Credo che al mondo ci siano due modi di avvicinarsi alla roulette con
un gioco che non sia casuale.
Del primo fanno parte tutte
quelle persone che pretendono che il gioco vincente sia comprovato da test
informatici su una quantità esauriente di spin. Due o tre milioni di spin,
dieci milioni ancora meglio, saranno in grado di dirti se il gioco regge: se è vincente o perdente. Se dopo
duecento mila spin trovi una partita perdente, il gioco stesso è perdente e non
merita di essere giocato.
La cosa è strana perché quando i contatori
di carte al Black Jack restavano in passivo anche per una settimana,
proseguivano il loro gioco perché sapevano che il vantaggio che avevano li
avrebbe portati in utile. Allora, che differenza c’è fra il loro gioco e il
gioco di un sistema che regge per duecento mila spin e poi perde una partita?
Forse può capitare che invece di
scadere ogni duecento mila spin, le partite perdenti alla roulette si
avvicinino fra loro per due, tre, quattro volte consecutive causando così uno
scoperto irrecuperabile?
Ma tutto ciò, non può accadere
anche al giocatore di Black Jack?
Come il contatore di carte al
Black Jack si crea una percentuale di vantaggio sul banco, così il giocatore di
roulette ha un vantaggio di una quantità di partite vincenti rispetto alle
perdenti e quindi, qual è la differenza? Se entrambi non procedono a “riduzione
logica”, non hanno entrambi le stesse probabilità di recuperare lo scoperto e
raggiungere l’utile?
INVECE NO!!!... Sembra proprio che se il gioco alla roulette non regge per almeno tre
milioni di spin (minimo richiesto), sia un gioco perdente.
Il fatto è che i test non
dispongono dell’intervento umano e
quindi salteranno sempre tutti. E’ chiaro che per ogni gioco alla roulette c’è
il suo “dritto” e il suo “rovescio”. Per quanti scarti di
vantaggio ti prendi, ci sarà sempre lo scarto che supera il tuo limite, che non
potrà essere portato all’estremo perché altrimenti giocheresti una volta ogni
tre mesi (cifra a caso). Vorrei sapere chi avrebbe una simile costanza. Naturalmente
questo è il mio pensiero e posso essere all’oscuro di realtà che superano i tre
milioni di spin. Queste realtà dovrebbero però essere sempre vincenti entro i
massimi del tavolo perchè, se ammettono partite perdenti, ritorniamo al punto
di partenza con il paragone del giocatore di Black Jack.
D’altro canto sembra ci siano
anche sistemi che reggono per tre miliardi di spin (random) ma che necessitano
di una cassa che arriva a ventimila pezzi. Anche qui credo che non ci sia una
conduzione a “riduzione logica”
perché con i massimali del tavolo sarebbe un gioco insostenibile e i ventimila
pezzi non servirebbero a niente. Certo se trovi una partita perdente ogni due
miliardi di spin, diventa una questione molto favorevole sulla frequenza delle
partite vincenti. Questo però è l’estremo sulla ricerca di un gioco che vinca
costantemente su 2-3 milioni di spin e credo che una tale ricerca sia destinata
a fallire dichiarando tutti perdenti quei giochi che non riescono a superarli.
Ma se dopo 2-3 milioni di spin e nonostante 2-3 partite perse, sei in vincita?
Come la mettiamo? Il gioco è valido oppure no? Vale o no la pena di ricorrere
agli “stop loss” compensati da centinaia di partite vincenti? In fin dei conti
è quello che facevano gli speculatori al Black Jack.
Del secondo modo di avvicinarsi
alla roulette fanno parte quei giocatori che non si affidano a un sistema puro
e semplice che regga per milioni di spin. Essi sanno che a lungo andare la
casualità della roulette produce la permanenza contraria e quindi intervengono
sul gioco adattandosi al momento contingente.
Giorni fa parlavo al telefono con
uno di questi giocatori e mi assicurava che da lungo tempo è in vincita
costante e a quanto ho sentito, non di poco. Lui controlla i totem dei tavoli
in sala e sceglie quello che gli da la condizione per iniziare il suo gioco. Ha
un sistema che gli dice cosa, quando e quanto puntare e la vincita finale è
solo una questione di sostenibilità perché anche lui trova le sue partite
difficili. E’ fermamente convinto che chi cerca un sistema che regga per
milioni di spin non arriverà mai a nulla perché le permanenze della roulette
sono infinite e ogni attacco ha le sue regole che si adattano al momento. Se
uno trova un gioco lineare che regge milioni di spin, tanto meglio per lui, ma se
qualcuno c’è, credo si tratti di eccezionalità molto rare.
Sono convinto che il gioco che
sto ultimamente scrivendo reggerà anche a cinque miliardi di spin, tuttavia,
quando lo gioco resto sempre prudente. Aspetto sempre la partenza ottimale e
molte volte vedo le vincite passare senza averle puntate perché è troppo
presto. Come regola mi fermo sempre alla prima vincita e vedo che se fossi
andato avanti nella partita avrei fatto altre due o tre vincite nel giro di
pochi spin. Quando la prima vincita ritarda, vado a ulteriori chiusure con lo
scopo di non aumentare le puntate per pieno oltre i 3-4 pezzi. Tanto, su una
media di 12 chiusure, non c’è pericolo di restare a secco di incassi. Posso
anche scegliere su quali settori fare gli aumenti e quali mantenere a quota 1.
Tutto questo è un intervento umano di cui la macchina non
può avvalersi perché è un comportamento che dipende dal momento;
dall’evoluzione della permanenza; da un andamento che non è sempre uguale, per
cui bisogna adattarsi.
Tutto questo lo faccio non perché
altrimenti il gioco perderebbe. Lo faccio solo per limitare il più possibile
una scalata di montante che non ha mai superato i 5 pezzi per pieno. La
contropartita è il mancato incasso di centinaia di pezzi, ma in cambio ho una
tranquillità mai provata prima. Ormai gioco senza emozioni, sapendo che la mia
sessione di gioco terminerà con una vincita di 70-100 pezzi; e questo si
realizza regolarmente ogni giorno.
Sono sicuro che qualsiasi test
sarà fatto su questo gioco non darà che un solo risultato: la vincita costante con un impegno finanziario che, presumo,
nella partita più difficile in cinque miliardi di spin non supererà i 10 pezzi
per pieno a riduzione logica. Saranno contenti quelli del primo gruppo. Questa
è una mia convinzione (e anche speranza) tutta da verificare non appena troverò
il testatore adatto. Lo cercherò a Verona in modo di avere un contatto diretto
con lui e non dover attendere la disponibilità di persone impegnate
familiarmente e lavorativamente. Spero di trovarlo.
Il bello è che il gioco si basa
su quella Legge del terzo che molti matematici
e molti emulatori cerebro limitati dicono non esistere. Salvo poi prendere
spunto da scarti negativi o positivi, o altre situazioni che altro non sono se
non effetti di questa Legge.
La Legge del terzo funziona alla
grande, ma tutto dipende dal come prenderla. Non credo si possa dare una
spiegazione matematica del perché si “becchino” così facilmente i numeri
giocati, ma ciò avviene, e a volte sembra impossibile anche a me che ho creato
il gioco. Le ragioni del perché vinco le posso intuire, ma per il momento non
saprei dare una spiegazione matematica. Quando allargamenti e calori
(complementarità) si amalgamano in un tutt’uno di vincente, è difficile trovare
una spiegazione, ma il risultato finale è costante e molto stabile.
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere
fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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