19/03/18

STELLE E STALLE

Dalle stelle alle stalle e dalle stalle alle stelle.

Il destino di un ricercatore di sistemi alla roulette sembra essere questo. I sistemi che ho scritto e pubblicato sono stati molti e quelli pensati e abbozzati sono stati molti di più. Il mio desktop è colmo di file in attesa di essere ripresi, completati e pubblicati. Non so se fra i tanti qualche sistema sia stato certamente vincente, ma so che sono stati portatori di idee e fra le tante, ce ne sarà qualcuna di valida? Nel tempo molti mi hanno scritto comunicandomi che stavano giocando con un mio sistema, ma da tempo non ricevo comunicazioni in merito e quindi non so gli esiti sul lungo periodo.

In questi ultimi tempi sono stato impegnato a trovare una soluzione sul quadrato. Ho cercato di ottenere un risultato positivo con una pura selezione che si avvale del 50% delle Terzine. Ciò significa che ogni due Terzine se ne sceglie una, mentre l’altra non viene giocata. Naturalmente le Terzine della selezione entrano in gioco dopo la costruzione di un “disegno” e la loro sortita determina la configurazione vincente. Il problema è sempre stato l’allargamento delle aperture che può arrivare a coprire fino a sei Terzine. Poiché il quadrato sulle Terzine necessita di un ciclo assoluto di 36 spin, il percorso da fare per ottenere la configurazione statistica è alquanto lungo e se le chiusure statistiche avvengono a fine ciclo, lo scoperto raggiungibile può essere molto importante e comunque non accettato da molti giocatori. Il problema è e sarà sempre la Legge sulla distribuzione delle Figure. Ogni spezzone di permanenza è una Figura e qualunque sia la sua composizione e durata la troveremo sul nostro cammino con una frequenza inversamente proporzionale alla sua lunghezza. Poiché le possibili Figure sono infinite, saremo sempre destinati a incontrare spezzoni di permanenza favorevoli e spezzoni di permanenza non favorevoli. Ecco che dopo 3-4 partite vincenti, arriverà la partita difficile dove le chiusure ritardano e le aperture dilagano. Con l’ultimo gioco sul quadrato ho risolto parzialmente il problema iniziando il gioco con una “partenza ottimale” che elimina tutte le partite con meno di 6 chiusure e inizia l’attacco dalla quinta. La contromossa della roulette è la messa in scarto negativo delle 4-5 Terzine che ottengono la chiusura. La mia contromossa è lo stop partita a fine ciclo e la messa a recupero dello scoperto nella partita successiva che, secondo i test, non dovrebbe essere anch’essa perdente dato che solo il 3,25% dei casi sono partite giocate e con meno di 6 chiusure. Sto aspettando da Alessandro il test su queste frequenze.

Oggi ho ricevuto il test sulle frequenze delle partite perdenti (senza la sesta chiusura) e il risultato è che su 10.483 partite, quelle consecutivamente perdenti per due volte di fila sono state 9. Non c’è stato nessun caso di 3 o più partite consecutivamente perdenti. Questo significa che se affrontato con la giusta progressione economica, il gioco può essere condotto per ottenere un utile anche con l’ausilio di più partite che recuperano gli scoperti lasciati dalle perdenti. Il gioco è impostato in questo modo: L’inserimento delle Terzine nel quadrato, con la rilevazione relativa, tende a confinare nella parte alta dello schema la maggior parte dei doppiaggi. A questo punto ho stabilito due tipi di configurazione che statisticamente sono sempre presenti alla fine del ciclo assoluto. Per non cadere poi nell’allargamento delle aperture, ho adottato una “partenza ottimale” rifiutando il gioco se prima non si ottiene un minimo di 5 chiusure. Si gioca quindi per ottenere la sesta e unica chiusura che deve dare un utile con una “riduzione logica” fino a 5 pezzi per Terzina. Se entro questo termine non si è ottenuta la chiusura, si resta a oltranza a 5 pezzi per Terzina fino alla chiusura o al massimo fino al completamento del ciclo assoluto e cioè fino al riempimento completo dello schema. In ogni caso se non si chiude entro la riduzione logica, resterà uno scoperto e questo dovrà essere messo a recupero alla partita successiva. A questo punto si doveva vedere quante partite consecutivamente perdenti si possono incontrare. Secondo il test eseguito abbiamo visto che si possono incontrare 2 partite consecutivamente perdenti e non di più. Questo è successo 9 volte nelle 10.483 partite. Se è così lo scoperto di due partite perdenti può essere recuperato con calma nelle partite successive e basterà disporre di una cassa adeguata e una progressione adeguata. Una cassa che si aggira intorno ai 3.000 pezzi e una progressione che si ferma a 5 pezzi per Terzina nella prima partita e a 10 pezzi nella seconda. Secondo i test la terza partita è sempre stata vincente e lo sono state anche le successive fino alla quarta. Nella maggioranza dei casi le sequenze vincenti si prolungano per decine e decine di partite consecutive, fino ad arrivare anche a più di 100.

