25/03/11

QUALITA' o QUANTITA'


Per fare un qualsiasi tipo di sistema alla roulette dobbiamo fare i conti con due tipi di ricerca.

1°) ALLARGAMENTO o CALORE.
2°) QUANTITA’ o QUALITA’

ALLARGAMENTO o CALORE
Questa ricerca è già stata ampiamente trattata in quasi tutti i miei sistemi e con vari articoli in questo blog. La ricerca dell’uno o dell’altro attacco è sempre stata il tallone d’Achille di tutti i sistemi “statici” perché, qualunque sia la scelta, arriva inesorabilmente l’andazzo contrario. Solo ultimamente ho distribuito un opuscolo al quale ho allegato il gioco che unifica questi due tipi di attacco, definendolo “gioco bidimensionale”. Si tratta di un metodo di rilevazione che, essendo dinamico, può sfruttare entrambi gli andamenti che di solito si alternano nella permanenza e che ci creano molti problemi con qualsiasi rilevazione statica. In questo gioco, il confinamento degli eventi in un’area ristretta dello schema, ci permette di attaccare in contemporanea sia l’allargamento, sia il calore, senza subire la classica proliferazione delle puntate a tappeto.

QUALITA’ o QUANTITA’
Fin dai primi anni di studio sui sistemi della roulette mi è apparso chiaro che gli esiti di ogni sistema cambiavano a seconda si ricercasse un disegno quantitativo o qualitativo. Che si trattasse di giochi statici o dinamici, la differenza dei risultati chi si ottenevano era notevole. Vediamo allora cosa s’intende con una ricerca qualitativa o quantitativa.

Ricerca qualitativa.
Di solito, quando giochiamo un sistema, specialmente in un ciclo chiuso, rileviamo i numeri della permanenza e li tramutano nelle corrispondenti Chances multiple (pieni, cavalli, terzine, sestine) o Semplici. Poi inseriamo i simboli che li rappresentano in appositi schemi dentro i quali si formeranno particolari disegni che tendono a realizzarsi per effetto della Legge del terzo. La ricerca qualitativa riguarda il “come” il disegno ricercato tende a formarsi. Utilizzando questa ricerca giocheremo sul completamento di disegni come possono essere il “3° orizzontale o verticale unito”; il “3° perfetto obbligato”, lo “specchio” su figure di Chances Semplici o Multiple; il gioco dei “passaggi” su Semplici o Multiple; il “3° doppiato sovrapposto”; il gioco del “tappabuchi” sulle Semplici ecc. Questi, e altri, sono tutti giochi che cercano la vincita sul “come” si forma un disegno tendenziale. Queste configurazioni sono più difficili da sfruttare perché il disegno si può formare indifferentemente in più direzioni e ciò comporta un allargamento delle puntate nei vari punti in cui si potrebbe realizzare. In ogni caso, che si giochi su un allargamento di semplici presenze o su un allargamento di doppioni, saremo sempre soggetti ai periodi contrari di calore e cioè quei casi in cui escono per un lungo periodo sempre le stesse Chances. Queste situazioni, che si alternano con quelle opposte (allargamento), provocano stazionamenti di puntate a vuoto perché lo schema non si modifica. Sono chiaramente i casi in cui escono molti doppioni che si ripetono in continuazione su poche Chances.

Ricerca quantitativa.
Come dice la definizione, questo tipo di ricerca conta sulle “quantità” di alcuni elementi che la Legge del terzo produce all’interno di un ciclo logico di una Chance. Di solito è sfruttabile con una “moltiplicazione di eventi” e cioè con la somma di due o più cicli “logici”. Secondo la Chance considerata, la moltiplicazione è protratta fino al raggiungimento di un ciclo “assoluto” pari a 36 colpi di roulette. Ecco che con questa ricerca andremo alla caccia di quegli elementi di una Chance che raggiungono un determinato quantitativo di presenze, tendenzialmente raggiungibile nel ciclo assoluto. In pratica, sommando due, o tre, o sei cicli logici (per cavalli, terzine o sestine), i doppioni tendenziali di ogni ciclo logico non possono disporsi in modo da livellare le presenze singole e quindi il perfetto equilibrio in un ciclo assoluto non sarà mai raggiunto. Il contrario equivarrebbe alla sortita di 37 numeri diversi in 37 colpi di roulette. Ci saranno quindi degli elementi della Chance che raggiungeranno statisticamente certi livelli di presenza, resi obbligatori dalla Legge del terzo, sia per quanto riguarda le presenze singole, sia per i doppioni. Utilizzando questa ricerca giocheremo sul raggiungimento di determinati livelli quantitativi come quelli che riguardano il gioco della “piramide”; la ricerca delle 4e 5e 6e verticali in una moltiplicazione di eventi; la ricerca dei doppioni sulle figure di 2 o di 3 delle Semplici; ecc. Tutti questi tipi di attacco sono stati pubblicati nel sito, tranne il 3° doppiato sovrapposto. che costituisce la parte iniziale dell'opuscolo che ho distribuito ai richiedenti.

