28/12/12

MA IL RE E' NUDO



Immagino tutti conosciate la storiella del Re che, spinto ad indossare un vestito immaginario, girava a cavallo fra i suoi sudditi che, per non essere accusati di qualcosa che non ricordo, dicevano che aveva addosso un bel vestito. A un certo punto un bambino (spirito puro) disse: "ma il Re é nudo" e solo allora tutti si resero conto che il Re era veramente nudo. 

Molto spesso ciò accade anche alla roulette. Si cerca di costruire marchingegni, strutture geometriche, artifizi, che alla fine portano agli stessi risultati di un semplice gioco sulle Semplici della roulette o del P/B. A volte si costruiscono cose che complicano l'eseguibilità dei giochi ma che alla fine hanno lo stesso "minimo comune denominatore" di un gioco puro e semplice. Ciò che pensiamo sia reale è soltanto immaginario. 

Giorni fa ho ricevuto questa mail da un esperto conoscitore di P/B. 

Ma ora consentimi una domanda, senza alcuno spirito polemico, ma unicamente come scambio intellettuale di idee fra due ricercatori ludologici: " Che senso ha ? realizzare un sistema difficile e complicato, con calcoli, scritture e ragionamenti che a volte portano a degli errori (errare humanum est), per poi incontrare comunque delle sequenze che portano a SCARTO 16 e quindi, prolungando la permanenza, probabilmente anche molto più elevato?
A questa stregua non sarebbe meno faticoso, con meno calcoli, con meno pericoli di errori, meno tensione nervosa, meno fatica, giocare una semplice sortante o un avant-derniere, per non dire addirittura sempre a nero o sempre a rosso? Anche in questi casi si incontrano i medesimi scarti 10 / 15 / 20.... e allora cosa cambia? Forse solo l'esercizio intellettuale, che ci illude che la nostra ricerca complicata ci dia qualche vantaggio che in realtà non esiste ? Sempre con stima e simpatia ti auguro
BUON ANNO! 2013.
MASSIMO
 

Tornando al P/B volevo fare un ragionamento; la cagnotte che si paga su Banco, apparentemente è pari alla tassa dello zero, ma in realtà erode in maniera tragica quando una partita si prolunga, inoltre non è possibile assicurarsi quando la posta cresce e ti colpisce inesorabilmente. Credimi la nostra vecchia roulette è MEGLIO; SALUTI MASSIMO. 

In pratica il nostro amico ha ragione. Se alla fine si incontrano gli stessi scarti di un gioco lineare su permanenza continua, che senso ha arrovellarsi per trarre un vantaggio da disegni statistici? Anche i disegni statistici hanno i loro scarti: forse meno frequenti di quelli di un gioco lineare; forse meno lunghi, ma in ogni caso inevitabili perchè la Chance contraria è sempre uguale a quella giocata. 

Effettivamente ciò che cambia è l'esercizio intellettuale e la speranza che la nostra ricerca ci dia un qualche vantaggio. Dai test che ho personalmente fatto, in 142 taglie ho ottenuto 337 pezzi di utile, raggiungendo una sola volta il secondo termine di 24 pezzi di puntata della montante a scaglioni, descritta nel precedente post. E' chiaro che 142 taglie sono poche per stabilire se si sono presentate tutte le possibili situazioni ed è chiaro che bastava che l'andamento contrario si prolungasse per altre due partite, per superare i massimi consentiti. A quella massima puntata, però, sono giunto dopo 14 partite negative contenenti vincite e perdite e per recuperare il tutto ci sono volute altre 7 partite (ogni taglia è composta di 5 partite). In totale la negativa è durata 21 partite e cioè 4 taglie, più la prima partita della taglia successiva. La partita totalmente perdente ha una frequenza di una ogni 9,3 partite che hanno la chiusura e costa 3 puntate perse. 

Non mi sento di dire che non è un buon gioco, però i test non sono poi tanti e ciò che potrebbe accadere, ancora non lo so. Bisogna vedere se, data la particolarità delle figure, lo scarto subìto si è protratto al suo massimo o può andare oltre. 

Altra considerazione è che la montante può non essere quella ottimale per limitare lo scoperto e ottenere lo stesso gli utili (anche se inferiori). 

