Ogni tanto faccio qualche giretto nei Forum e
ultimamente ho trovato un thread con delle discussioni degne di
essere esaminate, anche perchè mi riguardano.
L'argomento si svolge sul come vengono affrontate le
questioni che riguardano uno studio per vincere alla roulette.
Essendo questo un Blog (spazio in cui uno dice ciò che pensa) mi
diverto ad analizzare parte di quanto è stato postato nel thread.
Questo è il post iniziale intitolato “Considerazioni sui
sistemi vincenti, sui milioni di colpi e sulla casualità del
generatore”.
TUTTI
i sistemi conosciuti (il maiuscolo è causale) sono uguali al gioco
del comunista, leggi giocare a caso. Marigny, zantiflore, papi e
tutte le interpretazioni conosciute di Alost, nonché i cicli chiari
di Sadia. Su quest’affermazione non si discute. Nessun vantaggio
selettivo, nessuna vincita a massa pari, nessuna riduzione degli
scarti.
Per
quanto riguarda Marigny, Papi, D'Alost, Sadia, non ho osservazioni da
fare. Per quanto riguarda Zantiflore, direi che fra i suoi vari
vantaggi selettivi qualcuno è interessante, anche se le varie
possibilità di sviluppo a volte diventano insostenibili (anche qui
bisogna vedere con quale cassa e con quale conduzione). Per quanto
riguarda la vincita a massa pari, non l'ha mai presa in
considerazione perchè sarebbe penalizzata dalla simmetria con il
banco. Per quanto riguarda la riduzione degli scarti, anche questa
non l'ha mai presa in considerazione perchè non rientra nei suoi
metodi di studio e oltretutto ci può sempre essere lo scarto che
supera il precedente. Inoltre, quanto dura il rientro? Lo scarto può
aumentare sempre più, intervallato da piccoli rientri prima di
rientrare definitivamente.
I
casi sono 2:
1)
la roulette è un generatore casuale perfetto.
Dimostrare
che esistono tecniche che possono ricavare eventi (leggi previsioni)
in grado di discostarsi dalla casualità (anche saltare meno spesso
del previsto dalle leggi della probabilità è discostarsi dalla
casualità) sarebbe un evento di risonanza planetaria,
sconfesserebbe tutta la matematica e le conoscenze finora raggiunte.
Un evento nell’evoluzione dell’uomo più determinante
dell’invenzione della ruota e del fuoco. Il buon Albert E,
comparato allo studioso di turno sarebbe un bambinetto di prima età
scolare cui viene assegnato il sostegno.
La
roulette è
un generatore casuale ed è proprio per questo che si possono
ricavare eventi prevedibili. Se non lo fosse, non si potrebbe
ricavare niente perchè non si saprebbe quali eventi si
realizzerebbero. Se poi sia perfetto, è una questione che riguarda
il suo stato fisico. Se invece facesse sempre gli stessi eventi, non
sarebbe più casuale. E' la casualità che determina gli eventi
prevedibili e basta soltanto saperli individuare. Non serve Einstain
ma solo una buona dose di osservazione e combinazione degli eventi.
La matematica c'entra poco, c'entra la statistica e il numero delle
prove effettuate sempre nelle stesse condizioni all'interno di un
ciclo chiuso; meglio se “quantizzato”. Zantiflore l'ha chiamata
“spettanza
probabilistica visiva”.
2)
la roulette NON è un generatore casuale perfetto.
Dimostrare
che esistono tecniche che possono indurre la roulette a non agire da
casuale, avrebbe una risonanza enorme (non come il 1° caso
ovviamente). In tutto il mondo si parlerebbe della scoperta;
l’autore diventerebbe ricco e famoso in pochi giorni.
Come
può una tecnica indurre la roulette a non agire da casuale? Lo si
può fare solo truccandola e ciò non ha niente a che fare con il
fatto se la roulette sia o non sia un generatore casuale perfetto.
Quale tecnica potrebbe indurre la roulette a non agire casualmente?
La telecinesi? Forse dovresti sostituire “tecniche” con “studi”
e “indurre” con “capire che la roulette non agisce da
casuale”. Questo avrebbe un senso.
