24/12/19

IL DESTINO DI UN GIOCATORE

In qualsiasi gioco binomiale non c’è simmetria di risultati fra la Casa da gioco e il giocatore. Non parlo degli effetti della tassa del 5% sui pagamenti a Banca nel Baccarat, o dello zero alla Roulette. Parlo della diversità fra i benefici che ottengono i giocatori e i benefici che ottiene la Casa da gioco. Facciamo un esempio puramente teorico.
 
Se un giocatore applicasse un Paroli, non lo potrebbe applicare a lungo perché arriverebbe il momento in cui perderebbe il tutto per la sortita della Chance contraria. Il giocatore lo sa e quindi si fermerà al raggiungimento di un utile che lo soddisfa, anche se, proseguendo per altri colpi, avrebbe incassato ulteriori vincite in paroli. In pratica la sua resa è stata inferiore a quanto avrebbe potuto raggiungere fino all’ultimo colpo vincente.

La Casa da gioco non ha questo problema perché lascia al giocatore la facoltà di interrompere il Paroli e quindi non pagherà mai il massimo che quel Paroli avrebbe prodotto. Questo è il primo vantaggio della Casa da gioco e lo possiamo equiparare al fatto che a un certo punto un qualsiasi giocatore si accontenta di quanto ha vinto e smette di giocare. Quindi, il giocatore non arriverà mai a ottenere il massimo che avrebbe ottenuto andando avanti con il gioco. Questo è logico perché nessuno sano di mente è un “camikaze”.

Vi è poi un secondo vantaggio che ha la Casa. La resa di un giocatore non eguaglia mai la resa della Casa. Quando il giocatore esce dalla Casa da gioco vincente, avrà ottenuto un tot di pezzi. Quando il giocatore esce dalla Casa da gioco perdente, avrà lasciato alla Casa tutta la sua cassa e cioè tutta la sua disponibilità. In un certo senso questa disparità di esiti può paragonare la Casa da gioco a un’organizzazione criminale che con la scusa della “fortuna” giustifica la sua attività. Se sei fortunato vinci; se sei sfortunato perdi. Sappiamo bene che a lungo andare al gioco d’azzardo la fortuna non esiste, ma esiste solo il vantaggio matematico del banco, che con l’aumentare del numero delle prove, alla fine fa del giocatore un perdente naturale. Il giocatore è destinato a perdere. La Casa non fa altro che aspettare e dopo aver pagato piccole masse al giocatore cosiddetto fortunato, alla fine incasserà tutta la sua cassa che sarà molto maggiore delle vincite che gli aveva pagato. Perché? Perchè quando il giocatore vince punta poco, mentre quando perde punta molto per recuperare ciò che ha perso. Quel momentaneo scarto sulle sue puntate restituirà alla Casa vincite e cassa.

I Casinò in Internet hanno anche un altro mezzo per invogliare al gioco. Ad ogni colpo si vede l’elenco dei giocatori vincenti con quanto hanno incassato. Naturalmente viene esposto l’incasso totale e non la vincita netta. Non visualizzano i giocatori perdenti con quanto hanno perso, anche se il totale perdente lo si può ricavare facendo la differenza fra le due puntate totali visibili prima di ogni colpo.

Insomma, il giocatore casuale è soggetto a questa realtà. Il giocatore sistemista, che dovrebbe conosce questi aspetti del gioco d’azzardo, è meno soggetto a questa realtà, però è sempre soggetto alla diversità dei suoi guadagni rispetto a quelli della Casa. I suoi sono piccoli, mentre quelli della Casa sono grandi, anche se meno frequenti. Questo è il destino di un giocatore.

