24/04/14

DIMEZZATE

Ultimamente ho cercato in tutti i modi (ma evidentemente non erano tutti) di migliorare il gioco sulle Figure dimezzate. Ho cercato di renderlo più semplice cambiando o riducendo i tre tipi di attacco. Sono arrivato addirittura ad accettare il solo “calore” pensando che una “Piramide”, condotta sui sei sottoschemi, non portasse a quell'effetto “linea di condotta unica” che a lungo andare porta inevitabilmente alla partita Killer.

Niente da fare! La sentenza di Luca (il testatore) è stata inesorabile: su varie migliaia di boules i vari giochi testati hanno dato perdita.

Il bello è che con il gioco base e con queste varianti ci ho giocato realmente sul Casinò live e non ho mai perso. Beninteso con pezzi di minimo valore e una cassa di 500 pezzi perché quando si prova un gioco non si sa mai se ciò che lo giustifica è realmente giustificato. Resta il fatto che quando si vince, anche per un paio di mesi di seguito, si pensa di essere arrivati a qualcosa di definitivamente positivo. E invece no. In totale avrò giocato su circa 2-3mila boules e se i test dicono il vero, senz’altro mi capiterà la partita perdente. Dovrebbe essere questione di tempo; a meno che quelle interruzioni di permanenza tra una giornata e l’altra non siano determinanti per l’interruzione di quella famosa simmetria fra banco e giocatore. La cosa non dovrebbe aver peso perché, a rigor di logica, gli spezzoni di permanenza di oggi si legano con quelli di domani e il tutto forma un’unica permanenza, come se fosse stata rilevata in un unico continuo temporale.

Questo però dovrebbe essere valido se consideriamo un vasto numero di cicli logici. Cosa succede nel breve termine? Penso che due cicli logici adiacenti (cioè l’ultimo di fine seduta e il primo di inizio seduta successiva) difficilmente mantengano le caratteristiche di due cicli contigui e cioè presi uno dopo l’altro dalla stessa permanenza. Del resto possiamo fare la prova e verificare se il primo ciclo della permanenza di oggi prosegue o meno le caratteristiche dell’ultimo ciclo della permanenza di ieri. Certamente può succedere, ma può anche succedere che un tizio assista a 20 neri consecutivi prima di andarsene. La volta dopo, appena entrato, assiste ad altri 20 neri consecutivi. Presi singolarmente, i due fatti non hanno nulla di eccezionale, ma nel continuo temporale del tizio, la permanenza ha prodotto 40 neri consecutivi: cosa mai successa nel continuo temporale della storia di una roulette. A questo punto viene da pensare che la cosa dovrebbe avere un significato.

Resta il fatto che ho sempre vinto, anche pochi pezzi, ma sempre vinto.

Comunque, per togliermi ogni dubbio, ho detto a Luca di rifare i test con le giuste interruzioni. Quando si perviene all’utile entro il ciclo logico, resta tutto come prima: la partita finisce e se ne incomincia un’altra. Quando alla fine di un ciclo logico non si è ottenuto un utile, la partita finisce in ogni caso, ma la montante prosegue alla partita successiva. La differenza è che prima la partita era continuata ad oltranza nella speranza di arrivare all'utile, ma se la permanenza era destinata alla negativa, lo scoperto aumentava. Ora la partita non può durare oltre le 8 Figure del ciclo logico e poi si ricomincia tutto da capo. Prima c’era un continuo in cui la Legge del terzo non aveva più senso. Ora c’è un solo ciclo logico dove la Legge del terzo fallisce per una sola ragione: le sue deviazioni. Prima si giocava contro il ritardo di una Figura di un sottoschema, ma si era soggetti agli allargamenti continuati. Ora si gioca per la realizzazione della Legge del terzo sul singolo ciclo e si sarà soggetti alle sue deviazioni. Il fatto che ci siano 6 linee di condotta dovrebbe da una parte calmierare l’esposizione, ma dall'altra vanificare un risultato positivo. Resta comunque il fatto che le “linee di condotta” sono sei e che le vincite siano tutte vanificate da perdite, è un po’ più difficile della possibilità di una negativa su un gioco che abbia un’unica linea di condotta.

