30/12/09

C. S. A MODALITA' 3

Come avevo preannunciato qualche tempo fa,ieri ho cominciato ad inserire nel sito i nuovi sistemi sulle Chances Semplici a modalità 3.

Si tratta di un nuovo espediente (già studiato negli anni '80) per ottenere dei risultati diversi dalle solite figure di 2 o di 3.

Il tutto è costituito da una premessa sulla Modalità 3 per le Chances Semplici e da quattro sistemi in successione che, passo dopo passo, portano al sistema ottimale per questo tipo di attacchi.

Vai al sito.

nino.zantiflore@tiscali.it

15/12/09

CONOSCENZA E COMPULSIVITA'

CONOSCENZA E COMPULSIVITA’
AL GIOCO D’AZZARDO

Qualche settimana fa ho ricevuto la mail di una persona, credo giovane, che mi chiedeva aiuto su come porre rimedio alla sua compulsività nel gioco d’azzardo.

Dato che questa persona abita lontano da uno dei pochi Casinò esistenti in Italia, doveva per forza svolgere questa dispendiosa attività nei vari siti on line che si può trovare in Internet. Infatti, mi ha elencato una serie di perdite subite nel giro di 6 giorni in sei o sette siti di Casinò in cui si gioca in RNG e LIVE.
Se non ho capito male, il suo difetto era il voler recuperare a tutti i costi, una perdita, anche piccola come 100 Euro, e ciò gli causava una nuova perdita aggravando sempre più la situazione. “Potevo essergli in qualche modo d’aiuto con qualche suggerimento?”

Colgo l’occasione per una piccola riflessione. Da molti anni i nostri politici ci stanno “preservando” dalle tentazioni del gioco d’azzardo impedendo l’apertura di altri Casinò nell’Italia centrale e meridionale.

Ora abbiamo un Casinò in ogni casa. Però…!

In questo modo hanno certamente raggiunto il loro scopo e per di più hanno ottenuto che tutta la popolazione italiana è ora soggetta a regole che certamente non aiutano il cliente. Regole che non ti permettono di pensare nell’ambiente live e regole che non ti assicurano la certezza dei risultati negli ambienti RNG.

Ritornando al nostro argomento, cos’è che rende compulsivo il comportamento di un giocatore d’azzardo?

Penso che la causa preponderante di una compulsività (a volte anche ignorata da chi ne è soggetto) sia la mancanza di conoscenza di ciò che succede all’interno del gioco stesso. La maggioranza dei giocatori visualizza nella propria mente gli avvenimenti positivi e relega in secondo piano (quasi l’eventualità fosse molto remota anche se possibile) quelli negativi. In realtà questo è il comportamento che ci permette di intraprendere qualsiasi attività nel corso della nostra vita; ma in questo caso c’è qualcosa di diverso. L’attività che ci accingiamo a intraprendere, non solo è soggetta a leggi difficilmente prevedibili, ma è anche resa improduttiva da parte di chi ne stabilisce le regole.

Ecco che se andiamo al Casino troviamo le leggi sulla distribuzione dei numeri casuali, con i loro scarti o equilibri. Troviamo la proporzionalità dei pagamenti che, abbinata all’impossibilità di indovinare sempre il numero uscente, determina il più delle volte una costante discesa delle nostre finanze.

Se invece giochiamo comodamente seduti a casa nostra davanti a un PC che cosa troviamo? Per essere sicuri che le funzioni RNG non siano “tarate” come le macchinette dei bar, siamo costretti a giocare negli ambienti LIVE, ma qui cosa troviamo? Troviamo tutte le difficoltà di una roulette normale e, in più, la velocità del croupier che, ben istruito, cerca di limitare il più possibile la possibilità dei giocatori a compiere scelte su ciò che devono puntare. Ne consegue un generale puntamento casuale, sul quale la casa da gioco trarrà il maggior beneficio in base alle ragioni che ormai gli esperti conoscono bene. La casualità porta a un unico risultato: un flusso continuo di denaro verso chi ha i maggiori vantaggi.
E’ inutile parlare di fortuna: è una menzogna. Chi alla fine del mese è perdente, non è stato sfortunato; ha semplicemente fatto il suo dovere pagando il tributo sia alle leggi naturali del caso, sia alle regole imposte dalla Casa.

Come difendersi quindi da questa situazione e dalla compulsività nel gioco?
Semplicemente informandosi su ciò che altri hanno già pensato e discusso sul gioco d’azzardo. La letteratura sull’argomento è vasta e largamente esaustiva.
Se si conosce il mostro contro cui si va incontro, lo si potrà combattere, se non ad armi pari, almeno con un handicap minore di quello di un giocatore casuale.

Inoltre, ma questo sarebbe il massimo, se si è consapevoli di non essere all’altezza, si potrebbe fare a meno di andare a farsi “spennare”.

Comunque, per il giocatore compulsivo un trucco c’è. Basta che nella sua mente porti in primo piano la possibilità di perdere e che, nello stesso tempo, consideri gli effetti che un tal evento causerà nella sua vita.

Se vado a giocare (qualunque sia il banco) devo avere dalla mia parte un vantaggio che eguagli almeno quello del banco. In pochi sanno uscire sempre vincenti e ciò che riescono a vincere, in modo costante e sicuro, non può certamente costituire un mezzo per diventare ricchi.

Vai al sito.

LaRoulette.it


nino.zantiflore@tiscali.it





NINO ZANTIFLORE

26/11/09

DEBOLEZZE DEL SISTEMISTA

Ieri, 25 novembre, sono tornato a Ca’ Vendramin. Lo scopo era di fare il solito sistema sulle terzine per le prime 2 ore e testare poi il nuovo sistema sulle “Chances Semplici a modalità 3” per la successiva ora e mezzo (quest’ultimo sarà pubblicato nel sito nel giro di un mese o due).

Tra il dire e il fare….

Nella realtà dei fatti il sistema sulle Chances Semplici non l’ho testato.

Per quale motivo?

Perché il giocatore sistemista è pur sempre una persona ed è soggetto a errori e disattenzioni, che alla fine costano denaro.

Ho iniziato il mio gioco sulle terzine e tutto filava per il meglio. Ero arrivato a guadagnare più di 30 pezzi e, dato che avevo ancora un po’ di tempo nella tabella di marcia, ho iniziato un’ultima partita. Ho fatto una risalita di 10 numeri e ho ricostruito lo schema di gioco.

Ed ecco il primo errore.

Lo schema ricostruito conteneva già una vincita. Per pigrizia, o per un senso di falsa sicurezza, visto l’andamento del gioco precedente, ho accettato quello schema, non ricostruendo il gioco, come avrei dovuto, con meno numeri. Questa scelta è stata fatale perché le successive vincite hanno tardato a presentarsi. A quel punto avrei dovuto aumentare le mises secondo la montante e, dato che io tendo sempre a giocare alla pari (senza aumenti di montante), arrivato a un abbassamento dell’utile a 5 pezzi, ho deciso di smettere. Ero arrabbiato per la leggerezza con cui avevo accettato il gioco. Quella vincita iniziale, non sfruttata, mi avrebbe permesso di chiudere la giornata con una quarantina di pezzi di guadagno. Sono comunque rimasto al tavolo e i successivi colpi, non giocati, avrebbero chiuso altre tre configurazioni riportandomi al guadagno di 40 pezzi e oltre.

