23/08/12

COMPLEMENTARITA'


In questi ultimi tempi ho cercato in tutti i modi di abbandonare la complementarità, ma sono costretto ad ammettere che le prime indicazioni erano quelle giuste.

La difficoltà del gioco complementare è data dal tempo necessario a modificare i due schemi contrapposti; individuare i numeri da giocare; calcolare le puntate secondo la montante usata; fare le puntate prima che si concluda il tempo fra uno spin e l'altro. La cosa non è sempre gestibile e talvolta anche i più bravi non riescono a completare le puntate. Ciò dipende dall'evoluzione dei due singoli giochi che sono contrapposti e dal tempo disponibile per puntare, che è quello che è.

Come potevo rimediare a questo inconveniente? La cosa non avrebbe la minima importanza se giocassimo con il processore, ma del processore non ci fidiamo.


Mi sono allora concentrato sul singolo gioco di allargamento o di calore, attaccati in una condizione ottimale per l'uno o per l'altro e tentando di non mettere in campo il gioco contrapposto. Volevo vedere se un attacco ottimale avrebbe reso superflua la complementarità.

Per primo ho aumentato le possibilità di chiusura sul gioco in allargamento del Ramino portandolo a 4 schemi e per lungo tempo il gioco non ha avuto problemi, fino a Mercoledì 22 Agosto. Cosa è successo? E' successo che al 36° colpo nessuno schema aveva ancora chiuso perchè i doppioni presenti erano 18 e quindi le presenze erano 18 e cioè la metà dei numeri disponibili. La tendenzialità dei due terzi era andata a farsi benedire, ma sappiamo che, come il Bernoulli ha lasciato intendere, la tendenzialità è tendenziale e quindi talvolta può anche essere disattesa. Sapevo comunque che, secondo i test precedenti, avrei chiuso entro i 5-10 colpi successivi e infatti ho fatto una vincita al 39° colpo e una al 43°. Di solito la capacità elusiva della roulette non dura oltre e per quanti doppioni ci siano, a quel punto comincia a uscire qualche numero mancante. Me la sono cavata (come si suol dire) per il rotto della cuffia e ho chiuso la partita con una minima perdita che ho messo in conto alla seduta successiva.

Il punto è che stavo giocando sul solo allargamento e anche se ho atteso la condizione ottimale e anche se ho aumentato le posssibilità di chiusura, lo scarto negativo di presenze mi ha portato fino al limite della sostenibilità economica. Se avessi messo in campo un gioco complementare sul calore, non sarei arrivato a quel punto perchè le sue vincite sarebbero state sufficienti a chiudere la seduta molto prima.

Morale della favola, per quanto un gioco dia ottimi risultati per lungo tempo, arriverà sempre la permanenza con un eccezzionale scarto contrario. Nel caso specifico si è manifestato con un allargamento di soli 18 numeri anzichè i tendenziali 24, che talvolta arrivano anche ad essere 4 in più o 4 in meno, ma non addirittura 6. Eppure capita anche questo. Ecco perchè la complementarità è "indispensabile". Se non siamo in grado di attuarla, non è colpa di una soluzione di gioco concettualmente giusta e, per il momento, è l'unica strada che vedo possibile per superare un eccessivo andamento contrario.

Un altro tentativo di gioco singolo sull'allargamento è quello che sto scrivendo in questo momento e che riguarda la Piramide semplice (senza il complessivo) integrata da un altro gioco sull'allargamento. Se invece del Ramino avessi fatto questo gioco, non avrei avuto problemi anche se si tratta sempre di solo allargamento. Molto probabilmente sarà soggetto agli stessi eventi di scarto, anche se le aperture sono meno "mirate" di quelle del Ramino a 4 schemi. Io lo scrivo comunque perchè è un buon sistema e soprattutto perchè rappresenta un ulteriore modo di affrontare la roulette.

Quindi, vedo la complementarità come unica strada per contrastare un eccezionale andamento per l'uno o per l'altro verso.

Dopo di questo passerò a considerare un miglioramento sul singolo gioco di calore come per esempio il Panorama. Cercherò di studiare qualcosa per evitare l'unico vero pericolo per questo gioco: il prolungarsi dei doppiaggi all'interno del profilo di riferimento e un esagerato allargamento dei numeri che entrano in gioco. Ma questo riguarda il futuro.

Ho ricevuto da un amico questa mail e siccome avrebbe piacere che la pubblicassi, la pubblico.

Caro Nino , ti scrivo questa lettera poiche' rimango basito da alcuni commenti che ho letto in giro in merito ai tuoi lavori e alla tua persona.
Premetto che ti leggo dai primi anni 90 e che sei stato uno degli autori piu' seri e creativi nel panorama roulettistico. Il tuo primo libro " la fine dell'azzardo" e' stato per me un cimelio indispensabile per creare la giusta filosofia e il giusto approccio alla roulette.
Ovviamente avendo io raggiunto dei risultati roulettistici importanti posso parlare a ragion veduta e non su basi teoriche basate su semplici convinzioni personali dovute all'insuccesso.
Ma voglio andare per ordine esprimendo la mia opinione sui punti che mi hanno particolarmente toccato.