A questo punto penso che il primo e unico gioco proposto sulle dimezzate sia il meno pericoloso; anche se più impegnativo da condurre. Almeno comprende i due tipi di andamento: allargamento e calore. Poi ci si può sempre comportare come Sergio (vedi precedente post) che alla partita killer si è fermato; ha lasciato passare un po’ di tempo e poi ha recuperato in tre partite lo scoperto con cui aveva interrotto il gioco. Cambiando permanenza ha potuto recuperare ciò che aveva lasciato al banco perché la partita killer non è li ad ogni piè sospinto. Generalmente ci capita dopo un certo tempo di gioco ed è quella che, se giocata fino in fondo, si prenderebbe tutta la cassa. Anche se finora non mi è mai capitato, è probabile che prima o poi mi capiterà.

Naturalmente non è detto che alla ripresa non ci sia un’altra partita killer, ma l’evento dovrebbe essere molto meno probabile. In ogni caso il gioco sulle Semplici è semprequasi” alla pari con il banco (il “quasi” è per lo zero) e questa copertura paritaria rende possibile qualunque deviazione a favore dell’uno o dell’altro contendente. Il disegno tendenziale che si forma entro un ciclo logico è sì un vantaggio che ci da la falsariga su cui dirigere i nostri attacchi, ma l’uguaglianza delle coperture fra banco e giocatore rende possibile qualunque deviazione, senza contare poi l’azione dello zero.

Per ottenere la vincita costante sono necessarie due cose:
1°) Per superare la simmetria con il banco è necessario disporre di un maggior numero di vincite rispetto al banco.
2°) Per superare l’azione della tassa è necessaria una montante.

Da questi due punti non ci si scappa. Non possiamo ignorarli. Il gioco a masse pari implica una selezione del colpo e ciò sarà possibile sui numeri pieni (con l’impiego di molto tempo) ma certamente non con le Semplici, anche se raggruppate in Figure. Quando tu punti 18 numeri e ne hai sempre 19 contro, non puoi contare su nessuna “spettanza probabilistica relativa”. Le figure da 3 in su ce l’anno, ma sono sempre soggette alle forti deviazioni che sono dovute appunto alla staticità delle coperture. Ricordate? La Legge del terzo vale principalmente per i Numeri Pieni.

Il maggior numero di vincite lo si potrebbe ottenere con una selezione del colpo se le configurazioni tendenziali si realizzassero sempre ma, essendo appunto tendenziali, e soggette a forti deviazioni, non vi è la certezza di superare le vincite del banco.

Mi pare che per il momento, e a rigore di logica, l’unico rimedio alla partita killer sulle Dimezzate sia l’applicazione di uno stop al termine di ogni ciclo logico e una ripresa con numeri nuovi indifferentemente allo stesso tavolo o in altri; allo stesso momento o in altri momenti, ma sempre con le permanenze del momento su quel tavolo. Resta comunque il fatto che il beneficio sulle Semplici è minimo in rapporto al possibile impegno economico necessario a sostenere il gioco. Ma questa è la caratteristica delle Semplici.

Concludendo, secondo i test questa partita killer mi dovrebbe arrivare, anche se non l’ho ancora trovata.

Comunque, in alto gli animi!!! Ultimamente sto anche giocando con un nuovo modo di considerare le Semplici e questo gioco rende molto di più delle Dimezzate. Generalmente (e fino ad ora) non impegna grossi capitali e rende sempre oltre i 10 pezzi nel giro di 30 spin di gioco continuato. In caso di negativa vedo bene uno stop loss di 20-30 pezzi perché sono facilmente recuperabili cambiando giorno o tavolo. Non c’è una ragione specifica perché si può vincere, ma i risultati sono positivi. Poiché per il momento non è ancora stato testato, io inizio il gioco a pezzi doppi e, ottenuto un utile di 3-5 pezzi doppi, proseguo a pezzi base normali e cioè della metà di quelli con cui ho iniziato. Tengo sempre presente quella famosa “simmetria” e cerco di prevenirla abbassando la possibile esposizione, ma di conseguenza anche la rendita.