Questo è quanto sono riuscito a ottenere da un gioco sulla selezione del 50% delle Terzine inserite in un quadrato con la modalità relativa.

Nel frattempo non me ne sono rimasto con le mani in mano e ho imbastito una altro tipo di attacco che può anch’esso allargarsi a 6 Terzine da giocare, ma che a differenza del precedente ha tre campi di gioco che si chiudono separatamente. Sono condotti da un unico giocatore e quindi si ottiene una mutualità fra i campi. Alla fine tutti e tre i campi chiudono la loro configurazione vincente e quindi non ci sono interruzioni e ripartenze di partita. La positività di uno compensa il ritardo di un altro e il tutto per ora mi ha dato utili anche se avessi giocato a massa pari (18 46 19 27 9 33). Con queste premesse basterà una leggera montante per ottenere comunque un utile di fine giornata. Vediamo se dura per un altro po’ di giorni. Eventuali test su questo nuovo attacco saranno un po’ difficili in quanto ogni campo di gioco si modifica ad ogni sua sortita. La differenza con i precedenti giochi è che questo riguarda i “doppiaggi posizionali” sui quali agisce la Legge del terzo.

Giornata breve 11 pezzi a massa pari. Giornata di 79 spin 37 pezzi a massa pari. Massimo scoperto fittizio 176 pezzi con incassi parziali di 12 36 48 48 36 = 180. Ho usato una leggera montante arrivando a 4 pezzi per Terzina. Preso uno zero da 1. E’ un gioco buonissimo che riesce a sfruttare pienamente la Legge del terzo. Molti dicono che la Legge del terzo non è vincente (come se fosse un sistema). Questa legge non è un sistema; è una “tendenza”, un “comportamento” della roulette che in un ciclo logico non può produrre una volta ciascuno tutti i 37 numeri. A quanto sembra nessuno è riuscito a “imbrigliarla”. Ora io ci sono riuscito e sebbene il gioco sia ancora in fase iniziale, sono convinto che resisterà ad oltranza dandomi sempre un utile a fine giornata. Quando un gioco è pienamente giustificato, lo si capisce subito. In caso contrario dovrebbero accadere cose assurde per quanto la roulette possa produrre anomalie per lungo tempo. Ciò può succedere in un campo di gioco, ma non su tutti e tre. Può durare per lungo tempo, ma non oltre certi limiti. Può mettere in scarto negativo un campo di gioco, ma gli altri due sono costretti a chiudere le loro configurazioni vincenti. Questo è il nuovo gioco che finalmente riesce a sfruttare pienamente la Legge del terzo. Permanenze in forte allargamento o in forte calore? Non ha alcuna importanza perché non influenzano l’andamento del gioco che si avvale di altre peculiarità della Legge.

Giornata con un evento eccezionale. Per ben 10 volte ha prodotto il non selezionato su un campo di gioco. Ne sono uscito con poco utile perché ho dovuto lottare per il recupero. Gli eventi eccezionali capitano e allora bisogna sostenerli. In questo caso ho avuto uno scoperto fittizio di 399 tutti recuperati con l’ausilio degli altri due campi di gioco.

Giornata normale con 51 di utile.

