08/08/21

SPETTANZE

 

Spettanza probabilistica assoluta relativa e visiva.


 Riprendiamo alcuni concetti contenuti nei miei trattati.

Ad ogni spin della roulette ogni numero ha una uguale possibilità di sortire. I numeri sono sempre tutti disponibili e la pallina non ha memoria dei numeri sortiti in precedenza. Ad ogni spin tutti i numeri hanno lo stesso “diritto assoluto” di sortire e quindi nessuno è privilegiato. Questa è la cosiddetta "spettanza probabilistica assoluta" alla quale è soggetto il giocatore ad ogni singolo spin. Tale spettanza non tiene conto degli effetti della Legge del terzo e una qualsiasi selezione, che si basi sul singolo colpo, non può che riguardare frequenze oppure scarti positivi o negativi di numeri e altre Chances.

Vi è però un altro tipo di "spettanza probabilistica" e cioè quella "relativa". Possiamo definire “spettanza probabilistica relativa” il diritto di sortita che ha ogni numero della roulette nell’arco di un ciclo chiuso (logico) di 37 spin. In base alla Legge del terzo, o in base alla Legge dello scarto (che in pratica è la stessa cosa), alla fine del ciclo logico i numeri presenti saranno tendenzialmente i due terzi e quindi ognuno dei 37 numeri disponibili ha una “spettanza probabilistica relativa” del 66,6% di essere presente. In linea teorica e senza delimitazioni di permanenza in cicli chiusi, ogni numero ha una spettanza probabilistica assoluta, ma in pratica in ogni ciclo logico chiuso l’insieme dei numeri ha una spettanza probabilistica relativa perché all’incirca 12 numeri, pur non sapendo a priori quali, resteranno assenti. Quindi ogni numero della roulette ha una probabilità del 33,3% di restare assente durante il suo ciclo logico di 37 spin. Tutto ciò, naturalmente, in via tendenziale. E' facile allora comprendere che il singolo colpo rispecchia esattamente la spettanza probabilistica assoluta, mentre una quantità discreta di colpi (ciclo logico) è soggetta alla Legge del terzo perché la pallina, come non ricorda dov’è andata il colpo prima per evitarlo, così non ricorda dove non è andata, per andarci. La conseguenza di tutto ciò è che in un "ciclo chiuso logico" di una qualsiasi Chance, i numeri sortiti hanno la tendenza di formare determinate configurazioni dovute alla Legge del terzo (o dello scarto) e quindi vi sarà un terzo tipo di "spettanza probabilistica" che possiamo definire "visiva".

La "spettanza probabilistica visiva" è ciò che ci si aspetta di vedere nel “prodotto” della roulette e cioè nella sua permanenza. Questa spettanza, propria della roulette e di qualsiasi altra serie chiusa di numeri casuali, è rilevabile dalle molteplici osservazioni su innumerevoli cicli logici. Se milioni di cicli logici contengono in ciascun ciclo un determinato disegno, la “spettanza visiva”, insita nel prodotto della roulette (permanenza), è la "tendenza" che ha la roulette di formare quel disegno e quindi quella spettanza visiva è propria di quel generatore di numeri casuali. Noi possiamo rilevarla e capirne il senso e le ragioni. Come gli altri due tipi di spettanza, anche questa ha il diritto di realizzarsi proprio per effetto della Legge del terzo e della Legge dello scarto. Quindi, la “spettanza probabilistica visiva” è la prerogativa che ha la permanenza (prodotto della roulette) di produrre determinati disegni. Sta a noi individuarli e trarne un vantaggio.


A questo punto abbiamo superato la "spettanza probabilistica assoluta" e, tramite la "spettanza probabilistica relativa", siamo arrivati alla "spettanza probabilistica visiva" che ci permette di sapere in anticipo quali saranno le configurazioni statistiche più probabili.

Con questo, però, non abbiamo risolto il problema "vincita costante" perchè alla roulette imperano gli "scarti". Il previsto disegno statistico può delinearsi in più punti dello schema e può realizzarsi all'inizio ma anche alla fine del ciclo di gioco. La soluzione proposta nel prossimo trattato è una specie di "moltiplicazione degli eventi" che riguarda due campi di gioco in cui si svilupperanno le configurazioni ricercate. Questi due campi di gioco saranno costituiti da due raggruppamenti di Terzine "dispari/pari" e ogni loro configurazione contribuirà al risultato finale che è un utile di partita. È un gioco abbastanza lungo, ma alla fine dovrebbe sempre dare un utile, anche importante.

 

Allargamenti delle aperture.