Inizierò a scriverlo quando torno da un periodo di riposo che mi prenderò dal 29 Aprile al 25 Maggio. E’ un gioco semplice, facile da condurre, persino noioso. Naturalmente sarà mandato in omaggio ai possessori delle Dimezzate, visto che non mi sento di mandare quanto avevo promesso e che ho per tre quarti scritto. Tempo e fatica sprecati.

CHIUSO PER FERIE







  
Ci risentiamo dopo il 25 Maggio.

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12/04/14

FIGURE RELATIVISTICHE

Nel post del 28/2/14 ho considerato i due aspetti della “spettanza probabilistica” alla roulette.

Prendendo spunto dalla  “RELATIVITA’ RISTRETTA”, ho presupposto due diverse aspettative sui risultati che ci può dare una permanenza.

1°) Spettanza probabilistica assoluta.
Nel continuo spazio tempo ogni numero ha uguale diritto di sortita.
2°) Spettanza probabilistica relativa.
Nell’arco di un ciclo chiuso “logico” ogni numero ha una spettanza probabilistica del 66,6% di essere presente. Chiaramente la percentuale è approssimativa ed è dovuta alla tendenza della “Legge del terzo” o “dello scarto”.

Mentre al punto 1 non c’è nulla da dire, al punto 2 è doverosa un’estensione. L’estensione riguarda le Figure delle Chances Semplici.

Finora ho sempre considerato le Semplici come Chances non modificabili. Se con le altre Chances Multiple la Legge del terzo modifica la loro quantità di coinvolgimento con il passare degli spin, con le Semplici questo non è possibile perché la Chance è composta sempre di 18 numeri che non aumentano o diminuiscono con il progredire della permanenza. Riprendo il concetto già descritto in altra occasione.

Gli effetti della Legge del terzo sono determinati da una questione puramente fisica. Innanzi tutto dobbiamo puntualizzare che alla roulette tale Legge è valida se si considera un ciclo logico di numeri pieni e cioè solo e soltanto 37 spin. Né di più, né di meno. E solo con questa quantità di spin, esattamente uguale alla quantità dei numeri disponibili nel cilindro, che questa legge si manifesta. In che modo? Semplicemente facendo la conta delle caselle visitate rispetto a quelle che lo devono ancora essere. La possiamo definire come una “spettanza probabilistica fisica”. Ad ogni lancio la pallina occupa una casella e con il passare degli spin le caselle visitate aumentano sempre più assottigliando le caselle da visitare. Con il passare degli spin l’aumento del primo termine (caselle visitate) fa aumentare la probabilità che la pallina ricada su una delle sue caselle e alla fine dei 37 spin più o meno 12-13 caselle non saranno visitate perché il loro spin sarà stato annullato da una rivisitazione di caselle già visitate. Tutto qua. E’ una cosa semplice, riscontrabile, verificabile, sperimentabile. Prendete una grande quantità di cicli logici e vedrete che con l’aumentare dei cicli, aumentano la probabilità delle note proporzioni 2/3 e 1/3. Questa cosa vale per qualsiasi ciclo logico si prenda in esame, tant’è vero che è ancora più perfetta con i numeri del lotto, dove dopo 90 estrazioni ci saranno più o meno 60 presenze e 30 assenze. E’ chiaro che il singolo ciclo è soggetto alle deviazioni in più o in meno, ma con l’aumento del numero delle prove si tende alla perfezione (Principio di Bernoulli).

Ciononostante qualcuno mette ancora in dubbio tale comportamento e che lo chiami Legge del terzo, Legge dello scarto, o Distribuzione delle probabilità, contraddicendosi, dice che è “superflua, inutile, ingannevole, traditrice e inutilizzabile”. In pratica prima dice che non c’è, che non esiste, e poi la ammette attribuendogli quelle definizioni.