L’ultimo gioco che sto provando ormai da un paio di mesi (e forse di più) continua a vincere. Ho apportato qualche miglioramento. Faccio tre partite a taglia e poi mi fermo. Non vado più fino alla fine della taglia. Ogni partita deve rendere 1 pezzo di utile. Appena lo raggiungo passo alla partita successiva. I pezzi previsti a taglia sono 3. Se una taglia termina con una partita in sospeso, proseguo il gioco alla taglia successiva, ma con schema e Figure nuove prodotte dalla taglia nuova. Proseguo solo con la progressione economica che deve recuperare lo scoperto e raggiungere il pezzo di utile. Con la nuova modifica le puntate vincenti sono state 176 e le perdenti 137 con una differenza di 39 puntate vincenti in più. La media di vincita per taglia è aumentata a 2,86 pezzi.

Naturalmente con l’aumentare del numero delle prove si trovano le più disparate situazioni e anche coincidenze perdenti che si protraggono per 6-7 tentativi di vincita. Se poi le vincite seguenti sono distanziate, lo scoperto sale e allora il rientro è alquanto lungo e può impegnare anche tre o quattro partite, anche appartenenti a taglie diverse. Insomma, sono tutti giochi che vincono per lungo tempo, ma poi anche la permanenza contraria ha il diritto di formarsi e allora l’impegno finanziario sale e il rientro è difficoltoso perché i pagamenti delle Chances Semplici sono alla pari e quindi le progressioni non possono essere in Martingala. Bisogna tener presente che il totale vincente è stato ottenuto con giochi in cui sono arrivato a puntare anche 25 pezzi e naturalmente questo non è proponibile per un sistemista al Punto Banco. Io ci riesco perché faccio le mie prove con pezzi base da 1 euro, ma in un Casinò i pezzi minimi sono senz’altro maggiori. Purtroppo lo scarto esisterà sempre perché la consecutività delle due Chances produce qualsiasi serie: quella positiva sarà più frequente per la validità del sistema; quella negativa sarà più isolata, ma comunque inevitabile. A quel punto la si può superare con grande impegno finanziario (se i pezzi base sono piccoli) o, come fanno certi sistemisti, con uno stop loss che limiti la scalata della cassa.

Sto pensando di limitare gli attacchi con le cosiddette “partenze ottimali” già utilizzate in altri giochi sulla roulette, ma questo implica attese più lunghe e anche riduzioni delle partite che si possono attuare in una taglia.

Con la partenza ottimale finora la massima puntata è stata di 4 pezzi e gli utili 43 in 25 taglie. Le taglie successive hanno comunque portato al cospicuo impegno di cassa e quindi, partenza ottimale o no, il risultato finale su un significativo quantitativo di taglie è sempre lo stesso. La linea di gioco unica porta inevitabilmente alla partita difficile. Il mio consiglio al sistemista è di andare al Casinò con 2-3 sistemi diversi e giocarli alternativamente. Naturalmente devono avere diverse linee di attacco, altrimenti avrebbero le stesse frequenze di partite negative. Con queste diversità di attacchi non si eliminerà del tutto lo scarto, ma almeno saranno meno frequenti.

Mi è stato proposto di impostare un gioco che punti esclusivamente a B per la ragione che la Banca è più frequente della Punta e quindi dovrebbe essere più facile indovinare certe configurazioni che in una taglia hanno una certa frequenza. Ci ho provato, ma dopo 27 taglie vincenti dai 4 ai 7 pezzi ciascuna, è arrivata anche qui la taglia dove alle mie puntate usciva sempre la Punta e quindi anche qui si incontra la taglia contraria alle aspettative. La ragione è semplice: la Banca è sì più frequente della Punta, ma se la si considera nell’insieme delle taglie. Nella singola taglia può avvenire anche il contrario e quindi basterà una sola taglia per far saltare la cassa del giocatore.

Per il momento l’unico comportamento valido resta quello degli speculatori che dopo lunghe attese nel corso della sessione attaccano due o tre volte e ottenuti 2 o 3 pezzi se ne vanno.
 
 Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).
(Ognuno sta solo sul cuor della terra, arraffa più che può, ed è subito sera.)