24/05/15

SUGGERIMENTI

Salve sig Nino, complimenti per il sistema l'ho giocato poche volte ma è potente, dal post del suo blog ho capito che a questo sistema c'è una variante, cioè quelle di andare a ricercare la seconda vincita, se non sono indiscreto può dirmi come il suo amico che lo sta provando lo gioca? Visto che non ci sono dati sull'esposizione raggiunta ricercando la prima vincita saluti

Poiché riguardo al sistema che ho ultimamente distribuito anche altri hanno interpretato male i precedenti post, o forse mi sono espresso male io, ho deciso di dare alcune precisazioni.

Il mio amico e io stesso non stiamo attualmente giocando questo sistema andando anche a una seconda vincita, ma giochiamo un altro sistema che deriva appunto da questo e cioè da quello che è in possesso di tutti voi. Si tratta di un approccio diverso, annunciato nel post precedente ed è veramente imperdibile. Non si può perdere. Come ha detto il mio amico, sembra di rubare le caramelle a un bambino. Naturalmente è anch’esso soggetto alla grande variabilità delle permanenze possibili e all’inizio in certe occasioni i numeri da giocare si allargavano anche a 10-15. Non si allargavano come nel precedente sistema, ma in ogni caso il dover seguire il gioco intero poteva mettermi ancora in difficoltà con i tempi del tavolo. Allora ho trovato una “riduzione” del gioco che mi permette di restringere il campo d’azione e di ottenere ugualmente il risultato finale. Sappiamo che i numeri della roulette non sono perfettamente alternati e molto spesso ciò avvantaggia alcune zone rispetto ad altre. Questo è ciò che si rileva dalla pratica del gioco e lo si può intuire da un esame del cilindro. Resta comunque il fatto che il nuovo gioco segue la falsariga del precedente e quindi necessita di una certa attenzione da parte del giocatore, ma il tutto è molto più semplice e facile. E’ chiaro che quando il gioco si allarga con altre aperture bisogna aggiungere i nuovi numeri da puntare e aumentare le masse secondo le necessità. In ogni caso difficilmente si raggiungono i 4 pezzi per pieno. Comunque quest’ultimo gioco è molto più ridotto rispetto al precedente. E’ quasi fattibile con un tempo di 40 secondi. Dico “quasi fattibile” perché in certi momenti si arriva a malapena a completare le puntate. Ma ora ho imparato la lezione e siccome l’inizio del gioco avviene dopo una trentina di spin, inizio la sessione con un altro gioco che parte dopo 16 spin per cui, fatta una o due partite su questo, mi trovo pronto ad affrontare il mio gioco ed entro in campo proprio all’inizio degli 80 secondi.

Come vi ho già accennato, di tutto ciò se ne parlerà nella seconda metà del 2015  perché ho appena iniziato a scrivere il relativo trattato che, come mia abitudine, non si limita alla pura descrizione del sistema. Avrete notato che a me non interessa solo il puro sistema, ma ogni mio trattato contiene anche un “contorno” di altre cose che servono a comprendere meglio il mondo della roulette: sempre in un modo che sia affrontabile e intuitivamente comprensibile a tutti, al di là delle pur giuste formule e giustificazioni matematiche.

Riprendo comunque il sistema in vostro possesso per esporre alcuni consigli che ho ricevuto e dato ad alcuni di voi.

1°) Un giocatore mi ha detto di aver abbandonato il gioco orizzontale e di essersi concentrato solo su quello verticale, attaccando però dopo la terza chiusura fittizia. Penso che non sia una cattiva idea perché in questo modo si concentra il gioco solo su quelle Sestine che entrano in calore e quindi si limitano anche i numeri da puntare. Naturalmente dopo due o tre chiusure la partita dovrebbe finire perché si rischia che le Sestine deficitarie si riprendano, raggiungendo quelle in gioco. Molta importanza assumono le “puntate allargate” perché permettono di vincere anche senza la chiusura del gioco base.