Queste ultime sono due ricerche che di solito s’identificano con le altre due. La ricerca qualitativa si accomuna con l’allargamento mentre la ricerca quantitativa si accomuna con il calore. Entrambe le ricerche sono in competizione perché, di solito, il maggior sviluppo di una rende più aleatoria l’altra.

Direi che tra i due tipi di ricerca la meno aleatoria, e quindi la più realizzabile, è quella quantitativa perché elimina il problema della locazione della chiusura, tipico invece della ricerca qualitativa. Un allargamento tendenziale dei due terzi può creare problemi sulla locazione di certi disegni tendenziali, mentre l’impossibilità di un equilibrio assoluto di presenze determina quei picchi che sono sicuramente presenti alla fine del ciclo assoluto. Il problema sarà dato soltanto dal quando tali picchi si verificheranno e quanti saranno.

A TUTTI I POSSESSORI DEL 3° DOPPIATO SOVRAPPOSTO.
Fate presto a imparare il “bidimensionale” perché è in lavorazione il seguito di questo modo di sfruttare la Legge del terzo. Alla fine sarà distribuito, come i due precedenti, a tutti i possessori dell’opuscolo. Non sarà pubblicato in Internet.

Ironia della sorte…!!! Avete acquistato un gioco e ora vi troverete a giocarne un altro.

Il 3° sovrapposto è un buon gioco, però è soggetto ai problemi della staticità delle rilevazioni e quindi è soggetto agli andamenti della permanenza, superabili però con adeguate disponibilità finanziarie e adeguati comportamenti di stop loss.

Il gioco bidimensionale non è soggetto alla staticità delle rilevazioni e la tendenza al confinamento dei risultati limita enormemente la capacità elusiva della roulette.

Il prossimo gioco, che chiamerò “bilaterale”, mantiene i pregi del precedente, ma ne semplifica l’esecuzione mantenendo il rendimento.

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Nino.zantiflore@tiscali.it

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18/03/11

NE RESTERA' UNO SOLO

SI PUO’ RESTARE SINGLE

E’ convinzione di molti che in “casa roulette” ci sia una coppia di numeri (che possiamo definire marito e moglie) che riceve i giocatori, che li fa giocare e che li fa perdere. Ultimamente, però, in casa roulette le cose non sono andate molto bene e la coppia, dopo molti litigi e incomprensioni, si è separata. Il giudice ha lasciato la casa a un solo elemento della coppia e ora è solo a ricevere i giocatori. E’ rimasto "single".

Qualche giorno fa ho ricevuto la seguente mail.

Mi scusi se l'assillo, ma nel suo blog in data 2/08/10 lei scriveva di ricordare un sistema che qualsiasi cosa uscisse nella roulette, vinceva un pezzo.lei testualmente scriveva:"Ricordo che consiste nel puntare un Passe o un Manque con un numero adeguato di pezzi; poi puntare le due sestine con un numero adeguato di pezzi; poi puntare la terzina e i due pieni (o il cavallo) con un numero adeguato di pezzi; poi puntare lo 0 con un numero adeguato di pezzi. Qualunque cosa esca, escluso il numero non puntato, si vince un pezzo"ora io le chiedo: ma se esistesse un sistema del genere si sbancherebbe la roulette! anche solo un pezzo alla volta, ma è un pezzo vinto di sicuro.....lei si ricorda qualche cosa di più in merito a questo sistema????

Il post (che era del 3 agosto 2010) non diceva che quella puntata faceva guadagnare un pezzo qualsiasi cosa uscisse dalla roulette. Diceva che “lasciando fuori un solo numero al posto di due”, si guadagnava un pezzo. Copio qui di seguito quanto avevo scritto.