Il secondo errore è stato di distrazione.

Dopo aver iniziato quest’ultima partita, mi sono distratto per le chiacchiere dei croupier e non mi sono accorto che dovevo puntare una terzina che, uscendo, avrebbe chiuso un disegno. Manco a dirlo è uscita proprio quella. E’ stato in quel momento che ho deciso di smettere. Ho contato le fiches e, visto che ero in attivo di 5 pezzi, ho considerato chiusa la giornata. Ero inc… per l’errore e la svista.

Il tempo perso con l’ultima partita non mi ha permesso di testare l’altro gioco e così me ne sono andato.

Sono cose che capitano normalmente ai sistemisti. C’è chi si butta a capofitto per rimediare agli errori e c’è chi, come me, rimandano la tenzone a un altro giorno; specialmente se si possono portare via le spese.

Il fatto è che con il sistema che facevo, avrei chiuso in ogni caso vincente e questo lo sapevo. Ma è più forte di me: già faccio fatica a puntare due pezzi per terzina; figuriamoci arrivare a puntarne 3 o 4.
Insomma, dipende tutto dal carattere del giocatore.

NINO ZANTIFLORE


nino.zantiflore@tiscali.it
http://ninozantiflore.altervista.org/

13/11/09

FALSI APPROCCI

Curiosando in alcuni siti che parlano di Roulette, ho trovato l’esposizione di una serie di montanti che erano definite “sistemi”.

Fate attenzione perché ogni montante (o manovra finanziaria) funziona, o non funziona, secondo il gioco cui sono applicate.

Descrivere una montante, applicata alla sortita continua di una semplice Semichance (R o N; P o D; M o P) non ha alcun senso in quanto si resta alla mercé di ciò che la Roulette produce.

Cosa si vuol sperare? Che la Semichance che stiamo puntando esca un maggior numero di volte rispetto alla Semichance opposta? Che ritorni un equilibrio? Che il gioco differenziale limiti la potenza dello scarto negativo? Che una progressione più o meno violenta annulli due o più negatività precedenti? Che un “paroli di 2” superi più facilmente uno scarto contrario? Ecc…, ecc…

Sono tutte manovre finanziarie che, se non applicate a un gioco base giustificato da un ragionamento plausibile, lasciano il tempo che trovano. Sono, cioè, soggette ai capricci delle leggi naturali del caso. Cercano soltanto di ottenere un beneficio dalla naturale sortita di una serie di numeri casuali, considerati unicamente per ciò che rappresentano: una serie indistinta di Chances Semplici, di Dozzine/Colonne, di Sestine, di Terzine, di Cavalli o di Pieni.

Questo modo di divulgare la conoscenza sulla Roulette è fuorviante, privo d’idee, non esaustivo e denota una mancanza di conoscenza dell’argomento. Questa è gente che vuol esporre cose che non conosce. Il bello è che le espone a milioni di persone, fra le quali c’è chi comprende la povertà dei contenuti, ma c’è anche chi assimila, senza sospettare che la realtà è ben diversa.

La MARTINGALE non è un sistema. La D’ALEMBERT non è un sistema. La LIMOUZINE non è un sistema. La montante AMERICANA non è un sistema. La OLANDESE non è un sistema. Ecc… ecc...
Sono tutte MONTANTI. I sistemi sono tutt’altra cosa.
Un sistema, per essere tale, deve essere strutturato in 3 fasi:
1°) La MATURAZIONE: di un disegno logico o di un logico comportamento della Roulette.
2°) L’ATTACCO: che cosa si gioca e perché.
3°) La MONTANTE o MANOVRA FINANZIARIA: quanto si gioca e perché.

Ogni fase deve essere una conseguenza delle altre due.

QUESTO, è un SISTEMA che, nel suo significato generico, è un “insieme di più elementi che costituiscono un unico complesso”. Nel suo significato ludologico è il criterio di pronosticare l’esito di gare o giochi grafici i cui risultati non sono facilmente prevedibili.

Dalla definizione stessa traspare la necessaria presenza di un gioco o gara; di una previsione non certa e di una ricerca di beneficio che, nella fattispecie, si può realizzare con una qualsivoglia montante.

Un altro punto dolente, che troviamo in questi spazi, è costituito dalla terminologia. Ognuno usa termini diversi e riuscire a capire cosa intendano è un’impresa che si può definire “ardua”. A volte occorre leggere e rileggere la frase per capire a cosa si riferiscono. Per non parlare poi degli schemi di gioco. Questi sono esposti senza la minima spiegazione su come e perché sono disposti in quel modo. Il più delle volte bisogna intuire il perché sono così e questo comporta la noia e il disinteresse del visitatore che, non comprendendo subito ciò che ha davanti, passa oltre.

NINO ZANTIFLORE
nino.zantiflore@tiscali.it

http://ninozantiflore.altervista.org/

07/11/09

IL RITORNO DEL GUERRIERO.

Saluto tutti gli appassionati (forse un po' stanchi o forse un po' riservati) e studiosi del gioco della Roulette.

Dopo un bel po' di tempo, ieri, sono andato a Ca' Vendramin. Avevo finito i soldi guadagnati l'ultima volta e quindi sono andato a "battere cassa". Sono uscito con 39 pezzi di guadagno.

Perchè uso il termine "guadagno" e non "vincita"?

Perchè chi va la Casinò per vincere, alla fine, perderà. Chi ci va per guadagnare, con molta probabilità ci riuscirà.

Come potete immaginare, in questa risposta sta tutta la mia filosofia sul gioco.

In ogni caso ho notato che tutti i presenti nelle sale da gioco del Casinò erano li per vincere. E' una cosa triste; ma forse è giusto che sia così. Tutti questi "zombies" sono la linfa vitale necessaria a sostenere le attività di quei pochi al mondo che sanno cosa vanno a fare in quei luoghi. Se non ci fossero loro non ci sarebbero i Casinò. Ben vengano quindi gli "zombies"; lunga vita a questo film horror che ci permette di vivere senza problemi nei momenti di bisogno.

Saluti a tutti, Nino.

Vedi il sito

nino.zantiflore@tiscali.it

29/10/09

STORIA DEL POKER

Scusate la divagazione dal nostro argomento principale; inserisco questo post perchè mi sembra interessante per conoscere qualche accenno sugli inizi del gioco del poker.

Storia del Poker

Tutti hanno una teoria per quanto riguarda l'origine del gioco del poker. Teorie che vanno dalla Cina all'India, dalla Persia all'Egitto e quindi dal Mediterraneo all'Europa. Indipendentemente del suo viaggio ancestrale, ci sono forti prove che provenne dall’America con gli immigranti Francesi a New Orleans che giocavano un gioco chiamato poque coinvolgendo bluff e giri di scommesse. Questo gioco di carte poque è forse stato il primo ad utilizzare spade, cuori, diamanti e bastoni.

