29/01/11

PERMANENZA VOLUBILE

Vi siete mai chiesti perché le prime partite di qualsiasi gioco sono facili, mentre la partita difficile arriva dopo? Cos’è che cambia nella permanenza che prima non è avvenuto?

Per chi ha una certa esperienza di roulette e in particolar modo per chi è abituato a lavorare su allargamenti e calori, la risposta è ovvia. Per rendersene conto però si deve osservare l’andamento dei doppioni o degli allargamenti che si susseguono nello sviluppo delle partite e quindi della permanenza.

Il difetto di ogni sistemista (me compreso) che lavora con i cicli chiusi, è la mancanza di pazienza nell’attendere la ricostruzione di un gioco prima dell’attacco. Qualunque sia il tipo di gioco (allargamento o calore), una volta conclusa una partita, non abbiamo la pazienza di ricostruire la successiva con numeri nuovi. Per risparmiare tempo e partire prima possibile con le puntate, ricorriamo inevitabilmente alle “risalite” prendendo una quantità di numeri della partita appena conclusa. In pratica non quantizziamo la permanenza nei suoi cicli logici. Non la dividiamo in gruppi statici e così facendo leghiamo lo spezzone finale di un teorico ciclo precedente con lo spezzone iniziale del successivo.

Sappiamo che la Legge del terzo è una tendenza e che si manifesta maggiormente se si prende in considerazione un “ciclo assoluto” di 36 colpi (generalmente lo zero è escluso), che dia la possibilità teorica alla pallina di visitare tutte le caselline disponibili. Con questi 36 tentativi si svilupperanno i 12 doppioni dovuti all’aumento costante delle caselline visitate contro la diminuzione costante delle caselline da visitare. Il “terzo doppiato”, quindi, dipende dalla singolarità di ogni casellina, che subisce per 36 volte gli attacchi della pallina. Tutto questo è valido solo per i numeri pieni, ognuno dei quali occupa una sola casellina. In pratica la Chance multipla dei pieni è costituita di tante singolarità quanti sono i lanci effettuati.

Se prendiamo in considerazione sestine, terzine e cavalli, non è più la stessa cosa. Ognuna di queste Chances è formata da più caselline e se lanciamo la pallina per un numero di volte pari al “ciclo logico” della Chance, questa ha a disposizione delle singolarità di destino formate da più di una casellina. A questo punto è facile comprendere come sia cambiata la disponibilità degli eventi. Non ci sarà più una corrispondenza numerica fra assalti e luoghi di destino, perché i luoghi di destino sono gruppi di caselline e gli assalti sono uguali ai gruppi e non alla somma delle caselline. Una sestina è formata da 6 caselle e la sua disponibilità è di 6 destini. Una terzina è formata da 3 caselle e la sua disponibilità è di 12 destini. La stessa cosa vale per i cavalli con 18 destini. In tutti questi casi però le caselle sono 36 e non 6 o 12 o 18.

In queste condizioni la Legge del terzo non è affidabile perché due caselle con i numeri pieni sono un allargamento mentre due caselle di uno stesso destino costituiscono un calore.

A questo punto, per usufruire della legge del terzo sulle Multiple, diverse dai pieni, abbiamo bisogno di prendere in considerazione un ciclo “assoluto” e quindi vediamo cos’è.

Per "ciclo logico” intendo tanti lanci di pallina quanti sono i destini di una Chance. Per le sestine sono 6; per le terzine 12; per i cavalli 18, per i pieni 36.
Per "ciclo assoluto” intendo sempre 36 lanci di pallina, che però sono una quantità superiore ai destini delle Multiple diverse dai pieni.

Come possiamo conciliare questa diversità evolutiva tra i pieni e le altre Multiple? Come possiamo eguagliare i due eventi per ottenere gli stessi benefici dalla Legge del terzo?

La risposta è semplice. Bisogna ricorrere a una “moltiplicazione di eventi” in modo da rapportare il numero dei destini al numero degli assalti della pallina in un ciclo assoluto e cioè a 36 eventi. Ecco che allora per le sestine saranno necessari 6 cicli logici; per le terzine 3 cicli logici e per i cavalli 2 cicli logici.

A questo punto, per ottenere gli effetti tendenziali della Legge del terzo, ogni Chance Multipla necessita di 36 colpi, ma ciò non è tutto.

E’ chiaro che affinché la Legge del terzo mantenga le sue proporzioni, non possiamo concentrare i risultati di 36 lanci in una singola disposizione grafica della Chance. Dobbiamo allora ricorrere a una “moltiplicazione di eventi” che riguarda i destini: dobbiamo raddoppiare, triplicare o sestuplicare la rappresentazione grafica dei singoli cicli di cavalli, terzine o sestine. Solo in questo modo il “terzo doppiato” sarà tendenzialmente di 12; i “due terzi presenti” saranno di 24 e il “terzo assente” sarà di 12.

Vogliamo vedere se è vero? Prendiamo dei numeri dalla solita permanenza.

Prendiamo le sestine e costruiamo una moltiplicazione di eventi pari a 6 cicli.