L'altra questione sollevata dal nostro amico, è l'erosione della tassa sulla vincita a Banco che, a quote alte, diventa una cosa importante. Se stai utilizzando una montante, hai un'erosione del 5% su tutte le vincite a B che effettui lungo il percorso che ti serve per azzerare l'esposizione. Capita quindi che dopo un saliscendi nelle puntate che ti hanno portato per esempio a 12 pezzi di puntata, hai già pagato il 5% su tutti i colpi vinti a B e quando tu azzeri lo scoperto, vincendo un pezzo sul tuo carnet, ti trovi senz'altro con meno soldi di quando è iniziata la battaglia per il recupero. 

Ecco una semplice dimostrazione: nel test che ho fatto ci sono vari periodi di recupero e uno di questi era arrivato a 12 pezzi di puntata dopo un'alternanza di vincite e di perdite. Dopo 3 taglie sono ritornato a quota zero e al colpo successivo ho vinto un pezzo. Gli incassi a B sono stati di 30 pezzi sulla carta ma, detraendo da tale quantitativo il 5%, gli incassi reali sono stati 28,5 e cioè 1,5 pezzi in meno. Sulla carta ho azzerato lo scoperto, ma nella realtà stavo ancora perdendo un pezzo e mezzo. In conclusione, se sulla carta ho realizzato 337 pezzi di utile, nella realtà avrei in tasca il 5% in meno di tutti gli incassi su B (che è stato di 443) e cioè 22,15 pezzi in meno, il che significa che mi troverei con 314,85 pezzi. Se il gioco continuasse con questo trend, la cosa sarebbe accettabile; se però continuasse... 

Purtroppo la tassa non è proprio evitabile a meno di non giocare esclusivamente su Punto. Acciderbolina, lo sai che è proprio una bella idea? In fin dei conti si paga la tassa su Banco perchè questo ha una leggera percentuale di frequenza in più di Punto, ma se imbastiamo un gioco che possa fare puntate solo a Punto, non pagheremmo più alcuna tassa. Ma B è in vantaggio su P; e allora? Allora ho notato che nel breve periodo (quello che interessa noi giocatori) non c'è una reale penalità a giocare Punto. Se prendiamo le taglie che vengono fatte nel paio d'ore del nostro gioco, il vantaggio di B è generalmente insignificante e a volte anche deficitario. Però la somma di tutte le ore nelle varie giornate danno gli stessi risultati di un gioco continuo e alla fine l'influenza della supremazia di B rispetto a P dovrebbe farsi sentire. Se però troviamo un modo per giocare esclusivamente P, non pagheremmo mai la tassa del 5% e inoltre potremmo limitare la supremazia di B e gli scarti contrari perchè si giocherebbe soltanto su particolari disegni che, anche se ritardanti, non lo sarebbero mai come in un normale svolgersi di Figure. Questa almeno è l'idea. 

Sarebbe proprio un bel vantaggio ed ecco che gli artifizi, le Figure, i disegni geometrici, servirebbero a focalizzare gli attacchi solo in determinate situazioni dove il B non è mai giocato mentre il P si. Bisogna solo individuare quei disegni che hanno il diritto di formarsi come tutti gli altri ma che, essendo giocati in modo esclusivo, non debbano portare a lunghi scarti negativi. 

Caro Massimo, con questa tua e-mail mi hai aperto una nuova strada e, anche se non so se la vecchia avrebbe portato alla disfatta, proverò a impegnarmi su ciò che tutti evitano favorendo il gioco a B: il gioco proprio a P. 

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Ritorno ora dopo una breve interruzione dove ho fatto un test su 22 taglie e l'idea non è affatto malvagia. Ho realizzato 30 pezzi e senza pagare nulla di tassa perchè ho giocato esclusivamente P. La massima puntata è stata di 12 pezzi e quindi lo scoperto è stato di 45. Ci sono stati molti periodi altalenanti da 1 a 3 pezzi dove non si guadagna niente. Con una montante più adeguata, magari si può guadagnare di più. 

Proviamo anche questa strada che però è l'ultima perchè mi sono rotto di combattere per un gioco che paga una tassa così alta e ha un range di puntata così basso (mi pare 1-50 in Europa). 

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Se uno va la Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste. 

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