Poque si è diffuso verso i fiumi Mississippi e Ohio attraverso la barca dove ha incontrato i ferrovieri inglesi – i quali probabilmente hanno trasformato il nome in poker e l’hanno riportato verso le città dell’est durante la guerra civile degli Stati Uniti. In seguito, nel 1860 e l'inizio del 1870, i veterani della guerra civile hanno portato il poker nel West, attraversando il Continental Divide fino a che non diventò famosissimo in tutti gli hotel e i saloon del Wild West.
In quanto gioco ampiamente pubblicizzato, il poker ha sviluppato parecchie varianti, incluse stud, draw e straight. L'introduzione delle carte wild intorno al 1875 ha aggiunto un altro livello di intrigo ed eccitazione. Oggigiorno, il poker è probabilmente il più diffuso gioco di carte di tutto il mondo. E’ considerato come uno dei principali eventi sportivi (in premio denaro, se non la pubblicità), con molti tornei che si concludono con il grande gioco del World Series of Poker.

Spero sia interessante ed inoltre i due link vi porteranno ad alcuni siti per saperne di più.

nino.zantiflore@tiacali.it

20/10/09

NUOVO SITO

Tempo fa avevo preannunciato l'apertura di un nuovo sito in cui avrei pubblicato, nel tempo, nuovi sistemi e articoli vari riguardanti il gioco alla roulette; ma non solo alla roulette. Ci saranno anche altri argomenti, se e quando capiterà il caso di doverli esporre.
Per il momento la HOME PAGE è fatta alla meno peggio perchè non ho ancora una buona dimestichezza con il PC. Non appena acquisirò sufficienti capacità provvederò a modificarla in modo che appaia un po' meno brutta. Comunque ciò che conta sono gli allegati in PDF che contengono qualche novità in campo ludologico.

Ultimamente sto notando un rilassamento nei forum. Che cosa vi succede? Non ci sono più argomenti di un qualche interesse? Per esempio i pregi e i difetti di un qualsiasi sistema. Le sue varianti e i consigli per metterlo in pratica. Oppure le vostre impressioni sulla situazione dei Casinò italiani. Quale Casinò on line considerate migliore. Qualsiasi argomento può portare un utile scambio di idee che a qualcuno può servire.

A me, per esempio, piacerebbe sapere cosa ne pensate del nuovo sito e dei sistemi in esso pubblicati. Sono i primi. Ne seguiranno altri e saranno sempre delle novità

Saluti a tutti, Nino.

Vedi il sito
nino.zantiflore@tiscali.it

03/10/09

RISPOSTA A TONY63

RISPOSTA A TONY63
Navigando un po' in Internet mi sono casualmente imbattuto in un post di un signore (un certo TONY63) il cui titolo era:

QUANDO NON SI CONOSCONO LE BASI MATEMATICHE

Per la verità il post è stato bannato perché non l'ho trovato nel relativo forum ForumFree.net. Comunque lo ho rintracciato con un link all'interno di un sito che appare digitando nino zantiflore in Google. Con questo post cerco di rispondere a questo “matematico” che dice che non mi sono mai permesso di scrivere nulla, forse per timore, sul forum dove aveva postato il suo intervento. Il fatto è che l'ho letto oggi per la prima volta e non perché cercassi il forum ma perché stavo scorrendo i 102 risultati sul mio nome in Google.

I puntini all'interno delle frasi non indicano parole mancanti. Sono stati riportati così come appare la frase.

Il signore poi scrive:
“Qui dico solo che certe considerazioni vengono appunto fuori, e magari vengono anche assimilate ed accettate da altri, a causa di un innocuo virus: la scarsa conoscenza delle basi matematiche che governano anche le semplici combinazioni.”

E' vero; a scuola in matematica ero appena sufficiente. Non possiedo basi matematiche, che del resto mi annoiano e che non mi danno alcuna certezza di vincere alla roulette. Al contrario le mie osservazioni sulla legge del terzo mi permettono di vincere sempre (e dico sempre) alla roulette. Mi piacerebbe sapere se con le sue basi matematiche Lei è in grado di fare altrettanto.

Poi scrive:
“Mi piacerebbe capire o leggere cosa ha da dire sulla legge del terzo...in quanto non ho letto la sua spiegazione...”

Perché non lo fa? Da qui capisco che Lei non prende in considerazione punti di vista che non abbiano una spiegazione puramente matematica. Ma questa spiegazione, su quanti eventi si giustifica? Se come il principio di Bernoulli si basa su un illimitato quantitativo di boules, tale giustificazione non ha alcuna attinenza con la legge del terzo che si basa su un limitato numero di eventi: e cioè tanti quanti sono i numeri disponibili (naturalmente oltre ad una certa quantità minima). Io non dico che la legge del terzo si realizzi matematicamente. Dico che vi è una tendenza alla sua realizzazione e su questa tendenza giustifico i miei attacchi. Se il Papa passa per via Marconi, io non vado ad aspettarlo in via Cavour ma andrò ad aspettarlo dov'è previsto il suo passaggio.

Poi scrive:
“vorrei che mi dimostrasse che con la legge del terzo (legge inesistente ma paradossalmente ha fatto presa sugli ignoranti) possiamo dimostrare l'indipendenza dei colpi...o, per dirla come tavolo, sulla mancanza di memoria della pallina.”

A parte il fatto che non capisco cosa intenda dire con l'espressione “per dirla come tavolo”, non mi sono mai sognato di dire che tale legge neghi l'indipendenza della pallina o la sua mancanza di memoria. Se è questo il senso della frase. A meno che non voglia dire che la legge, per essere valida, deve dimostrare queste due caratteristiche di una successione di boules. In tal caso la legge non le esclude. Questa legge si manifesta semplicemente perché, con il passare delle boules, la zona visitata dalla pallina aumenta sempre più e, superando la parità con la zona da visitare, acquista sempre più un maggior diritto di visita rispetto alla zona antagonista. Tutto qui. Lo si vede dalle osservazioni sperimentali. E' soltanto una tendenza che può variare nel senso dell'allargamento o del calore a seconda che prevalga la zona da visitare o quella visitata.
Se in questo Lei ci vede un risvolto matematico me lo dica. Anzi, mi piacerebbe lo esponesse in qualche forum.

Poi scrive:
“mi piacerebbe affrontare anche il discorso della permanenza personale... e le stupide convinzioni su di essa...”

Dato che abbiamo dimostrato che la permanenza personale non differisce da una permanenza continua, non capisco perché Lei abbia qualcosa da ridire anche su questo. Oppure pensa che la P. personale sia diversa da una P. continua? Forse dissente perché l'ho definita maggiormente dispendiosa di quella continua in quei casi in cui si perdono i colpi vincenti. In effetti le stesse condizioni negative le si possono riscontrare in una P. continua, ma almeno in questo caso non avremmo recriminazioni plausibili perché sarebbe una P. continua anomala rispetto alle aspettative di gioco.

Poi scrive:
“insomma molte sciocchezze vengono scritte... e peggio... assimilate, proprio per la mancanza di conoscenza di basi matematiche... di concetti chiari e definitivi... e dimostrabili... che molti di voi ritengono che non servono per giocare con criterio:”.

