Nel precedente post del 6 Gennaio abbiamo visto il
concetto della “spettanza negativa”,
che in pratica è ciò che spetta a qualsiasi giocatore di roulette dopo un significativo
periodo di gioco.
Abbiamo visto che il solo esito “fisico” di un periodo di gioco “discreto” non è determinante per stabilire la vincita o la perdita del
giocatore. Ciò che punta il giocatore è sempre “simmetrico” a ciò che punta il banco e alla fine vincite e perdite
si dovrebbero equilibrare pareggiandosi. I numeri che non ha coperto il
giocatore nel corso della sua attività li ha coperti il banco e alla fine la
media delle coperture e degli esiti tenderà ad essere paritaria. Tutto questo è
valido se consideriamo l’aspetto fisico del gioco, dove le probabilità dei
numeri coperti dal giocatore sono proporzionate alle probabilità dei numeri
coperti dal banco. In pratica, se si giocasse sempre a masse pari, pur variando
la quantità dei numeri coperti, a lungo andare giocatore e banco tenderebbero
al pareggio.
Abbiamo visto però che alla fine il giocatore si
troverà sempre perdente della tassa che il banco si trattiene in tutti i
pagamenti e ciò determina quella “spettanza
negativa” dovuta alla differenza fra pagamento equo e non equo.
Il giocatore però non perde solo a causa della tassa.
Di solito egli perde perché è portato a forzare il gioco nei momenti difficili
e alleggerirlo in quelli facili. Cosa vuol dire? Vuol dire che quando il
giocatore vince tende a conservare il suo acquisito e quindi vince di meno di
quanto avrebbe potuto. Quando invece perde per scelte sbagliate, tende a
forzare il gioco aumentando le poste e siccome di solito la negatività non si
esaurisce in quel momento, è destinato a perdere molto di più che se avesse
giocato sempre a masse pari. Ecco allora che oltre alla tassa egli pagherà gli
effetti della sua innata natura di conservatore del “poco acquisito” e
sperperatore del “molto impegnato”. Ecco che quando la “simmetria” del gioco
gli renderà un periodo favorevole, egli non incasserà tanto quanto ha speso nel
periodo contrario. Se invece avesse giocato sempre ad un livello uguale, ora il
banco gli avrebbe ritornato ciò che lui aveva temporaneamente lasciato. Meno,
naturalmente, la dovuta tassa del banco. Questo è uno degli altri motivi per
qui il giocatore alla fine risulterà sempre perdente.
Un altro classico motivo, che riguarda il sistemista,
è dovuto alla sua linea d’azione. Chi alla roulette insegue un risultato
derivante da un'unica linea di condotta, cadrà inevitabilmente
nell'evento negativo i cui effetti causano anche la perdita della sua cassa.
Cosa fa di solito un sistemista? Prova un gioco e, trovato che nelle prove
vince, inizia a giocarlo stabilmente. Qualcuno fa anche dei test su milioni di
spin pensando che ciò sia sufficiente a comprendere tutte le permanenze
possibili. La sua però è un’unica linea di condotta e per questo soggetta alla Legge sulla distribuzione delle Figure
che, come sapete, non riguarda soltanto le Figure delle Chances Semplici, ma
riguarda tutte le agglomerazioni di numeri e quindi scarti, calori, disegni e
configurazioni di ogni genere e tipo. Basta che gli agglomerati siano
stabilmente definiti.
Sappiamo che le possibili permanenze dipendono dalla
lunghezza della Figura necessaria al gioco che si vuol fare. Il gioco si chiude
in 20 colpi? Le possibili figure sono 2020; si chiude in 36 colpi?
Le possibili Figure sono 3636. Sono numeri talmente grandi che un
test di alcuni milioni di spin è equiparabile a una pagliuzza in un pagliaio.
Probabilmente nessuna delle permanenze che il giocatore incontrerà nella sua
vita sarà simile a una ricavata dalle milioni di permanenze rilevate dai test.
A questo punto è logico che se il sistemista percorre un’unica strada, prima o
poi si troverà davanti quella famosa Legge sulla distribuzione delle Figure e
non troverà ciò che si aspettava di trovare, perché quella permanenza non è
stata prevista dai test.
Cercate una particolare configurazione? La sua
apertura può avvenire in più punti dello schema causando un allargamento delle
puntate. Cercate il rientro di uno scarto? Questo può protrarsi ulteriormente,
anche intervallato da piccoli rientri non sufficienti a ottenere un recupero
adeguato. Giocate sul mantenimento, o allargamento, o restringimento di
determinate frequenze? Nel lungo periodo la media sarà senz’altro mantenuta, ma
nel breve incontrerete eccessi nell’uno o nell’altro andamento.
Tutto ciò lo si incontra e lo si
incontrerà sempre.
E allora, qual è il modo giusto
per affrontare la roulette? C’è il modo di evitare o rimediare agli effetti
della Legge sulla distribuzione delle Figure?
Il modo…anzi, i modi ci sono e si
concretizzano nella praticabilità di più
linee di condotta. Se un attacco, condotto in un’unica direzione, può
essere eluso dalla particolare permanenza, difficilmente la stessa permanenza
può eludere l’attacco su una seconda direzione e ancora più difficilmente potrà
eluderne un altro su una terza. La cosa è possibile, ma molto improbabile e in
ogni caso di breve durata.
Il gioco che oggi ho pubblicato
nel sito è il primo di tre giochi sulle Chances Semplici. Come sempre sono
consequenziali, nel senso che, trovato e giocato il primo, ho migliorato il
gioco passando e giocando al secondo, che ho migliorato passando al terzo.
Come primo gioco vedremo le
cosiddette “FIGURE BILOCATE”: un gioco che si basa su una particolare rilevazione
delle Figure di 3 delle Chances Semplici. Non si tratta di un gioco
“matematicamente vincente” perché alla roulette nulla lo è. Può però essere costantemente vincente se condotto nel
giusto modo, senza forzature risolutrici. Può essere applicato lo “stop loss” e lo “stop win”. Può essere interrotto e proseguito alla stessa altezza
il giorno dopo. Può essere giocato in perdita oggi e in vincita domani. Grosso
modo è la condotta che tenevano i “contatori di carte” a Black Jack prima che
il banco prendesse le contromisure.
Per i due giochi successivi
aspettiamo un po’ perché per il momento sono solo nella mia testa, anche se
giocati on line da un po’ di tempo.
CAPITOLO: CHANCES SEMPLICI.
TITOLO: FIGURE DI 3
BILOCATE. N° 76.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta
nella vita, può essere fortunato; se ci va con una certa regolarità, per lui la
fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo
Paese e i tuoi figli. Quando risparmi un Euro crei un disoccupato)