24/04/14

DIMEZZATE

Ultimamente ho cercato in tutti i modi (ma evidentemente non erano tutti) di migliorare il gioco sulle Figure dimezzate. Ho cercato di renderlo più semplice cambiando o riducendo i tre tipi di attacco. Sono arrivato addirittura ad accettare il solo “calore” pensando che una “Piramide”, condotta sui sei sottoschemi, non portasse a quell'effetto “linea di condotta unica” che a lungo andare porta inevitabilmente alla partita Killer.

Niente da fare! La sentenza di Luca (il testatore) è stata inesorabile: su varie migliaia di boules i vari giochi testati hanno dato perdita.

Il bello è che con il gioco base e con queste varianti ci ho giocato realmente sul Casinò live e non ho mai perso. Beninteso con pezzi di minimo valore e una cassa di 500 pezzi perché quando si prova un gioco non si sa mai se ciò che lo giustifica è realmente giustificato. Resta il fatto che quando si vince, anche per un paio di mesi di seguito, si pensa di essere arrivati a qualcosa di definitivamente positivo. E invece no. In totale avrò giocato su circa 2-3mila boules e se i test dicono il vero, senz’altro mi capiterà la partita perdente. Dovrebbe essere questione di tempo; a meno che quelle interruzioni di permanenza tra una giornata e l’altra non siano determinanti per l’interruzione di quella famosa simmetria fra banco e giocatore. La cosa non dovrebbe aver peso perché, a rigor di logica, gli spezzoni di permanenza di oggi si legano con quelli di domani e il tutto forma un’unica permanenza, come se fosse stata rilevata in un unico continuo temporale.

Questo però dovrebbe essere valido se consideriamo un vasto numero di cicli logici. Cosa succede nel breve termine? Penso che due cicli logici adiacenti (cioè l’ultimo di fine seduta e il primo di inizio seduta successiva) difficilmente mantengano le caratteristiche di due cicli contigui e cioè presi uno dopo l’altro dalla stessa permanenza. Del resto possiamo fare la prova e verificare se il primo ciclo della permanenza di oggi prosegue o meno le caratteristiche dell’ultimo ciclo della permanenza di ieri. Certamente può succedere, ma può anche succedere che un tizio assista a 20 neri consecutivi prima di andarsene. La volta dopo, appena entrato, assiste ad altri 20 neri consecutivi. Presi singolarmente, i due fatti non hanno nulla di eccezionale, ma nel continuo temporale del tizio, la permanenza ha prodotto 40 neri consecutivi: cosa mai successa nel continuo temporale della storia di una roulette. A questo punto viene da pensare che la cosa dovrebbe avere un significato.

Resta il fatto che ho sempre vinto, anche pochi pezzi, ma sempre vinto.

Comunque, per togliermi ogni dubbio, ho detto a Luca di rifare i test con le giuste interruzioni. Quando si perviene all’utile entro il ciclo logico, resta tutto come prima: la partita finisce e se ne incomincia un’altra. Quando alla fine di un ciclo logico non si è ottenuto un utile, la partita finisce in ogni caso, ma la montante prosegue alla partita successiva. La differenza è che prima la partita era continuata ad oltranza nella speranza di arrivare all'utile, ma se la permanenza era destinata alla negativa, lo scoperto aumentava. Ora la partita non può durare oltre le 8 Figure del ciclo logico e poi si ricomincia tutto da capo. Prima c’era un continuo in cui la Legge del terzo non aveva più senso. Ora c’è un solo ciclo logico dove la Legge del terzo fallisce per una sola ragione: le sue deviazioni. Prima si giocava contro il ritardo di una Figura di un sottoschema, ma si era soggetti agli allargamenti continuati. Ora si gioca per la realizzazione della Legge del terzo sul singolo ciclo e si sarà soggetti alle sue deviazioni. Il fatto che ci siano 6 linee di condotta dovrebbe da una parte calmierare l’esposizione, ma dall'altra vanificare un risultato positivo. Resta comunque il fatto che le “linee di condotta” sono sei e che le vincite siano tutte vanificate da perdite, è un po’ più difficile della possibilità di una negativa su un gioco che abbia un’unica linea di condotta.