2°) Si può anche scegliere il solo gioco orizzontale sulle prime chiusure. Ho constatato che entro i 18 spin c’è sempre la chiusura di almeno una configurazione primaria. Potrebbe però anche mancare e per questo si può attaccare dopo una partenza ottimale di 12 spin senza che vi sia una chiusura. Resterebbero da giocare i rimanenti 6 spin. Gli aumenti possono essere fatti per partita, di modo che la mancata chiusura di una sia riassorbita dalla stragrande maggioranza di quelle che chiudono. Con questo attacco è preferibile non fare risalite per non creare consecutività nella permanenza. Ad ogni chiusura si ricomincia con numeri nuovi. Non è un gioco provato a lungo e quindi è tutto da verificare.

3°) Non bisogna esagerare con le risalite perché a lungo andare si incontrerebbe l’andamento che realizza la “permanenza contraria”. E’ meglio spezzare il più possibile gli andamenti della permanenza. La permanenza può comportarsi come un’onda. Dopo un picco segue un avvallamento e se iniziamo il gioco dalla conclusione di un picco, ci troveremo davanti un intero avvallamento. Se per la costruzione utilizziamo la risalita del picco, dovremo giocare poi sull'avvallamento. Se invece utilizziamo l’inizio dell’avvallamento, giocheremo poi sull'inizio del picco.

Picchi e avvallamenti a parte, il gioco contiene molti spunti per ulteriori sviluppi e, come ho già detto, l’unica difficoltà è la sua eseguibilità nella pratica. Mi riferisco sempre al SISTEMA ZANTIFLORE: l’ultimo distribuito. Per quanto riguarda l’esposizione raggiunta ricercando la prima vincita, è vero: non ci sono dati. Purtroppo non li ho; non sono riuscito ad averli. In ogni caso non è detto che il sistema debba essere giocato esclusivamente in questo modo. Le soluzioni di gioco sono molteplici e tutte da scoprire. Tanto per cominciare una di queste soluzioni ha già portato al nuovo gioco con il quale io e il mio amico di Verona continuiamo a vincere oltre i 50 pezzi a sessione di gioco e sono sessioni che non durano più di un’ora e mezza o al massimo due.

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13/05/15

ESAUSTIVITA' DEI TEST

Nel precedente post ho ipotizzato quale dovrebbe essere secondo me la finalità di un libro che riguardi la ricerca e, nel caso specifico, dei libri che parlano di sistemi alla roulette. Ho specificato che certi editori (lasciamo stare la nazionalità) esigono che, alla fine di un determinato periodo di gioco, il sistema da pubblicare sia facilmente eseguibile e vincente al cento per cento. Per ottenere questa assicurazione vogliono la dimostrazione, mediante un test informatico, che il sistema resiste almeno per tre milioni di spin (più o meno). Inoltre, vogliono la dimostrazione che il sistema perde solo se la roulette produce una successione di numeri che nella realtà è impossibile si verifichi. Per esempio, tanto per dirne una, 50 Rossi o 50 Neri consecutivi; allargamento di 37 numeri diversi in un ciclo logico sui Pieni; equilibrio perfetto di Terzine che escono ciascuna tre volte in 36 colpi; equilibrio perfetto di Cavalli che escono ciascuno due volte in 36 colpi; ecc…ecc…

Ma siamo sicuri che 3 milioni di spin bastino per dichiarare infallibile un sistema? Di solito, per quanto riguarda il mio modo di proporre i sistemi, questi maturano le loro chiusure vincenti entro un ciclo logico sui Pieni o un ciclo assoluto sulle altre Chances Multiple. Questo ciclo è sempre di 36 spin perché è a quella lunghezza che si realizza con maggiore probabilità la Legge del Terzo, sia sui Pieni, sia su una moltiplicazione degli eventi applicata alle altre Chances Multiple.

Tre milioni di spin sono sufficienti a dimostrarci che il sistema è infallibile?

Una figura di 36 spin ha la possibilità di presentarsi in 3636 (36 alla trentaseiesima) modi diversi. Quante figure di 36 si possono quindi incontrare?

