Il
cervello umano non funziona in modo uguale per tutti gli essere
umani.
Ho
scoperto l'acqua calda? Senza dubbio!
Voglio
però focalizzare questa verità sugli approcci che gli esseri umani
hanno sul gioco d'azzardo e specificamente sulla roulette.
Escludendo
il giocatore casuale, che sarà sempre e comunque perdente, secondo
la mia esperienza ci sono due tipi di sistemisti: quello
"statico" e quello "dinamico".
1°)
Il sistemista "statico" costituisce la maggioranza
della fauna ludologica. Per anni è stato abituato a considerare un
solo aspetto dell'evoluzione di una permanenza. Gioca sul rientro di
uno scarto, o sulla ripetizione di determinati andamenti, o su una
grande percentuale di fenomeni che si riscontrano in migliaia e
migliaia di colpi. Naturalmente ci sono molti altri attacchi che
hanno questa caratteristica di gioco, ma comunque tutti riguardano
giochi sulla permanenza continua. Una volta scelta la configurazione,
quella resterà fino alla vincita o alla morte (dell'attacco). I
solchi sinaptici del cervello di questi sistemisti sono troppo
profondi e non solo questi sistemisti stentano a modificarli, ma
nemmeno si impegnano a farlo. Vogliono cose semplici, comprensibili
con il loro modo di vedere la roulette e, soprattutto, si rifiutano
di cercare di capire metodi di attacco diversi. Tu giochi alla
roulette? Pagherai una tassa a causa del 37° numero e alla lunga
sarai per forza perdente perchè così dice la matematica. Che la
matematica si riferisca a un gioco casuale, a masse pari, che non
abbia una determinata tendenza finale, non ha importanza. La
matematica dice questo e questo sarà. Addirittura non si prendono
neanche la briga di verificare se il gioco funziona o meno, anche se
Zantiflore dice che funziona e continua a vedere che funziona. Non
solo, ma funziona anche considerando lo zero come colpo totalmente
perdente e funziona anche pagando una tassa doppia rispetto al
classico imprigionamento della posta (sto parlando di Semplici).
Arrivano persino a dire: "i sistemi di Zantiflore li sa
fare solo lui". Loro non li capiscono, eppure non sono pochi
quelli che mi hanno lasciato intendere che li spiego molto bene e che
li stanno usando con buone soddisfazioni. Qualcuno mi ha anche
ringraziato mandandomi un piccolo premio di gratitudine. Allora, come
mai c'è questa differenza fra le persone che hanno avuto l'occasione
di leggere i miei sistemi? Forse chi dice che espongo chiaramente le
cose non ha le sinapsi "cementate" in determinati e
irrimovibili solchi. Forse, non essendo veterani del gioco, hanno
un'elasticità mentale che li facilita nella comprensione di quanto
espongo. Resta il fatto che chi dovrebbe capire cosa espongo non lo
capisce e chi non lo dovrebbe capire, perchè neofita, lo capisce.
Misteri del cervello umano!
2°)
Il sistemista "dinamico" rappresenta evidentemente
una novità nel campo ludologico perchè, se così non fosse, tutti
capirebbero i miei sistemi. Un'evoluzione dinamica implica
avanzamenti e arretramenti negli attacchi; cambi di aperture che nel
corso di una partita si annullano e si riaprono. Ciò comporta
l'intervento attivo del sistemista che deve vedere cosa sta facendo
la permanenza in quel momento e, di conseguenza, modificare lo schema
cercando di anticipare quella tendenza che è destinata a realizzarsi
in un verso o nell'altro. Ecco che lo schema dovrà essere modificato
in conseguenza all'evoluzione della permanenza e ciò che prima era
giocato, ora non lo è più, o è sostituito da altre aperture che
prendono il posto delle vecchie. Questo è il gioco dinamico
che sembra comprensibile per il neofita e ostico per l'esperto.
A
questo punto mi rendo conto che fra i sistemisti della roulette ci
sono due scuole di pensiero: la scuola "statica"
e la scuola "dinamica".
Con
la prima sono necessari milioni di boules per giudicare se un gioco è
valido. Con la seconda bastano 100 partite per sapere che, se anche
ne verrà una perdente, si sarà comunque realizzata la "vincita
costante" perchè il concetto è giusto e perchè la
tendenzialità esiste.
Con
la prima il gioco deve essere comprensibile e facilmente giocabile
anche per un inesperto totale di roulette (forse non vogliono
affaticare il cervello). Con la seconda, qualunque sia il metodo di
attacco, ci si adatta alla novità, si comprende il concetto e si
impara a usarlo.
Con
la prima ciò che dice la matematica è sacrosanto e si adatta a
tutti i giochi, a tutte le situazioni e contro qualsiasi tendenza,
anche se a loro sconosciuta. Con la seconda si è capito che, se la
tendenzialità supera l'indeterminatezza, la tassa è ininfluente. Si
incasserà di meno perchè la si paga comunque, ma ciò che resta non
sarà eroso dalla tassa perchè già la si è pagata. Vi è
addirittura la possibilità di incassare di più proprio per effetto
della tassa: basterà che il 37° numero ci faccia vincere a
una prima quota più alta della montante, per avere un utile più
alto del colpo precedente. Naturalmente ci sarà una compensazione
nella generalità dei colpi giocati, ma resta il fatto che l'aumento
della montante annulla l'effetto erosivo della tassa, sempre
presupponendo che il gioco abbia una chiusura nei limiti sostenibili.
Concludendo,
queste "cariatidi" della roulette potrebbero avere la
vincita costante, ma si rifiutano di adeguarsi al tipo di gioco che
ho loro proposto. Non che la cosa mi dia fastidio perchè io
continuerò la mia vita comunque; ho solo resa pubblica una mia
esperienza su questo duplice aspetto sulla massa dei sistemisti
(specialmente americani).
Puntualizzo
che non tutti i sistemi da me pubblicati ottengono la vincita
costante, ma sono comunque studi portatori di novità e le novità
possono portare ad altre novità, fino al perfezionamento di qualcosa
di definitivamente valido.
Ho
completato la stesura del "gioco integrato" sul solo
allargamento e oggi comincio la spedizione del PDF ai soli
aventi diritto. Con questo gioco si dovrebbe ottenere la vincita
costante sul solo allargamento perchè le chiusure
ricercate sono fra loro "integrative" e non è
pensabile che la roulette abbia una elusività talmente forte da
evitarle fino alla fine del ciclo logico.
Questa
volta chiedo ai riceventi questo gioco di comunicarmi per e-mail le
loro impressioni e gli esiti dei giochi simulati prima e reali poi.
Gradirei sapere sulla sua eseguibilità e sulla comprensione del
gioco. Vorrei sapere se quanto espongo è comprensibile perchè a
questo punto penso di essere un marziano in un pianeta che non è il
mio.
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