02/04/10

STOP LOSS e STOP WIN

Curiosando fra i vari forum ho trovato i due termini argomento di questo post.

Credo che STOP LOSS voglia dire l’abbandono del gioco dopo aver raggiunto una determinata perdita, con lo scopo di limitare la cifra da dover recuperare poi con le successive giornate di gioco.

STOP WIN dovrebbe voler dire l’abbandono del gioco in una situazione vincente per impedire che il gioco successivo mi tolga ciò che ho faticosamente guadagnato fino a quel momento.

Questo è senz’altro un ottimo comportamento per la conclusione di una singola giornata: ma solo per la “singola” giornata.

Il fatto è che chi adotta simili strategie è senz’altro un frequentatore del Casinò e cioè un “sistemista” che, nell’arco del mese, cerca la “vincita costante”. Quindi, le sue presenze mensili saranno ben più di due o tre e tutte si avvarranno di questo comportamento per uscire da un Casinò (o da una line) soddisfatto, o poco danneggiato.

Forse io mi rifaccio sempre agli stessi discorsi, ma a questo punto mi viene in mente il principio di Bernoulli. Se le prove sono effettuate sempre nelle stesse condizioni, “la media sperimentale tende alla media teorica” e quindi spezzettare le sedute, dovrebbe non aver alcuna importanza se non per il fatto di uscire felici e contenti per quel giorno, nei casi di stop win.

Il giorno successivo, però, è la naturale continuazione del precedente, anche se è il giorno dopo, o se è dopo una settimana o un mese. Ogni seduta dovrebbe legarsi alla precedente e alla successiva, in un continuo probabilistico che deve sottostare alle leggi naturali del caso. Ciò che ho guadagnato oggi lo posso perdere alla seduta successiva allo stesso modo in cui lo posso perdere nella stessa seduta odierna. Come pure ciò che ho perso oggi lo posso riperdere alla seduta successiva o nella stessa seduta di oggi.

In definitiva, la limitazione della vincita o della perdita non dovrebbe avere alcun effetto sul risultato a lungo termine. Gli avvenimenti di ogni seduta si sommano cronologicamente gli uni agli altri e quindi la temporanea interruzione, vincenti o perdenti, alla fine di un periodo che si voglia stabilire, non influirà sul risultato finale: sarà lo stesso di una lunga seduta ininterrotta di 10, 100, 1000 ore continuate.

Il rimedio non è l’interruzione in vincita o in perdita; il rimedio è avere il gioco sempre vincente, in modo da non temere la perdita di ciò che abbiamo guadagnato a metà seduta. Non serve smettere, perché la prossima volta si legherà a questa e sarà come se non ci si fosse mai mossi dalla sala da gioco. I conti definitivi si fanno a fine di periodo; anzi, non si fanno mai fintanto che non si smette di andare al Casinò.

In questi ultimi due o tre giorni sono stato occupato a testare l’ultima modifica di un nuovo gioco su tutta la mia solita permanenza e questi sono i risultati finali.

Utili: 6 4 10 7 3 1 10 6 3 6 11 2 2 4 4 7 1 3 9 18 4 4 2 7 4 2 9 13 8 8 6 3 1 9 7 7 10 2 8 7 2 5 8 10 6 2 8 10 10 5 6 5 10 8 1 11 8.

Partite totali: 84.

Massima mise per terzina: 3 pezzi.

Massima esposizione teorica: <72.>schema a colonne”. Si tratta di un gioco in cui il vantaggio avviene sulla quantità delle partite che si fanno. Ho voluto sperimentare il principio di Bernoulli: con l’aumento delle prove nelle stesse condizioni, aumenta la probabilità statistica.

CAPITOLO:FIGURE DIREZIONALI.
TITOLO: Il gioco dei passaggi 1a parte.

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nino.zantiflore@tiscali.it