14/09/18

NOTIZIE DAL FRONTE

Con le sperimentazioni sui tre nuovi giochi a P/B ho sempre vinto. Naturalmente non sono prove esaustive perché si tratta di qualche centinaio di partite per gioco e quindi possono essere state delle “bolle” favorevoli su taglie favorevoli.

Il tutto è iniziato con un primo gioco che già prima di andare in ferie avevo proposto a chi me l’aveva commissionato. È un gioco che ha un vantaggio matematico del 75% sui risultati statistici ottenuti in un ciclo logico. Il singolo colpo ha sempre il 50%, ma il risultato finale ha il 75%. La massima puntata, se non ricordo male, è stata di 9 pezzi dovuti a un risultato selettivo abbastanza brutto. Comunque, se fossero queste le partite difficili, non ci sarebbe nessun problema per la sua conduzione. Resta comunque il problema della tassa del 5% pagata sulle vincite a B. 

Poi ne ho proposto un altro con il quale cercavo di migliorare la selezione seguendo l’andazzo della taglia. Il principio era sempre uguale ma il gioco era un po’ noioso in quanto c’erano dei tempi di attesa per ottenere la partenza su un attacco favorevole. Il fatto è che, per quanto sia favorevole l’attacco, si tratta sempre di un gioco casuale e che si attacchi in un particolare momento, o in un gioco continuo, i possibili risultati sono sempre imprevedibili. Naturalmente la prevedibilità funziona nella maggior parte dei casi, ma prima o poi capita lo sviluppo anomalo proprio come capita in una permanenza continua. Questo succede a tutti e con qualsiasi gioco ed è proprio per questo che i professionisti si accontentano di pochi pezzi importanti e poi se ne vanno dal Casinò. Con questo gioco, come con il precedente, non ho mai perso, ma sono arrivato a una puntata di 17 pezzi. Troppo alta per i miei gusti, anche se le disponibilità economiche dei giocatori professionisti sono di qualche migliaio di pezzi. Poi c’è sempre da considerare la tassa del 5% su B che su certe puntate ti rimangia parte di ciò che hai guadagnato con ragionamento e impegno.

Come terzo gioco ho proposto una selezione che ha il 50% favorevole contro una stessa quantità sfavorevole. L’ho proposto perché è un gioco molto veloce che nelle mie prove ha sempre dato dai 6 ai 10 pezzi per taglia e sempre con puntate relativamente basse. C’è però il fatto che, sia il singolo colpo giocato, sia il risultato vincente, hanno solo il 50% di possibilità di vincere e, anche se il risultato non è dato dal singolo colpo, ma da un insieme di colpi, non è ben visto dai commissionanti. Per loro la percentuale di risultato vincente (alla pari con il banco) è troppo bassa, anche se le prove sono state buonissime. C’è da dire che la partita completamente perdente costa al massimo 7 puntate perdenti (ma anche meno), ma se la sua frequenza fosse quella riscontrata (finora nemmeno una in una cinquantina di taglie) con una montante adeguata sarebbe un ottimo gioco.

Il problema è la scelta della montante. Una Americana Martini mi dicono che non è apprezzata nell’ambiente professionale perché è stata dimostrata perdente già da parecchio tempo. Il fatto però è da verificare con questa mia selezione che non ha nulla a che vedere con gli usuali attacchi praticati in questo settore del gioco d’azzardo. Con questa montante ogni vincita recupera due puntate perse e quindi è sufficiente vincere la metà delle puntate per recuperare l’eventuale scoperto. Inoltre l’ho modificata in modo di vincere 3 pezzi a partita e di conseguenza dai 6 ai 9 pezzi per taglia.

La seconda montante possibile sarebbe una montante a scaglioni così definita: 
 4 puntate da 1 pezzo; 5 puntate da 2 pezzi; 6 puntate da 3 pezzi; 7 puntate da 4 pezzi; 8 puntate da 5 pezzi; ecc.

Le puntate vanno eseguite con ordine fino al raggiungimento di un utile. A quel punto si riparte da capo e si prosegue fino al nuovo utile. Il bello è che non si farebbero “riduzioni di altezza” e perciò possono capitare situazioni in cui lo scoperto è ridotto a 1 solo pezzo, ma la puntata di turno è magari di 4. A questo punto l’utile sarebbe di 3 pezzi al posto di 1. Non è male nemmeno questa montante. Dobbiamo solo decidere quale usare.

In ogni caso è la selezione che conta perché se questa funziona, qualsiasi montante è valida.

Sono passati sei giorni e ho trovato una modifica al terzo gioco. La percentuale a favore è passata dal 50% al 75%. Se già con un 50% si è sempre dimostrato vincente, con il 75% credo sia imbattibile. Ho inoltre eliminato la tassa pagata a B per cui le vincite sono sempre nette e non c’è il pericolo che il banco si riprenda le vincite acquisite. Sono quattro giorni che lo provo in reale in un Casinò in rete e, malgrado i 10 secondi tra un colpo e l’altro e il “bofonchiare incomprensibile” delle croupier, sono riuscito a fare 34 pezzi di utile con sedute brevi di due taglie. Il gioco è da affinare perché non so se affrontarlo nella naturale sortita dei colpi o scegliere delle partenze ottimali che potrebbero limitare i già pochi colpi perdenti. 

Deciderò il procedimento con le prossime prove.

nino.zantiflore@gmail.com
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste. 
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