25/03/16

SENZA FINE...

Scrivere un trattato su un sistema applicabile alla roulette non è cosa semplice. Indipendentemente dal fatto che il sistema funzioni sempre o no; che sia vincente o no, è evidente che il trattato conterrà delle idee; dei princìpi che giustificano il tipo di attacco e che costituiscono un'evoluzione (positiva o negativa che sia) nello studio della ludologia roulettistica.

Il guaio è che per ogni sistema si possono trovare decine e decine di soluzioni diverse che lo modificano e ciò avviene nel tempo. All'inizio viene l'idea primaria che evidenzia un gioco fattibile e al momento remunerativo. L'idea è giustificata ed "elegante". Poi, mentre lo stai scrivendo, arrivano le idee secondarie che migliorano l'attacco e gli esiti. A questo punto devi modificare quanto hai scritto fino a quel momento e quindi crei un'altra cartella e un nuovo file e ti metti a modificare quanto hai scritto in precedenza. Pensi che la cosa finisca li...??? Manco per il c....!!! Mentre ti dai da fare per modificare il primo trattato in funzione del secondo..., ecco che ti viene una nuova idea migliore delle prime due. A questo punto che fai...??? Crei una ulteriore nuova cartella e ricominci tutto da capo. Che palle...!!!

Siamo d'accordo che ogni modifica migliora il sistema, ma l'idea finale non mi poteva arrivare prima...??? Nel PC avrò una trentina di cartelle, tutte con idee sviluppate a metà e che prima o poi dovrò riprendere. Il fatto è che quasi certamente mi verranno in mente nuove modifiche e il tutto non avrà mai fine. Non ci sarà mai un punto fermo con il quale il sistema definitivo rimane tale e non lo si debba più modificare...??? Sembra proprio di no.

Il fatto è che l'idea ti viene in un battito di cilia, ma poi per metterla sulla carta ti ci vuole il suo tempo e in questo frattempo arrivano i cambiamenti. L'ultimo gioco a cui sto lavorando ha subìto 5 o 6 cambiamenti (non ricordo neanche più). Forse ero partito con una ricerca globale della configurazione vincente sull'intero schema. A questo punto è logico che le aperture si estendano sulla gran parte del tappeto, mettendone quindi a rischio la sostenibilità se le chiusure avvengono verso la fine del ciclo di gioco.

Allora sono passato al gioco "settoriale" di modo che ogni apertura riguardi solo il proprio settore. In questo modo le aperture sono divise per settore e non si ha una loro grande proliferazione come nel gioco totale. Espediente inutile perchè un settore si può mettere in scarto negativo e anche qui gli incassi dei settori "facili" non compensano lo scoperto del settore che ritarda. La cassa comune non risolve definitivamente il problema perchè a questo punto si ritorna al problema della sostenibilità.

Allora sono passato alla modifica della grandezza dei settori e già si è riscontrato un certo miglioramento. Più il settore è grande, meno è soggetto allo scarto negativo. Ma se una Chance Semplice può avere ritardi che superano i 20 spin (senza considerare i limiti da record), figuriamoci dove può arrivare il ritardo di un settore che comprende meno di 18 numeri.

Allora sono passato alla costruzione del settore secondo la "qualità" dei suoi elementi e già così il gioco si è ulteriormente migliorato. Da questo punto in poi è stata solo una questione di stabilire la migliore "grandezza" del settore allo scopo di limitare il pericolo degli scarti negativi.

Penso che questo sia il risultato definitivo e non più modificabile (almeno lo spero). Ora devo riprendere quanto scritto per le precedenti ipotesi di gioco e modificarlo secondo le nuove soluzioni. Tutto questo indipendentemente dagli esiti dei test che il "mercato" ludologico richiede. Siamo arrivati al punto che se il sistema non è al cento per cento vincente, l'idea in esso contenuta non vale assolutamente nulla. Secondo me è una cosa triste, che non permette alla globalità degli studiosi di conoscere i progressi di altri colleghi. Tutto è in funzione del denaro e non dell'idea.

