14/09/10

SCOMMESSE AZZARDATE


Qualche giorno fa ho ricevuto la mail che vi posto pari pari. Spero che il Sig: Luciano non me ne voglia se la divulgo anche se solo con il nome.

caro nino penso che come tutti gli studiosi vi illudete di battere la roulette ........ma io vi dico con SICUREZA siete illusi io scometto 100.000 euro con chi mi dimostri di battere il diavolo

Prima di tutto ringrazio il Sig. Luciano perché mi ha dato lo spunto per l’argomento di questo post e poi cercherò di rispondere pubblicamente perché l’argomento mi sembra interessante per tutti.

Non critico il Sig. Luciano per la sua convinzione, però io avrei inserito nella prima parte della mail un elemento importante: il “tempo”. Avrei cioè detto: “come tutti gli studiosi, vi illudete di battere sempre la roulette”.

E’ chiaro che uno studioso non si ferma a una sola ricerca ma tende ad arrivare alla vincita costante in tutti i modi possibili e immaginabili, con o senza Legge del terzo. Ora, anche se il risultato di una ricerca desse una vincita costante per 20 anni, non è detto che, una volta trascorso questo periodo, continui a vincere sempre e costantemente. Arrivato al ventesimo anno (ma anche prima) il sistemista vi dirà che ha raggiunto la vincita costante ed è vero. E’ però vero fino a “evento contrario”.

Non dobbiamo scordarci la legge sulla distribuzione delle figure, perché ciò che predice per le figure vale anche per i risultati di un sistema. Come possiamo trovare una figura di 29 rossi o una ripetizione continua di un numero per 5 volte ogni tot quantitativo di anni, così troveremo la sconfitta del nostro sistema, costantemente vincente, ogni tot quantitativo di anni. Alla fine la figura contraria al nostro gioco (non importa quanto sia lunga e tortuosa) si formerà e allora anche il nostro gioco, fino a quel momento sempre vincente, fallirà. Penso sia una questione di tempo. Tempo necessario perché la tortuosità, necessaria a far fallire il nostro percorso in un sistema, si formi dopo aver prodotto tutte le tortuosità minori.

Ricordate che le figure di 1 sono il doppio di quelle di 2, che sono il doppio di quelle di 3 ecc.? Penso che la stessa cosa valga per i gradi di tortuosità di una permanenza.

La scommessa lanciata dal Sig. Luciano io sono già in grado di vincerla in base alle esperienze fatte fino a oggi; per le esperienze future non posso saperlo. La situazione può durare altri 100 anni o un solo giorno perché ciò che oggi considero non possibile deve solo maturare nel tempo.

Posso quindi dimostrare di aver “battuto il diavolo” fino a oggi, ma non posso dimostrare di batterlo per sempre. Qualunque sia la distribuzione delle nostre puntate, può sempre uscire un numero non coperto e anche se il sistema che abbiamo trovato rende la cosa molto improbabile, alla fine, forse, succederà. Dovrebbe essere una questione di tempo. Se però il tempo necessario medio fosse per esempio di 300 anni, a noi, che ci “frega”?

L’ultimo sistema che sto preparando ha dato 141 pezzi su tutta la permanenza di 819 numeri. La massima puntata con la “D’Alembert con incrementi doppi”, è arrivata a 24 pezzi per una sola volta. Tutte le altre partite, in maggioranza vincenti entro la Martingala, arrivano raramente ai 18 pezzi. Se questa non è una vincita costante ditemi voi come deve essere una vincita costante. Tenete inoltre presente che la puntata dei 24 pezzi non indica una proporzionale esposizione di cassa in quanto costituisce solo un picco nei ballottaggi della D’Alembert. L’esposizione reale a quel punto era di -97 pezzi recuperati con le successive 5 partite, con un utile finale di 4 pezzi.

Questo è il risultato su una sola Chance. Ora, come per i tre sistemi precedenti già pubblicati, cercherò di evitare anche questo picco di puntata mettendo in mutualità due Chances in modo da evitare quella tortuosità di permanenza che una sola Chance può incontrare nel tempo.
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