Lasciamo pure stare che c’è un modo di puntata con la quale si può vincere il pezzo con l’esclusione di un solo numero. Ora non me lo ricordo e dovrei rintracciarlo nella biblioteca. Ricordo che consiste nel puntare un Passe o un Manque con un numero adeguato di pezzi; poi puntare le due sestine con un numero adeguato di pezzi; poi puntare la terzina e i due pieni (o il cavallo) con un numero adeguato di pezzi; poi puntare lo 0 con un numero adeguato di pezzi. Qualunque cosa esca, escluso il numero non puntato, si vince un pezzo. Se esce lo zero, facendo il partager con la Chance semplice, s’incassa tutto il puntato più un pezzo, naturalmente, ritirando la mise vincente. Ma questo non fa parte della nostra storia.

Visto che al momento sono a corto di nuovi argomenti interessanti su cui soffermarci, approfondiamo questo fatto.

Innanzitutto questa è una semplice puntata a copertura del tappeto. Non è un sistema. Un sistema, per essere tale, deve essere costituito da più elementi che creano e attuano un unico complesso che, nel caso di un sistema alla roulette, si deve svolgere attraverso 3 fasi:
1°) Individuazione di un comportamento “preferenziale” della permanenza, sia continua, sia in un ciclo chiuso. In pratica dobbiamo individuare quali sono le tendenze, che possono essere di vario tipo come per esempio i colpi da 1 quantitativamente uguali a tutti i colpi superiori; oppure la formazione di determinate configurazioni, dovute alla Legge del terzo, in un ciclo chiuso, ecc. Insomma, un qualche cosa che abbia una ragione di essere giocato.
2°) Esecuzione di un attacco, giustificato dal precedente punto1.
3°) Sostegno del precedente punto 2 con una manovra finanziaria che consenta il raggiungimento dello scopo di un utile.

Queste 3 fasi sono tra loro concatenate e dipendenti. Se ne manca una non è più un sistema. Sarà qualcosa d’incompleto cui manca una ragione che giustifica la speranza di un buon esito. Nel nostro caso la puntata è solo una copertura massima del tappeto al fine di ottenere l’utile di 1 pezzo, qualunque cosa esca all’infuori di quel numero e quindi non è un sistema. Inoltre la scelta di quale numero escludere è completamente aleatoria e quindi viene a mancare la prima delle 3 fasi accennate. Per non parlare poi della manovra finanziaria che a queste condizioni non può esistere.

Passiamo ora al fatto di quanto e cosa si deve coprire per guadagnare 1 pezzo lasciando fuori un solo numero. Tutti sanno che per guadagnare 1 pezzo si deve coprire 35 numeri lasciandone fuori 2. Infatti, il pieno è pagato 35 volte la mise e se copriamo 35 numeri, il banco ci pagherà 35 pezzi. Ritirando la mise sul pieno vinto ci troveremo con 36 pezzi in tasca e cioè con 1 pezzo in più. Per ottenere questo risultato, però, abbiamo coperto 35 numeri mentre i disponibili sono 37. Abbiamo dovuto escluderne 2,

Ora rispondo al nostro frettoloso e approssimativo lettore. In quel Post ho affermato che si può vincere 1 pezzo escludendo un solo numero dalla copertura del tappeto. Non è una mia invenzione perché l’avevo letta anni fa in uno dei tanti libri che avevo acquistato per documentarmi su quanto era stato fatto in questo campo, prima che mi decidessi di dire la mia sulla roulette. Infatti, è mia convinzione che se qualcuno ha qualcosa da dire, debba almeno verificare se quello che dirà è già stato preso in considerazione da altri prima di lui. Diversamente si rischia di creare l’università degli analfabeti che battono e ribattono dei tasti già consunti e stonati.

Mi sono quindi armato di pazienza e, dopo una breve ricerca, e il fortuito intervento di Alberto (nuovo valido collega di Milano) ho trovato dove avevo letto la notizia. Era contenuta nel libro del Della Moglie e ora ve la riporto pari pari.

Supponiamo di lasciare scoperto il 19. La copertura di tutti gli altri numeri avviene in questo modo:
Si puntano 3 pezzi allo zero e l’equivalente di 4 pezzi su tutti gli altri numeri, escluso il 19, per un totale di 143 pezzi. Si dovrà però usare il raggruppamento dei pezzi per la Chance Semplice perché, nel caso esca lo zero si dovrà fare il partager. Ecco le varie puntate sulle Chances e i relativi incassi. La Chance semplice è obbligatoria mentre le altre sono facoltative e si fanno per comodità. Nulla vieta di puntare direttamente i singoli numeri da 4 pezzi ciascuno.