Tempo fa ho letto in un Forum questo intervento. Per fortuna il personaggio non si sta riferendo a me, ma trattandosi di argomenti di comune conoscenza, ho deciso di pubblicare le sue convinzioni. Chi lo sa: potrebbero essere giuste. A voi il giudizio. Non fate caso alla sintassi e alla grammatica: è un matematico e non un letterato. Cercate di non sorridere e cogliete il senso di ciò che intende dire.

“2- La legge del terzo. Se ancora nel 2014 parliamo di legge del terzo, siamo messi male. Esiste la legge del terzo? Ovviamente no, è un surogato ( non della poisson.. che anch’essa non è una legge….. errori molto gravi questi) della distribuzione binomiale o, se vogliamo, della normale in quanto per n alto le 2 distribuzioni coincidono con infinitesimale approssimazione.”
Non so cosa centri la distribuzione binomiale che penso riguardi come si distribuiscono due possibilità. Con la roulette dovremmo parlare di “distribuzione trentasettimiale.” Se mi è concesso il termine.
 Ma cosa dice la legge del terzo se consideriamo 50 numeri?... Ovviamente chi sostiene e chi parla di questa ldt non è capace di rispondere: il solo parlare della ldt esprime l’ignoranza in materia e quindi la totale incapacità a dare risposte.
E chi ti dice che non siamo capaci di rispondere? Con 50 numeri le proporzioni tendenziali saranno date da 33 presenze e 17 assenze circa. Siamo ignoranti in materia ed è perciò che siamo incapaci di dare risposte? Se la racconta e se la dice tutto da solo. Mah…!!
 E se si inventasse la legge del secondo?.. del quarto?.. del quinto? Quindi potremmo inventarci tutte le leggi , potrei dire che in 51 colpi escono 27/28 numeri… ecc….Per le persone normodotate e leggermente istruite si potrebbe dire.. distribuzione statistica ( in questo caso distribuzione binomiale .Parlare di legge del terzo è da ignoranti.. perseguitare allora anche in questo caso tale definizione non è più rappresentativa.
Perché dovremmo inventare altre leggi se quella che esiste in natura è questa? Non basta inventarsi una legge perché questa esista. Perché non dovremmo “perseguitarla”?
3- Il ragionamento dell’autore può sembrare sano e veritiero solo a quelle persone che non hanno conoscenza di nessun meccanismo matematico, eccetto “ qualche somma “ ma di sicuro non sanno fare le divisioni : non c’è di male… il punto che queste persone non dovrebbero postare certe scemenze. Qui ci possiamo collegare all’inesattezza del punto 1 e del famoso 50% in più. Considerando l’esposizione della ldt e identificando in 24 num ripetuti e 13 totalmente assenti, parliamo semplicemente di una media..
Certo che è una media, anzi, è una tendenza che si perfeziona con l’aumentare delle prove. Però, per l’esattezza, 24 sono i numeri presenti (sortiti almeno una volta) e non i ripetuti.
come dire che su 111 colpi abbiamo 54 rossi , 54 neri e 3 rossi . quante volte è avvenuto?....
Non capisco la similitudine. A parte il fatto che i 3 rossi sono uguali ai 54, non vedo come l’esempio possa riguardare la Ldt. Cosa centra la Ldt sulla Chance del rosso/nero? I componenti sono 2 e non 37. L’unica tendenza possibile in 111 colpi sarà l’equilibrio.
L’errore di base e grandissimo, che fa sentire un signore e persona colta ( persino intelligente) anche ad un caprone di età avanzata è sui num ripetuti : pensare che esattamente 13 si ripetono è da idioti.. anzi da imbecilli (qui non potevo non dire la verità).
Qualcuno ha pensato o detto che in un ciclo logico si ripetono “esattamente” 13 numeri? Forse ha confuso il termine “esattamente” con “tendenzialmente”.
Assunto per vero (con eccessiva riserva ma solo per teoria) che abbiamo 24 num ripetuti, non siamo in grado di basare alcun ragionamento su num ripetuto..
Ancora con i 24 numeri ripetuti. Sono 13; e anche dire 13 non è corretto perché 13 sono i doppiaggi e non i numeri doppiati. La cosa è differente perché se ci sono numeri usciti 2-3-4 volte, i numeri ripetuti sono meno di 13. Chi poi non è in grado? Di ragionamenti ce ne sono tanti; che poi l’esito sia o meno favorevole, ciò dipenderà dalle possibili deviazioni occasionali.
quindi i num rip possono essere, per assurdo anche solo 1 , perché io ho 24 num usciti… quante volte non è dato di sapere e qui le teorie, che potrebbero a loro volta scomporre in altrettanti terzi quindi 1/3 con zero uscite, 1/3 con 1 uscita e 1/3 ripetuti…. Va a farsi benedire…
Certo che possono essere anche solo 1, anzi, anche nessuno. Ciò è possibile ma quanto probabile? Dipende dalle deviazioni. Perché poi la teoria deve andare a farsi benedire; questa non l’ho capita. Si tratta di tendenze e non di risultati certi.
Quindi accettando che la ldt è una piccola parte di una cosa chiamata distribuzione delle probabilità, e quindi ovviamente, in teoria e quindi come valori medi, non dice cose errate ma semplicemente superflue , inutili, ingannevoli, traditrici e inutilizzabili se non in casi specifici (ma guarda caso si torna al concetto del sigma),
Va beh…!! Non mi soffermo a commentare l’ostinato rifiuto di una cosa che poi ammette sotto altro nome. Resta il fatto che chiamarla “distribuzione delle probabilità” o Legge del terzo, è la stessa cosa, ma comunque credo non abbia nulla a che vedere con una “distribuzione binomiale”.

