E’ chiaro e comprensibile che le
Case da gioco cerchino di trarre un lucro dai giocatori d’azzardo, sia perché
devono pagare il personale, sia perché hanno diritto al loro guadagno. Che
siano società, o aziende private, anche loro hanno “er diritto de ccampa’”.
Tutto ciò è comprensibile e dovrebbe avvenire a carico di quella marea di
giocatori (che io chiamo zombies) che giocano casualmente alla roulette.
Sappiamo che il giocatore casuale è destinato alla perdita costante, sia a
causa della simmetria con il banco, sia a causa della tassa, sia a causa della
sua cupidigia perché non si accontenta mai. Il sistemista, invece, può perdere. La differenza sta proprio
qui: il giocatore casuale perde di
sicuro, mentre il sistemista “può”
perdere.
Può perdere specialmente se è
ostacolato dalla Casa da gioco che cerca in tutti i modi di farlo perdere. E
come fa la Casa da gioco a farlo perdere? Accorcia i tempi fra uno spin e
l’altro; si inventa lo spin anticipato; nei live ti annulla la puntata
adducendo il fatto a disfunzioni tecniche. Naturalmente sto parlando di Casinò
live e non di processore perché in quest’ultimo l’esito del gioco dipende dalla
redistribuzione calcolata degli incassi e dove ogni giocatore ha una propria
permanenza prodotta dal suo processore. Forse avrò torto, ma del processore non
mi fido. Io voglio che il numero che esce sia valido per tutti e non per uno
solo.
A questo punto bisogna fare una
distinzione. Dobbiamo distinguere i due tipi di Casinò oggi esistenti. Ci sono
i pochi Casinò terrestri e ci sono i molti Casinò che tutti possiamo trovare in
Internet. Per anni ci hanno “protetto” dall’apertura di nuovi Casinò terrestri.
Ora ce ne hanno dati tanti che ogni casa, ogni famiglia, può avere il suo Casinò
nel salotto o nello studio. Il risultato è che se una volta le famiglie
potevano risparmiare mettendo via un po’ di risparmi, ora possono sperperare
quei risparmi facendoseli “rubare” dalle Case da gioco virtuali, ma ben reali
con i depositi che i giocatori fanno per giocare.
Ho usato il termine “rubare”
perché chi gioca in modo casuale alla roulette, è alla fine perdente e questo i
gestori lo sanno bene. Quindi quella attività non è messa su con lo scopo di
fabbricare qualcosa e venderla guadagnandoci la propria parte. E’ messa su
proprio perché il giocatore perderà non ricevendo nulla in cambio e loro questo
lo sanno già in partenza. Sanno che non sarà questione di fortuna o sfortuna: il giocatore casuale perde sempre.
Loro ti avvertono che il gioco può diventare compulsivo, ma nello stesso tempo
ti dicono che ti diverti; che escono tanti bei numeri vincenti; ti spiegano
cosa è successo nella permanenza e che se avessi giocato le cose che avevano
notato in precedenza, avresti vinto. Tutti discorsi inutili, banalità e falsità
che servono a intrattenere il cliente mentre gioca in fretta nel breve tempo che
gli è concesso. Una volta ho addirittura sentito un croupier che con la serietà
di un professore ha chiamato le Fosse delle Aleutine, Fosse Ardeatine. Mi
ricordo che ho riso per mezz’ora.
Se ci fossero solo Casinò
terrestri, anche in numero maggiore dei pochi esistenti, la cosa sarebbe
accettabile perché la fisicità del luogo, il maneggio di denaro reale, la
presenza degli altri avventori, ti permetterebbero di pensare a ciò che stai
facendo, come eravamo abituati ai nostri tempi, quando Internet non c’era.
Ora questi Casinò virtuali sono
trappole dove ipocritamente ti invitano a giocare, ma lo fanno in un modo che rende
l’azione sempre più difficoltosa. Non solo il tempo fra uno spin e l’altro è
ridotto a 50 secondi (che poi è sempre meno), ma hanno perfino introdotto lo “spin anticipato” con la scusa che il
giocatore “Internauta” può praticare la “visual
ballistic”. Ma che visual ballistic vuoi che pratichi l’Internauta? Ma
anche se di questi ce ne fossero uno o due (e non lo credo proprio), tirano la
pallina 5, al massimo 10 secondi prima della chiusura del tavolo e non si
riesce nemmeno a puntare più di 4-5 numeri dopo aver osservato almeno un paio
di giri della pallina. Il vero intento è invece quello di non far pensare al
giocatore e farlo puntare il più velocemente possibile. Meno il giocatore
pensa, meno analizza la permanenza, meno calcola, più è soggetto alla simmetria
con il banco e più perde a lungo andare.