Come
si definisce se un sistema è casuale o meno? Si agisce secondo i
parametri della scienza, non secondo il blaterale degli illusi.
Credo
volesse dire “se un sistema è valido
o meno”. Se è un sistema, come può essere casuale? A meno che tu
non intendessi per “sistema” la roulette stessa, nel qual caso
non si concorda con il resto della frase.
Sono
stati effettuati test comparativi su tutti i sistemi conosciuti,
Zantiflore del libro “la fine dell’azzardo” compreso. I test
venivano effettuati nel seguente modo (parliamo ad esempio di
Marigny, chances semplici, ma lo stesso concetto si applica alle
multiple). Un programma esamina tutte le permanenze conosciute (e
anche quelle generate, in differente sede). Quando il sistema test
ricava la previsione, vengono seguite in contemporaneamente 4 casse:
a)
Marigny b) Anti Marigny (il contrario) c) Il comunista (sempre
rosso) d) Una chances presa a caso. Il risultato? Assoluta
compatibilità dei 4 grafici e perdita finale simile. Chiaramente
gli analisti seri eseguono test di vario tipo: riferito alla
giornata, riferito a stop in vincita o perdita, casse di sedute,
casse generali ecc.. ecc..
Marigny,
Zantiflore, Felixs, Alyette DEL TUTTO UGUALE A GIOCARE A CASO.
Questo
è quello che dicono i veri esperti, questo è quello che dice la
scienza ufficiale.
Come
si fa ad applicare lo stesso concetto a Semplici e Multiple? E poi, i
test sono stati fatti su cicli chiusi o sul continuo della
permanenza? Il ciclo chiuso ci da un risultato standard che non devia
molto dalla statistica; il continuo della permanenza può dare
l'esatto contrario di uno scarto positivo e anche oltre. Naturalmente
dipende dalla grandezza delle Chances utilizzate. E poi: si è il
test comportato come si comporterebbe un essere umano nelle varie
occasioni di gioco? E poi, come fai a dire che i test eseguiti in
tutte le parti del mondo sono come quelli da te descritti? Conosci
tutti gli analisti e i veri esperti del mondo?
Ho
testato anche le teorie recenti di Nino? Assolutamente no: ho
l’attrezzatura mentale necessaria per capire che la cosiddetta
legge del terzo non può apportare alcun vantaggio selettivo. Non
necessito di testare ogni idea di ogni studioso.
Prima
del motore a scoppio si andava a cavallo e nessuno pensava che si
potesse viaggiare a 300 Km orari o che si potesse addirittura volare.
La Legge del terzo apporta vantaggi selettivi; basta solo
trovarli, quindi revisiona la tua attrezzatura mentale perchè c'è
qualcosa che non va. Certo non tutto ciò che ho scritto porta alla
perfezione, ma dire che non porta a un vantaggio selettivo non
corrisponde alla realtà. Sarà una selezione soggetta a scarti
negativi, ma comunque c'è. Se non avessi trovato le precedenti
ipotesi di gioco, non sarei arrivato dove sono ora. Se si accettano
incondizionatamente vecchi postulati, non ci si evolverà mai. Come
fai a sapere se uno dei tanti studiosi ha inventato il motore a
scoppio, se non esamini tutti i suoi studi fino all'ultimo? Ti
annoierai un po' lungo il percorso, ma alla fine arriverai a ciò che
l'autore definisce “una grande scoperta”: la vincita
costante proprio tramite la Legge del terzo.
In
ogni campo dello scibile, comunque è chi va contro l’opinione
diffusa che deve apportare prove, non
il contrario. Ovvero chi pensa che una farneticante teoria sia
superiore al gioco del comunista non deve dirlo a chiacchiere, ma
deve presentare prove, o avere il buon gusto di tacere. In altri
termini non devo dimostrare io che ogni pietra non sia filosofale
ma, chi pensa di averla (???) deve dimostrare la trasformazione del
piombo in oro.
Già
il termine “farneticante” indica una convinzione e le
convinzioni potrebbero essere sbagliate se non ci si è informati
delle evoluzioni avvenute dopo aver maturato la convinzione. Per il
fatto delle “prove” hai ragione. Per modificare l'opinione
diffusa e i comportamenti che l'hanno prodotta, ci vogliono le prove.
