23/08/12

COMPLEMENTARITA'


In questi ultimi tempi ho cercato in tutti i modi di abbandonare la complementarità, ma sono costretto ad ammettere che le prime indicazioni erano quelle giuste.

La difficoltà del gioco complementare è data dal tempo necessario a modificare i due schemi contrapposti; individuare i numeri da giocare; calcolare le puntate secondo la montante usata; fare le puntate prima che si concluda il tempo fra uno spin e l'altro. La cosa non è sempre gestibile e talvolta anche i più bravi non riescono a completare le puntate. Ciò dipende dall'evoluzione dei due singoli giochi che sono contrapposti e dal tempo disponibile per puntare, che è quello che è.

Come potevo rimediare a questo inconveniente? La cosa non avrebbe la minima importanza se giocassimo con il processore, ma del processore non ci fidiamo.


Mi sono allora concentrato sul singolo gioco di allargamento o di calore, attaccati in una condizione ottimale per l'uno o per l'altro e tentando di non mettere in campo il gioco contrapposto. Volevo vedere se un attacco ottimale avrebbe reso superflua la complementarità.

Per primo ho aumentato le possibilità di chiusura sul gioco in allargamento del Ramino portandolo a 4 schemi e per lungo tempo il gioco non ha avuto problemi, fino a Mercoledì 22 Agosto. Cosa è successo? E' successo che al 36° colpo nessuno schema aveva ancora chiuso perchè i doppioni presenti erano 18 e quindi le presenze erano 18 e cioè la metà dei numeri disponibili. La tendenzialità dei due terzi era andata a farsi benedire, ma sappiamo che, come il Bernoulli ha lasciato intendere, la tendenzialità è tendenziale e quindi talvolta può anche essere disattesa. Sapevo comunque che, secondo i test precedenti, avrei chiuso entro i 5-10 colpi successivi e infatti ho fatto una vincita al 39° colpo e una al 43°. Di solito la capacità elusiva della roulette non dura oltre e per quanti doppioni ci siano, a quel punto comincia a uscire qualche numero mancante. Me la sono cavata (come si suol dire) per il rotto della cuffia e ho chiuso la partita con una minima perdita che ho messo in conto alla seduta successiva.

Il punto è che stavo giocando sul solo allargamento e anche se ho atteso la condizione ottimale e anche se ho aumentato le posssibilità di chiusura, lo scarto negativo di presenze mi ha portato fino al limite della sostenibilità economica. Se avessi messo in campo un gioco complementare sul calore, non sarei arrivato a quel punto perchè le sue vincite sarebbero state sufficienti a chiudere la seduta molto prima.

Morale della favola, per quanto un gioco dia ottimi risultati per lungo tempo, arriverà sempre la permanenza con un eccezzionale scarto contrario. Nel caso specifico si è manifestato con un allargamento di soli 18 numeri anzichè i tendenziali 24, che talvolta arrivano anche ad essere 4 in più o 4 in meno, ma non addirittura 6. Eppure capita anche questo. Ecco perchè la complementarità è "indispensabile". Se non siamo in grado di attuarla, non è colpa di una soluzione di gioco concettualmente giusta e, per il momento, è l'unica strada che vedo possibile per superare un eccessivo andamento contrario.

Un altro tentativo di gioco singolo sull'allargamento è quello che sto scrivendo in questo momento e che riguarda la Piramide semplice (senza il complessivo) integrata da un altro gioco sull'allargamento. Se invece del Ramino avessi fatto questo gioco, non avrei avuto problemi anche se si tratta sempre di solo allargamento. Molto probabilmente sarà soggetto agli stessi eventi di scarto, anche se le aperture sono meno "mirate" di quelle del Ramino a 4 schemi. Io lo scrivo comunque perchè è un buon sistema e soprattutto perchè rappresenta un ulteriore modo di affrontare la roulette.

Quindi, vedo la complementarità come unica strada per contrastare un eccezionale andamento per l'uno o per l'altro verso.

Dopo di questo passerò a considerare un miglioramento sul singolo gioco di calore come per esempio il Panorama. Cercherò di studiare qualcosa per evitare l'unico vero pericolo per questo gioco: il prolungarsi dei doppiaggi all'interno del profilo di riferimento e un esagerato allargamento dei numeri che entrano in gioco. Ma questo riguarda il futuro.

Ho ricevuto da un amico questa mail e siccome avrebbe piacere che la pubblicassi, la pubblico.