1) " nino zantiflore tira fuori decine di sistemi perdendo cosi credibilita'"

A questa affermazione vorrei rispondere dicendo che sfido chiunque a mettere in pista una tale creativita'. I cantanti dopo un paio di buoni album, vanno in crisi di ispirazione, e non riescono a ripetersi. Tu hai una creativita' unica e mi fai leggere cose nuove, anziche' le solite cose trite e ritrite. Non considero assolutamente un fallimento creare molti sistemi, poiche' solo cosi' si mettono in pista idee che possono portare ad un risultato. Come ogni cosa occorre tirare le somme, rettificare, aggiustare, migliorare...ed il nascere di diverse modalita' di gioco e' la conseguenza di un'evoluzione verso il meglio!!! Altro che perdita di credibilita'...

    2) "Provi i tuoi metodi su pochi colpi"

Per capire un sistema bastano 20 partite, non milioni...di colpi.
Chi gioca per davvero (non chi parla e basta) sa una cosa "se devi perdere quel giorno non ti bastano 100.000 pezzi di capitale)...
Quindi la sconfitta va accettata, a patto che minimo il 90% delle partite sia semplice e gestibile con poco.. ( cosa che i tuoi sistemi fanno).
Quindi per tirare le somme bastano pochissime partite e non miliardi di test..
I miliardi di test servono " Prima" della generazione di un sistema e non dopo..

    3) " vendi i tuoi lavori"

Premesso che farsi pagare un lavoro (lo dice la parola stessa LAVORO) e' una cosa assolutamente normale e premesso che chi spende su un trattato lo fa essenzialmente per due ragioni:
-1) curiosita' di leggere qualcosa di nuovo ed interessante
-2) volonta' di migliorare il proprio approccio con il gioco e migliorare i propri risultati
Sulla base di queste premesse credo che ogni commento sia superfluo.
Personalmente ho acquistato tutti i tuoi lavori e ritengo di avere speso bene i miei soldi perche' mi hanno accresciuto sotto il profilo ludico, ma queste sono mie considerazioni che ovviamente non possono essere unanimamente condivise.
E' anche vero che io al Casino' anche grazie ad alcuni tuoi concetti da me rielaborati (come giustamente fa un appassionato) vinco praticamente sempre (oltre il 95% delle mie sedute) e magari altri non possono dire altrettanto.
Alla fine caro Nino quando entri in un casino' vedi una mole davvero grande di giocatori che non hanno nessuna speranza e sono destinati a perdere.. E attenzione non parlo di perdere matematicamente ma parlo di perdere il 95% delle sedute!!!
C'e' gente li dentro che perde sempre, fino al collasso economico..
Se solo usassero i nostri metodi, le loro sofferenze sarebbero perlomeno alleviate... Non dico che sarebbero tutti vincenti (anche perche' purtroppo non tutti possono vincere al gioco), ma perlomeno avrebbero un approccio al gioco completamente diverso, un approccio intelligente con delle puntate intelligenti.
Volevo farti notare un'altra cosa...
Quand'anche si avesse un metodo con il 5% di vantaggio a massa pari, la maggior parte dei giocatori perderebbe comunque. Infatti avere un vantaggio a massa pari non sarebbe comunque sufficiente a garantirci da eventuali scarti negativi che dilapidano il capitale. Sul lungo se ne verrebbe fuori, ma sul breve?
Eh! Si caro Nino sul breve e' un'altra storia, e sul breve l'unico modo per venirne fuori e' lo studio e l'applicazione della legge del terzo, cosa che tu sai bene.
E che non mi si venga a dire che il " giocatore" se avesse la certezza di vincere accetterebbe partite lunghe settimane o mesi...
Queste sono teorie e frasi fatte dai "non giocatori", ma chi gioca davvero e non scrive solo sui forum, queste cose le sa e le approva.

4) l'inutilita' della legge del terzo

La legge del terzo non e' assolutamente inutile, anzi lo sfruttamento di tale legge e' l'unica strada percorribile dal giocatore per avere qualche speranza nel gioco. Il resto sono chiacchere. Non si puo' combattere con la roulette non avendo un "inizio e una fine certa". Il resto caro Nino son parole, e come tu ben sai le parole le porta via il vento.
Per me sei uno dei migliori autori a livello mondiale, e la tua fortuna/sfortuna e' che sei in vita, diversamente saresti alla pari (anzi secondo me nettamente avanti) rispetto ad autori passati molto piu' blasonati, ma cosa vuoi funziona cosi...Se postessi parlare con gli autori passati scopriresti che di roulette magari non ne capivano poi cosi' tanto..
Continua Nino, non ti fermare.
Con stima ..................

A parte l'apprezzamento, di cui lo ringrazio e che forse non mi merito, è inutile fare commenti; anche perchè li ho già fatti a suo tempo. Come vedete ci sono persone e Persone. Non tutti hanno una mentalità aperta allo studio, alla ricerca di cose sempre nuove o all'apprezzamento di una metodologia "elegante", anche se in certi casi fallimentare. Per fortuna la stragrande maggioranza delle persone è come questo conosciuto e apprezzato studioso che conosce l'argomento e sa come va affrontato, studiato e praticato.

Sto ancora scrivendo la Piramide integrata e se non ho molte altre distrazioni, dovrebbe essere pronta per il primo fine settimana di Settembre.

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