Vedrò di accontentare l'opinione diffusa, anche se l'infallibilità
la si deduce dal gioco stesso.
Riguardo
l’affermazione da stra-dilettanti allo sbaraglio che non servono i
milioni di colpi giocati per testare un sistema (ovviamente il
numero di colpi dipende dalla resistenza della montante; per la
massa pari ci vogliono molto meno colpi). Immaginiamo che pingo e
pallo, dopo 40 anni di studi trovano una selezione + manovra che in
50k colpi risulta vincente. Pingo dice: “che me frega dei milioni
di colpi, io nella vita giocherò massimo 50k, vado a giocare
domani”. Pallo, ben più furbo, dice: aspetta un momento, io di
lavoro faccio il tassista (massimo rispetto per i tassisti, sia
chiaro) fammi spendere 4 soldi per una consulenza da un
professionista del settore. E va da Tizio e gli espone il suo caso.
Tizio essendo una persona molto bene educata, non lo ride in faccia
e accetta di fornire consulenza. Programma il sistema, lo lancia per
un campione di 100 vite (e sono ancora poche), ovvero 50k x 100 = 5
milioni e mostra i dati a pallo: su 100 persone che giocano tutta la
vita, solo 3 chiudono in vincita, le altre 97 perdono tempo e soldi
(oltre a immani spese di gestione). Pallo capisce che ha il 3% di
probabilità di vincere dopo 50k colpi, prende il sistema e lo usa
per gli areoplanini di carta. E’ più furbo il cretingo, pardon,
pingo o pallo?
Bella
esposizione, ma hai fatto tutto tu. Hai stabilito quanti vincono e
quanti perdono. Ciò deriva dal fatto che per te tutti i sistemi sono
perdenti? Ma se ce ne fosse uno, che non conosci, di vincente?
Considerazioni
finali sulla non casualità del generatore. Sperare
che con la legge del terzo (ma quale legge!), si possa entrare nella
non casualità del generatore è un controsenso: essa si basa proprio
sulla casualità. Tempo perso. E’ possibile che la roulette in
alcuni momenti non dimostri casualità perfetta? Sono scettico ma
potrebbe essere. Autori contemporanei (matematici) ben più blasonati
di me e Tizio, fra cui americani e francesi si sono espressi in tal
senso. Oltre ad alcuni indimenticabili grandi del passato. Possono i
Theos, i dexter aver trovato questo escamotage? Non penso ma non lo
escludo. Meglio dire poco e dire qualcosa di interessante e lasciare
speranze e campi di studio aperti che dire tutto e levare ogni
speranza. Della serie: “meglio stare zitti e dare l’impressione
di essere tonti che parlare e levare ogni dubbio”.
Ho già detto prima che la Legge del terzo è prodotta
proprio dalla casualità perfetta. Anche lo scarto più grande è
prodotto dalla casualità. Ma secondo te, la casualità può far
sortire i 37 numeri diversi in un ciclo chiuso logico? E se ammetti
che non lo fa, quali sono i parametri? Se con l'aumentare del numero
delle prove effettuate sempre nelle stesse condizioni si raggiunge la
media di 24 presenze e 13 assenze, ciò deriva proprio dagli effetti
della casualità che non può scegliere quali numeri
far sortire nel ciclo logico. La Legge del terzo è proprio “figlia”
della casualità. Può deviare di 4-5 o più punti in eccesso o in
difetto, ma ciò rientra nelle possibilità statistiche e comunque
previste dal principio di Bernoulli con la parola “tende”
(presente del verbo tendere, avvicinarsi, raggiungere).
Quello che segue è il seguito di alcuni “cerebro
limitati” (senza offesa).
sono
d´accordo con oarcane,anche se alcuni personaggi come zantiflore
affermano di non aver bisogno di testare miliardi di
permanenze,perche´ha vinto per 150 sessioni di gioco:quali altre
insane affermazioni saremo costretti a leggere su questo forum?
se
parlate della casualita´del generatore roulette a zantiflore,vi
dira´che lui e' capace di batterla con il suo ultimo sistema basato
sulla legge del terzo:dove arriveremo?