Oggi tutto funziona così. Marigny, Chateau, D'Alost, Della Moglie ecc. ecc. hanno pubblicato tutti sistemi che (a quanto risulta dalle cronache) a lungo andare perdono. Se fossero vissuti al tempo attuale, probabilmente non avrebbero pubblicato le loro idee perchè ostacolati dall'attuale "mercato" della ludologia roulettistica e nessuno avrebbe potuto trarre spunto dalle loro proposte.

Che vi avevo detto...??? Dopo aver scritto tutto questo è arrivata una nuova modifica al gioco in questione. Una modifica che dimezza i tempi di attesa e la durata del ciclo. Ne consegue che le chiusure restano proporzionalmente uguali e quindi, se rapportata al tempo, resta uguale anche la resa per partita. Per fortuna avevo sospeso la stesura del trattato perchè altrimenti avrei dovuto modificarlo per l'ennesima volta.

A questo punto mi trovo davanti a due modi di affrontare il gioco in questione perchè il concetto base, contenuto in una "spettanza probabilistica visiva", si presta a diversi tipi di attacco:
1°) Utilizzare la puntata allargata che anticipa le nuove aperture e che produce quasi sempre più di 100 pezzi di utile a fine sessione di un paio di ore. E' un gioco impegnativo; che implica decisioni nel suo svolgimento e che non è proponibile sia per un test, sia per la pubblicazione di un trattato.
2°) Utilizzare la pura selezione che giustifica il gioco base. E' un gioco di lunga costruzione, dove le puntate riguardano soltanto gli elementi della Chance scelta e devono essere "calibrate" per non finire le "munizioni" se le chiusure ritardano. Ne consegue un gioco abbastanza tranquillo, dove le puntate raramente superano i 5 pezzi per Chance, ma l'utile finale si aggira sui 50 pezzi per sessione di circa tre ore.

Ho giocato in reale entrambe le conduzioni ed entrambe mi hanno sempre dato un utile (non consideriamo il famoso salto degli 800 pezzi perchè è stato un evento a se stante). Secondo il mio carattere preferisco il primo modo di giocare (puntata allargata) perchè la sua resa è molto più alta del secondo e, soprattutto, è meno noioso. Ognuno ha il carattere che si ritrova. Ieri sera per esempio ho usato la puntata allargata e in due ore e mezza ho totalizzato 165 pezzi di utile, anche se nel corso di una partita durata 56 spin ho realizzato solo 3 chiusure con la pura selezione. Il merito è della puntata allargata.

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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05/03/16

COSE INDEGNE

Nel precedente post ho richiamato l'attenzione sullo "specchietto per le allodole" dei "BONUS" che certi Casinò on line ti "regalano" come assicurazione sulle perdite o se fai versamenti sul conto. Ho richiamato l'attenzione sulla difficoltà di ottenere la loro conversione in denaro reale. In pratica si deve movimentare il Bonus per 40 volte, con dei limiti di copertura del tavolo (70%) e con un limite di tempo di 7 giorni.

In 5 giorni con i 40 pezzi del bonus ne ho movimentati 1600 e ho ottenuto la conversione dei 1410 che avevo totalizzato. A questo punto la settimana successiva, tutto contento, sono andato a vedere la mia situazione di cassa e il prelevabile era la disponibilità precedente al bonus, ma non i 1410 pezzi della conversione.

Avete capito bene!!! Per prelevare la conversione dovevo movimentare un'altra volta i 1410 pezzi già convertiti. In pratica la conversione che vi danno quando vi riesce il "miracolo", è come se fosse un vostro versamento che, per prelevare, dovete movimentare in egual misura.

In sostanza, per riuscire a prelevare il controvalore di un bonus tanto enfatizzato dagli annunci, o dagli "imbonitori" di un Casinò on line, dovete movimentarlo per 40 volte e, se ci riuscite, dovete poi movimentarlo nuovamente, pari pari all'importo che alla fine avete ottenuto.