A questo punto penso che il primo e unico gioco proposto sulle dimezzate sia il meno pericoloso; anche se più impegnativo da condurre. Almeno comprende i due tipi di andamento: allargamento e calore. Poi ci si può sempre comportare come Sergio (vedi precedente post) che alla partita killer si è fermato; ha lasciato passare un po’ di tempo e poi ha recuperato in tre partite lo scoperto con cui aveva interrotto il gioco. Cambiando permanenza ha potuto recuperare ciò che aveva lasciato al banco perché la partita killer non è li ad ogni piè sospinto. Generalmente ci capita dopo un certo tempo di gioco ed è quella che, se giocata fino in fondo, si prenderebbe tutta la cassa. Anche se finora non mi è mai capitato, è probabile che prima o poi mi capiterà.

Naturalmente non è detto che alla ripresa non ci sia un’altra partita killer, ma l’evento dovrebbe essere molto meno probabile. In ogni caso il gioco sulle Semplici è semprequasi” alla pari con il banco (il “quasi” è per lo zero) e questa copertura paritaria rende possibile qualunque deviazione a favore dell’uno o dell’altro contendente. Il disegno tendenziale che si forma entro un ciclo logico è sì un vantaggio che ci da la falsariga su cui dirigere i nostri attacchi, ma l’uguaglianza delle coperture fra banco e giocatore rende possibile qualunque deviazione, senza contare poi l’azione dello zero.

Per ottenere la vincita costante sono necessarie due cose:
1°) Per superare la simmetria con il banco è necessario disporre di un maggior numero di vincite rispetto al banco.
2°) Per superare l’azione della tassa è necessaria una montante.

Da questi due punti non ci si scappa. Non possiamo ignorarli. Il gioco a masse pari implica una selezione del colpo e ciò sarà possibile sui numeri pieni (con l’impiego di molto tempo) ma certamente non con le Semplici, anche se raggruppate in Figure. Quando tu punti 18 numeri e ne hai sempre 19 contro, non puoi contare su nessuna “spettanza probabilistica relativa”. Le figure da 3 in su ce l’anno, ma sono sempre soggette alle forti deviazioni che sono dovute appunto alla staticità delle coperture. Ricordate? La Legge del terzo vale principalmente per i Numeri Pieni.

Il maggior numero di vincite lo si potrebbe ottenere con una selezione del colpo se le configurazioni tendenziali si realizzassero sempre ma, essendo appunto tendenziali, e soggette a forti deviazioni, non vi è la certezza di superare le vincite del banco.

Mi pare che per il momento, e a rigore di logica, l’unico rimedio alla partita killer sulle Dimezzate sia l’applicazione di uno stop al termine di ogni ciclo logico e una ripresa con numeri nuovi indifferentemente allo stesso tavolo o in altri; allo stesso momento o in altri momenti, ma sempre con le permanenze del momento su quel tavolo. Resta comunque il fatto che il beneficio sulle Semplici è minimo in rapporto al possibile impegno economico necessario a sostenere il gioco. Ma questa è la caratteristica delle Semplici.

Concludendo, secondo i test questa partita killer mi dovrebbe arrivare, anche se non l’ho ancora trovata.

Comunque, in alto gli animi!!! Ultimamente sto anche giocando con un nuovo modo di considerare le Semplici e questo gioco rende molto di più delle Dimezzate. Generalmente (e fino ad ora) non impegna grossi capitali e rende sempre oltre i 10 pezzi nel giro di 30 spin di gioco continuato. In caso di negativa vedo bene uno stop loss di 20-30 pezzi perché sono facilmente recuperabili cambiando giorno o tavolo. Non c’è una ragione specifica perché si può vincere, ma i risultati sono positivi. Poiché per il momento non è ancora stato testato, io inizio il gioco a pezzi doppi e, ottenuto un utile di 3-5 pezzi doppi, proseguo a pezzi base normali e cioè della metà di quelli con cui ho iniziato. Tengo sempre presente quella famosa “simmetria” e cerco di prevenirla abbassando la possibile esposizione, ma di conseguenza anche la rendita.

Inizierò a scriverlo quando torno da un periodo di riposo che mi prenderò dal 29 Aprile al 25 Maggio. E’ un gioco semplice, facile da condurre, persino noioso. Naturalmente sarà mandato in omaggio ai possessori delle Dimezzate, visto che non mi sento di mandare quanto avevo promesso e che ho per tre quarti scritto. Tempo e fatica sprecati.

CHIUSO PER FERIE







  
Ci risentiamo dopo il 25 Maggio.

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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