Manque: 72 pezzi (4x18). Incasso 72x2 = 144.
Zero: 3 pezzi. Incasso 3x35 = 105 + 3 della mise + 36 del partager del Manque = 144.
3A Dozzina: 48 pezzi (4x12). Incasso 2x48 = 96 + 48 della mise = 144.
Carrè 20/24: 16 pezzi (4x4). Incasso 8x16 = 128 + 16 della mise = 144.
Pieno sul 22: 4 pezzi. Incasso 35x4 = 140 + 4 della mise = 144.

Come potete vedere la puntata è stata di 143 pezzi mentre ne ritiriamo 144. Il numero escluso è stato soltanto uno e non due. La coppia si è divisa ed è rimasto un “single”.

Abbiamo risolto i problemi della nostra vita? Certo che no…!!!

Il numero che escludiamo, qualunque esso sia, con qualunque criterio lo scegliamo, ha il diritto di uscire in media una volta ogni 37 nostri tentativi e quindi, ogni 37 colpi giocati avremo guadagnato 36 pezzi e ne avremo persi 143. Vi sembra un buon affare?

Però, il furbone di turno fa un ragionamento: “se io scelgo come numero da escludere quel numero che si è appena ripetuto, beccherò certamente uno degli altri 36 perché una ripetizione di 3 volte è molto rara”. Lui non lo sa, ma già con questa frase ha decretato la sua sconfitta. Rivediamo il perché (argomento già trattato) leggendo e completando cosa avevo scritto a suo tempo in quel post.

E cosa fa il nostro amico per trovare la condizione per fare la sua puntata? Fa trascorrere il tempo in attesa che la condizione si realizzi. Ma siccome la ripetizione di un numero ha il diritto di avvenire con una sua cadenza (se non sbaglio 37x37 = 1.369), la ripetizione di un numero per 3 volte consecutive ha il diritto di accadere con una cadenza (37x37x37 = 50.653) che, anche se è di molto superiore di quella di una singola ripetizione, alla fine gli capiterà, perché a quel punto il nostro amico se l’è cercata e l’ha trovata. Attenzione, però, perché la terza ripetizione non avviene dopo 50.653 tentativi fatti dal nostro amico. Questa è la quantità di colpi che egli deve veder passare nella sua ricerca fra i vari tavoli e quindi si deve conteggiare la quantità di tutti i numeri che non l’hanno interessato fino al reperimento del numero ripetuto. Sarà stato contento per parecchi giorni di fila ma, alla fine, si sarà rimangiato tutto ciò che aveva vinto e magari molto di più. Dipende dal punto del suo percorso in cui è incappato nell’inevitabile evento che lui stesso si è cercato.

Mentre lui cerca la condizione per fare la puntata (ripetizione di un numero) tutte le roulette presenti in sala producono numeri su numeri e, dopo una media di 50.653 numeri generati, farà la sua apparizione una ripetizione tripla. Egli non potrà evitarla perché ha impiegato il tempo necessario per la sua apparizione nella ricerca delle ripetizioni semplici generate da tutte le roulette presenti e funzionanti. Siccome per fare una ripetizione tripla bisogna passare prima da una doppia, quella doppia che diventerà tripla, non potrà che essere nel suo destino.

Divagazioni a parte, ecco dimostrato che si può guadagnare un pezzo escludendo dalla puntata un solo numero.

In queste due settimane ho spedito ad alcune persone che me l’hanno richiesto un opuscolo contenente un sistema che ritengo tuttora valido se giocato come da me consigliato. Ho ricontattato il “testatore” che mi ha riconfermato la sua validità, dicendomi di essere in vincita di oltre 800 pezzi, anche se qualche volta ha dovuto fare uno stop loss di una cinquantina. Ultimamente ho integrato il sistema mandando in PDF una appendice che ha lo scopo (per la verità per alcuni dubbio) di migliorare il gioco diminuendo le occasioni di stagnazione delle vincite.

Ora ho deciso di premiare tutti quelli che mi hanno dimostrato fiducia e mi hanno gratificato economicamente, anche se con poca cosa, con un omaggio alla loro stima nei miei confronti. Ho deciso che invierò loro in PDF il nuovo sistema che parla di “gioco bidimensionale” perché unisce allargamento e calore in un unico sistema.

Come dice una canzone “quant’e bbello lu prim’ammore, lu secondo è più bbello ancore”, quest’ultimo sistema è più bello del primo, tanto che avevo detto, non ricordo più dove, di aver trovato la fine del mondo.

Per il momento, quindi, questo sarà un “allegato” a chi richiederà il famoso opuscolo che nel frattempo ho completato con l’appendice oggetto del precedente post. E’ un grande regalo che supera di molto le potenzialità del precedente sistema del “3° sovrapposto”. Volevo usarlo per fare un terzo libro ma, oltre a non averne la voglia, non avrei abbastanza materiale nuovo da inserirvi.