Bene; perché non ci spiega Lei le basi matematiche con cui giustifica le leggi naturali del caso? Non vogliamo sapere le Sue varie applicazioni alla roulette. Ci basta sapere su quali basi matematiche Lei ci dice che la legge del terzo non esiste. Oppure ci dica quali concetti chiari, definitivi e dimostrabili servono a trarre un qualche beneficio da una serie di numeri casuali.

Poi scrive:
“Caro nino... perché non spieghi qui le tue inesattezze e ne dai una dimostrazione scientifica?”

Se sono delle inesattezze, come posso darne una spiegazione scientifica? Non posso perché sono tutte osservazioni sperimentali. Osservazioni che per il momento mi hanno permesso di arrivare ad una vincita costante. Preciso “per il momento” perché le convinzioni sono sempre temporanee e le permanenze future imprevedibili.

Dopo qualche altra considerazione, che non reputo importante da riportare, il post finisce con un paio di insulti agli amministratori di qualche forum.

Sig. TONY63, sarei davvero interessato a conoscere le basi matematiche da Lei tanto esaltate ma che purtroppo non ho trovato nei vari forum. Se le considera un segreto se le tenga pure. Se le considera una conoscenza basilare per affrontare la roulette ce ne faccia partecipi. Il mondo intero Le sarà grato.

NINO ZANTIFLORE

nino.zantiflore@tiscali.it

26/09/09

PER IL PRINCIPIANTE

Come ho già detto in altre occasioni, nei nostri siti capitano esperti e neofiti, per cui ritengo giusto rivolgermi ad entrambi nei dovuti modi che, di volta in volta, possono assumere un linguaggio adatto al tipo di interlocutore.

Ultimamente ho ricevuto alcune e-mail che richiedevano il mio parere su alcuni tipi di approccio alla roulette. Approfitto quindi di questo Blog al fine di esporre, con concetti semplici, alcune nozioni che considero fondamentali per un approccio costruttivo a questo gioco.

“Se uno va al Casinò una volta nella vita può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.”

La mentalità della maggior parte dei giocatori abituali “casuali”, (quelli che per il gioco non utilizzano sistemi), pur sapendo che il banco vince sempre, propende a pensare che la volta che ci sta andando può essere la “volta buona” per vincere; che potrebbe essere una giornata fortunata.
Che senso ha pensare in questo modo se essi stessi sanno che a fine mese, o anno, saranno complessivamente perdenti? Sanno che il Casinò, alla fine, vince sempre; purtuttavia pensano che, “per questa volta”, potrebbe perdere lui!!!
In pratica sanno già in partenza che, pur vincendo “questa volta”, sono destinati ad essere perdenti alla fine di un periodo che può essere tanto una settimana quanto un anno. A loro non interessa sapere che alla fine perderanno in parte o tutto il loro denaro. A loro basta avere il brivido di una vincita che già in partenza sanno essere temporanea.

Si sono posti la domanda “perché il Casinò vince sempre?”. Io credo di no!

Forse pensano che non si può essere sempre fortunati e che quando si è sfortunati, ciò che si perde è sempre di più di ciò che si vince in quelle rare occasioni in cui accade.

Tutto qui? Certo che no!

Il gioco della roulette è regolato in modo da essere proporzionato al risultato che si ottiene con le varie puntate. Più numeri si puntano meno si guadagna. Se scommetto su determinati numeri il Casinò scommette su quelli non coperti. Escludendo l'azione del 37° numero, che non influisce molto sul singolo giocatore ma sulla totalità dei giocatori a favore della Casa, (e l'azione dello zero che influisce per il 50% sulle puntate sulle Chances Semplici e per il totale sulle altre combinazioni multiple, che non siano pieni) la difficoltà è che non si può sempre indovinare con una certa frequenza ciò che dalla roulette sta uscendo. La proporzionalità del pagamento dei numeri vincenti rispetto a quelli perdenti (rimasti vuoti e perciò puntati dalla Casa) fa si che questa maggioranza di colpi a vuoto porti via al giocatore più di quanto incassi con i colpi vincenti.
Fin qui si tratta di un meccanismo puramente accidentale. Ciò che succede dipende da quanti numeri puntiamo e quanti ne lascio fuori.
Forse coprendo più numeri si riescono a limitare i periodi di gioco a vuoto (vedi 5 sestine contro una, ovvero un Passe o Manque e una dozzina; oppure tutti i numeri tranne l'ultimo uscito, dopo una sua ripetizione, con l'esclusione dello zero o di un altro numero a scelta; oppure due dozzine o colonne contro una). Se la cosa funzionasse si arriverebbe alla parità col Banco perché i pochi numeri non coperti causano un forte esborso contro un piccolo incasso e perché tutte le combinazioni hanno un uguale e proporzionato diritto di sortita. Copro molto incasso poco; copro poco incasso molto, ma sempre in modo proporzionato alla quantità dei numeri disponibili (zero o 37° numero esclusi).
Bene! Ma se il risultato è la parità con il Banco, si potrebbe pensare che quando sono in passivo continuo il gioco e quando sono in attivo smetto, portandomi via il beneficio che, continuando, sarebbe destinato ad essere riassorbito dal Banco. Anche se tutti i giorni si legano al precedente, e quindi il passivo è destinato a diventare attivo e viceversa, a questo punto bisogna mettere in campo lo “scarto”.
La roulette non si comporta sempre in modo regolare (vedi Legge del terzo) ma compie degli sfasamenti sia in allargamento che in calore. Può succedere che una Chance (semplice o multipla) o una serie di Pieni possa ritardare oltre ogni aspettativa. Può succedere che la sestina “lasciata fuori” si ripeta consecutivamente per 5, 6, 7 volte procurandoci un esborso che solo un pazzo aumenterebbe con una qualsiasi montante. Nel caso di un gioco a massa pari ogni colpo perso necessita di 5 colpi vincenti e quindi si può facilmente comprendere come un simile evento (fra zeri e successive uscite della sestina eliminata) non possa essere superato dal gioco successivo.
Oltre a questo fenomeno, chiamato “scarto”, vi è sempre il fatto che alla roulette ogni combinazione ha il diritto di uscire un uguale numero di volte in un illimitato quantitativo di tentativi. Questo è il principio di “Bernoulli” che dice:

“Con l'aumentare del numero di prove effettuate nelle stesse condizioni, la frequenza relativa tende alla probabilità e la media sperimentale tende alla media teorica”.

Cosa c'entra tutto questo con il giocatore abituale del Casinò?
C'entra perché, secondo me, questo principio ben gli si addice. Il giocatore abituale "casuale" non fa altro che ottenere gli stessi risultati di una qualsiasi produzione illimitata di numeri casuali. Vediamo il perché.

Più il giocatore va al Casinò più aumenta i suoi tentativi di vincere (prove effettuate) da uno strumento sempre uguale (nelle stesse condizioni). Gli avvenimenti che gli capitano (frequenza relativa), con il loro aumentare, tenderanno sempre di più a consolidare l'indeterminatezza dei risultati (tendenza alla probabilità). Con l'aumentare dei suoi tentativi (media sperimentale) gli effetti ottenuti tenderanno a consolidare l'impossibilità di indovinare, con una certa frequenza, ciò che dalla roulette scaturisce (media teorica).
In pratica nel principio di Bernoulli è decretata la fine di ogni giocatore abituale, che pratica un gioco casuale alla roulette.