Caro Nino , ti scrivo questa lettera poiche' rimango basito da alcuni commenti che ho letto in giro in merito ai tuoi lavori e alla tua persona.
Premetto che ti leggo dai primi anni 90 e che sei stato uno degli autori piu' seri e creativi nel panorama roulettistico. Il tuo primo libro " la fine dell'azzardo" e' stato per me un cimelio indispensabile per creare la giusta filosofia e il giusto approccio alla roulette.
Ovviamente avendo io raggiunto dei risultati roulettistici importanti posso parlare a ragion veduta e non su basi teoriche basate su semplici convinzioni personali dovute all'insuccesso.
Ma voglio andare per ordine esprimendo la mia opinione sui punti che mi hanno particolarmente toccato.

1) " nino zantiflore tira fuori decine di sistemi perdendo cosi credibilita'"

A questa affermazione vorrei rispondere dicendo che sfido chiunque a mettere in pista una tale creativita'. I cantanti dopo un paio di buoni album, vanno in crisi di ispirazione, e non riescono a ripetersi. Tu hai una creativita' unica e mi fai leggere cose nuove, anziche' le solite cose trite e ritrite. Non considero assolutamente un fallimento creare molti sistemi, poiche' solo cosi' si mettono in pista idee che possono portare ad un risultato. Come ogni cosa occorre tirare le somme, rettificare, aggiustare, migliorare...ed il nascere di diverse modalita' di gioco e' la conseguenza di un'evoluzione verso il meglio!!! Altro che perdita di credibilita'...

    2) "Provi i tuoi metodi su pochi colpi"

Per capire un sistema bastano 20 partite, non milioni...di colpi.
Chi gioca per davvero (non chi parla e basta) sa una cosa "se devi perdere quel giorno non ti bastano 100.000 pezzi di capitale)...
Quindi la sconfitta va accettata, a patto che minimo il 90% delle partite sia semplice e gestibile con poco.. ( cosa che i tuoi sistemi fanno).
Quindi per tirare le somme bastano pochissime partite e non miliardi di test..
I miliardi di test servono " Prima" della generazione di un sistema e non dopo..

    3) " vendi i tuoi lavori"

Premesso che farsi pagare un lavoro (lo dice la parola stessa LAVORO) e' una cosa assolutamente normale e premesso che chi spende su un trattato lo fa essenzialmente per due ragioni:
-1) curiosita' di leggere qualcosa di nuovo ed interessante
-2) volonta' di migliorare il proprio approccio con il gioco e migliorare i propri risultati
Sulla base di queste premesse credo che ogni commento sia superfluo.
Personalmente ho acquistato tutti i tuoi lavori e ritengo di avere speso bene i miei soldi perche' mi hanno accresciuto sotto il profilo ludico, ma queste sono mie considerazioni che ovviamente non possono essere unanimamente condivise.
E' anche vero che io al Casino' anche grazie ad alcuni tuoi concetti da me rielaborati (come giustamente fa un appassionato) vinco praticamente sempre (oltre il 95% delle mie sedute) e magari altri non possono dire altrettanto.
Alla fine caro Nino quando entri in un casino' vedi una mole davvero grande di giocatori che non hanno nessuna speranza e sono destinati a perdere.. E attenzione non parlo di perdere matematicamente ma parlo di perdere il 95% delle sedute!!!
C'e' gente li dentro che perde sempre, fino al collasso economico..
Se solo usassero i nostri metodi, le loro sofferenze sarebbero perlomeno alleviate... Non dico che sarebbero tutti vincenti (anche perche' purtroppo non tutti possono vincere al gioco), ma perlomeno avrebbero un approccio al gioco completamente diverso, un approccio intelligente con delle puntate intelligenti.
Volevo farti notare un'altra cosa...
Quand'anche si avesse un metodo con il 5% di vantaggio a massa pari, la maggior parte dei giocatori perderebbe comunque. Infatti avere un vantaggio a massa pari non sarebbe comunque sufficiente a garantirci da eventuali scarti negativi che dilapidano il capitale. Sul lungo se ne verrebbe fuori, ma sul breve?
Eh! Si caro Nino sul breve e' un'altra storia, e sul breve l'unico modo per venirne fuori e' lo studio e l'applicazione della legge del terzo, cosa che tu sai bene.
E che non mi si venga a dire che il " giocatore" se avesse la certezza di vincere accetterebbe partite lunghe settimane o mesi...
Queste sono teorie e frasi fatte dai "non giocatori", ma chi gioca davvero e non scrive solo sui forum, queste cose le sa e le approva.