Va bé che come si dice, nessuno ti regala niente per niente, ma quello che mi infastidisce è il far apparire come "regalo" un qualcosa che è quasi impossibile far tuo. Comunque in questo lasso di tempo ho già finito la nuova movimentazione e alla fine il bonus si è tramutato di denaro prelevabile. Sono riuscito in questa impresa con un po' di fortuna iniziale e perchè sono io, ma quanti ci sono riusciti??? Invitare a versamenti di denaro reale con il miraggio di questi bonus; rifondere perdite reali con questi "regali" inconcludenti per la maggior parte dei giocatori; sono cose indegne. Si capisce bene che il tutto è impostato per attrarre denaro dalla massa dei giocatori, ben pochi dei quali sanno che cosa sia realmente una roulette. Hanno già "razzolato" (e continuano a farlo) le risorse di molte persone che si affidano al caso. Vi ricordate i nick-name di molti giocatori che vincevano quasi ad agni spin centinaia e anche migliaia di Euro accompagnati dai "gridolini" di gioia dei croupier? Li state udendo ancora? E se non li udite più nominare, vi siete chiesti il perchè?

Ho voluto rendere nota questa mia esperienza che mi è capitata per la prima volta. Anzi, per i "non addetti ai lavori" pubblico qui una parte dell'introduzione ad alcuni miei trattati futuri. Certamente per gli "addetti ai lavori" sono cose trite e ritrite, ma senz'altro serviranno a tutti coloro (e sono molti) che hanno un'idea superficiale della roulette. Se con questo ne raggiungo anche uno solo, avrò ottenuto lo scopo.