I due terzi presenti sono 23; il terzo doppiato è 13; il terzo assente è 13.


Prendiamo le terzine e costruiamo una moltiplicazione di eventi pari a 3 cicli.



I due terzi presenti sono 27; il terzo doppiato è 9; il terzo assente è 9.

Prendiamo i cavalli e costruiamo una moltiplicazione di eventi pari a 2 cicli.

I due terzi presenti sono 23; il terzo doppiato è 13; il terzo assente è 13.

Le tre Chances, moltiplicate fino a raggiungere il ciclo assoluto, hanno mantenuto i parametri della Legge del terzo, non discostandosi più di 3 punti dalla media delle 24 presenze e 12 assenze. Abbiamo così ottenuto gli stessi risultati che si ottengono dai numeri pieni.

Esaminato il metodo di accessibilità alla Legge del terzo, passiamo all’errore in cui incorrono tutti i sistemisti: sia quelli che utilizzano cicli chiusi, sia quelli che utilizzano il continuo della permanenza senza divisioni di sorta.

Non mi soffermo sul giocatore continuo perché è chiaro che con il suo procedere incapperà in situazioni che come sono favorevoli al suo gioco, possono essere sfavorevoli anche per lungo tempo.

Vediamo invece il giocatore sui cicli chiusi che, per risparmiare tempo, ricorre alle “risalite” prendendo alcuni numeri dalla partita appena conclusa.

Come ho accennato all’inizio (e in molte altre occasioni) nel continuo di una permanenza troviamo periodi di allargamento intervallati da periodi di calore che, anche se non sono regolari nella loro frequenza, si presentano continuamente. La cosa vale per pieni, sestine, terzine o cavalli.

Di solito un sistemista gioca sull’allargamento o sul calore e se l’andazzo contrario si manifesta per lungo tempo, l’effetto che ne deriva può diventare disastroso.

In un singolo ciclo chiuso, questo andamento contrario avrà dei limiti perché la Legge del terzo impone ci siano quantitativi tendenziali sia per l’allargamento, sia per il calore. Potranno disporsi nei modi più disparati: alla fine, all’inizio, o distribuiti lungo il percorso, ma in ogni caso non possono superare certi limiti disposti dal ciclo chiuso. Inoltre, anche se il singolo caso non rispecchia la situazione normale, vi è sempre la tendenza Bernoulliana che, a lungo andare, ripristina la media teorica.

Ora supponiamo di giocare sul calore di una qualsiasi Chance (per esempio cavalli) e di aver terminato una partita il cui ciclo chiuso sia stato il seguente:

3 8 3 7 32 15 15 2 14 8 7 26 1 14 27 31 8 9

In questo ciclo la Legge del terzo ha mantenuto le proporzioni in modo perfetto confinando i 6 doppioni (in rosso) nella parte iniziale del ciclo.

Ora facciamo la nostra usuale “risalita”; prendiamo gli ultimi 4 cavalli e andiamo avanti con numeri nuovi della permanenza.

3 8 3 7 32 15 15 2 14 8 7 15 1 14 27 31 19 9
…………………….….....……….. 27 31 19 9 / 25 20 32 33 13 2 26 7 3 3 1 14 14 21 14 1 21 21

Anche in questo secondo ciclo logico la Legge del terzo ha mantenuto le proporzioni, confinando però i doppioni verso la fine del suo ciclo. Con la risalita però ci sono 12 allargamenti e nessun doppione. Se invece avessimo quantizzato la permanenza partendo dal cavallo 25 avremmo avuto un allargamento di 8 cavalli, il ché rientra di più nella norma rispetto ai 12 dovuti alla sovrapposizione dei due cicli.

L’esempio, artatamente costruito per la dimostrazione, ci insegna che iniziare un gioco con i numeri di una precedente partita può essere controproducente e la cosa migliore sarebbe quantizzare la permanenza in gruppi di cicli logici. In pratica non si dovrebbe iniziare la partita successiva se non si è terminato il ciclo logico corrente. Cosa facile a dirsi più che a farsi.

Colgo l’occasione per postare una nuova mail di una persona rimasta contenta del mio ultimo libro. Ogni tanto qualche gratificazione la ricevo.

Salve signor Nino o Lorenzo, sono ………..di Verona..Non so se si ricorda, sono passato tempo fa a casa sua per il libro "l'evoluzione finale",dove eraspiegato il suo sistema sulle terzine...Dopo tanta sperimentazione sono riuscito finalmente a ottenere delle belle soddisfazioni dando soprattutto una costanza alle vincite...Vorrei ringraziarla per il suo sistema e il suo lavoro costante nella ricerca di nuove strade....Ho visto che sta lavorando ad un nuovo progetto e che sta dando degl'ottimi risultati...Non so se lo renderà pubblico o lo venderà, comunque mi faccia sapere, sono molto interessato e curioso di provarlo, magari perchè no, in una giornata a Venezia insieme...Ancora grazie e buon lavoro.....

Va al Sito.

Nino.zantiflore@tiscali.it

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