14/11/18

P/B STUDIO CONCLUSO

Dopo varie esperienze di gioco in reale sono arrivato a definire l’ultima montante da utilizzare per il sistema di P/B. La montante più adatta è una Americana Martini modificabile in certi momenti mediante una “spartizione dei termini” fra due giocatori. Questa montante, giudicata perdente da molti “sapientoni”, è adatta alla mia selezione e quindi risulta sempre vincente. In questo modo non sono mai arrivato a fare puntate da 7 o più pezzi che invece sarebbero possibili con un solo giocatore. La quasi totalità delle taglie si svolge tra 1 e 4 pezzi di puntata. Naturalmente lo scarto negativo è sempre possibile, ma da me controllato con un massimo di cinque puntate divise fra due giocatori. Ognuno dei due giocatori gioca al suo momento e nello spazio a lui assegnato e questo tiene molto basse le puntate. Ecco, vi ho detto uno dei segreti che mi permettono di finire una sessione sempre in attivo. Ricordate? Spazio-tempo. Lo spazio mi indica il dove e il tempo mi indica il quando.

8 Novembre. Fino ad ora la mia indole di giocatore mi spingeva a evitare le attese che sono indispensabili per applicare al gioco una partenza ottimale. Lo scopo sarebbe quello di ottenere la vincita entro poche puntate. Però, il vedere tutte quelle occasioni mancate che ti passano davanti agli occhi e tu non le hai giocate, mi ha sempre creato un certo disappunto. Del resto ogni tanto capitano i momenti difficili causati da un tratto di permanenza anomala e non mi resta che combattere un po’ per ottenere comunque l’utile di partita. Se questa finisce in perdita, lo otterrò alla prossima partita perché la selezione lo consente. Oggi ho controllato le varie sessioni di gioco riportate in un pacco di fogli alto 5 centimetri e ho ipotizzato il gioco con una partenza ottimale che a volte implica aspettative anche di 10 minuti. A parte la disconnessione da parte del Casinò, che però si fa presto a ricollegare, il gioco così strutturato è molto meno soggetto a scarti negativi e le puntate non superano i 4 pezzi. Come ben sapete, la tomba di tutti i sistemisti è il particolare scarto negativo che stravolge le nostre aspettative statistiche in teoria sempre presenti nel susseguirsi delle partite. Prima o poi arriva quella configurazione eccezionale e, che si tratti di P/B o di roulette, determina il salto del sistemista non esperto. Certo abbiamo imparato ad applicare gli “stop loss”, ma questi non devono riguardare la quantità di scoperto raggiunto, bensì la singola partita. In pratica, se la partita raggiunge determinati livelli di ritardo nella chiusura, questa partita deve essere abbandonata e si deve aprire una nuova partita che difficilmente presenterà le stesse caratteristiche perché l’effetto negativo avrà esaurito il suo momento.

Quindi non si tratta di uno stop loss in cui uno abbandona il Casinò e ritorna all’indomani. Si tratta semplicemente di interrompere una partita e iniziarne un’altra in un diverso momento di quella permanenza. Oppure semplicemente cambiando il tavolo di gioco. Quel particolare andazzo della permanenza è abbastanza raro e difficilmente ce lo ritroveremo nel nuovo attacco. Del resto io sto proponendo un gioco sempre fisso dove non esistono partenze ottimali e mi sembra di esserci riuscito dato che gli utili raggiunti con 100 pezzi di capitale sono arrivati a 543. E questo in quanto tempo? Dalla fine di agosto.

Certo il P/B o la roulette producono risultati casuali, ma fra i due vi è una differenza. Mentre ogni colpo di roulette ha gli stessi numeri sempre presenti, nel P/B, come nel B/J, ogni carta che passa non è più presente nel mazzo. Questo a parer mio implica che entrambi i simboli sono fra loro legati, tanto è vero che per determinati motivi la B ha una maggior frequenza statistica sulla P del 1%. Questo significa anche che, tranne eventuali deviazioni dell’uno o dell’altro simbolo, i due simboli sono fra loro legati e infatti, se osservate bene, la rappresentazione di una taglia che all’inizio ha una forte presenza di P, verso la fine la P si dirada. La stessa cosa vale anche per il simbolo opposto. Se invece i due simboli all’inizio si eguagliano, ciò proseguirà anche verso la fine della taglia. Quel 1% di vantaggio che ha la B influisce poco nella singola taglia e quindi le due Chances tendono più o meno a eguagliarsi, sempre considerando la singola taglia. Questa è solo una mia osservazione sull’esposizione che il Casinò offre al giocatore. Le P e le B che si susseguono nella taglia sono esposte in modo colorato (verde la P e rossa la B) e quindi si fa presto a valutarne le quantità.

Questo pomeriggio sono arrivato a 608 pezzi di utile, non guadagnati a colpi eclatanti di fortuna, ma racimolati pezzo per pezzo giocando 2 o 3 taglie a sessione. In passato qualche volta ho forzato la puntata perché era giunto il momento di farlo e perché non avevo ben chiaro il gioco, ma mi rendo conto che questo comportamento non va bene e che è meglio impiegare più tempo e meno forzature.

14 Novembre. Nel pomeriggio sono arrivato a 700 pezzi di utile. Finalmente mi sono inquadrato bene nella conduzione del gioco. Lo seguo scrupolosamente senza deviazioni che in passato ponevo in atto secondo lo svolgersi della permanenza. Se il gioco funziona, deve funzionare senza fare modifiche durante il percorso. Tutto secondo quanto stabilito dal sistema. Ore 23. Ho appena finito una taglia e l’utile è stato di 8 pezzi.

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).