30/12/11

MONOGAMI O POLIGAMI


POLIGAMI E' MEGLIO



Cosa fa un ricco appartenente a certe civiltà per non annoiarsi nella sua vita sentimentale (e non solo)? Si procura (o compra) più di una moglie e si crea un Harem. Poi, per non scontentare nessuna, le "adopera" a rotazione durante il mese ottenendo la soddisfazione sua e, se capita, (ma non è importante) anche delle mogli.



Il sistemista deve imparare da questi "eletti" e non restare fedele a un solo sistema. L'eletto perderebbe la sua supremazia; il sistemista perderebbe i suoi soldi.



La similitudine (che ha intenti spiritosi) ci insegna che questi eletti sanno bene qual è il loro tornaconto e, anche se la loro popolazione femminile è praticamente ridotta in schiavitù, considerano questa e altre pratiche, necessarie per ottenere i loro scopi ma, (e qui sta il bello) soprattutto giuste.



Lo scopo di un sistemista deve essere uguale a quello di questi "eletti"; solo che il suo oggetto di sfruttamento sarà una pluralità di sistemi e non delle "cose" appartenenti alla razza umana. Normalmente l'oggetto di sfruttamento per un sistemista è un sistema che gli deve rendere il beneficio quotidiano. La differenza con "l'eletto" è che di solito il sistemista, come ogni altro occidentale, "adopera" un solo sistema alla volta e finchè funziona. Quando smette di funzionare lo cambia, divorziando dalla donn... (hoops...) abbandonando il sistema, e scegliendone un altro. L'eletto, invece, non fa altro che smettere di "adoperare" ciò che non lo soddisfa più, lasciando la "cosa" inoperosa nell'Harem (quando non la ripudia o peggio) e "adoperando" le altre che funzionano. Capito la differenza?



E' questo che dobbiamo imparare da queste "civiltà": Ogni cosa che "adoperiamo" deve essere funzionale e soddisfacente ai nostri bisogni, ma soprattutto deve far parte di una più ampia possibilità di scelta, sia per non annoiarci sempre con la "stessa minestra", sia per non seguire sempre la stessa linea di gioco.



Ogni sistemista che si reca in un Casinò, o che si accinge a giocare on line, vi si approccia con un gioco che di solito userà fino alla fine della seduta. L'esito può essere favorevole per tutta la giornata ma, solitamente, arriva la permanenza negativa e allora, se non è quel giorno sarà uno dei successivi, salterà dell'intero capitale, o di una sua parte se avrà avuto l'accortezza di praticare uno "stop loss".



Il suo fallimento, totale o parziale, deriva dal fatto che il sistemista segue un'unica linea logica di gioco e perciò sarà sempre soggetto alla “Legge sulla distribuzione delle figure” che, alla fine, produrrà la serie di colori, o Chances, contrari al gioco praticato. Quel sistemista non ha un Harem da cui attingere e adoperare ora uno, ora un altro dei sistemi in esso contenuti e ciò lo pone alla mercé del "continuo" della permanenza, che come ci favorisce in certi suoi momenti, ci distrugge con i suoi momenti opposti, perchè entrambi hanno le stesse probabilità di apparizione.



Credo che l’unico modo per attenuare quelle sequenze negative, dovute essenzialmente al persistente stazionamento in un unico gioco, sia proprio quello di non eseguire continuamente un gioco sempre uguale ma di alternarlo fra le varie "odalische" che abbiamo avuto l'accortezza di portare nel nostro paniere dei sistemi, per la nostra soddisfazione.



Già il concetto è stato espresso e posto in atto in vari sistemi precedenti con "cambi di passo", "iniziali obbligate" o diversificazioni di schemi. Comunque, il concetto è ripreso con il sistema che ho ripubblicato oggi e che fa parte dei "ripescaggi" che sto proponendo anche nel mio sito. Si tratta del "Gioco misto" sulle figure di 2 e di 3 delle Chances Semplici.


CAPITOLO: CHANCES SEMPLICI
TITOLO: GIOCO MISTO


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