04/06/12

SISTEMISTA: QUESTO SCONOSCIUTO


Qual è il sogno del sistemista tipico? Senz'altro è vincere costantemente alla roulette. 

Qual è il modo di giocare di un sistemista tipico? Senz'altro è un gioco continuo, senza interruzioni, perchè "tanto, è come se uno entrasse in quel momento e iniziasse a giocare". 

Quand'è che il sistemista tipico si ferma? Non prima di aver perso tutto il capitale disponibile. 

Per ognuna di queste tre domande si potrebbe scrivere un libro. Di sistemisti ce ne sono molti e di tutti i tipi. Qualcuno è serio e preparato perchè si è documentato su quanto già fatto dagli studiosi che l'hanno preceduto. Molti altri, però, provengono dal nulla e non hanno appreso nulla su ciò che è già stato fatto, provato e abbandonato. C'è chi prova il gioco con un programma per centomila e più colpi. C'è chi prova a mano. C'è chi, convinto della bontà del suo sistema, non prova affatto e si butta nel gioco. C'è chi studia sistemi di altri e c'è chi prova sistemi propri. C'è chi studia progressioni, imbuti, manovre ma non ha un attacco plausibile e giustificato. Infine c'è chi non sa nemmeno esprimersi in Italiano e però "inventa" sistemi a raffica che poi propina nei Forum in Internet. Peccato che siano cose già viste e abbandonate. Questo è il variegato mondo dei "sistemisti", dove ogni testa è una "dittatura" perchè "non vi è mondo al di fuor di queste mura". 

C'è una sola cosa che li accomuna: l'impazienza e, di conseguenza, la mancanza di osservazione. Sono convinti che il fenomeno che hanno rilevato nelle loro osservazioni si realizzerà durante il loro intervallo di gioco, qualunque esso sia. Ma andiamo con ordine. 

1°) La méta di ogni sistemista è "l'incasso costante". Per vincere costantemente è semplice: basta osservare che cosa non succede nella propria esperienza personale e poi giocarci contro. Non ho mai visto un R o N ripetersi per più di 7 colpi. Io ne aspetto 5 e poi ci gioco contro, sicuro di vincere entro l'ottavo. Non ho mai visto una sestina ripetersi più di 4 volte. Io ne gioco 5 e lascio scoperta quella che si è ripetuta per 3 volte. Oppure gioco Passe o Manque e la prima o terza dozzina. Ho visto che così facendo si vince molto spesso (sistema proposto di recente in Internet e tempo fa da un certo Max al modesto costo di 24.000 Euri). Seguono poi i più disparati metodi e molti hanno come attacco il contrasto a uno scarto delle varie Chance, Semplici o Multiple. 

C'è una cosa che questi sistemisti dovrebbero sapere: "lo scarto massimo aumenta sempre più in proporzione al tempo di rilevazione". Il che significa che quando inizi a rilevare una Chance, un qualsiasi scarto in relazione ad essa aumenta con il passare del tempo di rilevazione e se per esempio finora non hai visto mancare per 8 volte una Semplice, ciò ti accadrà entro il dovuto termine di scadenza. Poi, a suo tempo ti arriverà lo scarto di 9 e poi di 10-11-12 e così via (non necessariamente in quest'ordine). E' solo una questione di tempo. A quel punto tu perderai anche le mutande perchè le tue vincite pregresse sono state sporadiche, nell'attesa di trovare gli scarti di 5 colpi. Per lungo tempo hai vinto un pezzo alla volta e in un sol colpo te li sei rimangiati tutti, compreso il tuo capitale. 

In conclusione, ci sono dei fatti incontrovertibili: se vuoi guadagnare qualcosa devi puntare una quantità di numeri inferiore a quella dei numeri disponibili. Portando all'estremo il concetto, devi lasciar fuori dalle puntate almeno 2 numeri su 37 (lasciamo stare la tecnica di puntata che guadagna 1 pezzo lasciando fuori un numero soltanto. L'abbiamo già vista in un precedente post). In base a questa regola, che è il vantaggio del banco, il principio è che devi sempre lasciar fuori dalle puntate dei numeri e che questi, siano uno, pochi o tanti, possono uscire a ripetizione. La rarità del fenomeno determina un vantaggio solo nel caso di un approccio sporadico o quasi unico. Se l'azione è ripetuta nel tempo, la rarità diventa inevitabilità e allora giochi immediati o attese non hanno più importanza. Tutto tenderà all'equilibrio e ciò che la roulette prima ti da, poi te lo toglie. 

In sostanza, come puoi pretendere l'incasso costante se non sai ciò che ti riserva il futuro? 