Altra giornata difficile. Sebbene il gioco sia giustificato dalla legge del terzo, la capacità elusiva della roulette ha prodotto in un campo di gioco sequenze sempre uguali sul 50% non selezionato. Poi la ricostruzione sugli altri due non è stata veloce e quindi lo scoperto è arrivato a 488. Alla fine ho recuperato il tutto ma è stata molto dura. Per superare il momento sono ricorso anche alla puntata allargata che mi ha dato forti recuperi quando finalmente usciva il selezionato. Arrivato al pareggio ho abbandonato.

Il gioco per ora funziona, ma sono un po’ demoralizzato dalle difficoltà che si possono incontrare con le permanenze anomale.


nino.zantiflore@gmail.com
Vai al Sito.

Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).

03/03/18

SIMMETRIA POLIVALENTE

Sappiamo che alla roulette non c’è nulla di matematicamente vincente. Da cosa deriva questo fatto? E’ semplice, deriva da un pagamento non equo da parte del banco. Il banco paga come se i numeri fossero 36 e invece sono 37. Questo comporta che per vincere 1 pezzo sui numeri pieni, il giocatore deve escludere dalle sue coperture 1 o 2 numeri. Ne può escludere 1 se effettua una particolare puntata che coinvolge lo zero avvalendosi del “partager”. Ne deve escludere 2 se effettua una normale puntata. Questo è una realtà che tutti sanno, ma che comunque vale la pena ricordare per i neofiti. Comunque, generalmente il giocatore seleziona i numeri da puntare escludendo dalle sue coperture ben più di 2 numeri e quindi da alla roulette una maggiore possibilità di eludere il suo gioco. Poiché una caratteristica della casualità della permanenza (prodotto della roulette) è la “simmetria” fra banco e giocatore, ne consegue che a lungo andare i risultati positivi e negativi di entrambi si eguagliano e ciò che resta è la “tassa” (EV negativo per il giocatore) incamerata dal banco. Questo è il principio su cui si fonda “l’azienda roulette”. Vista in questo modo la roulette è, e rimarrà sempre, imbattibile. Sia che si faccia un gioco casuale, o derivante da un sistema di qualsivoglia giustificazione, la simmetria sulle coperture e sugli esiti rimarrà sempre, qualunque sia il gioco applicato. Anche se trovi un gioco che perde ogni 100-200-300 partite, troverai 1-2-3 partite consecutivamente perdenti che si rimangeranno l’acquisito perché la simmetria non riguarda solo le coperture, ma anche gli esiti. Questa è la sentenza del matematico e per la roulette lo dimostrano gli anni della sua esistenza dominante su giocatori casuali e sistemisti.

Vista l’inutilità della matematica, a questo punto molti ricercatori (fra i quali io) si affidano (a torto o a ragione?) alla statistica e guardano ciò che la roulette fa in un ciclo chiuso, o in più ampi spezzoni di permanenza coinvolgendo in questo caso le percentuali di scarto, di frequenze, o di altre cose che denotino un particolare andamento della roulette (le mie osservazioni sono sui cicli chiusi). Nei cicli aperti la cosa può essere sfruttata per una o due volte, dopodiché viene meno l’anomalia che ha prodotto il gioco e quindi bisogna aspettare un’altra condizione di attacco. Nei cicli chiusi ritorna a dominare la “simmetria” che però questa volta non si riferisce a un andamento di permanenza, ma a un andamento dei risultati interni ai singoli cicli chiusi. Se un certo evento si realizza statisticamente, significa che ci sarà un certo numero di casi in cui non si verifica. Se il caso è isolato, è superabile. Può non essere superabile se non è isolato. L’esperto matematico dice: quello che è successo 50, 100 o 200 colpi prima, è ininfluente su quello che succederà nei 20 o 50 colpi dopo. Da ciò si deduce che un 5% dei risultati negativi, su un 95% statisticamente positivo, può presentarsi per 2-3-4-5 volte consecutive e quindi annullare l’imperdibilità del gioco. A questo punto ho deciso di far fare un test sulla frequenza di questo 5% di risultati negativi perché voglio vedere se veramente ciò che la matematica teorica prevede si verifica puntualmente nella pratica. Il gioco a cui mi riferisco è l’ultimo sul quadrato e, dato il parere del matematico, voglio verificare con un test se la matematica assoggetta alle sue regole anche la statistica. Tale assoggettamento implicherebbe che su 10.476 cicli positivi (test finora eseguito), i 489 (4,66%) negativi si potrebbero presentare per 2-3-4 volte consecutive provocando il salto della cassa del giocatore. Probabilmente esperienze analoghe sono già state verificate, ma non credo lo sia stato questo gioco base perché è la mia ultima trovata. Se anche quest’ultima speranza dovesse cadere, vuol dire che alla roulette non esisterà mai qualcosa di assolutamente sempre vincente. Se l’elusività continua riguardasse anche i risultati finali statistici di ogni singola partita, non ci sarebbe più alcuna speranza per i sistemisti. In questo caso i risultati statistici assumerebbero le stesse probabilità della matematica e ritornerebbe il concetto: guadagno 1 quando il gioco funziona e perdo 100 quando non funziona. In questo caso, forse l’unico rimedio sarebbe l’interruzione del gioco dopo una partita perdente e la ripresa del gioco dopo una successiva partita vincente. In questo modo si eviterebbe il rarissimo caso delle 2 o 3 o 4 o 5 partite consecutivamente perdenti.

