In
questi ultimi tempi ho cercato in tutti i modi di abbandonare la
complementarità, ma sono costretto ad ammettere che le prime
indicazioni erano quelle giuste.
La
difficoltà del gioco complementare è data dal tempo
necessario a modificare i due schemi contrapposti; individuare
i numeri da giocare; calcolare le puntate secondo la montante
usata; fare le puntate prima che si concluda il tempo fra uno
spin e l'altro. La cosa non è sempre gestibile e talvolta anche i
più bravi non riescono a completare le puntate. Ciò dipende
dall'evoluzione dei due singoli giochi che sono contrapposti e dal
tempo disponibile per puntare, che è quello che è.
Come
potevo rimediare a questo inconveniente? La cosa non avrebbe la
minima importanza se giocassimo con il processore, ma del processore
non ci fidiamo.
Mi
sono allora concentrato sul singolo gioco di allargamento o di
calore, attaccati in una condizione ottimale per l'uno o per
l'altro e tentando di non mettere in campo il gioco contrapposto.
Volevo vedere se un attacco ottimale avrebbe reso superflua la
complementarità.
Per
primo ho aumentato le possibilità di chiusura sul gioco in
allargamento del Ramino portandolo a 4 schemi e per lungo
tempo il gioco non ha avuto problemi, fino a Mercoledì 22 Agosto.
Cosa è successo? E' successo che al 36° colpo nessuno schema aveva
ancora chiuso perchè i doppioni presenti erano 18 e quindi le
presenze erano 18 e cioè la metà dei numeri disponibili. La
tendenzialità dei due terzi era andata a farsi benedire, ma sappiamo
che, come il Bernoulli ha lasciato intendere, la tendenzialità è
tendenziale e quindi talvolta può anche essere disattesa. Sapevo
comunque che, secondo i test precedenti, avrei chiuso entro i 5-10
colpi successivi e infatti ho fatto una vincita al 39° colpo e una
al 43°. Di solito la capacità elusiva della roulette non dura oltre
e per quanti doppioni ci siano, a quel punto comincia a uscire
qualche numero mancante. Me la sono cavata (come si suol dire) per il
rotto della cuffia e ho chiuso la partita con una minima perdita che
ho messo in conto alla seduta successiva.
Il
punto è che stavo giocando sul solo allargamento e anche se
ho atteso la condizione ottimale e anche se ho aumentato le
posssibilità di chiusura, lo scarto negativo di presenze mi ha
portato fino al limite della sostenibilità economica. Se avessi
messo in campo un gioco complementare sul calore, non sarei
arrivato a quel punto perchè le sue vincite sarebbero state
sufficienti a chiudere la seduta molto prima.
Morale
della favola, per quanto un gioco dia ottimi risultati per lungo
tempo, arriverà sempre la permanenza con un eccezzionale scarto
contrario. Nel caso specifico si è manifestato con un
allargamento di soli 18 numeri anzichè i tendenziali 24, che
talvolta arrivano anche ad essere 4 in più o 4 in meno, ma non
addirittura 6. Eppure capita anche questo. Ecco perchè la
complementarità è
"indispensabile". Se non siamo in grado di attuarla,
non è colpa di una soluzione di gioco concettualmente giusta e, per
il momento, è l'unica strada che vedo possibile per superare un
eccessivo andamento contrario.
Un
altro tentativo di gioco singolo sull'allargamento è quello che sto
scrivendo in questo momento e che riguarda la Piramide semplice
(senza il complessivo) integrata da un altro gioco sull'allargamento.
Se invece del Ramino avessi fatto questo gioco, non avrei avuto
problemi anche se si tratta sempre di solo allargamento. Molto
probabilmente sarà soggetto agli stessi eventi di scarto, anche se
le aperture sono meno "mirate" di quelle del Ramino a 4
schemi. Io lo scrivo comunque perchè è un buon sistema e
soprattutto perchè rappresenta un ulteriore modo di affrontare la
roulette.
Quindi,
vedo la complementarità come unica strada per contrastare un
eccezionale andamento per l'uno o per l'altro verso.
Dopo
di questo passerò a considerare un miglioramento sul singolo gioco
di calore come per esempio il Panorama. Cercherò di studiare
qualcosa per evitare l'unico vero pericolo per questo gioco:
il prolungarsi dei doppiaggi all'interno del profilo di riferimento e
un esagerato allargamento dei numeri che entrano in gioco. Ma questo
riguarda il futuro.
Ho
ricevuto da un amico questa mail e siccome avrebbe piacere che la
pubblicassi, la pubblico.
Caro
Nino , ti scrivo questa lettera poiche' rimango basito da alcuni
commenti che ho letto in giro in merito ai tuoi lavori e alla tua
persona.
Premetto
che ti leggo dai primi anni 90 e che sei stato uno degli autori piu'
seri e creativi nel panorama roulettistico. Il tuo primo libro "
la fine dell'azzardo" e' stato per me un cimelio indispensabile
per creare la giusta filosofia e il giusto approccio alla roulette.
Ovviamente
avendo io raggiunto dei risultati roulettistici importanti posso
parlare a ragion veduta e non su basi teoriche basate su semplici
convinzioni personali dovute all'insuccesso.
Ma
voglio andare per ordine esprimendo la mia opinione sui punti che mi
hanno particolarmente toccato.
