POLIGAMI E' MEGLIO
Cosa fa un ricco appartenente a certe civiltà
per non annoiarsi nella sua vita sentimentale (e non solo)? Si procura (o
compra) più di una moglie e si crea un Harem. Poi, per non scontentare nessuna,
le "adopera" a rotazione durante il mese ottenendo la soddisfazione
sua e, se capita, (ma non è importante) anche delle mogli.
Il sistemista deve imparare da questi "eletti"
e non restare fedele a un solo sistema. L'eletto perderebbe la sua supremazia;
il sistemista perderebbe i suoi soldi.
La similitudine (che ha intenti
spiritosi) ci insegna che questi eletti sanno bene qual è il loro tornaconto e,
anche se la loro popolazione femminile è praticamente ridotta in schiavitù, considerano
questa e altre pratiche, necessarie per ottenere i loro scopi ma, (e qui sta il
bello) soprattutto giuste.
Lo scopo di un sistemista deve essere
uguale a quello di questi "eletti"; solo che il suo oggetto di sfruttamento sarà una pluralità di
sistemi e non delle "cose" appartenenti alla razza umana. Normalmente
l'oggetto di sfruttamento per un sistemista è un sistema che gli deve rendere
il beneficio quotidiano. La differenza con "l'eletto" è che di solito
il sistemista, come ogni altro occidentale, "adopera" un solo sistema
alla volta e finchè funziona. Quando smette di funzionare lo cambia,
divorziando dalla donn... (hoops...) abbandonando il sistema, e scegliendone un
altro. L'eletto, invece, non fa altro che smettere di "adoperare" ciò
che non lo soddisfa più, lasciando la "cosa" inoperosa nell'Harem (quando
non la ripudia o peggio) e "adoperando" le altre che funzionano.
Capito la differenza?
E' questo che dobbiamo imparare da
queste "civiltà": Ogni cosa che "adoperiamo" deve essere
funzionale e soddisfacente ai nostri bisogni, ma soprattutto deve far parte di
una più ampia possibilità di scelta, sia per non annoiarci sempre con la
"stessa minestra", sia per non seguire sempre la stessa linea di
gioco.
Ogni sistemista che si reca in un Casinò, o che si
accinge a giocare on line, vi si approccia con un gioco che di solito userà
fino alla fine della seduta. L'esito può essere favorevole per tutta la
giornata ma, solitamente, arriva la permanenza negativa e allora, se non è quel
giorno sarà uno dei successivi, salterà dell'intero capitale, o di una sua
parte se avrà avuto l'accortezza di praticare uno "stop loss".
Il suo fallimento, totale o parziale, deriva dal fatto
che il sistemista segue un'unica linea logica di gioco e perciò sarà sempre
soggetto alla “Legge sulla distribuzione delle figure” che, alla fine,
produrrà la serie di colori, o Chances, contrari al gioco praticato. Quel
sistemista non ha un Harem da cui attingere e adoperare ora uno, ora un altro
dei sistemi in esso contenuti e ciò lo pone alla mercé del "continuo"
della permanenza, che come ci favorisce in certi suoi momenti, ci distrugge con
i suoi momenti opposti, perchè entrambi hanno le stesse probabilità di
apparizione.
Credo che l’unico modo per attenuare quelle sequenze
negative, dovute essenzialmente al persistente stazionamento in un unico gioco,
sia proprio quello di non eseguire continuamente un gioco sempre uguale ma di
alternarlo fra le varie "odalische" che abbiamo avuto l'accortezza di
portare nel nostro paniere dei sistemi, per la nostra soddisfazione.
Già il concetto è stato espresso e posto in atto in
vari sistemi precedenti con "cambi
di passo", "iniziali
obbligate" o diversificazioni
di schemi. Comunque, il concetto è ripreso con il sistema che ho ripubblicato
oggi e che fa parte dei "ripescaggi" che sto proponendo anche nel mio
sito. Si tratta del "Gioco misto"
sulle figure di 2 e di 3 delle Chances Semplici.
CAPITOLO: CHANCES SEMPLICI
TITOLO: GIOCO MISTO
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