Spero (ma sono sicuro) di fare cosa gradita a tutti gli acquirenti del “3° sovrapposto” e prego il solito “pirata” di non avvilire i miei intenti divulgando lui stesso ciò che ho creato con lavoro, studio, fatica e tempo perso. Lui si sentirà per un attimo importante, ma cosa penserà di lui chi riceve la sua offerta…?

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13/03/11

3° DOPPIATO SOVRAPPOSTO


E' già pronta una modifica migliorativa del sistema sui cavalli per il "3° doppiato sovrapposto".

Poichè Andrea ha trovato una permanenza al PC (prodotta da numeri random) veramente difficile, con un sacco di ripetizioni sugli stessi cavalli, mi sono messo a pensare come rimediare anche a questo frangente.

Già abbiamo detto che su migliaia di boules tutto è possibile e, infatti, la permanenza incriminata è capitata dopo più di un centinaio di partite portate a buon fine. La riporto qui di seguito, tanto per vedere di cosa si tratta.

23,16,13,36,2/23,8,35,1,15/7,23,24,26,5/1,32,9,17,2/30,17,10,16,23/34,7,2,6,13/11,27

In effetti, è una permanenza veramente difficile ma, essendo possibile, anche se rara per la disposizione dei doppioni, alla fine ci può capitare e quindi ho pensato a una variante che ha lo scopo di aumentare le vincite e nello stesso tempo minimizzare la scalata della montante.

L'ho provata per un certo quantitativo di boules e il principio su cui si basa mi sembra buono.

Ora non mi resta che scrivere il tutto, comporre un file e mandarlo in PDF a tutti quelli che hanno acquistato l'opuscolo.

Si tratta di una modifica del disegno ricercato. Il tutto è più semplice e, avendo la disponibilità di più vincite, potremo usare una montante a scaglioni senza un reale pericolo di dover sostenere il gioco con centinaia di pezzi.

Vi chiedo un po' di pazienza per la composizione del gioco. Dopodiché lo inoltrerò via e-mail ai possessori dell'opuscolo.

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12/03/11

IVAN (IL TERRIBILE)


Pochi giorni fa ho ricevuto questa mail che riporto qui di seguito. Ne avevo in programma una diversa ma mi sembra opportuno postare prima questa.

Leggo e seguo questo blog da circa un anno, interessato dagli argomenti della ricerca che sta effettuando, anche se, nonostante l'intitolazione alla "legge del terzo", molti sistemi proposti non si basano su quella tendenza.
Ammiro l'impegno che dedica all'argomento e (leggendo anche altri suoi interventi in altri forum) la ritengo una persona cordiale e corretta.
Dato che lavoro con i computer, mi diverto a programmare e testare sistemi (anche suoi) che hanno sempre incontrato la permanenza contraria che annullava (o anche peggio) i guadagni avuti in precedenza.
Purtroppo le prove (anche di mesi) fatte al casinò, online, o con penna e carta, spesso non sono sufficienti a incontrare il caso negativo. Utilizzando il computer invece (simulando miliardi di boule), si incontra rapidamente la caduta del sistema (che potrebbe capitare appena seduti al tavolo).
L'idea che mi sono fatto è che anche i sistemi migliori facciano guadagnare poco con probabilità alta e che facciano perdere molto con probabilità bassa (ma certa), tenendo il giocatore (nella migliore delle ipotesi) in una situazione di equilibrio.
Ho in cattiva considerazione i "venditori di sistemi vincenti" per il semplice ragionamento che chi avesse un tale sistema, non avrebbe bisogno di venderlo ma gli basterebbe applicarlo.
Ho deciso di scrivere questo commento per la stima che ho nei suoi confronti, dopo aver letto la richiesta di pagamento per questo promettente sistema. Sebbene abbia parlato di rimborso spese per l'opuscolo, resta il principio che (secondo me) rimane violato: se il sistema fosse davvero vincente, basterebbe giocarlo per coprire qualunque spesa.
Allora propongo questa variazione: potrebbe pubblicare il sistema in formato elettronico (come ha sempre fatto, in modo da non sostenere spese eccessive) e chiedere una libera offerta da chi vincesse con il nuovo sistema.
In questo modo, nel caso il sistema fallisca, non rischierebbe di venire etichettato come altri accertati ciarlatani per la vendita di "sistemi vincenti" e riceverebbe comunque dei compensi da gente soddisfatta.
Ci tengo a precisare che questa mia proposta è nata in risposta alla dichiarazione di vendita di un sistema "vincente" da parte di una persona corretta quale lei è.
Con stima,
Ivan

Ho deciso di rispondere pubblicamente perché gli argomenti trattati da Ivan (il terribile) sono interessanti. Posticipo quindi il post programmato per questo sabato e rispondo a Ivan.

