15/02/19

ATTESE


Nel precedente post ho detto che la “quantità” da un certo affidamento, mentre la “qualità” è più aleatoria. A quanto ne so, al P/B i giocatori esperti osservano la “qualità” della permanenza: filotti lunghi o corti, alternanze o gruppi, e in base alla possibilità di una loro non ripetizione, effettuano il loro attacco con pezzi importanti. Racimolati 2-3 pezzi, se ne vanno. Ci vuole una bella pazienza, talvolta non premiata dall’imprevedibilità della permanenza.

Del resto trovare un gioco sempre uguale, che a lungo andare non sia soggetto allo scarto, è cosa molto difficile, se non impossibile. L’ultimo gioco che ho accennato nel precedente post è molto vincente in alcune taglie, ma a volte molto più duro su altre e il recupero degli scoperti è abbastanza laborioso se si seguono scrupolosamente le regole del sistema. Questo è lo scarto negativo che può essere protratto da una varianza che altera a dismisura le configurazioni statistiche. Alla fine si arriva all’utile, ma per arrivarci devo impegnare puntate anche di 30-40 pezzi. Non che la cosa sia da rifiutare completamente perché se uno va al Casinò per esempio con 1-2000 pezzi, cosa volete che siano 70-100 pezzi da recuperare? Il periodo negativo che ha portato a quella esposizione è passato e il seguito è di solito positivo per il gioco che si sta applicando. Il gioco base è sempre uguale e vuole vincere con certe configurazioni sempre uguali.

Il fatto è che tutto ciò lo si potrebbe evitare se prendiamo in considerazione la Legge del terzo. Ecco..., ho nominato la cosa che gli Americani aborriscono. Come ho già detto sull’argomento, la considerano un sistema perdente. Come facciano a definirla “sistema” non lo so. Fatto sta che la definiscono perdente.

Ma come si fa a definire perdente una tendenza che, se non si realizza da un verso si realizza dall’altro? Non si sono accorti che una o entrambe le tendenze si realizzano sempre? Non si sono accorti che se non si vince sull’una, si vince sull’altra tendenza? Sto parlando di allargamento e calore. Come affrontarli? È semplice: basta aspettare lo sviluppo iniziale di un ciclo logico; vedere dov’è deficitario, e completare il ciclo giocando quello sviluppo. L’attacco durerà due o tre tentativi di vincita e, se il gioco non chiude, avremo la soddisfazione di aver visto uno sviluppo estremamente anomalo del ciclo stesso. Uno sviluppo che non si ripete molto spesso. Il tutto ci sarà costato qualche pezzo che sarà recuperato nei cicli successivi che di solito sono regolari.

In precedenza ho cercato di fare un gioco continuo, senza attese che fossero più di 2-3 colpi ma, in caso di scarto negativo, questo comporta un certo impegno finanziario. Ho cercato in più modi di ottenere un gioco che rendesse dai 5 ai 10 pezzi a taglia, ma questo tipo di attacchi è maggiormente soggetto alle deviazioni standard, aumentate poi anche dalle varianze.

Alla fine mi sono convinto. Se si vuole veramente sfruttare le configurazioni statistiche, bisogna attendere la loro costruzione fino a un certo limite e poi attaccare sul loro completamento. Al P/B questo comporta delle attese, tanto da poter effettuare due o al massimo tre attacchi per taglia e quindi gli utili a fine taglia saranno al massimo 2 o 3. Questo però è grandemente accettato dai normale sistemisti che anche se gli utili fossero di 6 pezzi a fine giornata di 6 taglie, sarebbero molto contenti. Questo a quanto mi è stato riferito.

Ci risentiamo ai prossimi sviluppi.

nino.zantiflore@gmail.com
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
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