DUE CENNI SUL GIOCO DELLA ROULETTE
"Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato; se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste".
Con questa massima voglio avvertire i giocatori che nel lungo periodo gli esiti al gioco della roulette non dipendono dalla fortuna o dalla sfortuna, ma dall'equilibrio delle coperture fra giocatore e banco: equilibrio spostato a favore del banco per l'effetto della tassa.
Per un giocatore casuale il gioco della roulette è molto semplice e non ha bisogno di particolari conoscenze. Il giocatore casuale gioca i suoi numeri simpatici; riempie il tavolo di fiches; pensa che con la copertura di più numeri aumentino le possibilità di vincere e che l'esito delle sue giornate di gioco sia una questione di fortuna o sfortuna. Naturalmente il suo destino sarà la "perdita costante", anche se intervallata da sporadiche giornate vincenti.
Un giocatore esperto sa che il gioco della roulette non è semplice e, soprattutto, che nel lungo periodo l'esito non dipende dalla fortuna. Egli sa che la vincita di un giorno non significa niente e che il vero problema consiste nel non perdere nel lungo termine. Il vero problema è la ricerca della cosiddetta "vincita costante" e cioè l'incremento del proprio guadagno nel tempo. Una di queste difficoltà deriva da un piccolo vantaggio che ha il gestore della roulette rispetto al giocatore: un vantaggio che consiste in un pagamento non equo rispetto alle coperture fra giocatore e banco.
la roulette è un gioco simmetrico, d'equilibrio nelle coperture e nei pagamenti, ma spostato a vantaggio del Banco dell'importo della tassa.
(parole non mie ma di Alberto, matematico esperto di roulette)
In sostanza il banco paga come se i numeri disponibili fossero 36, mentre in realtà sono 37. In questa sede parliamo soltanto di roulette francese nella quale vi è un solo zero. Per effetto di questa "non equità", il giocatore subisce su ogni puntata una "tassa" che sulle Chances Semplici è del 1,35% se si utilizza il "partager" con il banco ([19/37]-[18/37]x100/2), mentre sulle altre Chances Multiple è del 2,70% (1-[36/37]x100). Ogni pagamento sui pieni è pagato un pezzo in meno rispetto a un pagamento equo, mentre sulle altre Multiple come Cavalli, Terzine, Carrè, Sestine, Dozzine e Colonne, il 37° numero è rappresentato dallo zero che, uscendo in media una volta ogni 37 spin, ha lo stesso effetto del pezzo pagato in meno sui numeri pieni. Potremmo anche considerare tale tassa sulle Multiple come un minor pagamento come sui Numeri Pieni, e ciò vorrebbe dire che il pagamento equo sarebbe l'incasso della Chance Multipla più un decimale commisurato a quel numero in più che ha il banco. Sulle Chances Semplici, invece, la tassa è ridotta a circa la metà di quella sulle multiple perchè alla sortita dello zero le puntate sono imprigionate e poi liberate se lo spin successivo è favorevole (in questo caso la tassa è 1,385%). In realtà questa tassa è un po' superiore perchè quando lo zero si ripete (in media una volta ogni 37x37 spin), la puntata è imprigionata due volte e quindi per la sua liberazione è necessaria la sortita per due volte consecutive della Chance favorevole. In quei Casinò dove la sortita dello zero fa perdere definitivamente la puntata, la tassa aumenta al 2,70% anche per le Chances Semplici. In ogni caso gli effetti di questa tassa (qualunque essa sia) producono un minor incasso che, rapportato a una media equilibrata dei colpi vincenti rispetto ai perdenti, provoca una continua decurtazione sugli incassi e quindi della cassa disponibile per il gioco. Se quando perdi paghi il 100% e quando vinci ricevi il 97,30%, significa che il tuo destino è già segnato in partenza. E' evidente che il giocatore non può indovinare sempre il numero o la Chance che uscirà dalla ruota e quindi ci sarà, nel corso del tempo, un equilibrio fra colpi vincenti e perdenti (simmetria globale). Se però il banco paga di meno di quanto dovrebbe pagare se il gioco fosse equo, il giocatore subisce una decurtazione costante sugli incassi in rapporto all'equilibrio fra colpi vinti e persi, ossia fra i numeri da lui coperti e quelli che restano a favore del banco. E' chiaro che ciò che il giocatore non copre è in pratica coperto dal banco e nel corso del tempo si realizzerà una media paritaria fra le due coperture e fra i rispettivi benefici, ma i pagamenti saranno sempre a favore del banco perchè pagherà di meno di quanto dovrebbe se il gioco fosse equo. La roulette è dunque un gioco simmetrico ma il bilancio paritario fra colpi vincenti e perdenti è falsato da questo minor pagamento e a lungo andare questo continuo mancato incasso erode costantemente la cassa dei giocatori, casuali o sistemisti che siano.
Naturalmente l'azione della tassa agisce sulla quantità di denaro che il giocatore ha puntato sul tappeto e la somma delle masse puntate nel corso delle varie sessioni di gioco determina la quantità della tassa pagata. Se per esempio nel corso di una giornata di gioco si sono puntati a tappeto 1000 pezzi (di qualunque valore) sulle Chances Multiple, avremo pagato una tassa del 2,70% su quei 1000 pezzi puntati e cioè avremo incassato 27 pezzi in meno di quanto avremmo dovuto incassare con un gioco equo. Se in quella sessione abbiamo vinto, ci troveremo 27 pezzi in meno di quanto ci spetterebbe; se abbiamo perso, ci troveremo con una cassa residua inferiore di 27 pezzi, o comunque avremo finito la nostra cassa in anticipo di 27 pezzi. In tutti i casi abbiamo pagato la tassa. Tutto ciò, naturalmente, è calcolato nella media di tutte le sessioni di gioco eseguite nel corso di questa attività. Se giochiamo Numeri Pieni, pagheremo la tassa del 37° numero a ogni incasso. Se giochiamo le altre Chances Multiple o Semplici, pagheremo materialmente la tassa con la sortita dello zero che avviene in media una volta ogni 37 spin. Possiamo evitare lo zero per una o due sessioni di gioco non pagando quindi tassa sulle Semplici o Multiple diverse dai pieni, ma stiamo sicuri che poi la sua sortita si restringerà nel tempo e ci farà pagare quello che non abbiamo pagato prima. Qualsiasi giocatore (sistemista o casuale) dovrebbe essere consapevole di questa realtà perchè da ciò dipende l'esito finale dei suoi periodi di gioco. A questo punto, l'unica difesa del giocatore consiste nella riduzione della "simmetria" con il banco. Se il giocatore dispone di un incasso finale certo e sostenibile, la tassa non avrà la forza di erodere tutto l'incassato perchè ogni chiusura avrà un suo utile.

