02/12/11

MARIGNY DE GRILLEAU

Non avendo al momento particolari argomentazioni su cui dire la mia, ho preso in mano il Marigny e ho cercato qualcosa che mi desse uno spunto per costruire poi una qualche "interessante disquisizione".

Il Marigny, che ho letto più di 30 anni fa, è un "mattone" che, al giorno d'oggi, ben pochi riuscirebbero a leggere con attenzione fino in fondo. Dice cose vere e sacrosante ma in un modo che non si adatta più ai tempi odierni dove l'informatica, le comunicazioni, le interazioni fra individui e testi, devono essere brevi ed essenziali. Se non senti o non leggi cose che vanno subito al nocciolo della questione ti stufi, abbandoni l'argomento o non gli presti la dovuta attenzione. In questa era di I-Phon, I-Pad, Sms, tutto deve essere conciso e immediato o l'attenzione del tuo interlocutore si dissolve come le menti degli zombies che popolano le assordanti discoteche che producono musica martellante e sempre uguale. Al giorno d'oggi tutto deve essere piatto, frenetico e immediato.

A parte queste considerazioni sulla decadenza spirituale e intellettiva delle masse, voglio proporre succintamente alcune argomentazioni contenute nel capitolo tredicesimo del libro del Marigny. Non tutti l'hanno letto e quindi ritengo utile divulgare qui alcuni punti del libro.

Il capitolo è intitolato con questa domanda: "TUTTI I COLPI SONO NUOVI?". Inizia con la spiegazione del significato dei termini "COLPO" e "NUOVO" alla roulette, perchè la domanda, evidentemente posta da giocatori che non conoscono le leggi naturali che regolano l'azzardo, è in realtà molto mal posta.

1°) Il profano designa generalmente con la parola "COLPO" ogni lancio di pallina nel cilindro, relazionandola al risultato della vincita o della perdita in base alla Chance o al numero uscito. Confesso di esserci caduto anch'io definendo "colpi" una quantità di lanci della pallina da parte del croupier.

Il Marigny, invece, spiega che alla roulette la parola "colpo" è sinonimo di figura e perciò un R isolato tra due N è un "colpo di uno", chiamato anche "intermittenza isolata". Dieci R consecutivi (serie) sono un "colpo di 10". Sette intermittenze consecutive sono un "colpo di 7", ecc. In pratica, nella definizione "colpo" non importa il contenuto ma lo spezzone di permanenza che lo contiene. Uno spezzone la cui lunghezza dipende da ciò che vogliamo osservare al suo interno. Il colpo, quindi, è una qualsiasi figura, di una qualsiasi lunghezza, considerate proprio per le caratteristiche di forma e quantità.

A questo punto direi che per usare dei termini che siano in qualche modo "universali" dobbiamo chiamare "Colpo" una definita quantità di Boules che formano le varie figure di 1, di 2, di 3, ecc. Dobbiamo definire "Boules" i lanci della pallina da parte del Croupier. Se siamo tutti d'accordo nei termini, ci capiremo meglio.

2°) Secondo il dizionario la parola "NUOVO" significa "non ancora visto" e quindi, in base a questa definizione, ogni giorno è un giorno nuovo. A questo punto il Marigny dice che evidentemente gli autori della domanda non volevano dare questo significato alla parola "nuovo", ma volevano dire "indipendente", chiedendo se ogni boule è indipendente dalle altre che l'hanno preceduta e che la seguiranno.

La domanda, quindi, deve essere riproposta in questi termini: "tutte le figure e tutte le boules sono indipendenti?".

La risposta del Marigny è: "NO; qualsiasi figura e qualsiasi boule non può essere indipendente giacché ciascuna di esse è una frazione di un insieme che, lungi dall'essere indipendente, è suddiviso e limitato in tutti i suoi movimenti e sottomesso a leggi ben precise".

In pratica, ogni colpo (figura di 1, di 2, di 3, ecc.) e ogni boule (lancio di pallina) è in stato di "gestazione" e porta in se una somma di "libertà" e una somma di "servitù o di legame".

La "libertà" dipende da questo:
A ogni lancio la pallina si trova in presenza di 18 caselle di un colore e di 18 caselle del colore opposto. Di conseguenza ha uguali probabilità di cadere in una qualsiasi delle 36 caselle (zero escluso).

La "servitù o legame" dipende da questi eventi globali:
1°) Dalla Legge dell'equilibrio o dell'Uscita delle figure.
2°) Dalla Legge della distribuzione di queste figure in unità e agglomerazioni diverse.
3°) Dalla Legge della devianza o dei coefficienti, della radice quadrata, che limita non la durata ma il grado di violenza degli scarti che le boules, come le figure, possono produrre andando contro la Legge dell'equilibrio e della distribuzione.

In questo modo la realtà matematica è che la "libertà" dei colpi e delle boules combatte incessantemente contro la realtà statistica del "legame" dei colpi e delle boules.
Ne risulta che quando non c'è scarto fra due figure equivalenti e opposte, ci sarà stata una completa libertà nella loro lotta per la supremazia. Quando invece lo scarto raggiunge un valore più o meno rilevante, classificabile nei valori dei coefficienti della radice quadrata delle boules totali, la tensione di questo scarto incatenerà seriamente la libertà delle figure e delle boules che le compongono. A questo punto il "legame" di queste figure e boules alle Leggi naturali riprenderà i suoi diritti incatenandone la libertà di deviazione e riportando il tutto verso le medie statistiche, delle quali non potranno mai liberarsi. (Ho usato i termini del Marigny, anche se io avrei usato altri termini più attuali.)

Fine della prima puntata. La seconda fra una settimana o giù di li.

Oggi ho pubblicato il terzo sistema sulle Chances Semplici. Mi riferisco a quella serie di sistemi pubblicati tempo addietro in un altro sito e che ora voglio aggiungere a questo. Si tratta di "Figure di 3" e di una tendenziale coincidenza sullo sviluppo di 8 termini.

CAPITOLO: CHANCES SEMPLICI
TITOLO: C.S. F3 AL TERZO SOVRAPPOSTO

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