29/06/12

L'ASSOLUTO E IL RELATIVO


E' comunemente accettato che ad ogni spin tutti i numeri presenti nel cilindro della roulette hanno lo stesso diritto di sortita e quindi ad ogni spin ogni numero ha la stessa probabilità di sortita di qualsiasi altro numero. Nulla da eccepire, ma secondo me bisogna approfondire il discorso facendo una distinzione fra due tipi di probabilità.

Se guardiamo una permanenza continua, non ci rendiamo conto di come questa si stia evolvendo davanti ai nostri occhi e quindi non possiamo stabilire se in alcuni momenti vi sia una diversa probabilità sulla sortita dei numeri. Tutti ci appariranno normalmente equiprobabili.

Se guardiamo lo sviluppo di una permanenza, inserita in un apposito schema, ci possiamo rendere conto che il suo sviluppo tendenzialmente statistico da, in determinati momenti, una certa priorità di sortita ad alcuni numeri rispetto ad altri. Questa priorità non deriva da ragioni assolute, ma piuttosto da ragioni di "destino". Sviluppiamo visivamente il concetto.

Prendiamo uno schema quadrato, precostruito 6x6, dove appaiono in ordine crescente i 36 numeri della roulette (ma qualsiasi altro ordine sarebbe lo stesso). Cominciamo a inserirvi i numeri che man mano escono dalla permanenza evidenziandoli con un cerchio e ponendovi sopra una barra ogni qualvolta un numero si doppia, triplica, o più. Dopo 18 inserimenti (per esempio) abbiamo questa situazione.


Ora prendiamo lo stesso schema, ma vuoto, e vi inseriamo i cerchi nelle stesse colonne, ma addensandoli sul fondo.

Abbiamo un recipiente che si sta riempiendo; ma come si riempirà questo recipiente? Sappiamo che per effetto della Legge del terzo in 36 colpi di roulette ci saranno tendenzialmente 24 presenze e 12 assenze. Sappiamo quindi che i doppioni saranno tendenzialmente 12. A questo punto, per arrivare alle 24 presenze dobbiamo prima passare dalla metà di 36 e cioè da 18 presenze che raggiungerebbero la linea dell'equilibrio perfetto, nelle colonne dello schema, alla terza riga (6x3=18). Sappiamo però che, per la Legge dello scarto, è molto difficile che alla roulette si raggiunga l'equilibrio e quindi ci saranno dei numeri che prima di riempire le tre righe raggiungeranno obbligatoriamente la quarta. Ebbene, in questa situazione, quali sono i numeri che in un sol colpo raggiungono la quarta riga? In seconda colonna abbiamo i numeri 2 8 26; in quarta 4 22 34; in quinta 5 11 35; in sesta 12 18 36. Le colonne prima e terza necessitano di più di un colpo per raggiungere la quarta riga.

In questo momento, come sono le probabilità di sortita per i successivi numeri?

Abbiamo una "probabilità assoluta" che riguarda indifferentemente ogni numero e una "probabilità relativa" che riguarda i 12 numeri ai quali è sufficiente un sol colpo per raggiungere la quarta riga nella propria colonna. Poichè sappiamo che l'equilibrio si realizza molto difficilmente, prima del completamento delle colonne prima e terza, in una fase di allargamento, dovranno uscire uno o più numeri delle colonne che hanno già le tre presenze, raggiungendo quindi la quarta riga.

Nel prossimo spin, quindi, vi è la probabilità assoluta che esca un qualsiasi numero, ma secondo me in questo momento, e nel caso di sortita di numeri in allargamento, prevale la probabilità relativa che determina il superamento della linea dell'equilibrio delle 18 presenze. Con il passare degli spin, senza che ciò avvenga, tale probabilità relativa aumenterà sempre più perchè, se l'equilibrio è destinato a mancare, le probabilità saranno sempre più a favore dei 12 numeri al momento assenti nelle colonne che hanno già i 3 cerchi. Come accennato prima, è una questione di "destino" e vale solo per i numeri in "allargamento".