L'unico vero fatto, ingannevole per questo tipo di giocatore, è che a volte si esce vincenti dal Casinò e ciò crea l'illusione che tale possibilità possa essere ripetitiva. In realtà queste occasioni vincenti sono soltanto degli intermezzi di una costante discesa del loro bilancio economico. Una discesa non dovuta alla sfortuna, ma ad una inevitabile distribuzione di probabilità insite in una produzione illimitata di numeri casuali.

Vi è una alternativa a questo modo di subire le leggi naturali del caso? Io credo di si.

Credo che l'unico rimedio sia l'abbandono del gioco casuale per un gioco ragionato. Un gioco che basi le sue fondamenta sull'osservazione di ciò che produce un ristretto quantitativo di numeri all'interno di schemi appositamente costruiti. La ricerca di immancabili disegni che tali numeri producono, per effetto della Legge del terzo, può essere una base per ottenere una limitazione agli effetti delle leggi naturali del caso. Quelle leggi che altrimenti ci pongono in uno stato di fatale sottomissione ad un destino che non si può evitare.

Voi, attraversereste un campo minato sapendo che prima o poi saltereste in aria? E allora, perché frequentate i Casinò sapendo che la fine è la medesima?

Cominciate a ragionare su come poter battere la macchina. Informatevi su quanto già scritto e pensato da altri prima di voi, per evitare strade già percorse. Chissà!!! Forse, oltre ad ottenere la limitazione delle perdite costanti, potreste entusiasmarvi per una scienza che, vi assicuro, è appassionante non solo per i successi, ma anche per le sconfitte, che vi rinnovano l'impegno e la caparbietà per ottenere la nostra comune meta: LA VINCITA COSTANTE.

NINO ZANTIFLORE

nino.zantiflore@tiscali.it

03/09/09

PAUSA PER FERIE

Ringrazio tutti coloro che stanno richiedendo il nuovo libro. L'ultima spedizione avverrà domani 4 settembre. Poi andrò qualche giorno in vacanza perchè ho bisogno di staccare la spina per un po'. Non sarò disponibile fino al 24 settembre.
Come avevo preannunciato sto lavorando sulle nonarie e sulle figure direzionali a modalità 3. Sto componendo dei sistemi su allargamento e calore. La cosa necessiterà ancora di un mese di tempo. Poi il tutto sarà pubblicato in un nuovo sito che conterrà una continua pubblicazione di sistemi e articoli vari.
Chiedo scusa a quanti dovranno aspettare il mio ritorno per ricevere il libro ma, come molti sanno, lo stampo io stesso e ciò mi impegna molto tempo. Poi lo passo a una legatoria che lo confeziona e quindi lo spedisco per posta. Chiedo solo di avere un po' di pazienza.
Saluti a tutti.

07/08/09

NUOVO LIBRO



Ho finito la composizione del nuovo libro e ora non mi resta che distribuirlo a quanti vorranno apprendere cose nuove, mai pensate e tantomeno sperimentate.


L'EVOLUZIONE FINALE



Si tratta di un'opera di 140 pagine, pensata e scritta dal genaio 2008 al gennaio 2009, di cui ne anticipo qui il SOMMARIO.


Nel 1° capitolo vi è una breve e doverosa spiegazione della Legge del terzo.

Il 2° capitolo contiene tre sistemi sulle SESTINE IN FIGURE DI 2 . Un modo di giocare che non ho mai riscontrato in tutte le pubblicazioni che ho letto (e non sono poche). Con questi sistemi si riesce a ridurre la scalata di una qualsiasi montante in perdita, obbligando il banco a moltiplicare le nostre mise con un paroli. Gli scarti negativi saranno sostenuti con minor dispendio di capitale fino al raggiungimento dei risultati ricercati, che saranno resi tendenzialmente certi dalla Legge del terzo.

Il 3° capitolo riguarda la grande novità delle "TERZINE A DOPPIO ATTACCO". Si tratta di tre sistemi, in evoluzione, dove appare per la prima volta un nuovo tipo di inserimento delle terzine nello schema: l'INSERIMENTO ASIMMETRICO ZANTIFLORE (perdonate l'immodestia) che permette una maturazione più veloce per la conclusione del gioco.

Il 4° capitolo inserisce il "COMPLESSIVO" sulle terzine a doppio attacco, modificandosi poi in "COMPLESSIVO CONVERGENTE" su giochi in allargamento.

Il 5° capitolo riguarda due sistemi sul calore riguardante le terzine a doppio attacco con inserimento asimmetrico convergente nel complessivo.

Il 6° capitolo contiene alcune mie riflessioni sulle novità precedenti.

Il 7° capitolo è riservato alle mie conclusioni su quest'opera.

Il tutto condito con l'accorgimento del "3° PERFETTO OBBLIGATO".


Preciso che la divulgazione di questi sistemi non ha uno scopo mercenario; in questo campo gli "addetti ai lavori" sono relativamente pochi e la distribuzione di questo libro certamente non mi renderà ricco. Chiederò un rimborso delle spese per il confezionamento del libro e delle spese di spedizione. Poi ci sarà un piccolo compenso per il mio lavoro che, anche se mi sono divertito a farlo, mi ha comunque preso molto tempo (compreso l'apprendimento all'uso del PC).

La spesa è comunque largamente recuperabile con una sola seduta al tavolo verde perchè i sistemi che propongo hanno una resa che va dai 30 ai 40 e oltre pezzi, in tre ore di presenza al tavolo. Il valore a tali pezzi lo darete voi a seconda delle vostre capacità finanziarie.

Se qualcuno si dovesse domandare perchè metto a disposizione di tutti dei giochi che vincono e non vada invece a giocarli io stesso, la risposta è che vado a giocarli e continuerò a farlo, anche se altri lo faranno con i miei stessi giochi. A parte il fatto che non ho più l'entusiasmo di una volta (quando cercavo il sistema vincente) non ho bisogno di incrementare le mie risorse economiche e inoltre il viaggio per andare a Cà Vendramin (il più vicino) mi stanca e ci vado sempre più raramente. Comunque ci vado.

Chi ha letto il mio precedente libro sa che non propongo cose ovvie o scadenti. Come per il precedente, anche in questo libro ci sono grandi novità, mai prese in considerazione prima da altri, che io sappia. Sono sicuro che quest'opera vi piacerà. Ne sono convinto a tal punto da rifondere il mio compenso a quanti mi dimostreranno che ciò che hanno letto non ha alcuna valenza alla roulette. Se non fossi sicuro della bontà di ciò che propongo, non mi rimetterei di certo al pubblico giudizio.

Inoltre, gradirei molto conoscere le vostre impressioni su ciò che leggerete. Positive o negative che siano saranno comunque bene accette e dovutamente considerate. Le potreste inserire nei vari forum che conoscete bene. Io li visito sempre.