4) l'inutilita' della legge del terzo

La legge del terzo non e' assolutamente inutile, anzi lo sfruttamento di tale legge e' l'unica strada percorribile dal giocatore per avere qualche speranza nel gioco. Il resto sono chiacchere. Non si puo' combattere con la roulette non avendo un "inizio e una fine certa". Il resto caro Nino son parole, e come tu ben sai le parole le porta via il vento.
Per me sei uno dei migliori autori a livello mondiale, e la tua fortuna/sfortuna e' che sei in vita, diversamente saresti alla pari (anzi secondo me nettamente avanti) rispetto ad autori passati molto piu' blasonati, ma cosa vuoi funziona cosi...Se postessi parlare con gli autori passati scopriresti che di roulette magari non ne capivano poi cosi' tanto..
Continua Nino, non ti fermare.
Con stima ..................

A parte l'apprezzamento, di cui lo ringrazio e che forse non mi merito, è inutile fare commenti; anche perchè li ho già fatti a suo tempo. Come vedete ci sono persone e Persone. Non tutti hanno una mentalità aperta allo studio, alla ricerca di cose sempre nuove o all'apprezzamento di una metodologia "elegante", anche se in certi casi fallimentare. Per fortuna la stragrande maggioranza delle persone è come questo conosciuto e apprezzato studioso che conosce l'argomento e sa come va affrontato, studiato e praticato.

Sto ancora scrivendo la Piramide integrata e se non ho molte altre distrazioni, dovrebbe essere pronta per il primo fine settimana di Settembre.

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17/08/12

EVOLUZIONE


I giochi che si possono fare alla roulette sono come l'evoluzione della specie.

Non c'è mai un punto di arrivo definitivo. Certo ci si può accontentare e quindi ci si può fermare su un gioco che ci soddisfi, ma chi ne è capace? Un ricercatore non ha mai tregua e cerca sempre qualcosa di meglio. Pur essendoci giochi con i quali non ho mai perso, io mi cimento in cose sempre nuove. Del resto, come l'evoluzione non si è fermata all'Australopiteco, io non mi sono fermato alla Martingala e penso che anche tutti voi cerchiate sempre qualcosa di meglio.

Dal gioco singolo sono passato alla "complementarità". Dall'attacco immediato sono passato alla "condizione ottimale". Ora dalla complementarità passo nuovamente al gioco singolo, ma con un diverso tipo di complementarità perchè riguarderà due diversi tipi di allargamento. In realtà possiamo dire che si tratta di due giochi "integrativi" e il tutto riguarderà l'invio successivo a quello che sto per fare ora.

Ciò che è molto importante in questi comportamenti è la consapevolezza di ciò che sta accadendo in ogni momento in due o tre tipi di gioco diverso. Se abbiamo una panoramica della situazione di ognuno di essi possiamo intervenire, con una scelta mirata, proprio in quella situazione che al momento si presenta a noi favorevole.

Per alcuni mesi ho giocato (realmente) la complementarità fra allargamento e calore ma mi sono reso conto che, anche se io riesco a seguire un simile gioco (non senza qualche sporadico errore o svista) non tutti saranno in grado di farlo. Non che abbia ricevuto lamentele, ma mi sono messo nei panni dei sistemisti che seguono e praticano i miei giochi. Il fatto è che (immagino) non tutti saranno in grado di mettere in pratica la complementarità, anche se con due soli giochi opposti; figuriamoci con tre. Io riuscivo a giocare contemporaneamente Panorama, Piramide e Ramino, ma devo confessare che a volte usciva proprio il numero che, per mia svista, non avevo messo in gioco. Seguivano imprecazioni contro me stesso, ma poi le altre vincite rimediavano all'errore e tutto si risolveva bene, anche se con quella vincita si sarebbe risolto prima.

La complementarità realizza senza dubbio la "vincita costante" perchè abbraccia due "tendenzialita" opposte. Se non si realizza l'una, si realizza per forza l'altra. Non è un gioco a esclusione per il quale l'elusività della roulette potrebbe allargare le puntate fino a dover puntare tutto il tappeto. Entrambe le tendenze hanno una giustificazione logica e se lo scarto interviene sull'una, favorisce automaticamente l'altra. Il problema però è l'eseguibilità, resa difficile dai tempi del tavolo e dal piazzamento delle puntate. Sarebbe un ottimo gioco se praticato con il processore, ma visti i dubbi che il processore comporta, non ci si può fidare. Infatti, con il processore sei tu a "lanciare la pallina" quando sei pronto, dopo aver fatto le tue puntate con tutta tranquillità. Il fatto è che la permanenza che produci e soltanto tua, prodotta da un processore soltanto tuo e il programma che produce la permanenza può essere pilotato dai gestori. Chi ci garantisce che l'esito finale non sia sempre a favore dei gestori? Lo comprova il fatto che loro devono sempre guadagnare una determinata percentuale.