Naturalmente questa "chiacchierata" non è per gli esperti di roulette, bensì per tutti coloro che la affrontano sperando nel giorno fortunato: tutti quelli che vanno al Casinò avendo nella loro mente solo preponderanti visioni vincenti.

Ora che mi sono "sfogato" un po', ritorno ai miei soliti argomenti ed esperienze.
Oggi torno a ribadire che una selezione pura e lineare non conduce da nessuna parte. Può funzionare per qualche tempo ma, alla fine, arriverà la permanenza contraria che impegna duramente il capitale e che forse può essere superata con gli opportuni stop loss. In questo caso il tutto dipenderà dalla condotta del giocatore perchè non tutti hanno la capacità e la forza di carattere di uscire dal Casinò con una perdita parziale. In ogni caso ciò avvalora la realtà che la pura selezione è soggetta alla permanenza che trova. Ciò nondimeno la selezione è necessaria per avere una linea di condotta e quindi non cadere nella casualità. La selezione (se è valida) serve a contrastare la simmetria con il banco e assicurare un incasso che, per quanto finale sia, deve essere certo. Nel contempo, però, deve essere aiutata da quelle che io chiamo "puntate allargate", senza le quali la sola selezione può non arrivare all'esito finale per superamento dei massimali o per l'esaurirsi della cassa.

Questo è il mio attuale punto di arrivo. Dopo la famosa caduta degli 800 pezzi, largamente recuperati con gli interessi, ogni sessione è stata vincente con più di 90 pezzi di utile. Tutto ciò è stato possibile con una selezione mirata aiutata dalle puntate allargate. Non so se la pura selezione mi avrebbe dato comunque l'utile o sarebbe arrivata al salto della cassa, ma so di certo che la resa finale non sarebbe stata di quei livelli. Una pura selezione deve fare i conti con la chiusura del gioco che, in certi casi, può arrivare verso la fine del ciclo. Ecco che le puntate devono essere "calibrate" per non finire anzitempo le "munizioni". Con le puntate allargate c'è un maggior incremento dello scoperto ma gli incassi non tardano più di tanto e quando la selezione arriva alla chiusura finale, il saldo di cassa aumenta in modo consistente.

Un altro punto che dovrebbe essere "doloroso" è la tassa. E' noto che più numeri si giocano, più la tassa influisce sul capitale. Ebbene, apparentemente io non l'ho patita in modo evidente. In certi momenti copro gran parte del tappeto, ma anche se la tassa del 37° numero è costantemente in azione, io non ne risento, sia perchè copro costantemente lo zero, sia perchè gli incassi sono tanti e il pezzo che ogni volta il banco si prende non mi crea un danno che impedisce l'esito finale. Alla fine la selezione svolge il suo compito e allora, anche se nel frattempo non ho ottenuto utili con le puntate allargate, raggiungo definitivamente lo scopo.

Questo è il mio attuale modo di giocare e vi assicuro che non c'è gioco più tranquillo. L'unica difficoltà è la puntata a tappeto che in certi momenti in un Casinò terrestre non sarebbe possibile o comunque difficoltosa. In rete c'è il ripeti puntata, ma in ogni caso con un po' di pratica e con almeno 50 secondi di tempo, ci si riesce. Il capitale impiegato è di 1000 pezzi ma non sono mai andato oltre i 500 di scoperto. Questa è la situazione attuale e per il futuro vedremo se continua. Non è un gioco testabile perchè le variabili sono molte e un programma (di quelli usati per l'argomento) non può sostituirsi completamente al cervello umano che fa delle scelte secondo il momento.

Concludendo, la selezione cui sono arrivato è valida, ma senza la puntata allargata i 1000 pezzi possono non bastare. Data la linearità di questa selezione, vedrò se posso far fare gli opportuni test. Se lo scoperto non supererà i 1000 pezzi, potrò dire che è una selezione valida di per se stessa, anche se gli utili saranno molto più bassi di una selezione con puntata allargata.

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