1) "
nino zantiflore tira fuori decine di sistemi perdendo cosi
credibilita'"
A
questa affermazione vorrei rispondere dicendo che sfido chiunque a
mettere in pista una tale creativita'. I cantanti dopo un paio di
buoni album, vanno in crisi di ispirazione, e non riescono a
ripetersi. Tu hai una creativita' unica e mi fai leggere cose nuove,
anziche' le solite cose trite e ritrite. Non considero assolutamente
un fallimento creare molti sistemi, poiche' solo cosi' si mettono in
pista idee che possono portare ad un risultato. Come ogni cosa
occorre tirare le somme, rettificare, aggiustare, migliorare...ed il
nascere di diverse modalita' di gioco e' la conseguenza di
un'evoluzione verso il meglio!!! Altro che perdita di credibilita'...
2) "Provi
i tuoi metodi su pochi colpi"
Per
capire un sistema bastano 20 partite, non milioni...di colpi.
Chi
gioca per davvero (non chi parla e basta) sa una cosa "se devi
perdere quel giorno non ti bastano 100.000 pezzi di capitale)...
Quindi
la sconfitta va accettata, a patto che minimo il 90% delle partite
sia semplice e gestibile con poco.. ( cosa che i tuoi sistemi fanno).
Quindi
per tirare le somme bastano pochissime partite e non miliardi di
test..
I
miliardi di test servono " Prima" della generazione di un
sistema e non dopo..
3)
" vendi i tuoi lavori"
Premesso
che farsi pagare un lavoro (lo dice la parola stessa LAVORO) e' una
cosa assolutamente normale e premesso che chi spende su un trattato
lo fa essenzialmente per due ragioni:
-1)
curiosita' di leggere qualcosa di nuovo ed interessante
-2)
volonta' di migliorare il proprio approccio con il gioco e migliorare
i propri risultati
Sulla
base di queste premesse credo che ogni commento sia superfluo.
Personalmente
ho acquistato tutti i tuoi lavori e ritengo di avere speso bene i
miei soldi perche' mi hanno accresciuto sotto il profilo ludico, ma
queste sono mie considerazioni che ovviamente non possono essere
unanimamente condivise.
E'
anche vero che io al Casino' anche grazie ad alcuni tuoi concetti da
me rielaborati (come giustamente fa un appassionato) vinco
praticamente sempre (oltre il 95% delle mie sedute) e magari altri
non possono dire altrettanto.
Alla
fine caro Nino quando entri in un casino' vedi una mole davvero
grande di giocatori che non hanno nessuna speranza e sono destinati a
perdere.. E attenzione non parlo di perdere matematicamente ma parlo
di perdere il 95% delle sedute!!!
C'e'
gente li dentro che perde sempre, fino al collasso economico..
Se
solo usassero i nostri metodi, le loro sofferenze sarebbero perlomeno
alleviate... Non dico che sarebbero tutti vincenti (anche perche'
purtroppo non tutti possono vincere al gioco), ma perlomeno avrebbero
un approccio al gioco completamente diverso, un approccio
intelligente con delle puntate intelligenti.
Volevo
farti notare un'altra cosa...
Quand'anche
si avesse un metodo con il 5% di vantaggio a massa pari, la maggior
parte dei giocatori perderebbe comunque. Infatti avere un vantaggio a
massa pari non sarebbe comunque sufficiente a garantirci da eventuali
scarti negativi che dilapidano il capitale. Sul lungo se ne verrebbe
fuori, ma sul breve?
Eh!
Si caro Nino sul breve e' un'altra storia, e sul breve l'unico modo
per venirne fuori e' lo studio e l'applicazione della legge del
terzo, cosa che tu sai bene.
E
che non mi si venga a dire che il " giocatore" se avesse la
certezza di vincere accetterebbe partite lunghe settimane o mesi...
Queste
sono teorie e frasi fatte dai "non giocatori", ma chi gioca
davvero e non scrive solo sui forum, queste cose le sa e le approva.
4)
l'inutilita'
della legge del terzo
La
legge del terzo non e' assolutamente inutile, anzi lo sfruttamento di
tale legge e' l'unica strada percorribile dal giocatore per avere
qualche speranza nel gioco. Il resto sono chiacchere. Non si puo'
combattere con la roulette non avendo un "inizio e una fine
certa". Il resto caro Nino son parole, e come tu ben sai le
parole le porta via il vento.
Per
me sei uno dei migliori autori a livello mondiale, e la tua
fortuna/sfortuna e' che sei in vita, diversamente saresti alla pari
(anzi secondo me nettamente avanti) rispetto ad autori passati molto
piu' blasonati, ma cosa vuoi funziona cosi...Se postessi parlare con
gli autori passati scopriresti che di roulette magari non ne capivano
poi cosi' tanto..
Continua
Nino, non ti fermare.
Con
stima ..................
A parte
l'apprezzamento, di cui lo ringrazio e che forse non mi merito, è
inutile fare commenti; anche perchè li ho già fatti a suo
tempo. Come vedete ci sono persone e Persone. Non tutti hanno
una mentalità aperta allo studio, alla ricerca di cose sempre nuove
o all'apprezzamento di una metodologia "elegante", anche se
in certi casi fallimentare. Per fortuna la stragrande maggioranza
delle persone è come questo conosciuto e apprezzato studioso che
conosce l'argomento e sa come va affrontato, studiato e praticato.
Sto
ancora scrivendo la Piramide integrata e se non ho molte altre
distrazioni, dovrebbe essere pronta per il primo fine settimana di
Settembre.
Vai
al Sito.
(Compra
Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)