A seguito di questi inconvenienti ho voluto, per ora, facilitare l'eseguibilità del gioco ampliando le possibilità di chiusura sul solo gioco di allargamento. Ho iniziato con questa modifica del "gioco del Ramino" (la cui prima parte è già pubblicata nel sito) e già solo con questo si realizza la vincita costante. Poi ho voluto aumentare le vincite disponibili e gli ho abbinato la "Piramide in vetta parte prima" dentro la quale vi ho inserito un altro gioco. Questo sarà il prossimo lavoro che vi manderò dopo questo. Ne risulta un gioco di più facile esecuzione, anche se a questo punto sono ritornato a tre sistemi eseguiti contemporaneamente, ma sul solo allargamento.

Comunque le cose sono facilitate dal fatto che il Ramino matura solitamente dopo i 25 colpi, durante i quali avremo già chiuso la Piramide parte prima e il nuovo gioco. Al limite, e se ne siete capaci, potete riaprirli e riaffiancarli al Ramino che sta per essere attaccato. Questa ripresa, però, non è importante perchè il Ramino è in grado di chiudere da solo. Tutto ciò riguarda la capacità e la scelta del sistemista. Inoltre la Piramide e il nuovo gioco sono attaccati con un unico schema per cui vi è una maggiore facilità nella conduzione. A questo punto non servirebbe nemmeno aspettare i 20 colpi per una partenza ottimale. Però è consigliabile tirarne una quindicina di modo che, risalendo nella permanenza, si risparmiano tutti quei colpi che fin li sarebbero andati a vuoto. Basta risalire fino alla prima chiusura che si incontra, escludendola. Se si riesce a risalire senza che ci sia una chiusura, è tanto meglio. Naturalmente mi riferisco all'inizio di una seduta, quando non ci sono numeri "freschi" nel "totem" e quindi bisogna aspettare che la permanenza si "snoccioli".

Faccio una precisazione su quanto affermato nel post del 3 agosto. Allora dicevo di prendere dal "totem" i numeri del giorno prima, quando si inizia una seduta. Nulla di più sbagliato! L'ho fatto con il Panorama per un paio di giorni, ma mi sono reso conto che prima o poi quei numeri coincideranno con quelli non giocabili che si trovano dentro il profilo del Panorama e può succedere che il completamento con il nuovo spezzone di permanenza vada a doppiare proprio quei numeri che necessitano di 3-4 uscite prima di ottenere la seconda eccedenza. E' meglio che la permanenza sia esattamente quella del momento, senza quindi permanenze personali in cui può subentrare quella coincidenza. Il risultato deve essere dato dallo sviluppo della permanenza del momento nella sua totalità. La permanenza personale serve a un gioco quantitativo, ma qualitativamente può interferire con il nuovo spezzone in modo sbagliato.

Siamo quindi in piena evoluzione, ma cerchiamo di evolvere nel modo più funzionale possibile.

E' pronto il PDF del "RAMINO PARTE 2A". A partire da oggi lo spedisco a tutti i possessori del "3° DOPPIATO SOVRAPPOSTO".

Con questa modifica, per perdere, bisogna proprio mettercela tutta.

Ora comincierò a scrivere anche la modifica della "PIRAMIDE PARTE PRIMA" (quella senza il "COMPLESSIVO") con l'aggiunta del secondo gioco che, come accennato prima, ne è integrativo. L'intento è quello di aumentare le vincite disponibili in modo di poter superare eventuali e prolungati periodi di doppiaggio. I tre giochi si avvalgono soltanto dell'allargamento, che in un ciclo di 36 colpi dovrebbe raggiungere non meno di 19 presenze. Il calore può essere abbandonato, ma se qualcuno è capace di inserirlo, tanto meglio: le vincite disponibili diventeranno varamente tante e forse (ma dico forse) potrebbe entrare in campo la "massa pari".