A parte questa parentesi sulla validità della tendenza, devo ricredermi sull’impossibilità di estendere tale tendenza anche alle Chances Semplici. Sappiamo che con il passare degli spin la grandezza del bersaglio non cambia. Che siano passati uno o 20 spin, la Chance è sempre composta di 18 caselle e quindi non c’è una predominanza dell’una o dell’altra Semichance. Potremmo dire che se in 30 spin sono usciti 24 rossi, i rimanenti ad arrivare a 37 avranno maggiore probabilità di essere neri, ma ciò non è corretto perché i due terzi dei numeri possono essere composti indipendentemente dal loro colore. Potrebbero essere 18 rossi e 6 neri.

Allora, come possiamo dire che anche le Semplici sono soggette alla Legge del terzo? Semplicemente considerandole in FIGURA. Naturalmente sarà una Figura che abbia un certo range di composizione e cioè a partire dalle Figure di 3 in su. Più aumenta la composizione, più la tendenza si perfeziona. Qual è il meccanismo? E’ semplice e uguale al meccanismo dei Pieni.

“Con l’aumentare del numero delle Figure uscite dalla ruota, aumentano le Figure presenti e diminuiscono quelle che ancora devono uscire.” I due campi si modificano e in un ciclo logico di Figure, l’aumento del primo toglie nuove formazioni al secondo. E’ chiaro che se le possibili Figure di 3 sono 8, quando una delle uscite doppia, quei tre spin non formeranno una Figura che deve uscire e il ciclo si completerà con una presenza in meno. Alla fine del ciclo si perverrà alla famosa proporzione di due terzi di presenze, un terzo di assenze e un terzo di doppiaggi. Naturalmente il tutto in via tendenziale e sempre più perfetta con l’aumentare della loro composizione.

Ecco che anche le Figure delle Chances Semplici hanno la loro “spettanza probabilistica relativa”.