1°) Vorrei sapere quali dei miei sistemi non si basano sulla Legge del terzo. Se mi vengono indicati posso controbattere, altrimenti non saprei cosa dire.

2°) I test su miliardi di boules incontreranno certamente la permanenza contraria, ma rapportati alle esperienze umane, per incontrarne una, potrebbero essere necessari diversi anni e, se nel frattempo il nostro sole diventa una supernova inglobando la Terra, forse la cosa non avrebbe poi molta importanza. Sono d’accordo che si può incontrare l’evento anche domani, ma se la cadenza del fatto è così rara, i miliardi di boules successive dovrebbero recuperare ciò che abbiamo perso con quella partita o addirittura con quella seduta. Se lo stop loss scattasse per esempio a 200 pezzi, forse tutte le sedute successive, prima del prossimo stop loss, ci darebbero qualche soddisfazione. Del resto, in quest’arco di tempo potremo vedere 60 rossi, o un ciclo chiuso di 37 numeri diversi, o una ripetizione di 20 zeri di fila. Si sa che è solo una questione di tempo.

3°) Non conoscendo quei test fatti al computer (immagino con l’utilizzo di numeri random) non ho la certezza che siano stati fatti correttamente. Il comportamento umano può prendere decisioni che il PC forse non può attuare, e prendere una strada diversa, spesso, crea quelle diversità che il PC non può giudicare se non è stato correttamente istruito. Tutti i miei sistemi si basano su un comportamento standard della permanenza e perciò sono soggetti allo scarto, per il superamento del quale è necessario l’intervento umano. Se lanciamo un programma statico, forse, non otteniamo gli stessi risultati che invece abbiamo con l’intervento umano. Le mie sono state tutte “proposte” e, visti gli esiti ottenuti, le ho pubblicate. Ora sta a voi giudicarle.

4°) Il guadagnare poco spesso, e il perdere molto raramente, sono in contraddizione con lo stop loss. Se vinco 30 pezzi per 50 sedute e ne perdo 200 in una, forse la cosa conviene. Se poi recupero uno stop loss con quote prefissate e con un utile a ogni recupero, direi che non ho neppure perso del tempo improduttivo. Questo però è un argomento proprio dell’ultimo sistema sul “3° doppiato sovrapposto”.

5°) Effettivamente ora sono il “venditore” di un sistema che ho definito “vincente”, anche se non amo definirmi tale. E’ stata una decisione sofferta e non del tutto superata, ma qualcuno mi ci ha spinto facendomi notare che le gratificazioni possono derivare anche da una contropartita economica, del resto facilmente recuperabile da chi la sostiene, con l’utilizzo di questo sistema.

6°) Il sistema l’ho applicato personalmente e ne ho tratto sempre dei benefici. E’ stato anche applicato da chi l’ha testato in prima persona con il suo capitale e ne ha sempre tratto dei benefici. Il fatto che abbia deciso di divulgarlo e non tenerlo per me, può generare dubbi sulla sua validità temporale ma, come ho detto nel blog, non ho più l’età e la voglia di andare a giocare al Casinò. Non secondo poi, c’è poi il desiderio di far sapere in giro quanto sono bravo (aspirazione legittima di chi si reputa tale) vista la desolazione imperante in questo settore. Questo inoltre non sarà l’ultimo perché ne è già pronto un altro con procedimenti nuovi e mai trovati nei vari libri, pubblicazioni, o forum in Internet.

7°) La libera offerta prospettata da Ivan è già in atto. Con l’impegno di rendere il 90% dell’esigua spesa, ho in pratica confermato la mia volontà di non danneggiare le persone che si sono fidate di me. L’unico costo che andrebbero a sostenere compensa pienamente una nuova idea che arricchisce il loro bagaglio sulla conoscenza della roulette. Credo che la mia buona fede si evinca totalmente dal mio comportamento, anche nel caso mi dovessi sbagliare sugli esiti del gioco.