Se
io dico che da Marigny a Zantiflore, tutti i sistemi sono uguali al
comunista lo dico perchè so quello che dico e, nessuno al mondo può
smentirmi con i fatti, con le chiacchiere ok. Chi mi contraddice lo
fa solo perchè è ignorante (in materia) o perchè sta in malafede.
Questo signore ha detto bene: dice quello che sa; non
può dire quello che non sa e se qualcuno lo contraddice, forse è
perchè sa quello che lui non sa. Forse sarebbe meglio non dare
dell'ignorante a chi ti contraddice senza sapere quello che sa.
Lasciamo stare la malafede perchè implica uno scopo truffaldino.
Insomma, uno che a suo tempo avesse detto alla gente: “sapete che
ho trovato il modo di spostarci senza cavallo?”, sarebbe stato
preso per pazzo o gli avrebbero chiesto come?
Ciao
a tutti , Alcuni personaggi che hanno scritto su questo forum tipo:
"x y z" sostengono di riuscire a battere la "Roulette"
, ed alcuni tipo: A B ed altri sostengono con prove che non è
possibile batterla. I primi non portano le prove ma lo sostengono
solo a parole, con delle indicazioni generiche tipo giocare solo
rosso e nero, che la permanenza và assecondata ecc.ecc. a chi
credere ?
Ciao
a tutti, io credo che se esiste, la soluzione sia più semplice di
quello che si possa pensare, senza togliere nulla ai più esperti.
probabilmente loro non sono arrivati alla soluzione, non perché
incapaci, pur essendo molto preparati non sono arrivati alla
soluzione, probabilmente non hanno avuto l'idea giusta! Io mi
chiederei ma qualcuno ci sarà riuscito? questo sarebbe un bel
dilemma da risolvere prima di continuare a scervellarci per nulla.
Meno male. Qui ce n'è uno che prima di fare di ogni
erba un fascio si chiede se qualcuno è arrivato a qualcosa. Infatti,
la soluzione è più semplice di quanto si possa pensare, ma bisogna
arrivarci. Non serve la matematica, ma l'osservazione.
Per finire questo divertimento, questa è la mail che ho
ricevuto da un amico che ha saputo utilizzare e forse anche
modificare qualche mio gioco passato.
Ciao Nino,
stasera mi
sono divertito a leggere un forum risalente a fine maggio al quale
hai (serenamente) partecipato anche tu. Era pieno zeppo di sapientoni
presuntuosi e arroganti ma fortunatamente anche di persone
intelligenti e dai ragionamenti per me ineccepibili (in particolare
XXY, ABC, e altri), in base alla mia personale esperienza con la
ruota e con il tuo approccio.
Ricorderai
che la prima volta che ti ho contattato era per esprimerti la
solidarietà dopo certi attacchi di un certo utente dal nick XYZ. Una
volta ho ritrovato su un forum il modo di giocare di questo XYZ, il
quale giocava un sistema (di Alyett se non ricordo male) con pezzi di
valore elevato (30/50euro). Però a suo dire entrava in gioco
solo quando si verificava una condizione estremamente favorevole, la
qual cosa capitava più o meno ogni centinaio di colpi, e così
vinceva sempre (gioco deprimente direi). Hai capito con che tipi
capita di discutere? E non sto a dire di questi ultimi campioni di
incoerenza, irrazionalità e pure malignità, ben messi in riga dai
begli interventi di Roberto...che brutto mondo quello dei forum di
“professionisti” (per modo di dire) della roulette. Da dilettante
grazie ai tuoi giochi non ho mai perso finora, guadagno piccole ma
utilissime cifre, e mi diverto pure.
Meno
male che qualcuno con i miei sistemi (o modifiche) vince e meno male
che qualcuno capisce la "fossilizzazione" di
intelligenze non pienamente utilizzate. A questi signori direi che
prima di parlare dovrebbero prima conoscere le possibili evoluzioni
di chi si impegna in prima persona nel divulgare possibili soluzioni,
anche se non sempre perfette e, anzi, alla lunga perdenti su milioni
di spin. Ma come ho detto nel precedente post, se con un utile totale
di 10.000 pezzi ne perdo 1000 in una partita, forse il gioco vale la
candela. O NO...!!!
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Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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