2°) Il tipico sistemista non quantizza la permanenza. E perchè dovrei giocare su blocchi di 12 o 18 o 36 colpi? Ogni momento di attacco può essere considerato l'inizio di gioco per un giocatore che entra in quel momento. Ogni ciclo logico ha il suo sviluppo e quindi qualunque sia il momento dell'attacco, avrò davanti a me i restanti colpi per la conclusione del ciclo. 

Nulla da eccepire al discorso, ma se quantizziamo la permanenza non ci saranno quei legami fra allargamento e calore, tipici invece di una permanenza continua dove i due andamenti si alternano. Se sui Cavalli inizi il tuo sistema ogni 18 colpi, avrai una maggior probabilità che la tendenza che ti aspetti si realizzerà entro il 18° colpo. Se inizi il tuo sistema alla metà di un ciclo, perchè hai vinto in quel punto, potrai andare incontro a un andamento simile a quello appena abbandonato. Per esempio, se stai facendo un gioco sui doppioni e hai chiuso per uno sporadico doppione dopo un forte allargamento, puoi incontrare ancora un altro forte allargamento (che invece sarebbe stato un periodo di doppioni sui numeri del precedente ciclo) che ti porta la prima vincita a permanenza avanzata. I doppioni poi verranno prima del completamento del ciclo, ma nel frattempo tu hai subìto un allargamento che non avresti subìto lasciando terminare il precedente ciclo. In sostanza, la quantizzazione della permanenza permette una maggiore regolarità nel tendenziale sviluppo evolutivo dei numeri. Non è detto che ciò si realizzi sempre, ma almeno avremo evitato l'ineluttabilità sicuramente esistente in una permanenza continua. 

Questo comportamento, però, implica delle perdite di tempo; dei periodi di attesa durante i quali non puoi giocare e questo non è accettato dalla maggioranza dei sistemisti che generalmente ha una visione ottimistica del futuro. Se mentre sono fermo escono proprio i miei numeri? A parte il fatto che il sistemista non deve avere dei propri numeri, fai il conto di quante volte escono e quante no. Alla fine ci avrai guadagnato. 

Un'altra considerazione importante sul gioco continuo è che, come il gioco continuo può dare molto per periodi favorevoli, può anche togliere molto in quelli sfavorevoli che hanno uguale diritto di sortita degli altri. Come il R ha lo stesso diritto del N, così una permanenza sfavorevole ha lo stesso diritto di una favorevole. Non c'è quindi da meravigliarsi se perdiamo tutto, soprattutto perchè le vincite sono piccole mentre le perdite sono grandi. 

3°) Il sistemista tipico non si ferma. Non fermarsi nel periodo negativo è nella natura umana. Si pensa sempre che il prossimo spin sarà vincente e di questo passo si arriva all'ultimo gettone. Alcuni masochisti rivolgendosi alla roulette pensano: "voglio proprio vedere fin dove arrivi" e continuano a puntare numeri che semplicemente in quel momento sono destinati a non uscire. Lo "STOP LOSS" è una strategia difficile perchè il sistemista tende a non ritornare a casa perdente, anche se di una sola parte del capitale. Qui non ci sono strategie e l'unica giustificazione dello "stop loss" è: "domani è un altro giorno, si vedrà". 

Ma il sistemista tipico non solo non si ferma quando perde, egli non si ferma anche quando vince perchè condiziona la sua attività al tempo impiegato. Se dopo un'ora di gioco, quella permanenza particolarmente favorevole gli ha dato un utile anche più che buono, lui non smette perchè il suo programma è di tre ore di gioco. "Cosa faccio per le prossime due ore?". Il fatto è che quell'andamento della permanenza di solito non dura tre ore ed ecco che alla fine il nostro sistemista rimpiangerà di non essere andato via prima. 

E allora, dobbiamo appendere le nostre armi al chiodo? Direi di no. Secondo me l'unico rimedio è proprio l'osservazione di un comportamento standard nei risultati di un singolo ciclo logico. Oltre questo ciclo non vi è "certezza tendenziale" perchè, subentrando la Legge dell'equilibrio, i numeri, le Chances e le Figure tendono a pareggiarsi. Siamo d'accordo che l'equilibrio avviene in un numero di colpi che tende all'infinito, ma proprio per questo l'equilibrio non è attaccabile. Non puoi mai sapere a quale punto dell'infinito si verificherà. Può succedere al secondo ciclo come al centesimo. 

Ciò che è attaccabile, invece, è il singolo ciclo logico. Ci saranno allargamenti sulle aperture perchè a causa della capacità elusiva della roulette gli attacchi non sono mai unici, ma l'importante è che alla fine ci saranno le chiusure. 

Da 10 giorni sono tornato dalle vacanze, durante le quali ho sperimentato nuovi importanti giochi. Sto riesaminando il tutto e poi comincerò a scriverli.  

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