03/03/18

SIMMETRIA POLIVALENTE

Sappiamo che alla roulette non c’è nulla di matematicamente vincente. Da cosa deriva questo fatto? E’ semplice, deriva da un pagamento non equo da parte del banco. Il banco paga come se i numeri fossero 36 e invece sono 37. Questo comporta che per vincere 1 pezzo sui numeri pieni, il giocatore deve escludere dalle sue coperture 1 o 2 numeri. Ne può escludere 1 se effettua una particolare puntata che coinvolge lo zero avvalendosi del “partager”. Ne deve escludere 2 se effettua una normale puntata. Questo è una realtà che tutti sanno, ma che comunque vale la pena ricordare per i neofiti. Comunque, generalmente il giocatore seleziona i numeri da puntare escludendo dalle sue coperture ben più di 2 numeri e quindi da alla roulette una maggiore possibilità di eludere il suo gioco. Poiché una caratteristica della casualità della permanenza (prodotto della roulette) è la “simmetria” fra banco e giocatore, ne consegue che a lungo andare i risultati positivi e negativi di entrambi si eguagliano e ciò che resta è la “tassa” (EV negativo per il giocatore) incamerata dal banco. Questo è il principio su cui si fonda “l’azienda roulette”. Vista in questo modo la roulette è, e rimarrà sempre, imbattibile. Sia che si faccia un gioco casuale, o derivante da un sistema di qualsivoglia giustificazione, la simmetria sulle coperture e sugli esiti rimarrà sempre, qualunque sia il gioco applicato. Anche se trovi un gioco che perde ogni 100-200-300 partite, troverai 1-2-3 partite consecutivamente perdenti che si rimangeranno l’acquisito perché la simmetria non riguarda solo le coperture, ma anche gli esiti. Questa è la sentenza del matematico e per la roulette lo dimostrano gli anni della sua esistenza dominante su giocatori casuali e sistemisti.

Vista l’inutilità della matematica, a questo punto molti ricercatori (fra i quali io) si affidano (a torto o a ragione?) alla statistica e guardano ciò che la roulette fa in un ciclo chiuso, o in più ampi spezzoni di permanenza coinvolgendo in questo caso le percentuali di scarto, di frequenze, o di altre cose che denotino un particolare andamento della roulette (le mie osservazioni sono sui cicli chiusi). Nei cicli aperti la cosa può essere sfruttata per una o due volte, dopodiché viene meno l’anomalia che ha prodotto il gioco e quindi bisogna aspettare un’altra condizione di attacco. Nei cicli chiusi ritorna a dominare la “simmetria” che però questa volta non si riferisce a un andamento di permanenza, ma a un andamento dei risultati interni ai singoli cicli chiusi. Se un certo evento si realizza statisticamente, significa che ci sarà un certo numero di casi in cui non si verifica. Se il caso è isolato, è superabile. Può non essere superabile se non è isolato. L’esperto matematico dice: quello che è successo 50, 100 o 200 colpi prima, è ininfluente su quello che succederà nei 20 o 50 colpi dopo. Da ciò si deduce che un 5% dei risultati negativi, su un 95% statisticamente positivo, può presentarsi per 2-3-4-5 volte consecutive e quindi annullare l’imperdibilità del gioco. A questo punto ho deciso di far fare un test sulla frequenza di questo 5% di risultati negativi perché voglio vedere se veramente ciò che la matematica teorica prevede si verifica puntualmente nella pratica. Il gioco a cui mi riferisco è l’ultimo sul quadrato e, dato il parere del matematico, voglio verificare con un test se la matematica assoggetta alle sue regole anche la statistica. Tale assoggettamento implicherebbe che su 10.476 cicli positivi (test finora eseguito), i 489 (4,66%) negativi si potrebbero presentare per 2-3-4 volte consecutive provocando il salto della cassa del giocatore. Probabilmente esperienze analoghe sono già state verificate, ma non credo lo sia stato questo gioco base perché è la mia ultima trovata. Se anche quest’ultima speranza dovesse cadere, vuol dire che alla roulette non esisterà mai qualcosa di assolutamente sempre vincente. Se l’elusività continua riguardasse anche i risultati finali statistici di ogni singola partita, non ci sarebbe più alcuna speranza per i sistemisti. In questo caso i risultati statistici assumerebbero le stesse probabilità della matematica e ritornerebbe il concetto: guadagno 1 quando il gioco funziona e perdo 100 quando non funziona. In questo caso, forse l’unico rimedio sarebbe l’interruzione del gioco dopo una partita perdente e la ripresa del gioco dopo una successiva partita vincente. In questo modo si eviterebbe il rarissimo caso delle 2 o 3 o 4 o 5 partite consecutivamente perdenti.

Comunque sulla ricerca statistica resta necessaria una considerazione da farsi. Non si possono eliminare le lunghe attese fra una partita e l’altra. La ricerca statistica prevede la maturazione di una o più configurazioni che se giocate danno la chiusura vincente. Poiché le Terzine del tappeto sono 12, tale maturazione richiede un certo numero di colpi a vuoto e quindi una certa perdita di tempo. Con una ricerca statistica si può ricercare una sola chiusura o più chiusure per partita e una volta ottenuta la chiusura, ci sono due modi di condurre il gioco.
1°) Se le configurazioni ricercate riguardano l’intero tappeto, terminata la partita se ne deve costruire un’altra e quindi bisogna attendere che la nuova costruzione arrivi al nuovo punto di attacco che di solito necessita di una ventina di colpi di attesa. C’è il pericolo degli allargamenti delle coperture, mentre la vincita ottenibile è solo una. Avendo la disponibilità di un solo incasso, l’impegno di cassa può arrivare a livelli molto alti. Ci sarebbe il rimedio delle “risalite” ma con ciò andremmo a legare spezzoni di permanenza che porterebbero inesorabilmente più spesso alla partita negativa.
2°) Se tali configurazioni riguardano il tappeto diviso in settori, abbiamo più possibilità di incassi e quindi ci si può regolare con una montante a “incasso fittizio”: Anche qui le aperture possono aumentare (per la selezione non più di 6) ma si può andare a più vincite e quindi l’impegno economico sarà meno costoso. I tempi di attesa fra una partita e l’altra sono egualmente lunghi, ma in questo caso nella partita si può andare a più chiusure e inoltre si possono rimettere in campo quei settori che hanno già ottenuto la loro chiusura. In questo modo la partita sarebbe sempre la stessa e non ci sarebbero tempi di attesa per una nuova costruzione. La costruzione sarebbe solo per i settori che chiudono e per i quali basta l’inserimento di una nuova prima Figura di 3 per rimetterli in campo. In ogni caso però si andrebbe incontro alla permanenza ostile per un settore, che però può essere “ammorbidita” dalla positività degli altri due. Si può anche iniziare la puntata con la Sestina intera e poi, se non si vince entro un certo periodo, si può aggiungere la Terzina della selezione. Il gioco è facilmente conducibile. In ogni caso con l’utilizzo della ricerca statistica l’impegno di cassa potrà raggiungere livelli importanti perché la selezione è sempre soggetta alla possibilità elusiva del numero casuale. Come al solito, alla fine i disegni statistici si realizzano, ma il percorso per arrivarci impegna fortemente la cassa. Per questi giochi è necessaria una grande pazienza; l’accettazione di arrivare all’utile con più partite; la disponibilità di tempo.

Aspettiamo i risultati dei test di Francesco.

nino.zantiflore@gmail.com
Vai al Sito.

Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).