27/07/12

NON SOLO ROULETTE


Pochi giorni fa abbiamo passato un periodo di molto caldo con temperature fino a 40 gradi in alcune zone dell'Italia. E se vi dicessi che la temperatura non esiste? Di certo mi prenderete per un "fuori di testa" ma sentite un po' cosa ho pensato.

Lo zero assoluto (0 gradi Kelvin corrispondenti a -273,15 gradi centigradi) non si trova in nessun luogo del nostro universo perche sarebbe possibile solo in un luogo dove non ci fosse alcuna quantità di moto negli atomi ivi presenti. Significa che gli atomi (se ciò fosse possibile) devono essere completamente inerti e cioè i loro componenti puntiformi (elettroni, quark e gluoni) dovrebbero essere completamente fermi e senza alcuna azione delle forze nucleari forte e debole. Solo in questo caso si avrebbe lo zero assoluto. Evidentemente così non è perchè, per il solo fatto di esistere, tutto ciò che c'è nell'universo (spazio compreso) è materiale e quindi ha una seppur minima quantità di moto, sia che si tratti di stringhe, sia che si tratti di Bosoni di Higgs. Voglio dire che i costituenti elementari di tutti gli atomi esistenti, o di qualsiasi altra particella dell'universo, sono in movimento e quindi quella materia ha una temperatura superiore dallo zero assoluto. Riassumendo, quindi, si avrebbe lo zero assoluto se non ci fosse quantità di moto nella materia.

Ora facciamo un'ipotesi assurda (lo ha fatto Einstein con gli ascensori senza finestre per descrivere la sua relatività, non vedo perchè non posso farlo io). Prendiamo un ambiente che contiene una materia (tipo un gas) i cui atomi sono completamente inerti. Ci immergiamo un classico termometro con il mercurio i cui atomi sono anch'essi completamente inerti. Il mercurio sarà appiattito nel fondo del tubicino e quindi non rileverà alcuna temperatura.

A questo punto cominciamo a far muovere le particelle degli atomi del gas tramite la prima legge della termodinamica, che per la precisione dovrebbe chiamarsi "motodinamica". Mettiamo quindi in movimento gli elettroni, i quark e i gluoni del gas.

La prima legge della nuova motodinamica dice che se due corpi con quantità di moto diversa vengono a contatto, dopo un po', entrambi avranno la stessa quantità di moto. La seconda legge di questa motodinamica dice che tale equilibrio avviene per trasferimento della quantità di moto maggiore a quella minore e non viceversa. Praticamente il totale della quantità di moto resta uguale perchè il corpo più veloce trasmette al più lento la quantità di moto che ha in più e quindi, alla fine, entrambi i corpi hanno la stessa quantità totale di moto (Legge della conservazione dell'energia, che ora chiameremo Legge di conservazione della quantità di moto).

In base a queste due leggi della motodinamica, la quantità di moto che ora abbiamo impresso al gas si trasmette agli atomi inerti del mercurio che sta dentro al termometro. Gli atomi del mercurio acquistano quantità di moto e quindi cominciano ad eccitarsi espandendosi di volume. Il nucleo si compatta e gli elettroni cominciano a girare nei loro orbitali facendo espandere di volume l'atomo di mercurio. Cosa fa il mercurio espandendosi? Comincia a salire nel tubicino e raggiunge la scala graduata impressa nel vetro che lo contiene. Abbiamo prodotto del calore? No! Abbiamo soltanto eccitato gli atomi del mercurio e così lo abbiamo fatto espandere tramite una maggiore quantità di moto. Gli elettroni hanno occupato degli orbitali più esterni. Più quantità di moto viene trasmessa dagli atomi del gas agli atomi del mercurio, più il mercurio si espande e più sale nel tubicino graduato. Abbiamo prodotto più calore? No! Abbiamo soltanto aumentato l'eccitazione degli atomi del mercurio aumentando il loro volume.

In base a questo ragionamento ho dedotto che nella realtà fisica la temperatura potrebbe non esistere in natura. Però noi sentiamo il caldo e il freddo e quindi diamo per scontato che la temperatura esiste nella realtà come oggetto a se stante, anche se si sa che non esiste una particella specifica che ne sia mediatrice.

Ma se la temperatura non esiste, quale meccanismo fa sì che noi si possa percepirla? E' semplice. E' lo stesso meccanismo descritto per il termometro. La quantità di moto esterna al nostro corpo si trasmette ai nostri atomi che aumentano la propria quantità di moto. Questo però non è sufficiente a farci sentire caldo perchè un aumento di quantità di moto non può produrre un calore che non esiste; e allora cosa interviene per produrre quella sensazione? Interviene il nostro cervello al quale arrivano appositi impulsi prodotti dall'aumento della quantità di moto dei nostri atomi. Il nostro cervello decodifica questi impulsi, o informazioni, e produce la sensazione di calore, con relative sudorazioni o sensazioni di dolore, a protezione di un eventuale danneggiamento del nostro corpo dovuto a eccessevi trasferimenti di quantità di moto che potrebbero danneggiare il nostro organismo. Infatti, il trasferimento di una eccessiva quantità di moto nel nostro organismo potrebbe ionizzare i nostri atomi danneggiandoli come bruciature, ustioni, arrossamenti o altro. Che la quantità di moto sia trasmessa da aria, radiazioni o corpi materiali, è la stessa cosa. Si tratta sempre di un passaggio della quantità di moto da materia a materia.

La stessa cosa avviene con il freddo, solo che il processo è inverso. In questo caso siamo noi che trasmettiamo quantità di moto a un corpo esterno che ha meno quantità di moto dei nostri atomi. Il nostro cervello cerca sempre di proteggerci creando sensazioni di freddo con brividi e dirottamenti del sangue nelle zone centrali perchè una consistente diminuzione della quantità di moto nei nostri atomi li porterebbe nel loro stato fondamentale causandoci quei fenomeni che chiamiamo congelamento.

In pratica nel nostro mondo, alle nostre grandezze, nulla è ciò che sembra. Colori, energia, temperatura, tempo, sono tutte cose che nella realtà non esistono come oggetti a se stanti, ma come nostre interpretazioni di una realtà diversa dalle apparenze.

Allora, la prossima volta non lamentatevi del troppo caldo perchè il caldo non esiste.

Oggi ho iniziato l'invio per e-mail dell'ultimo sistema previsto per quel gioco "complementare" che sto consigliando a una ristretta cerchia di persone. Il suo nome è "THE CITY VIEW" che chiameremo con il nome meno altisonante di "GIOCO DEL PANORAMA". E' un gioco sul calore e deve essere affiancato a uno dei giochi che vi ho già inviato e che sono sull'allargamento.

Consiglierei di abbinarlo alla "Pramide parte prima" o, se troppo impegnativo, al gioco del "Ramino" che però abbia a disposizione almeno 3 schemi diversi. A questo proposito farò una modifica migliorativa al gioco del Ramino già pubblicato nel sito. In pratica aggiungerò un terzo e un quarto schema per aumentare le chiusure e avere quindi almeno due vincite su cui contare. In questo modo potrebbe addirittura essere usato a se stante, anche se rimane un minimo pericolo di una coincidenza fra numeri giocati e numeri destinati al ritardo in un ciclo logico. La creazione di questi ulteriori due schemi per una composizione ottimale, potrebbe essere motivo di un vostro studio. L'intento è quello di ottenere comunque un paio di chiusure almeno su due di questi quattro schemi. Un altro possibile gioco da affiancare al Panorama potrebbe essere quello dei "Due terzi nel settore", ma in questo modo non ho mai giocato e non so se l'abbinamento sarebbe valido.

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