Per quest'ultimo gioco dovete avere un po' di pazienza perchè sto iniziando ora a scriverlo, anche se ci sto giocando già da diversi giorni. Con questo nuovo gioco fermerò la distribuzione a ulteriori richiedenti perchè non si può vendere la gallina dalle uova d'oro al prezzo che ho chiesto a voi. Anzi, mi aspetto che voi, una volta guadagnato ciò che guadagnerete, ripensiate al povero Zantiflore che si è impegnato per voi e che non si diverte più a giocare perchè non riesce a perdere e quindi vorrete ringraziarlo omaggiandolo con qualcosa di tangibile a vostra discrezione, come ha fatto questo riconoscente studioso sistemista la cui mail è stata questa.

Carissimo Nino,
ho impiegato più tempo del previsto a scriverti perchè ho voluto leggere più volte i tuoi ultimi trattati che mi lasciavano molte perplessità per l'applicazione pratica a tappeto. Adesso ho letto il tuo ultimo articolo sul blog e il tutto mi sembra più chiaro e gestibile.. se non ho capito male, più che un gioco contemporaneo su allargamento e calore, trattasi di un adeguamento alla permanenza dei 20 colpi rilevati che ci impongono il tipo di gioco da applicare.. se ho capito male, ti chiedo, gentilmente, di correggermi!!
Affettuosi saluti e GRAZIE ancora,
p.s. senza offesa, avrei immenso piacere d'inviarti un compenso simbolico per i trattati ricevuti..

Risposta mia.
Ultimamente mi sono reso conto che non tutti sono in grado di seguire contemporaneamente un gioco sul calore e uno sull'allargamento. Io stesso faccio fatica su Winga che da 1,5 minuti tra uno spin e l'altro. Per cui sto scrivendo una modifica al Ramino con il quale vinco sempre su Winga. Aspetta il PDF che ti spedirò appena finito di scriverlo. Poi vedrò cosa si può fare con la Piramide e il Panorama.
Per l'omaggio che vuoi mandarmi va bene. Fa sempre piacere ricevere un riconoscimento per il lavoro che faccio.

Caro Nino,
ho effettuato una ricarica di € ......!! Perdonami, i trattati meriterebbero un compenso ben più alto.. il mio è un piccolo gesto di riconoscenza e gratitudine per le possibilità che ho in questo momento!! Cari saluti,

Ti ringrazio. Non è importante la cifra, l'importante è il gesto. Ti ringrazio nuovamente e ti saluto.

Non sto mendicando denaro; sto chiedendo una tangibile riconoscenza che quello che vi ho comunicato è stato apprezzato e, soprattutto, perchè ciò che vi comunicherò può servirvi a non avere più problemi economici nella vostra vita futura.

Posso dire di aver raggiunto la "vincita costante", sperimentalmente, praticamente e concettualmente. Non mi resta che metterla su carta e spedirvela per e-mail come promesso e come ho fatto finora.

Mi auguro "buon lavoro".

Il mio nuovo nome Skipe è: lorenzo19493 (ho dovuto eliminare il vecchio account e farne uno nuovo) e, avendo perso tutti i contatti, chi vuole aggiungermi al suo Skipe deve richiederlo di nuovo.

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12/08/12

L'INFLUENZA DEL GIOCATORE


Molte volte il sistemista, dopo essere tornato a casa perdente (ma anche vincente) ha l'abitudine di riesaminare la permanenza di quella seduta per rifare le partite e vedere cos'è andato storto; dove ha sbagliato o se, con un altro sistema, avrebbe vinto.

Le recriminazioni sono le più varie, ma la principale è che modificando (o cambiando) il sistema usato, l'esito della giornata sarebbe stato diverso e soprattutto vincente. Con molta probabilità abbandonerà il sistema che l'ha fatto perdere e ne adotterà uno con il quale avrebbe vinto. A questo punto eseguirà innumerevoli prove su vecchie permanenze e tutte risulteranno vincenti. Modificando il vecchio sistema, è finalmente riuscito a trovare qualcosa che vince sempre.

Alla seduta successiva il nostro impavido sistemista ritorna al Casinò e mette in pratica il nuovo sistema, oppure il vecchio con le dovute modifiche viste e sperimentate a casa. Manco a dirlo, perde di nuovo e il tutto ricomincia da capo: riesame della permanenza e riadattamento di un nuovo sistema, o modifica del vecchio, con innumerevoli prove tutte vincenti e, indovinate quale sarà l'esito: se non subito, perderà dopo una o due sedute.

Mi sapete dire dove sbaglia?

Il suo errore è l'esecuzione dei test su permanenze già esistenti nelle riviste o nelle liste dei siti in Internet. Il fatto è che si tratta di permanenze passate, dove lui non produce alcuna interferenza personale.