Cosa sono 3 milioni di spin rispetto alle possibili figure di 36? Eliminiamo pure tutte le figure impossibili come 36 volte l’1 o il 2 o il 3 ecc. Poi eliminiamo tutte le altre Figure impossibili che seguono caratteristiche analoghe e che non si presenteranno mai. Alla fine ne resteranno talmente tante che la rappresentanza contenuta nei 3 milioni di spin sarà un’inezia nei confronti delle Figure di 36 ancora possibili. E’ come se l’ANAS chiedesse all’impresa che fa la manutenzione delle autostrade di controllare 10 metri della A1 per stabilire se l’intera autostrada è in buone condizioni o no.

Per ogni sistema, quindi, le Figure perdenti sono moltissime e tutte possibili. Quando giochiamo un sistema copriamo determinati numeri e lasciamo fuori i rimanenti. Cosa impedisce alla roulette di produrre una di quelle infinite Figure possibili e perdenti? La richiesta di un simile test è valida solo se si fa un gioco sulle Semplici (R/N, P/D, M/P) e solo se condotto con una montante in martingala perché qualsiasi altra montante non prevede la chiusura del gioco alla prima vincita e quindi non c’è più la giustificazione per la permanenza impossibile che ti farebbe perdere. Le vincite necessarie a raggiungere l’utile possono distanziarsi tra loro e possono essere soggette a piccoli spezzoni di permanenza contraria perfettamente possibili. La permanenza impossibile richiesta dall’editore è quindi valida solo su una Chance Semplice, giocata in martingala, dove 50 Neri o 50 Rossi non si presenteranno mai nella nostra vita terrena. Solo quella è una permanenza completamente improbabile perché riguarda una Chance che si può presentare soltanto in due risultati e che dalla impossibilità non deve deviare nella possibilità neanche per un solo spin. Naturalmente questo è un esempio portato all’estremo perché poi ci sono molte altre situazioni di permanenza altamente improbabile, ma il cui esame risulterebbe estremamente lungo e complesso.

In base a questo ragionamento, la richiesta: “cosa deve accadere perché il sistema perda?”, secondo me non ha senso perché deriva da giochi su Chances Semplici e per giunta “martingalati”. Un qualsiasi altro gioco su Chances Multiple non può essere condizionato da prove su 3 milioni di spin e da una permanenza improbabile. Quando abbiamo dimostrato che il gioco ha retto per 3 milioni di spin abbiamo dimostrato che 10 metri dell’autostrada A1 sono in perfetto stato; ma gli altri kilometri mancanti, come sono?


Nel precedente post ho messo a disposizione di chi lo avesse richiesto il SISTEMA ZANTIFLORE. Come preannunciato, il gioco è difficoltoso nella sua applicazione. I concetti che lo giustificano sono giusti, ma l’eseguibilità può diventare talvolta laboriosa e difficile. Inoltre, se non ci si esercita a dovere, gli errori sono molto frequenti. Le vincite ci sono sempre, ma la sostenibilità può diventare molto impegnativa. Questo però è il sistema così come è nato. Al sistema ci sono delle varianti specificate nel trattato e questo può già limitare lo scoperto, a discapito però degli incassi. Resta comunque il fatto che il gioco è alquanto impegnativo e non di facile esecuzione. Posso comunque dare un suggerimento a tutti coloro che vogliano semplificarlo rinunciando a giocarlo sui pieni:

Invece di passare ai pieni, potete restare nelle “puntate allargate” utilizzando la “falsariga” dei pieni. Ecco che il numero adiacente (non vincente) a quello base vi darà ugualmente un incasso che può produrre un recupero o addirittura l’utile. Naturalmente, se utilizzerete questo comportamento, dovrete aumentare le puntate allargate senza passare ai pieni di competenza. Un altro vantaggio sarà una più facile eseguibilità nelle puntate che riguarderanno soltanto Sestine, Terzine, Carrè e Cavalli.

 Questo è solo una suggerimento tutto da provare. Ad ogni modo questa è una delle mail ricevute che riguardano il gioco.