Dopo aver scritto quanto sopra, ho ricontattato il “testatore” del gioco e mi sono informato, per l’ennesima volta, sugli esiti delle sue applicazioni ormai sempre reali. Il gioco prosegue bene, anche se lungo la strada ha incontrato una permanenza di continue ripetizioni di cavalli sempre uguali. In quell’occasione ha dovuto sostenere un impegno di 160 pezzi e, avendo preso un cavallo da 6, aveva chiuso la partita a -50. Preciso che al testatore non ho ancora dato l’opuscolo con la descrizione del gioco ma lui, di sua iniziativa, e senza un mio indirizzamento, ha suddiviso la perdita recuperandola in più partite successive. Questo è l’intervento umano che la macchina, se non istruita in precedenza, non può fare. Determinati giudizi con le conseguenti azioni, anche per altre situazioni, possono essere presi solo dall’uomo.

Non mi sorprende quindi che i test al computer incontrino, fra le tante partite favorevoli, una partita (e non dico giornata) che raggiunge un impegno importante. Oltretutto il nostro Ivan non ci ha detto a quanto consiste l’esposizione raggiunta dai test sui sistemi che precedono quest’ultimo. E nemmeno ci ha detto su quali sistemi ha fatto i test. Sono perfettamente consapevole che non tutti i sistemi che ho pubblicato possono raggiungere l’incasso costante e che, come il solito, fra molte partite facili c’è quella difficile dalla quale se ne esce solo con uno stop loss. Sarà poi compito del sistemista procedere ai successivi recuperi nei dovuti modi. Se i fratelli Gambling, considerati un caposaldo fra i giocatori vincenti, hanno raggiunto un’esposizione reale di 850 pezzi, cosa sono i 160 raggiunti dal nostro testatore?

Ora mi aspetto che chi ha acquistato il sistema mi sappia dire se funziona o no. Una mail sarebbe gradita.

Il prossimo post, che ho posticipato, riguarderà la vincita di un pezzo con una particolare copertura del tappeto.

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05/03/11

SODDISFATTI O RIMBORSATI


Il 6 febbraio scorso ho postato un articolo dal titolo UNA VIA DI FUGA nel quale annunciavo la conclusione di uno studio che modificava e migliorava gli esiti dell’ultimo sistema pubblicato nel sito: quello sulla sovrapposizione del 3° doppiato sulle terzine in cicli da 1.5. In effetti, ciò che ne è uscito è un sistema che sembra realizzi la vincita costante, non solo in un’intera seduta, ma il più delle volte anche nella singola partita.

Avevo anche detto che stavo aspettando certi sviluppi su eventuali nuovi siti ma, poiché finora non si è mossa foglia, ho deciso di procedere per conto mio alla divulgazione del gioco.

In questo frattempo ho voluto far testare il sistema a un mio concittadino che, avendo acquistato i miei due libri precedenti ha, per così dire, acquisito il diritto di essere tenuto informato sugli eventuali nuovi sviluppi dei miei studi. L’ho quindi convocato a casa mia e gli ho insegnato il sistema. Oggi mi ha assicurato che i test sulle permanenze scritte, le partite fatte sui Casino live e le giornate trascorse nei Casino terrestri, hanno sempre dato esiti favorevoli e che addirittura tutte le partite si sono dimostrate vincenti. Per di più, visti i sorprendenti risultati, ha abbandonato i precedenti sistemi per dedicarsi esclusivamente a questo. La cosa non mi ha sorpreso affatto perché già le mie esperienze personali erano andate in quel senso ma, essendo poi passato allo studio del gioco successivo, l’avevo abbandonato come faccio di solito quando finisco e definisco un sistema. Per essere sicuro di quei risultati, lo avevo quindi fatto testare più a lungo e soprattutto “sul campo”.

Ora ho comunicato al mio concittadino (il testatore) la mia intenzione di pubblicare nel sito il sistema, al che mi sono sentito dire “se sono scemo”. Mi ha fatto notare che la divulgazione gratuita di un simile gioco non aveva senso e che nessun altro avrebbe fatto una simile cazz…ta.

A questo punto io sono preso fra due dilemmi morali. Regalare il sistema come tutti gli altri o divulgarlo a pagamento? Già sapete che non amo vendere sistemi se non all’interno di un’opera come può essere un libro, con il quale si da un qualcosa di più ampio: un manufatto che contiene, oltre ai sistemi, anche idee, suggerimenti e un insieme di altre cose. Insomma si da un manufatto e non si vende un sistema puro e semplice, anche se in questo caso si tratterebbe di una cosa eccezionale.

