30/10/18

SPAZIO/MOTO

Oggi vi voglio tediare con un argomento che sembra non aver nulla a che fare con il P/B. Vi voglio parlare dello “SPAZIO/TEMPO”.

 Secondo la teoria della relatività lo spazio e il tempo sono un tutt’uno e questo insieme di realtà si curva in vicinanza di oggetti massivi. Vediamoli individualmente secondo il mio pensiero.

Lo spazio esiste e per questo deve essere materiale. Per me qualunque cosa per esistere deve essere costituita di particelle che, per quanto effimere siano, devono essere materiali. Se lo spazio fosse vuoto, non esisterebbe. Infatti ultimamente ho sentito un accenno su questo fatto che anche il vuoto più assoluto potrebbe essere costituito di materia.

Il tempo non è materiale e quindi secondo me non esiste. Il tempo è una misura inventata dall’uomo per misurare una quantità di moto della materia. Invece di dire “un secondo”, sarebbe più appropriato dire per esempio “300 miliardi di giri dell’elettrone di idrogeno attorno al suo protone nel suo stato fondamentale”. Naturalmente una simile misurazione della quantità di moto della materia non è possibile e quindi abbiamo inventato il tempo che misura la quantità di moto rotatorio della terra attorno al proprio asse. Se vi chiedo di mettermi nella mano un po’ di spazio, voi potete aprirmela e nel mio palmo ci sarà un po’ di spazio. Se vi chiedo di mettermi un po’ di tempo, voi cosa potete mettermi? Nulla perché il tempo non esiste, ne materialmente ne tanto meno immaterialmente. Potete solo mettermi della materia che ha una sua quantità di moto intrinseca nei suoi atomi. Il tempo quindi non esiste; esiste solo la quantità di moto.

Quindi per me il connubio “spazio/tempo” non è correttamente esplicativo perché dovrebbe essere definito “spazio/moto”, ovvero più correttamente ancora “materia/moto”.

L’illuminazione del giorno 13 a P/B riguarda questa mia acquisizione della realtà e infatti, fino ad oggi non si è smentita. Non ho fatto altro che applicare questa mia visione dello “spazio/moto” alla realtà del P/B in cui mi sto immergendo con impegno da poco tempo. Lo spazio mi indica il “dove” e il moto mi indica il “quando”. Se guardate bene, le leggi dell’universo si rispecchiano su tutti i nostri comportamenti umani e se sappiamo fare gli opportuni parallelismi, possiamo trarne importanti benefici.

Con 100 pezzi di cassa sono arrivato a 460 guadagnati a 1 pezzo alla volta. Questo significa che per 360 volte ho guadagnato un pezzo di utile. Non riesco a superare gli 8 pezzi di puntata e ultimamente, dopo vari perfezionamenti, lo scoperto avuto nel corso delle partite non ha superato i 20 pezzi. Al momento utilizzo una montante a scaglioni così strutturata:

1-2 2-4 4-8 8 8 8 8 8

Pensate sia troppo violenta? Eppure per il momento non sono mai arrivato a puntare 8 pezzi, ma può benissimo essere un fattore di tempo. Prima di questa montante usavo una Americana Martini modificata la quale a ogni vincita incassava un cosiddetto “pezzo indicativo” che alla fine, dopo aver cancellato tutti i termini della montante, mi dava un utile pari ai pezzi indicativi incassati. Con la Martini però arrivavo a puntare anche 15 pezzi. Con entrambe le montanti il gioco ha funzionato perché ciò che conta è la selezione e ora anche lo spazio/tempo realizzato con le modifiche apportate. Se ogni volta che giochi vinci entro 1-2-3-4-5 colpi giocati, e questi colpi si riferiscono a realtà e situazioni diverse, la montante utilizzata è relativa. Del resto non so che altra montante usare. Non mi piacciono quelle a lunghi scaglioni che alla fine di una sessione di 5-6 taglie ti danno meno di 10 pezzi di utile. I professionisti sono contenti di vincere 1 o 2 pezzi a taglia, ma questo non è nel mio carattere. Con questa selezione potrei benissimo aspettare una partenza ottimale, ma ciò necessiterebbe di qualche attesa perché questa si formi e questo non rientra nel mio carattere. Con una partenza ottimale vincerei molto più facilmente, ma vincerei di meno e i tempi di attesa non mi piacciono. Per il momento lasciamoli ai professionisti che, per praticarli ora, in passato devono aver subito delle belle batoste.

A proposito; sapete il tempo di attesa fra un colpo e l’altro a P/B su Leo Wegas? In certi orari sono di 11 secondi e ciò mi va anche bene perché sono veloce a fare i miei calcoli e le relative puntate. In altri orari i tempi sono di 7 secondi. Ma vi rendete conto? Eppure a volte ci sono un centinaio di giocatori al tavolo di P/B. Fanno di tutto per non dare il tempo al giocatore di ragionare e prendere le sue decisioni. Fanno di tutto per far fare al giocatore puntate impulsive e non ragionate. Fanno di tutto per non dare il tempo al giocatore di completare le sue puntate prima dello scadere del tempo. Bisogna essere dei dementi per giocare in questo Casinò. Io ci gioco e vinco perché ho un sistema che non necessita di grandi ragionamenti, ma comunque quando il tempo fra un colpo e l’altro è di 7 secondi, me ne esco appena ho racimolato un guadagno che reputo bastante. Non vado a rischiare il mancato puntamento su un colpo che sarebbe risultato vincente. Un’altra cosa assurda. Ci sono le dealer che mentre fanno le smazzate parlano dei fatti loro e dei più disparati argomenti senza alcun interesse per i giocatori. Immaginatevi se uno che magari sta perdendo 1000 o più euro deve ascoltare le loro stupidate per lo più bofonchiate fra le labbra e talvolta incomprensibili. Poi fanno finta di interessarsi del giocatore e gli fanno domande così, tanto per dirgli qualcosa. Figuratevi che cosa interessa loro dei giocatori.

Intanto i giorni passano e io ricavo ogni volta dai 10 ai 20 pezzi per seduta che dura al massimo tre taglie. Oggi 30 Ottobre nel pomeriggio ne ho vinti 18 in due taglie e mezza. A volte si vincono anche intorno ai 10 pezzi a taglia, ma bisogna che la permanenza sia favorevole. Di solito l’utile si aggira dai 5 ai 7 pezzi di media per taglia. Non c’è una resa fissa. Questa sera in due taglie e mezza ne ho vinti altri 11.

La chiave di tutto questo non è la montante che a prima vista può sembrare un po’ violenta, ma la selezione e la divisione degli attacchi secondo lo spazio/moto. Il segreto sta tutto qui.

nino.zantiflore@gmail.com
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste. 
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 (Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?) 
 (Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).