Ora spingiamo il ragionamento al punto successivo. Sappiamo che le presenze tendenziali dovrebbero essere 24 e quindi il perfetto equilibrio delle 24 presenze nello schema quadrato è raggiunto alla quarta riga (6x4=24). Sappiamo anche che l'equilibrio viene raggiunto difficilmente e quindi ci saranno delle colonne che contengono i 5 cerchi, superando l'equilibrio dei 4 cerchi per colonna. Vediamo lo sviluppo del precedente esempio con ulteriori inserimenti.


Completiamo l'inserimento nello schema vuoto e vediamo la nuova situazione. 


Il recipiente ha raggiunto 34 inserimenti e almeno uno dei prossimi due colpi, che siano in allargamento, per il completamento del ciclo, dovrebbe andare nelle colonne 1 2 3 4, altrimenti si formerebbe un equilibrio perfetto di 4 presenze per colonna. A questo punto i prossimi due colpi avranno una probabilità assoluta per ogni numero presente nel cilindro e, in caso di allargamento, una probabilità relativa per gli 8 numeri che formano il quinto cerchio in una o due delle prime 4 colonne. Vi è anche una ragione di probabilità quantitativa perchè nelle prime 4 colonne ci sono 8 assenze, mentre nelle due ultime le assenze sono 6. Ecco che in questo momento prevale la "probabilità relativa" a discapito della "probabilità assoluta"; semplicemente per una questione di "destino". Se in un ciclo logico non ci deve essere equilibrio, ci sarà obbligatoriamente almeno una quinta presenza in una colonna. Tutto ciò, naturalmente, presupponendo uno sviluppo statistico medio, dove ci siano almeno 24 presenze e 12 assenze. Ciò non ha molta importanza nel singolo caso, ma assume una certa importanza nella media statistica dei casi. Inoltre io ho portato l'esempio al limite estremo delle possibilità, ma il superamento della linea dell'equilibrio può avvenire in qualsiasi momento durante lo sviluppo della permanenza.

Riassumendo il tutto, possiamo dire che in certi momenti la "probabilità relativa" ha più forza della "probabilità assoluta" semplicemente per una questione di "destino" e giocando a favore della prima si avrà una maggiore aspettativa sugli esiti. Il tutto, naturalmente, ragionando su un risultato tendenziale standard in cui le presenze siano almeno 24 e le assenze 12.

Tali considerazioni, comunque e come detto prima, sono valide anche nei casi in cui non vi siano le tendenziali proporzionalità. Possono esserci meno presenze della media ed esserci comunque quelle eccedenze rispetto l'equilibrio, sia sulla linea dei 18, sia su quella dei 24.

Ora spingiamo il ragionamento al terzo punto successivo. Sappiamo che i doppioni tendenziali dovrebbero essere 12 e, se ci fosse il perfetto equilibrio, questi si dovrebbero disporre in numero di 2 per colonna. Sappiamo che anche sui doppioni è difficile che si realizzi l'equilibrio e perciò ci saranno delle colonne dove i doppioni (le barre) saranno più di 2 e, di conseguenza, ci saranno altre colonne dove le barre saranno meno di 2. Anche qui ci saranno momenti in cui la probabilità relativa ha il sopravvento su quella assoluta e sarà sufficiente aspettare le giuste situazioni in cui una maggioranza di colonne hanno 2 barre e poi giocarle per l'immissione della terza. Si dovranno però giocare 6 numeri per colonna perchè la terza barra potrebbe essere un triplo. Questi però sono ragionamenti teorici che in pratica possono essere disattesi da permanenze anomale, dove può prevalere ora l'allargamento, ora i doppioni.

Oggi ho pubblicato un sistema che trae ispirazione dal gioco a carte del "Ramino". Si tratta di un gioco divertente che però non ha uno sviluppo quantitativo strettamente giustificato dalla Legge del terzo ma, se l'allargamento è sufficientemente regolare, vi sono buone probabilità di chiusura. Si tratta di un gioco di "qualità" e non di "quantità", il che significa che nel singolo ciclo logico la Legge del terzo può produrre l'allargamento tendenziale statistico, ma può non produrre la particolare chiusura ricercata. Sarà comunque sufficiente superare il ciclo logico per ottenere quella particolare chiusura.

CAPITOLO: NUMERI PIENI
TITOLO: IL GIOCO DEL RAMINO

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