Ciao Nino,
 ho cominciato solo da pochi giorni a provare sulla carta il tuo ultimo Sistema Zantiflore, mi sembra geniale con quella trovata del calore dislocato e della configurazione madre, procedo a rilento un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché ci vuole molto allenamento per acquistare un minimo di scioltezza e quindi velocità di esecuzione, finché non avrò superato quel “muro del suono” non ci giocherò; anche perché nel frattempo continuo a vincere (gioco le piccole cifre), alternando l’Over the top I con il III.
Solo una volta avendo accelerato troppo la salita della montante, mi sono trovato in difficoltà e non me la sono sentita di terminare il recupero, così ho preferito lasciare sul tavolo 70-80 pezzi: però, ripristinata la pazienza necessaria, ho recuperato il tutto nella stessa seduta, chiusa in positivo. Sono giochi bellissimi nella loro semplicità ed efficacia …

Da quanto risulta da questa e da altre mail il gioco è stato apprezzato, anche se l’editore a cui è stato sottoposto lo trova di non facile applicazione da parte della massa dei suoi acquirenti. Anzi, lo considera addirittura perdente perché non sono riuscito a sottoporgli un test che dimostri il contrario. Forse dipende dal grado di elasticità mentale insita in ognuno di noi. Il fatto è che i due testatori di cui attualmente dispongo non sono al momento riusciti a darmi il test definitivo che dimostri la massima esposizione raggiunta in una delle possibili partite su 3 milioni di spin. Questo sarebbe necessario per vedere la sua sostenibilità nella sua versione originale alla prima vincita.

Comunque questo è il grafico del test su 27.479 colpi ed eseguito non alla prima vincita perché altrimenti ad ogni chiusura la salita della linea avrebbe dovuto superare il picco precedente. Non è quello che volevo. Il grafico si legge da destra verso sinistra e, a parte i picchi negativi, il trend è in continua salita. 
  


  
SESSIONI
1.310
TOT. SPIN
27.479
MAX ESPOSIZIONE
334
UTILE
1.407
%
5%

Non sarà un test esaustivo, ma è tutto ciò che sono riuscito a ottenere. Purtroppo io non so fare i test di questo tipo e non mi ci metto neanche a imparare perché non ne ho la voglia e poi ciò mi porterebbe via del tempo che invece dedico alla ricerca di nuove soluzioni e alla stesura delle stesse nei trattati che poi pubblico.

Il gioco però contiene nuovi spunti per affrontare la roulette e cioè la complementarità, la dislocazione del calore, le configurazioni primarie, e la configurazione madre. Questi sono i nuovi spunti per effettuare un cambio di obiettivi nel gioco della roulette e, come preannunciato nel precedente post, le cose si sono già evolute in modo molto positivo. Questa è la mail della persona che mi aiuta a provare i nuovi giochi nella realtà; giocando cioè realmente i sistemi in Internet come faccio io. Ecco un primo risultato sul nuovo gioco che è scaturito dal precedente.

Ciao lorenzo ti ragguaglio sugli ultimi risultati:
14 giorni di gioco 1091 pz sempre entrando in gioco dopo la prima vincita fittizia.... Non ho mai visto una cosa del genere..... Sembra di rubare le caramelle a un bambino!!!!! Esposizione massima 150 pz!!!!.
Io, se fossi in te, prima di proporlo mi tutelerei con una forma di copyright....!!!!

Questo è il risultato di una continua evoluzione resa possibile proprio da tutte le soluzioni di gioco precedenti. Senza di quelle non sarei mai arrivato a questo. Come quasi sempre avviene, quest’ultimo gioco deriva dal precedente ed ecco perché la divulgazione di sistemi più o meno validi è importante: servono a tutti per progredire nello studio e nelle conoscenze che altri hanno raggiunto. Sapete che io sono soggetto a facili entusiasmi, ma sembra proprio che questa volta sia arrivato alla fine del percorso. Nella grande spiaggia di granelli di sabbia non ho trovato un granello di sabbia, ma un grossissimo macigno.

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