Per quanto riguarda l’ultimo lavoro, sono contento perché non ho ricevuto (per il momento) notizie negative. Si sa che qualsiasi sistema può incontrare la sua negativa e quindi le mie sono proposte di gioco, non testate su milioni di spin, ma soltanto giustificate da ragioni che hanno un senso. Poi lo scarto incontrollabile è altra cosa e il suo superamento deriva dalle capacità di reazione da parte del giocatore, come è il caso di questo amico che mi ha mandato questa mail.

Ciao Nino perdona il mio ritardo nel darti informazioni ma ho avuto veramente poco tempo a disposizione.
Sono riuscito a fare una cinquantina di partite dopo aver letto, riletto e studiato quello che definisco, passami il termine, un DRONE micidiale che si inserisce nelle permanenze e crea scompiglio tra le maglie delle varie permanenze che provano in tutti i modi ad eludere i tre attacchi. Penso di essere stato abbastanza fortunato chiudendo partite al primo colpo, oppure in circa 20/30 spin al secondo o terzo attacco, tranne una, la famosa nera, si sa che prima o poi arriva, in cui anche per errori miei ho impegnato 200 pezzi ma, operando con prudenza, ho atteso 20 minuti con una pausa caffè poi ho diviso per quattro lo scoperto ricominciando da capo ed in 6 partite abbastanza brevi ho recuperato con sollievo tutto lo scoperto. Poi ragionando bene ho dedotto che la fortuna non c'entra niente, e' il sistema ad essere potente in attacco ed allo stesso tempo resistente in difesa, a me sembra veramente un mostro, ma "drone" mi piace troppo!! Per capire bene i meccanismi ho iniziato con il terzo attacco da solo, poi secondo e terzo, poi finalmente il sistema completo che tante volte " becca subito" e si può ricominciare subito un'altra partita con numeri nuovi.
Non ho pensato a cifre, a soldi ecc. anche perché gioco da 10 cent ma ho avuto soddisfazioni mai avute sino ad oggi, soddisfazioni che non hanno prezzo, proprio come i tuoi sistemi che metti a disposizione di coloro che tu definisci compagni di viaggio, ma non dimenticare mai che il MAESTRO sei tu e questa responsabilità non riusciremo mai a pareggiarla. Grazie Nino, hai sicuramente un talento innato, sei uno studioso come pochi, uno che passa ore ed ore a sperimentare, ma la tua umiltà e disponibilità fanno le tue opere ancora più grandi
Grazie di cuore Sergio ………….

Grazie Sergio, a parte gli elogi (che fanno sempre piacere), sono contento che hai saputo sfruttare il gioco e soprattutto che hai saputo superare la negativa che capita con qualsiasi gioco si possa fare.

Sto perfezionando questa forma di attacco cercando di eliminare anche il periodo negativo che a lungo andare si può incontrare con un gioco continuo, come si è portati a fare con questo tipo di gioco. In oltre ne risulterà un gioco più facile e meno soggetto a errori. Quando l’avrò finito sarà mia premura inviarvelo senza vostre ulteriori richieste. Tanto vi conosco tutti…!!

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05/04/14

ERRATA CORRIGE

A pagina 12 del trattato sulle Figure dimezzate c’è uno schema di un ciclo logico di Figure di 3 che purtroppo è sbagliato.
Si tratta di un errore di “copia incolla” ma, essendo solo dimostrativo della tendenza, non ha importanza nella descrizione del gioco vero e proprio.
Considerate giusti i numeri delle Figure a piè di schema, mentre la loro composizione è diversa su tre di esse. Questo è lo schema corretto.



Questa è solo una precisazione che non comporta nulla per il gioco in se stesso.