Cosa c'entra questo? C'entra, perchè quando andiamo in un Casinò terrestre la permanenza cui assistiamo può dipendere da qualunque fatto circostante al tavolo da gioco. Dipende dal momento in cui il croupier lancia la pallina, dalla sua forza e dalla pressione sulla corona della roulette. Ne sanno qualcosa i conoscitori della "visual ballistic" che, conoscendo la borchia in cui la pallina va sempre a sbattere, calcolano con apprezzabile precisione dove cadrà. Il tutto si riduce a una questione di calcolo dei tempi di rivoluzione della pallina nella corona della roulette.

A parte la "visual ballistic", qualunque evento che interferisca con il croupier che lancia la pallina interferisce e modifica il numero che uscirà. Se si ferma a parlare con il compagno croupier; se si ferma a guardare il fondo schiena di una giocatrice che passa; se paga una vostra vincita, cambia il tempo e il modo di lancio della pallina e quindi uscirà un numero diverso da quello che sarebbe uscito senza quelle distrazioni che gli hanno fatto ritardare il lancio, anche di un microsecondo.

Ora, se le distrazioni sono causate da persone o fatti che non c'entrano con il nostro sistemista, la permanenza è quella che è ed è uguale a una qualsiasi permanenza rilevata con qualsiasi mezzo. Se invece è il nostro sistemista che distoglie il lanciatore della pallina con un cambio, o con un pagamento, o rivolgendogli semplicemente la parola, allora è il sistemista stesso che modifica quella permanenza e quella che esce non avrà più lo stesso valore di una permanenza rilevata da riviste o da siti Internet.

In sostanza, l'utilizzo di una vecchia permanenza scritta produce risultati diversi da quelli prodotti da una permanenza reale, a cui noi stessi assistiamo e che modifichiamo con la nostra presenza e, soprattutto, con il nostro gioco. La Legge del terzo si realizzerà sempre "quantitativamente" ma "qualitativamente" sarà diversa e se il nostro sistemista gioca su un disegno qualitativo, può non ottenere ciò che aveva previsto a casa con i test su permanenze statiche e non da lui stesso modificate con la sua presenza.

Non è una cosa verificabile perchè per verificarla bisognerebbe andare indietro nel tempo e osservare se senza il nostro intervento sarebbe uscita la stessa permanenza. Però, il concetto è plausibilmente giusto: Il gioco reale è diverso dalla sperimentazione teorica. Se non fossimo stati presenti a quel tavolo, sarebbe uscita una permanenza diversa.

Non è detto che la permanenza diversa sia sempre sfavorevole al nostro gioco, ma il punto è che i test da noi fatti su permanenze passate, e senza il nostro intervento di gioco, sono diversi da quelli che risulterebbero se ci fosse stata la nostra presenza.

Ecco che tutti i nostri test su permanenze passate hanno una validità che può essere limitata ed è questa la ragione per cui ci meravigliamo (e ci incazziamo) se le prove a casa vanno tutte bene e poi il gioco al lato pratico non dura più di una o due sedute.

Allora, cosa dobbiamo fare per avere la garanzia che i test siano affidabili? Dobbiamo semplicemente testarli in un reale tavolo da gioco, con la nostra presenza e i nostri interventi, ma soprattutto dobbiamo renderci conto che il passato non conta perchè non sapremo mai quali cambiamenti produrrà la nostra presenza al tavolo da gioco.

C'è un solo luogo dove test e gioco reale non possono dare risultati diversi: le roulette live in Internet. Là noi non ci siamo e ciò che là avviene sarebbe in ogni caso avvenuto perchè noi non abbiamo modo di influenzare il crouper e quindi non abbiamo modo di cambiare gli eventi. La permanenza che quella roulette produce è e sarebbe stata esattamente la stessa per tutti i giochi che possiamo applicare perchè il crouper non si ferma a puntare le nostre fiches, non si ferma a pagarci una vincita, non si ferma a farci un cambio. Quella permanenza sarà valida per tutte le nostre prove, ma tutto ciò ha una validità solo se poi giochiamo "on line" e non modifichiamo gli eventi con la nostra presenza.

Ragion per cui, se fate le prove su permanenze passate, non andate poi a giocare in un Casinò terrestre.