Comunque sulla ricerca statistica resta necessaria una considerazione da farsi. Non si possono eliminare le lunghe attese fra una partita e l’altra. La ricerca statistica prevede la maturazione di una o più configurazioni che se giocate danno la chiusura vincente. Poiché le Terzine del tappeto sono 12, tale maturazione richiede un certo numero di colpi a vuoto e quindi una certa perdita di tempo. Con una ricerca statistica si può ricercare una sola chiusura o più chiusure per partita e una volta ottenuta la chiusura, ci sono due modi di condurre il gioco.
1°) Se le configurazioni ricercate riguardano l’intero tappeto, terminata la partita se ne deve costruire un’altra e quindi bisogna attendere che la nuova costruzione arrivi al nuovo punto di attacco che di solito necessita di una ventina di colpi di attesa. C’è il pericolo degli allargamenti delle coperture, mentre la vincita ottenibile è solo una. Avendo la disponibilità di un solo incasso, l’impegno di cassa può arrivare a livelli molto alti. Ci sarebbe il rimedio delle “risalite” ma con ciò andremmo a legare spezzoni di permanenza che porterebbero inesorabilmente più spesso alla partita negativa.
2°) Se tali configurazioni riguardano il tappeto diviso in settori, abbiamo più possibilità di incassi e quindi ci si può regolare con una montante a “incasso fittizio”: Anche qui le aperture possono aumentare (per la selezione non più di 6) ma si può andare a più vincite e quindi l’impegno economico sarà meno costoso. I tempi di attesa fra una partita e l’altra sono egualmente lunghi, ma in questo caso nella partita si può andare a più chiusure e inoltre si possono rimettere in campo quei settori che hanno già ottenuto la loro chiusura. In questo modo la partita sarebbe sempre la stessa e non ci sarebbero tempi di attesa per una nuova costruzione. La costruzione sarebbe solo per i settori che chiudono e per i quali basta l’inserimento di una nuova prima Figura di 3 per rimetterli in campo. In ogni caso però si andrebbe incontro alla permanenza ostile per un settore, che però può essere “ammorbidita” dalla positività degli altri due. Si può anche iniziare la puntata con la Sestina intera e poi, se non si vince entro un certo periodo, si può aggiungere la Terzina della selezione. Il gioco è facilmente conducibile. In ogni caso con l’utilizzo della ricerca statistica l’impegno di cassa potrà raggiungere livelli importanti perché la selezione è sempre soggetta alla possibilità elusiva del numero casuale. Come al solito, alla fine i disegni statistici si realizzano, ma il percorso per arrivarci impegna fortemente la cassa. Per questi giochi è necessaria una grande pazienza; l’accettazione di arrivare all’utile con più partite; la disponibilità di tempo.

Aspettiamo i risultati dei test di Francesco.

nino.zantiflore@gmail.com
Vai al Sito.

Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).