Perchè faccio tutto questo? Perchè non si vive soli. La condivisione di ciò che hai trovato, o scoperto, o pensato, o creato con le tue mani o con la tua testa, è il miglior compenso che si possa ricevere. Ti gratifica e ti fa sentire qualcuno. Da bravo sessantottino sono anch'io un individualista.

Per richiedere il libro sapete come contattarmi. Saluti a tutti, Nino.

nino.zantiflore@tiscali.it

30/07/09

PROSSIMO SISTEMA

Tra un paio di giorni sarà pubblicato un prossimo sistema sul sito LaRoulette.it.
Purtroppo, ancora una volta si tratta di una variante del "3° sovrapposto". Non arrabbiatevi, è l'ultima. Ho voluto inserirla nella serie perchè fa parte degli studi sul 3° sovrapposto, conclusisi proprio con quest'ultimo sistema.

I prossimi sistemi saranno di altro tenore e forse più interessanti. Dovremo pazientare fino a settembre.

Attualmente sto componendo un gioco interessante che parla di nonarie, di figure direzionali, di modalità 3. Quando lo avrò finito lo pubblicherò (se sarà possibile) direttamente su questo blog tramite un link che porterà ad un file PDF.

nino.zantiflore@tiscali.it

20/07/09

HANDICAP DELLA P. PERSONALE.

Purtroppo devo ricredermi sulla validità della P.P.

Abbiamo appurato che quantitativamente la P.P. non produce alcuna differenza con la P. Continua.

Si differenzia invece sui risultati che si possono ottenere lungo il percorso, necessario ad arrivare alla fine degli inserimenti in uno schema.

Ho fatto delle simulazioni di gioco alla roulette on line e, dato che le boules si susseguono velocemente e non mi danno il tempo di calcolare ciò che devo puntare (e quanto), ho adottato la P.P. lasciando scorrere qualche boule a vuoto. Il risultato finale è stato comunque vincente, ma sono stato costretto a puntare 5 pezzi per terzina su un giocatore, e 3 pezzi per un altro. Il terzo giocatore aveva ottenuto un utile non sufficiente a coprire le esposizioni degli altri due e quindi la partita non era stata interrotta.

Che cosa ho notato? Ho notato che se avessi potuto fare le mie puntate ad ogni colpo avrei chiuso la partita con 2 pezzi di mise per terzina sul giocatore più difficile e con 1 pezzo sull'altro.

Ecco cosa c'è che non va nella P.P.. Le vincite possono scadere maggiormente distanziate perchè perdiamo tutte le occasioni vincenti delle boules ignorate. Ciò comporta un maggiore impegno di capitale, anche se il gioco alla fine vince perchè si basa sulla quantità dei risultati.

In base a queste considerazioni ho deciso di non giocare alla roulette on line perchè i miei sono giochi che necessitano di qualche tempo per calcolare cosa e quanto puntare. Per chi pratica giochi continui e semplici è un'altra cosa.

nino.zantiflore@tiscali.it

15/07/09

TEST DEI MIEI GIOCHI.

Da qualche settimana ho trovato (sono stato contattato) un sito che mi pare ottimo per testare i sistemi.

Ora sto testando l'ultimo nato, che non ha alcuna intenzione di perdere, su questo sito di roulette gratis.

Lo propongo all'attenzione di chi, come me, è interessato a testare i propri sistemi. Preciso che non lo faccio a scopo mercenario, ma solamente per segnalare una possibilità di eseguire dei test sui propri sistemi.

Di certo gli addetti ai lavori (esperti del campo) sapranno già di che si tratta e chiedo loro scusa, perchè sembra che stia scoprendo l'acqua calda. Penso però che in internet ci arrivino esperti ma anche neofiti, i quali hanno il diritto di essere informati di tutte le opportunità per progredire nei loro studi e nelle loro sperimentazioni.

nino.zantiflore@tiscali.it

09/07/09

P.P. n° 10.

Con questa P.P. abbiamo terminato e verificato ciò che era logico aspettarsi: ogni ciclo di 36 boules ha le stesse caratteristiche standard di una Permanenza Continua.

36 26 4 35 24 13 5 5 19 32 22 36 17 4 36 30 11 11 3 12 15 9 12 27 15 7 18 33 24 36 1 23 7 24 6 12.
Schema numeri pieni:
Presenze 24 (esattamente due terzi)
Assenze 12 (esattamente un terzo).
Legge del terzo mantenuta perfettamente.

Schema terzine:

Quarte di calore 4 (nella normalità).
Riassunto delle puntate precedenti:
P.P. 1: 24 - 13 (2/3) su 37 colpi.
" 2: 23 - 13 (2/3 meno 1)
" 3: 24 - 12 (2/3 esatti)
" 4: 26 - 10 (2/3 più 2)
" 5: 22 - 14 (2/3 meno 2)
" 6: 22 - 14 (2/3 meno 2)
" 7: 24 - 12 (2/3 esatti)
" 8: 21 - 15 (2/3 meno 3)
" 9: 26 - 10 (2/3 più 2)
" 10: 24 - 12 (2/3 esatti).
Più regolare di così...!!!

Per gli addetti ai lavori, questo risultato era scontato. Non altrettanto si può dire per i non esperti, perchè, come per me un tempo, credo abbiano qualche titubanza ad applicare un qualsiasi gioco con l'utilizzo di una Permanenza Personale. Il difetto di questo comportamento è che abbiamo l'istinto (o vizio) di guardare ciò che è uscito prima di fare la nostra puntata, e il constatare che se avessimo puntato prima avremmo vinto, mentre il colpo che abbiamo appena giocato è perdente, ci crea un deleterio senso di impotenza a causa dell'opportunità persa. In realtà la cosa non ha alcuna importanza perchè, se facciamo un gioco che si basa sulla quantità (e non sulla qualità), il risultato, alla fine, arriverà esattamente come con una Permanenza Continua.

Qualcuno si domanderà a che cosa serva la P.P. Serve a coloro che hanno un gioco che necessita un po' di tempo per calcolare cosa e quanto puntare a tappeto. Non sempre il croupier aspetta i nostri comodi e, talvolta, lo fa anche per suo divertimento nel vedere la nostra foga nel tentativo di poter completare le nostre puntate.

In secondo luogo possiamo iniziare una partita alla roulette oggi e terminarla domani perchè il risultato sarà sempre lo stesso.

Spero che questa mia fatica (e anche quella di Andrea che si è preso la briga di rilevare i numeri) possa servire a qualcuno.

nino.zantiflore@tiscali.it

08/07/09

P.P. n° 9

Ecco il penultimo caso di P.P., il n° 9.


35 28 28 21 17 15 13 18 3 29 9 6 26 34 24 23 18 11 30 10 24 25 23 19 14 29 16 4 36 3 10 17 20 29 35 31.
Schema numeri pieni:

Numeri presenti 26 (due terzi più 2)
Numeri assenti 14 (un terzo meno 2)
Legge del terzo nei limiti.
Schema terzine:


Quarte di calore 4 (nella norma)


P.P. n° 8

Oggi il paziente Andrea ci ha spedito due PP. Vediamo la n° 8.