Sto terminando il gioco del "Ramino" a 4 schemi, disposti in modo particolare e con 2 vincite. L'invio ai soliti quattro gatti è previsto per la settimana prossima. Ci sto giocando continuamente (cosa strana per me) e non mi ha ancora tradito. Per qualcuno non sarà di facile applicazione, ma se volete vincere dovete avere pazienza, colpo d'occhio, decisioni veloci e scelta del gioco adatto. Sarebbe anche adatto per essere giocato in coppia: uno tiene gli schemi e l'altro fa le puntate.

Ieri sera ho atteso i soliti 20 spin e siccome c'erano soltanto 3 doppioni, ho attaccato il Panorama vincendo al primo colpo. Ho continuato a rilevare la permanenza cercando di aspettare un buon momento per l'attacco sul Ramino, ma la permanenza ha continuato il suo andamento in allargamento producendo chiusure a ripetizione senza la condizione ottimale dei 7 doppioni. Ho semplicemente rinunciato al gioco e mi sono disconnesso. Questo è il vantaggio del giocatore che non è interessato al gioco in se stesso. Vi hanno dato la possibilità di scegliere quando e quanto giocare; se non siete giocatori casuali e non avete la bramosia del gioco a tutti i costi, avete la possibilità della scelta e con essa la possibilità della vincita costante.

Gioco "quando lo dico io" e non mi interessa se perdo delle occasioni fortuite, perchè sono sicuro che se giocassi senza una scelta ottimale, prima o poi pagherei l'imprudenza.

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03/08/12

LA FORZA DEL SISTEMISTA


Qual'è il comportamento abituale di un qualsiasi sistemista di roulette?

Un normale sistemista va al tavolo da gioco con un preciso e ben definito sistema. Inizia a rilevare la permanenza del momento ed effettua il suo attacco dopo aver raggiunto una determinata maturazione dello schema che ha davanti. La permanenza è quella che trova e il sistema è quello che nella sua mente dovrebbe vincere.

Sto parlando di un vero sistemista: uno di quelli che, in base alla Legge del terzo, gioca sull'allargamento o sul calore. Non parlo di quei sistemisti che giocano su permanenze continue a favore o contro gli andamenti del momento, o che giocano per 6-9 volte 6 numeri, dopo aver visualizzato i precedenti 12. Non parlo né di gioco su permanenza continua, né di cabale, né di magia. Parlo di un modo di giocare che cerca di trarre un benefico da un comportamento standard della roulette: comportamento che però nel suo sviluppo finale è quantitativamente stabile ma qualitativamente mutevole.

Il normale sistemista (me compreso fino a poco tempo fa) va a un tavolo da gioco e pretende che la permanenza del momento sia adatta al suo sistema; solo perchè la tendenza statistica dice che ciò che lui ha sperimentalmente previsto dovrebbe realizzarsi.

Se però ci rileggiamo il "Principio di Bernoulli", apprendiamo che la "probabilità" e la "media teorica" tendono a realizzarsi con l'aumentare del numero delle prove. Ciò significa che la giustificazione del nostro sistema è corretta solo se consideriamo un quantitativo di prove (quantitativo di spin) ben più grande di quello che nella realtà è già sufficiente a farci sconfinare nella insostenibilità economica, sia per mancanza di cassa, sia per superamento dei massimali del tavolo. In sostanza, la nostra "frequenza relativa" e la nostra "media sperimentale", che sono alla nostra portata, possono non raggiungere la "probabilità" e la "media teorica" in quel breve ciclo che può essere coperto dalla nostra disponibilità di cassa o dai limiti del tavolo.

Ecco che allora la "pretesa" del sistemista è destinata a scontrarsi con l'inevitale, immancabile, scarto contrario. Prima o poi la roulette non farà ciò che era stato previsto dalle nostre innumerevoli prove sperimentali, semplicemente perchè ciò che avevamo previsto è ricercato in un breve quantitativo di spin.

Ma allora, vista l'inevitabile fine di ogni sistema, siamo desitinati a perdere sempre? Le prove da me effettuate, sempre nelle stesse (e particolari) condizioni, dicono di no. Non sono prove fatte virtualmente o testate con programmi telematici. Sono prove reali, giocate in Casinò live con croupier e roulette reali e con un tempo di puntata edeguato (anche se talvolta non sufficiente). Sono prove che non hanno mai fallito perchè io mi sono adeguato alla permanenza e non ho cercato che la permanenza si adeguasse a me.