Chi pratica un gioco a "spettanza probabilistica visiva" insegue la formazione di un disegno geometrico all'interno di uno schema. Per i disegni la cui formazione e statisticamente certa, vi è la possibilità che tale disegno possa delinearsi in più punti dello schema, obbligando così il giocatore a coprire molta parte del tappeto. E' chiaro che se il disegno tarda a completarsi, interverranno ulteriori possibili "progetti di disegno" e il giocatore sarà obbligato a sostenere un gioco la cui chiusura può avvenire verso la fine del ciclo. La conseguenza sarà un forte impegno finanziario. Alla fine il disegno statisticamente tendenziale si realizzerà, ma la cassa messa a disposizione può essere insufficiente per sostenere un gioco se questo produce le sue chiusure verso la fine del ciclo e in più punti dello schema. Per sostenere questi allargamenti di possibili aperture, con questo nuovo sistema ogni attacco che fallisce il suo esito si ferma automaticamente, come pure se vince. Per rimettersi in gioco dovrà prima dare l’indicazione di apertura e poi riprenderà il gioco. Ecco che gli allargamenti saranno limitati e sempre interrotti, sia in caso di vincita, sia in caso di perdita.

Naturalmente è importante l'utilizzo di una adeguata "manovra finanziaria" che ci permetta di superare gli iniziali periodi negativi (dovuti alla mancanza o al ritardo delle chiusure) e ci permetta di sfruttare le chiusure finali, quando queste dovessero raggrupparsi verso la fine del ciclo di gioco. Questa è una parte del trattato che sto scrivendo per un gioco sulle terzine.

Pari e Dispari

L’ultimo sistema sul P/D che vi ho mandato vince sempre. L’unico pericolo è dato da una partita che chiude tardi e che resta con un piccolo scoperto da recuperare alle partite successive. Se anche queste dovessero tardare la chiusura, il recupero della montante non supera le puntate che nel frattempo sono state fatte e quindi lo scoperto aumenta, ma fino al ritorno alla regolarità delle partite che per il 99% chiudono entro la prima, seconda terza o quarta puntata. Il gioco quindi è destinato ad essere vincente. Vito continua a informarmi che con questo sistema chiude sempre positivamente le sue sedute di gioco, ma mi aspetterei che anche altri che l’hanno ricevuto mi informassero sui loro risultati. Con la montante indicata nel trattato la sua massima puntata è stata di 14 pezzi, poi con le successive partite è arrivato comunque all’utile. Ricordatevi che la montante usata nel trattato segue incrementi abbastanza sostenuti, ma se voi non avete fretta di raggiungere il pezzo di utile, potete benissimo renderla più blanda perché è solo una questione di tempo nel raggiungere lo scopo. Per esempio se vi capita una di quelle partite rarissime che non chiude (che io ho trovato solo una volta in un mese circa di gioco) si potrebbe fare 1 2 4 4 2 1 fino alla vincita. Una caratteristica del gioco è che, anche se si trovasse una partita completamente perdente, le puntate da fare possono essere anche 3 o 4 e quindi con scoperto molto limitato. Poi si riprende all’altezza dello scoperto rimasto e la quantità delle partite che chiudono vi porteranno sicuramente all’utile.

Queste sono state le mie ultime due sedute di gioco: 1+ 1- 2- 4- 8+ 1+ 1- 2+ 1+ 1- 2+ 1+ 1+ 1- 2+ 1- 2- 4+1- 2+ 1+ 1- 2+ 1+ 1- 2+ 1- 2+ 1- 2- 4+ 1- 2- 4- 8- 4+ 8+ 4+ 1- 2+ 1+ 1- 2+ 1+ 1- 2+1- 2- 4+ 1- 2+ 1- 2- 4+ 1+ 1+ 1+ 1- 2+ 1+ 1- 2+. Per un totale di 32 pezzi. Le perdite sono state 27 e le vincite 34 con una differenza positiva di 7. Come vedete, qualunque sia il gioco, vincite e perdite tendono a eguagliarsi. L’importante è non incappare in una sequenza negativa che dura 10 15 spin e questo è lo scopo del sistema.


Il mio consiglio sulla cassa da usare dipende dalle disponibilità del sistemista. I 200 pezzi che consiglio possono essere da 1€, 2€, 5€, 10€ e anche di più. Ciò dipende dalla disponibilità del sistemista. Insomma, questo gioco ha dimostrato di non perdere mai.

Ieri, dopo la prima seduta mattutina che mi ha dato 11 pezzi ho iniziato la seconda nel pomeriggio e ho subito trovato una piccola negativa fino alla puntata 10+. Non ho giocato la seconda partita perché si presentava con un riferimento di 4 posizioni unite giocabili, un vuoto e poi un’altra posizione giocabile (4). Allora come previsto nel trattato non ho accettato il gioco lasciando passare un po’ di colpi a vuoto, ma se l’avessi giocata, seguendo la D’Alembert, avrei recuperato il piccolo scoperto. Invece la nuova partita ha vinto al quinto colpo e quindi ho dovuto andare avanti recuperando il tutto con altre due partite. Questo ci insegna che se ogni risultato della ruota è al 50%, i risultati avvengono nei modi più disparati e quindi il vero problema è la montante che non deve essere sostenuta. Ci si impiegherà più tempo per recuperare, ma alla fine si raggiunge sempre l’utile. Con 200 pezzi di capitale non ci si deve spaventare. Ricordo un giocatore di Black Jack che, pur avendo un vantaggio sul banco contando le carte, restava scoperto anche per due giorni di fila prima di andare in vantaggio.

Intanto sto completando il sistema sulle terzine che è una modifica di un precedente vecchio sistema.

nino.zantiflore@gmail.com

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.

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