SECONDA MAIL

Buonasera Nino, 
ti faccio il resoconto di una settimana di gioco con il tuo sistema sulle semplici “Figure di 3 Dimezzate”.
In 24 sessioni di gioco, ho eseguito un centinaio di partite per un totale di 1.252 boules, ho vinto 119 pezzi senza incontrare difficoltà. Tutte le partite sono state vinte con puntate sotto i 10 pezzi, salvo due partite nelle quali l’esposizione è salita rispettivamente a - 49 e a -59.
In tutte le partite ho mantenuto il gioco all./cal., e ho fissato un limite di puntata massima a 15 pezzi, ho immaginato di giocare al Casinò con pezzi di 50,00 euro ciascuno.
Credo che la qualità più grande di questo sistema è di dare l’impressione di essere imbattibile, cosa che  offre molta tranquillità al giocatore. Io ho sempre avuto l’impressione di chiudere la partita facilmente. Ci vuole solo un po’ di pazienza, ma è quello che ci vuole per vincere anche un solo pezzo alla roulette, e naturalmente ci vuole un sistema resistente, e il tuo lo è davvero. In una delle mie partite, invece di chiudere alla 16° boule, proprio per il limite di puntata che mi ero dato, ho chiuso la partita alla 33° uscita. E durante questa partita estenuante ho azzerato lo scoperto più di una volta. Mi sembra che abbia tu ragione, quando affermi che dopo un’iniziale fase negativa, il gioco tende di nuovo verso l’equilibrio. 
Ciao, Cesare

Ho ricevuto questa seconda mail dallo stesso “compagno di viaggio” di cui ho pubblicato la prima mail nel precedente post.

Anche se non ho notizie negative, sono convinto che non tutti coloro che hanno ricevuto il gioco siano stati in grado di utilizzarlo. Le ragioni sono le solite: oltre ai vari gradi di capacità, non tutti hanno le stesse aspettative sul gioco d’azzardo. C’è chi da un gioco pretende una vincita sostanziosa e chi, consapevole dei rischi, cerca la vincita sicura anche di pochi pezzi. C’è chi non ha la pazienza di combattere con gli andamenti altalenanti e quindi vuole risolvere il tutto al primo incasso e chi cerca di minimizzare il rischio prolungando la partita. In pratica ognuno di noi ha il suo carattere, la sua visione del gioco e non è detto che un sistema, anche se vincente, riesca ad essere accolto indistintamente allo stesso modo da tutti.

Come sapete, io propongo giochi che possono essere modificati da chiunque sia in grado di farlo. Basta non accogliere i miei lavori senza un proprio esame critico che abbia intenti migliorativi. Il gioco originale sulle Figure dimezzate è stato vagliato e modificato in qualche sua parte. Ad alcuni, in occasione di contatti e-mail,  ho suggerito variazioni che secondo me limitano gli scoperti. Insomma, il gioco originale è come un computer di 50 anni fa; il gioco che uno può ottenere da quel punto di partenza potrebbe essere un computer dei giorni nostri.

L’importante è la consapevolezza che tutto si può evolvere come in realtà si evolve il nostro “continuo spazio-tempo” e cioè quell’attimo che costituisce il nostro presente. Poichè la quantità di moto determina soltanto il nostro presente, il passato e il futuro non esistono. Esistiamo solo noi che, istante dopo istante, ci modifichiamo con una semplice quantità di moto che esclude anche il tempo. Sappiamo che il tempo è l’idealizzazione di una quantità di moto e che non esiste per il semplice fatto che non c’è nessuna particella che ne sia mediatrice. Quando diciamo “un secondo” o “un’ora” o “ un anno”, intendiamo una quantità di moto che si quantifica con il moto terrestre.

Divagazioni a parte, il campo del gioco d’azzardo è molto vasto e le personalità che lo affrontano sono molto differenziate.

Attualmente affronto i miei esperimenti reali nel Web con tre tipi di gioco. Inizio giocando il doppiaggio delle Figure dimezzate (gioco della Piramide). Poi passo a un secondo gioco (non ancora descritto) sulle tre Semplici sempre in mutualità compensativa. Infine riprendo il gioco del Panorama (The city view) attaccandolo prima sulle Terzine e poi in successione sui Cavalli e sui Pieni. In pratica passo da un sistema all’altro e quindi non resto mai su un’unica linea di gioco.

Sembra che la cosa funzioni egregiamente.

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