Gli ultimi due sistemi, distribuiti gratuitamente ai possessori del 3° sovrapposto, sono improntati sull'allargamento e sul calore. Entrambi, se presi a se stanti e nelle loro fasi iniziali, possono in teoria incontrare la permanenza negativa dove i calori o gli allargamenti del momento possono protrarre le vincite (chiusure) a fine ciclo, o addirittura far si che non ci siano chiusure per l'intero ciclo. Nella realtà dei fatti non ho mai incontrato tali permanenze, ma ciò non vuol dire che non si potranno incontrare. Nel gioco della Piramide in vetta i numeri puntati potrebbero coincidere con i numeri destinati a mancare nel ciclo logico. Nel gioco del Panorama i due cicli potrebbero in gran parte coincidere e le poche differenziazioni potrebbero non essere sufficienti. Questa è una probabilità molto remota e perciò non è questo di cui dobbiamo preoccuparci perchè, se giocati in contemporanea, sono complementari e un sistema salva l'altro.

Ciò di cui dobbiamo preoccuparci è "l'adeguamento" del sistemista alla permanenza. Ma come?

Ora vi dico come faccio io: lascio passare 20 numeri che però siano consequenziali e cioè che derivino tutti dalla stessa roulette (mania? Forse!). Per fare ciò utilizzo il "totem" del tavolo che all'inizio contiene i numeri della precedente giornata e durante la seduta quelli precedenti l'ultimo spin. In ogni caso ricorro sempre al "totem" e, in entrambi i casi, lascio sfilare nuovi numeri fino ad annotarne venti. A questo punto osservo la permanenza scritta, nella quale i doppioni saranno stati evidenziati con una spunta o una sottolineatura. Durante il completamento di questa fase non confronto la permanenza con gli schemi per non invogliarmi ad anticipare gli attacchi.

Se la permanenza scritta non ha più di 3 doppioni, inserisco i numeri in uno schema di Panorama che con i tre doppioni già presenti non contenga una chiusura. Se ha più di 3 doppioni tiro numeri nuovi fino alla necessaria condizione ottimale.

Mentre aspetto la condizione ottimale per il gioco del Panorama costruisco il gioco del Ramino (con 4 schemi) perchè ha una maturazione più lunga e le sue 2 vincite scadono quasi sempre a Panorama concluso.

Finora ho giocato con questi due sistemi e già questo mi impegnava completamente. Non potevo aggiungere il sistema della Piramide in vetta, che sarebbe il vero "complementare" al gioco del Panorama, perchè l'intero gioco non sarebbe stato eseguibile con i tempi del tavolo. O si sceglie la Piramide, o si sceglie il Ramino. Dato che ultimamente ho costruito i 4 schemi del Ramino, ho voluto provare l'abbinamento con quest'ultimo. I tempi di maturazione però sono un po' diversi e spesso ero costretto a ritardare il gioco sul Panorama prima che quello del Ramino fosse pronto. Ora posso riprendere il gioco Panorama/Piramide parte prima. Il risultato comunque è sempre lo stesso:

LA VINCITA COSTANTE

Che si giochi Panorama/Ramino o Panorama/Piramide parte prima, le chiusure sono garantite, sia in allargamento che in calore. Ma come mai?

La spiegazione è semplice. Iniziando uno dei due giochi in una condizione ottimale, abbiamo molte probabilità di vincere su quel gioco che deve ancora produrre i suoi risultati standard. Se invece la permanenza prosegue il suo andamento contrario, avremo altrettante probabilità di vincere con il gioco opposto. In sostanza sono io che mi adatto alla permanenza del momento e non viceversa.

Ho preparato la trappola; non mi rimane che attendere che la roulette abbocchi.

Comunque, adottando questo comportamento di attesa, si possono svolgere i due sistemi anche indipendentemente l'uno dall'altro perchè siamo noi che ci adattiamo alla permanenza del momento. Sappiamo che ciò che non è accaduto prima accadrà quantitativamente in seguito, con il completamento del ciclo logico. Se i 20 numeri rilevati non hanno più di 3 doppioni, gioco il Panorama; se ne contengono 6-7, gioco la Piramide in vetta parte prima, oppure il gioco del Ramino con 4 schemi.

Questa è la forza che deve avere il sistemista: quello che sta facendo non è un divertimento ma un lavoro. Il divertimento non paga di sicuro. Il lavoro può pagare sempre. Il segreto è avere la disponibilità di una ventina di colpi della permanenza del momento e decidere quale dei nostri sistemi vi si adatta con maggiori probabilità di successo. Se ci sono doppioni, scegliamo un gioco di allargamento; se non ci sono doppioni scegliamo un gioco di calore. Se vogliamo abbinargli un gioco contrario, dobbiamo essere capaci di gestire l'evolversi della partita.

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