12/06/10

RANGE ALLARGAMENTO-CALORE

Supponiamo di rilevare 10.000 cicli chiusi da 36 colpi di roulette (0 escluso). Il principio di Bernoulli ci dice che con l’aumentare delle prove il risultato sperimentale tende ad avvicinarsi al risultato statistico e quindi, in base alla Legge del terzo, la percentuale dei cicli con 24 presenze e 12 assenze tenderà ad avvicinarsi al 100%.

Questa tendenza però non è a senso unico; voglio dire che la tendenza funziona tanto dal basso quanto dall’alto. Mi spiego meglio.

La Legge del terzo è un comportamento tendenziale che nei brevi periodi può manifestarsi in difetto o in eccesso e quindi se 24 presenze costituiscono la tendenza, quantità minori o superiori costituiscono egualmente quelle deviazioni temporanee che alla fine tenderanno a raggiungere il 100% statistico.

Ciò significa che il traguardo di Bernoulli può essere temporaneamente raggiunto, superato, nuovamente raggiunto, per poi tornare deficitario.

Che cosa impedisce per esempio che due o più cicli di 36 colpi contengano ciascuno 28, 29, 30 presenze? E cosa impedisce che altrettanti cicli contengano 17 18, 19 presenze?

L’altalena, che io chiamo “allargamento” e “calore”, può passare con una certa frequenza per il punto 0 coincidente con il 100% dato dalla media statistica. Ciò vuol dire che il traguardo di Bernoulli è tendenzialmente raggiungibile sia da situazioni di allargamento sia di calore.

Ma se la percentuale di scostamento in più e in meno da quel traguardo differisce per poche unità percentuali, la percentuale di scostamento tra i picchi di allargamento e calore sarà il doppio di quei valori.

Dato che lo scostamento degli andamenti dei singoli numeri è rapportabile anche alle Chances multiple se usiamo una moltiplicazione di eventi, ecco perché un singolo gioco sul calore o sull’allargamento non può reggere nel tempo. Deve sopportare un range percentuale che può arrivare anche a due cifre.

In pratica, per reggere, il sistemista dovrebbe analizzare il comportamento contingente della roulette e poi decidere quale sistema utilizzare in quel momento. Cosa molto semplice a dirsi, ma in quanto a metterla in pratica...

Ringrazio quanti mi hanno scritto privatamente confermandomi la loro stima.
Le cose che scrivo sono sì tante, ma non devono essere prese come unica soluzione. Inoltre, io non testo mai i sistemi più di tanto e questo l’ho sempre dichiarato. Questo è un mio difetto che purtroppo dipende dalla quantità dei sistemi che ho nel cassetto. A volte dichiaro che con quel sistema o con quell’altro non ho mai perso e ciò è vero. Il fatto è che i tests eseguiti non sono esaurientemente tanti. E di questo mi scuso perché, se in campo scientifico si dice “fino a prova contraria” in campo roulettistico di deve dire “fino a evento contrario”. In ogni caso raccomando sempre di provare ciò che propongo. Comunque penso che l’importante sia l’idea, poi sta a voi scegliere il gioco ed eventualmente migliorarlo. In definitiva io pubblico idee che tentano di risolvere il problema e credo che per alcuni lavori ci sono riuscito (fino a evento contrario).

In ogni caso ognuno può scegliersi la strada che preferisce e può modificarla a sua immagine e somiglianza.

Ho pubblicato la formazione delle figure posizionali. Seguiranno poi i primi sistemi.

CAPITOLO: FIGURE POSIZIONALI.
TITOLO: La formazione.

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nino.zantiflore@tiscali.it