7 4 11 12 17 3 8 26 20 21 22 14 17 15 28 8 35 17 9 4 27 11 3 17 27 28 14 25 9 10 5 33 8 20 20 8.

Schema numeri pieni:






Numeri presenti 21 (due terzi meno 3)
Numeri assenti 15 (un terzo più 3)

Lege del terzo nella tolleranza.

Schema terzine:





Quarte di calore 5 (nella norma).

nino.zantiflore@tiscali.it

02/07/09

P.P. n°7

Ecco la P.P. n° 7. Dopo di questa ne posterò altre 3 (credo che 10 siano sufficienti per rilevare un risultato standard).
10 10 16 23 30 31 12 30 19 16 21 24 19 25 28 24 27 22 27 24 14 36 6 7 18 11 34 33 8 5 12 34 2 10 22 7.
Schema numeri pieni:

Numeri presenti 24
Numeri assenti 12
Legge del terzo mantenuta perfettamente.
Schema terzine (verifica "Cresta dell'onda"):

Quarte di calore 2. Minimo di 3 non raggiunto. Evidentemente, trattandosi di un disegno di quantità non "pilotato" (preso così come prodotto), i due risultati eccezionali (terzine 10 e 22) hanno sottratto colpi ad altre terzine, impedendo la formazione di una terza quarta di calore.


29/06/09

P.P. n° 6

Il gentile Sig. Andrea è ritornato al Casinò (evidentemente continua a vincere) e ci manda un'altra P.P.



32 22 25 4 28 34 8 13 10 31 26 6 34 26 10 11 29 9 18 34 3 11 26 34 13 13 6 11 15 23 16 6 4 9 21 33.


Schema sui numeri pieni:

Numeri presenti: 22 (due terzi meno 2)


Numeri assenti: 14 (un terzo più 2)


Legge del terzo entro i parametri.


Schema terzine:Quarte di calore: 5 (2 oltre il limite minimo).

Sembra proprio che la P.P. non abbia nulla da invidiare alla P. Continua.

nino.zantiflore@tiscali.it

26/06/09

P.P. n° 5

Questa è la Permanenza Personale n° 5.
10 10 10 3 24 26 19 36 35 31 25 8 21 12 12 23 21 10 13 14 7 23 4 7 30 13 18 6 36 14 30 13 16 12 27 8.
Schema numeri pieni:

Presenze: 22
Assenze: 14
Legge del terzo nella tolleranza (con un difetto di 2 nelle presenze).
Schema terzine:

Quarte di calore: 3 (nel limite minimo).
Alla prossima, Nino.


P.P. n° 4

Ecco la quarta P.P. (Dico che è la quarta perchè la prima è nel Logical Forum.)

31 23 28 10 33 2 3 30 10 25 19 13 15 18 9 35 18 15 28 34 6 20 24 14 4 24 28 11 28 8 26 31 29 36 13 34.

Schema numeri pieni:

Numeri presenti: 26 (due terzi + 2)
Numeri assenti: 10 (un terzo - 2)
Legge del terzo entro la tolleranza.

Schema terzine:

Quarte di calore: 3 (appena nei limiti minimi)


nino.zantiflore@tiscali.it

Nino



25/06/09

P.P. 3

Grazie ad Andrea abbiamo la terza P.P.

33 21 32 5 27 30 32 14 19 35 33 2 1 29 33 33 5 32 14 8 12 10 28 4 15 7 19 5 11 25 12 13 31 9 25 30.

Schema numeri pieni:

Numeri presenti: 24

Numeri assenti: 12

La legge del terzo è stata mantenuta perfettamente.

Schema terzine.

Quarte di calore: 5

Il minimo di 3 è stato superato.

Alla prossima, Nino.

nino.zantiflore@tiscali.it

23/06/09

PERMANENZA PERSONALE 2




Nel precedente post del 4 maggio avevo lanciato un appello a tutti coloro che (con buona dose di pazienza) avessero potuto, di mandarmi qualche ciclo da 36 di numeri (zero escluso) derivanti da una "permanenza personale", rilevata in occasione di loro visite al Casinò.
In una discussione presso il LOGICAL avevo puntualizzato le caratteristiche che tale PP doveva avere. Le riassumo brevemente.

1°) I numeri devono essere presi personalmente in modo cronologico e reale.
2°) La rilevazione deve avvenire solo per quei numeri sul cui tavolo si sarebbe potuto effettuare la nostra puntata.

Dopo aver effettuato una prima rilevazione il 3 maggio (postata nel Logical) mi ero ripromesso di rilevarne altre nelle successive visite a Ca' Vendramin. Purtroppo gli impegni per il libro che sto riformattando per la quarta volta me lo hanno impedito fino al primo giugno quando, dopo un viaggio di un'ora e mezza, ho trovato il Casinò chiuso per sciopero. Dopo di allora gli impegni mi hanno ulteriormente assorbito e ho accantonato il progetto; fino a questa sera.

Questa sera il Sig. Andrea mi ha gentilmente spedito una mail con la sua PP rilevata nel pomeriggio. Mi ha anche annunciato che forse me ne manderà altre, per cui inizio un esame sulle PP che mi perverranno, in base alla Legge del terzo.

P.P. del 23/06/09:
24 15 0 8 32 7 34 17 1 35 12 13 0 28 16 4 24 36 12 23 11 13 27 9 13 31 36 29 4 34 27 9 4 20 4 2 31 36.

Il ciclo di 36 colpi contiene:
Numeri presenti: 23 (dueterzi meno 1).
Numeri assenti: 13 (un terzo più 1)

La Legge del terzo è mantenuta.
Schema su numeri pieni:


Schema su terzine:

Quarte di calore: 4
Il minimo di 3 è stato superato di uno.

Resto in fiduciosa attesa di altre PP.
nino.zantiflore@tiscali.it

Nino.

20/05/09

NUOVO LIBRO

Oggi, 20 maggio 2009, ho finito la stesura del nuovo libro.
E' composto da 135 pagine e contiene:

TRE SISTEMI SULLE SESTINE (uno di allargamento e calore, due di allargamento).

TRE SISTEMI SULLE TERZINE (giochi di allargamento).

TRE SISTEMI SUL COMPLESSIVO DELLE TERZINE (di allargamento).

DUE SISTEMI SUL COMPLESSIVO DELLE TERZINE (di calore).

