05/04/14

SECONDA MAIL

Buonasera Nino, 
ti faccio il resoconto di una settimana di gioco con il tuo sistema sulle semplici “Figure di 3 Dimezzate”.
In 24 sessioni di gioco, ho eseguito un centinaio di partite per un totale di 1.252 boules, ho vinto 119 pezzi senza incontrare difficoltà. Tutte le partite sono state vinte con puntate sotto i 10 pezzi, salvo due partite nelle quali l’esposizione è salita rispettivamente a - 49 e a -59.
In tutte le partite ho mantenuto il gioco all./cal., e ho fissato un limite di puntata massima a 15 pezzi, ho immaginato di giocare al Casinò con pezzi di 50,00 euro ciascuno.
Credo che la qualità più grande di questo sistema è di dare l’impressione di essere imbattibile, cosa che  offre molta tranquillità al giocatore. Io ho sempre avuto l’impressione di chiudere la partita facilmente. Ci vuole solo un po’ di pazienza, ma è quello che ci vuole per vincere anche un solo pezzo alla roulette, e naturalmente ci vuole un sistema resistente, e il tuo lo è davvero. In una delle mie partite, invece di chiudere alla 16° boule, proprio per il limite di puntata che mi ero dato, ho chiuso la partita alla 33° uscita. E durante questa partita estenuante ho azzerato lo scoperto più di una volta. Mi sembra che abbia tu ragione, quando affermi che dopo un’iniziale fase negativa, il gioco tende di nuovo verso l’equilibrio. 
Ciao, Cesare

Ho ricevuto questa seconda mail dallo stesso “compagno di viaggio” di cui ho pubblicato la prima mail nel precedente post.

Anche se non ho notizie negative, sono convinto che non tutti coloro che hanno ricevuto il gioco siano stati in grado di utilizzarlo. Le ragioni sono le solite: oltre ai vari gradi di capacità, non tutti hanno le stesse aspettative sul gioco d’azzardo. C’è chi da un gioco pretende una vincita sostanziosa e chi, consapevole dei rischi, cerca la vincita sicura anche di pochi pezzi. C’è chi non ha la pazienza di combattere con gli andamenti altalenanti e quindi vuole risolvere il tutto al primo incasso e chi cerca di minimizzare il rischio prolungando la partita. In pratica ognuno di noi ha il suo carattere, la sua visione del gioco e non è detto che un sistema, anche se vincente, riesca ad essere accolto indistintamente allo stesso modo da tutti.

Come sapete, io propongo giochi che possono essere modificati da chiunque sia in grado di farlo. Basta non accogliere i miei lavori senza un proprio esame critico che abbia intenti migliorativi. Il gioco originale sulle Figure dimezzate è stato vagliato e modificato in qualche sua parte. Ad alcuni, in occasione di contatti e-mail,  ho suggerito variazioni che secondo me limitano gli scoperti. Insomma, il gioco originale è come un computer di 50 anni fa; il gioco che uno può ottenere da quel punto di partenza potrebbe essere un computer dei giorni nostri.

L’importante è la consapevolezza che tutto si può evolvere come in realtà si evolve il nostro “continuo spazio-tempo” e cioè quell’attimo che costituisce il nostro presente. Poichè la quantità di moto determina soltanto il nostro presente, il passato e il futuro non esistono. Esistiamo solo noi che, istante dopo istante, ci modifichiamo con una semplice quantità di moto che esclude anche il tempo. Sappiamo che il tempo è l’idealizzazione di una quantità di moto e che non esiste per il semplice fatto che non c’è nessuna particella che ne sia mediatrice. Quando diciamo “un secondo” o “un’ora” o “ un anno”, intendiamo una quantità di moto che si quantifica con il moto terrestre.

Divagazioni a parte, il campo del gioco d’azzardo è molto vasto e le personalità che lo affrontano sono molto differenziate.

Attualmente affronto i miei esperimenti reali nel Web con tre tipi di gioco. Inizio giocando il doppiaggio delle Figure dimezzate (gioco della Piramide). Poi passo a un secondo gioco (non ancora descritto) sulle tre Semplici sempre in mutualità compensativa. Infine riprendo il gioco del Panorama (The city view) attaccandolo prima sulle Terzine e poi in successione sui Cavalli e sui Pieni. In pratica passo da un sistema all’altro e quindi non resto mai su un’unica linea di gioco.

Sembra che la cosa funzioni egregiamente.

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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