite nel giro di pochi spin. Quando la prima vincita ritarda, vado a ulteriori chiusure con lo scopo di non aumentare le puntate per pieno oltre i 3-4 pezzi. Tanto, su una media di 12 chiusure, non c’è pericolo di restare a secco di incassi. Posso anche scegliere su quali settori fare gli aumenti e quali mantenere a quota 1.

Tutto questo è un intervento umano di cui la macchina non può avvalersi perché è un comportamento che dipende dal momento; dall’evoluzione della permanenza; da un andamento che non è sempre uguale, per cui bisogna adattarsi.

Tutto questo lo faccio non perché altrimenti il gioco perderebbe. Lo faccio solo per limitare il più possibile una scalata di montante che non ha mai superato i 5 pezzi per pieno. La contropartita è il mancato incasso di centinaia di pezzi, ma in cambio ho una tranquillità mai provata prima. Ormai gioco senza emozioni, sapendo che la mia sessione di gioco terminerà con una vincita di 70-100 pezzi; e questo si realizza regolarmente ogni giorno.

Sono sicuro che qualsiasi test sarà fatto su questo gioco non darà che un solo risultato: la vincita costante con un impegno finanziario che, presumo, nella partita più difficile in cinque miliardi di spin non supererà i 10 pezzi per pieno a riduzione logica. Saranno contenti quelli del primo gruppo. Questa è una mia convinzione (e anche speranza) tutta da verificare non appena troverò il testatore adatto. Lo cercherò a Verona in modo di avere un contatto diretto con lui e non dover attendere la disponibilità di persone impegnate familiarmente e lavorativamente. Spero di trovarlo.

Il bello è che il gioco si basa su quella Legge del terzo che molti matematici e molti emulatori cerebro limitati dicono non esistere. Salvo poi prendere spunto da scarti negativi o positivi, o altre situazioni che altro non sono se non effetti di questa Legge.

La Legge del terzo funziona alla grande, ma tutto dipende dal come prenderla. Non credo si possa dare una spiegazione matematica del perché si “becchino” così facilmente i numeri giocati, ma ciò avviene, e a volte sembra impossibile anche a me che ho creato il gioco. Le ragioni del perché vinco le posso intuire, ma per il momento non saprei dare una spiegazione matematica. Quando allargamenti e calori (complementarità) si amalgamano in un tutt’uno di vincente, è difficile trovare una spiegazione, ma il risultato finale è costante e molto stabile.



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