Ora sono alla ricerca di un editore che lo pubblichi. Se qualcuno ha qualche suggerimento, o se qualche editore mi può contattare, gli sarei molto grato.
nino.zantiflore@tiscali.it

NINO ZANTIFLORE

04/05/09

PERMANENZA PERSONALE

Ieri, 3 Maggio 09 sono andato al Casinò di Venezia per provare un gioco che sarà incluso nel mio prossimo libro. Dato che questo sistema necessita di un certo quantitativo di tempo per calcolare le terzine da mettere in gioco, sono andato al Casinò con l'intento di giocarlo con "Permanenza personale". Come al solito, non ci sono riuscito. E' evidente che per praticare la permanenza personale bisogna "esserci tagliati". Ho cominciato a farlo, ma dopo una decina di boules prese fra i vari tavoli (boules di cui ho assistito personalmente l'uscita, altrimenti la permanenza non sarebbe valida) ho desistito. La ragione? La difficoltà di puntare su un tavolo circondato di gente; l'andirivieni da un tavolo a un punto d'appoggio per poter annotare le variazioni nello schema; la stanchezza, che dopo mezz'ora (o un'ora) di questo andirivieni mi assale; il miraggio di un posto vuoto, disponibile e bello comodo in un tavolo circondato da gente. La tentazione è troppo forte e cedo. Mi sono seduto al tavolo e ho continuato il sistema modificandolo e giocandolo solo nelle sue parti iniziali in modo da non dover necessitare di un quantitativo di tempo superiore ai tempi del tavolo. L'esito è stato comunque favorevole e non poteva essere altrimenti ma, in definitiva, non ho testato (anche se si sarebbe trattato di un solo caso) la "Permanenza personale". Voi ne siete capaci? Io no!

Siamo destinati a restare con l'interrogativo se la permanenza personale sia uguale a ogni altra serie continua? In linea teorica lo è, ma non ho notizia che qualcuno abbia sperimentato realmente il fatto.

Bisognerebbe che un volenteroso andasse anche solo una decina di giornate al Casinò, rilevasse personalmente un centinaio di boules al giorno, e poi si potrebbe analizzare in ogni gruppo di 37 boules se la frequenza della "Legge del terzo" è uguale a una serie continua presa in uno stesso tavolo.

C'è in giro qualche stoico volonteroso, magari anche pagato per la sua prestazione da qualche studioso, che può fare questo esperimento? Se è già stato fatto mi piacerebbe saperlo, magari da un intervento su un forum come per esempio il LOGICAL.
nino.zantiflore@tiscali.it

NINO ZANTIFLORE

30/01/09

CONSIDERAZIONI SULLE CHANCES SEMPLICI

Con questo POST voglio esporre un mio particolare modo di considerare le Chances Semplici.

Lo scopo di questa ricerca è quello di ottenere un minor numero di incertezze nel completamento di un qualsivoglia disegno, maturazione o configurazione, che possa servire ad un profiquo attacco.

Consideriamo come campione, valido anche per le altre due, la chance R/N. Questa chance è composta da due simboli in contrapposizione, ovvero a "modalità 2" (per distinguerla dalla modalità 3 delle dozzine e colonne).
Nella sua completezza la chance può produrre le cosiddette "figure" che altro non sono se non raggruppamenti di singoli simboli della chance stessa.
Ad esempio RR è una figura di 2; NRR è una figura di 3; RNRN è una figura di 4; e così via. Ogni figura può iniziare con l'uno o l'altro colore e la quantità delle figure che possono essere prodotte dipende dal numero dei termini, stabiliti a priori, per ogni tipo di figura.
Ad esempio le figure di 2 sono quattro: RR RN, NN NR due inizianti a R e due a N.
Le figure di 3 sono otto: RRR RRN RNR RNN, NNN NNR NRN NRR quattro inizianti a R e quattro a N. E così via.

Fino a qui niente di nuovo. Sono cose che chi ha già una minima conoscenza ludologica conosce bene da lungo tempo (ma che anche chi inizia ora questi studi, ha il diritto di sapere).

Durante i brevi studi sulle chances semplici, fatti in questi ultimi tempi, ho notato (come del resto tutti, penso) la frequente aleatorietà della presenza quantitativa nelle sortite delle figure inizianti con un colore o con l'altro. In altre parole può capitare che, in un ciclo completo di figure di 3, risultino presenti solo figure inizianti con un colore, mentre le altre (inizianti con il colore opposto) siano completamente assenti.
Ciò rientra nella normalità degli scarti e non dovrebbe costituire meraviglia; anche perchè, come viene il calore su poche figure, così può venire anche l'allargamento, con tutte le figure presenti nel ciclo delle otto figure. Naturalmente poi, vi sono tutti gli altri casi, con le varie gradazioni di eccezionalità, fino ad arrivare alla media tendenziale dei due terzi (5 presenze e 3 assenze, nel caso delle figure di 3).
Tutto questo, se considerato nei termini e modalità di gioco normalmente usati, porta inevitabilmente a subire partite negative. Anche se distribuite nel tempo, queste negatività, assorbono inesorabilmente gli utili conseguiti in un gioco, fino ad allora sviluppatosi nei modi tendenziali.

Come possiamo evitare questo periodico presentarsi di eccezionalità, peraltro dovute alla legge sulla distribuzione delle figure?

Ho pensato di dividere la classica chance (R/N) in due "Semichances" (Semichance a R e Semichance a N) dove, chiaramente, la successione dei colpi seguenti al primo, produrrà una serie di figure, tutte con una iniziale uguale. Le figure ottenute sono le stesse di quelle che si ottengono con la chance classica, ma ora sono considerate facenti parte di due gruppi diversi. Avremo quindi figure inizianti a R e figure inizianti a N.

Quindi, se presa come singolo colpo (figura di 1) la Semichance non da alcun significato: può essere presente o assente. Se presa come iniziale di una successiva serie di colpi (2, 3, 4 ecc...) può produrre anch'essa delle figure, che vediamo brevemente qui di seguito.

E così via.

La domanda che possiamo ora porci è: "a che cosa serve questa divisione?"

Secondo me, queste sono le possibili risposte.

1°) Accettando solo le figure di competenza, e cioè quelle con l'iniziale scelta per il gioco, si può spezzare la normale distribuzione delle figure (nella loro conformazione classica) interrompendo un processo inesorabile, che ci sta perseguitando in tutti questi tipi di gioco.

2°) Mettendo in contrapposizione le figure di una Semichance con quelle dell'altra si possono creare dei giochi che, avvalendosi della Legge del Terzo, non saranno soggetti a stagnazioni in uno dei due settori, come invece può succedere in uno schema di una chance classica.

3°) Le maturazioni degli schemi avvengono, ovviamente, mediante inserimenti di figure con l'utilizzo dell'accorgimento della "Iniziale obbligata", ampiamente descritto e praticato nei sistemi che si stanno pubblicando nel sito la roulette.it nello spazio a me dedicato:

http://www.laroulette.it/Zantiflore/Main_Zantiflore.asp

4°) Con questa divisione otteniamo un restringimento del campo di indeterminatezza, per la ricerca delle figure che completano un disegno statisticamente tendenziale.

Naturalmente, qualunque sia il gioco praticato con le Semichances, non si dovrà mai giocare il primo termine perchè offriremmo il fianco ai filotti del colore contrario.

Qualcuno, poi, può osservare che alla fine, nel caso delle figure di 3, non facciamo altro che giocare su figure di 2 (dato che aspettiamo l'iniziale di competenza per determinare la figura). Secondo me, però, quei due colpi validi per il gioco fanno parte di una successione di figure di 3, e considerarli separatamente dal contesto generale della permanenza non avrebbe nessun senso per delle configurazioni di ricerca ragionata.

Per finire, preciso che questa è una mia proposta che porto all'attenzione degli "addetti ai lavori". Lascio agli sperimentatori il giudizio.

NINO ZANTIFLORE


nino.zantiflore@tiscali.it