Mi ricordo che tempo fa c’era un
nik-name che si chiamava Roby L… Questo vinceva nove colpi su dieci cifre
dell’ordine di 1000-2000 Euro. Ho anche parlato di lui in un precedente post
che si intitolava “Polvere di stelle”. Avevo preannunciato che uno che fa
queste vincite con questa regolarità, doveva coprire gran parte del tappeto con
montagne di puntate e che un simile gioco non poteva che arricchire il banco.
Ora infatti lo si sente nominare raramente e i suoi incassi raramente superano
i 100 Euro. Questo naturalmente succede durante il tempo in cui gioco io.
Quanto ha perso questo giocatore che per forza di cose era casuale?
Resta il fatto che i gestori
fanno di tutto per non farti pensare accelerando il più possibile la frequenza
degli spin e adducendo ragioni false e tendenziose a cui, spero, nessuno ci
crede. Che divertimento c’è se alla fine il giocatore perde i soldi? Lui è li
per vincere e accetta di perdere solo se la permanenza gli è contro, non perché
lo fanno perdere i gestori. Lui è li per poter giocare con tranquillità e non per
giocare con il patema d’animo di non riuscire a fare le sue puntate. Se il
giocatore perde per la permanenza contraria al suo gioco, la cosa è accettabile
e nulla c’è da dire. Se invece perde perché lo fanno perdere, allora la cosa
diventa truffaldina.
Con il nuovo gioco sui pieni che
sto facendo ora, ci ho giocato già da 3-4 settimane e ci giocavo dalle 17 alle
19 perché poi mi mettevo a fare altre cose. Ho resistito fino a pochi giorni
fa. Quando in una sessione di un paio d’ore ti fanno perdere dai 3 ai 4 pieni
che avresti preso se ti avessero dato il tempo di puntarli, ti incazzi e li
mandi affanc…. Quando ottieni un risultato sulla carta, ma non sulla cassa, hai
perso tempo e hai perso lo sviluppo che il gioco ti ha dato, ma tu non ne hai beneficiato.
Molte volte sono stato costretto a uno stop loss che ho dovuto mettere a
recupero il giorno dopo, partendo da una mise più alta e aumentando così i
rischi di scalate più veloci nelle varie montanti.
Siamo d’accordo che nessuno ti
regala niente, ma che almeno agiscano correttamente non impedendo che il
giocatore possa fare il suo gioco nel modo che più gli aggrada.
Da alcuni giorni non gioco più
durante l’orario degli spin da 50 secondi, ma inizio alle 19 con gli spin da 90
secondi e concludo con tre-quattro partite che mi danno 40-50 pezzi di utile.
Sono pezzi di piccolo taglio perché sto ancora regolando il gioco, ma se
continua così (e non c’è ragione che non lo faccia viste le giustificazioni del
gioco), la roulette ha fatto il suo tempo.
Nel frattempo ho finito la
stesura di CERBERUS. Ora non mi
rimane che controllare la parte scritta e ricevere altri test che descrivano la
resa economica e la cassa necessaria. I precedenti test hanno riportato questi
risultati, solo sulla Chance R/N, di cui ne riporto una parte:
3, 236, 234, 323, 54, 85,
119, 68, 48, 15, 177, 167, 34, 27, 236, 85, 106,45, 76, 40, 6, 80, 94, 21, 3,
36 ,162 , 6, 1, 13, 87, 29, 15, 89, 134, 19, 8, 13, 0, 23, 165, 29, 125,
152, 83, 9, 113, 44, 101, 8, 24, 75, 152, 214, 33, 14, 0, 4, 180, 63,
21, 2, 98, 27, 22, 160, 11, 20, 72, 265, 18
I numeri rappresentano le partite
vincenti fra una partita perdente e l’altra. Lo zero significa che ci sono
state due partite consecutivamente perdenti in cui le puntate perdenti sono
state 12, 13, o 14. Questo però non costituisce un vero e proprio pericolo
perché non si tratta di sostenere le puntate con una montante unica, bensì con
tre diverse montanti indipendenti l’una dall’altra. Il tutto poi esteso su 9
montanti che possono mitigare quella negativa che si presentasse su una sola
Chance.
Finito questo CERBERUS (che mi ha sfinito) inizierò a
scrivere il nuovo gioco sui Pieni.
Questo è un piacevole intermezzo che vi offro. Chiudete gli occhi ed entrateci dentro. Se vi emozionate siete umani, se no......!!!
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere
fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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