Dopo aver ponderato per parecchi giorni, ho preso una decisione. Per costruire questo sistema io ho lavorato giorno e notte. Ho lavorato per le prove sul funzionamento. Ho lavorato per il gioco sul live. Ho lavorato per la sua stesura al PC. Dovrò spendere soldi per la realizzazione dell’opuscolo che lo illustra e per la sua spedizione. A questo punto ritengo giustificata una remunerazione per il mio lavoro e soprattutto per ciò che possiamo definire i “diritti d’autore” dell’opera.

Ho deciso quindi di metterlo a disposizione (non uso il termine vendere perché non mi piace) di chi lo richiederà, al costo di 100 € e, siccome non voglio abbandonare il mio spirito estraneo a una mercificazione delle mie idee, annuncio pubblicamente che chi non rimarrà soddisfatto di quanto ottenuto, sarà rimborsato a sua semplice richiesta.

In verità non so se quanto sto per fare sia giusto o sbagliato, ma sono stato spinto a questo dai consigli di amici e conoscenti del settore ludologico. Io poi ho aggiunto il possibile rimborso se il sistema dovesse rivelarsi perdente.

Naturalmente, data l’esperienza del precedente libro, con il quale qualcuno ha approfittato per divulgare i miei sistemi in internet mandandoli per e-mail ad altre persone, chi pretende il rimborso, dovrà dimostrare l’accaduto con una permanenza certificata, che provenga da una pubblicazione o, se ha giocato sul Live, da una riscontrabilità in Internet. Io rifarò personalmente il gioco su quella permanenza e se riscontrerò che effettivamente non sono stati commessi errori e che la seduta è stata negativa, rimborserò al richiedente il 90% della spesa.

Credo che questo mio comportamento assolva due principi che mi hanno sempre accompagnato nei rapporti con le persone che seguono i miei lavori: l’onestà dei miei comportamenti e la volontà di non recare danno ad alcuno.

Se propongo quest’opuscolo (non libro) a pagamento, è perché sono convinto che ognuno possa trarne beneficio e che la spesa relativa può essere largamente recuperata alla prima seduta di applicazione. Se così non fosse, provvederò a restituire il 90% del costo a chi mi dimostrerà il fallimento del gioco.

Avrei potuto tenerlo per me e non divulgarlo ad altre persone. Avrei potuto giocarlo personalmente per trarre profitti di cui io solo avrei beneficiato. Tutto ciò poteva accadere anni fa quando, avendo un’età diversa da quella attuale, il desiderio di primeggiare e la foga dell’azione, sarebbero stati preponderanti in me come nello spirito dei giovani. Alla mia età, e non avendo bisogno di ulteriori mezzi economici, le mie priorità sono di natura sociale. Anche se talvolta vado al Casinò e anche se spesso gioco nei live in Internet, il mio scopo è lo studio di cose sempre nuove, tanto che già da un mese non giocavo più questo sistema perché ero passato ad altro. Ero passato alla “bidimensionalità” del gioco, ma questo sarà l’oggetto di futuri sviluppi.

Di cosa si tratta? E’ una modifica di un sistema pubblicato in precedenza nel sito e il suo gioco primario cerca un risultato che si verifica al 100% in tutte le partite. Poi vi è un gioco secondario, che ho definito “vie di fuga”. Questo secondo attacco interviene in quei casi in cui il disegno primario si realizza a inserimenti avanzati della permanenza e che quindi deve recuperare uno scoperto (per la verità sempre minimo) lasciato dalla montante a incasso fittizio, che è calcolato come leggermente superiore a quello reale. Anche se il gioco potrebbe benissimo essere condotto con una “riduzione logica”, la mia esagerata prudenza mi ha imposto una manovra finanziaria un po’ più blanda ma, chiaramente, ognuno ha il suo metro per misurare l’impegno economico e il rischio personale.

Ciò che propongo è un opuscolo di una quarantina di pagine e contiene per primo il sistema del “3° doppiato sovrapposto sulle terzine”. Anche se è già stato pubblicato nel sito e lo potete trovare gratuitamente, ho ritenuto opportuno inserirlo perché rappresenta l’introduzione al nuovo sistema.

Io spero di fare cosa gradita, soprattutto perché sono certo che il costo sarà ampiamente compensato dalle vincite che potrete fare con la sua applicazione già fin dalla prima seduta. Se non sarà così, sono pronto a risarcire chi mi dimostrerà che il gioco ha fallito.

Oggi ho pubblicato un post intitolato “GLOSSARIO”. Da qualche parte ho letto che ci sarebbe la necessità di chiarire il significato di alcuni termini ed io ho proposto i miei.

CAPITOLO: GLOSSARIO.
TITOLO: GLOSSARIO.

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Nino.zantiflore@tiscali.it

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