24/10/17

DALLA ASSOLUTA ALLA RELATIVA

Testardo come sono, non mi son dato per vinto e ho continuato a cercare una soluzione plausibile sulle Chances Semplici. Prima ho cercato di sfruttare una "mutualità assoluta" con le due Chances R/N e M/P. Se una andava male, l'altra doveva recuperare le sue puntate perdenti. Alla fine delle sessioni non ero in perdita, ma l'utile era di pochi pezzi perchè il recupero si portava via sempre abbastanza tempo. Perdere una puntata importante su una Chance e cercare di recuperarla sull'altra, a volte non da esito positivo immediato e quindi bisogna combattere per tali recuperi. Il problema è che le due Chances sono indipendenti e se una va male, non è detto che l'altra debba per forza andar bene.

Allora sono passato a giocare una "mutualità relativa" con tre campi di sviluppo sulla stessa Chance (R/N) di modo che fosse più difficile che l'andamento negativo perdurasse su tutti e tre i campi che avevano sviluppi diversi. Infatti, quando la negatività sopravviene in una linea di sviluppo, è perchè quella linea di sviluppo è partita da quel particolare colpo. Se si fosse partiti da uno o due o tre colpi successivi, molto probabilmente quella negativa non sarebbe sopravvenuta perchè la sequenza dei termini che compongono le Figure sarebbe stata diversa. Sarebbe magari capitata più tardi, ma presumibilmente non in quel momento e su tutte e tre le linee di sviluppo. In pratica è un gioco sui cicli logici delle Figure di 2 e mentre il primo giocatore parte dal primo termine della prima Figura, il secondo parte dal secondo della seconda Figura (quarto spin) e il terzo dal primo della quarta (settimo spin). Questa differenziazione di sviluppi della permanenza permette una mutualità relativa perchè non riguarda il susseguirsi cronologico di tutti i simboli della Chance in se stessa, ma riguarda le tre diverse configurazioni che si sviluppano nei tre campi di gioco. Lo scopo è che se uno sviluppo va male, gli altri lo sostengono perchè la negativa non dovrebbe coincidere anche con quelli che hanno uno sviluppo diverso. Questa è l'idea.

Dopo alcuni giorni di prove reali ho pensato di semplificare il gioco e quindi lo ho impostato per due linee di gioco con due campi di sviluppo. Il primo parte dal primo spin e il secondo dal quinto (primo termine della terza Figura). Entrambi giocano in mutualità relativa usando questa montante: 1 2 4│6 8 10 12 14 16 18 20. E' una montante abbastanza violenta dove nei primi tre colpi è una martingala e dal quarto in poi è una D'Alembert a passo doppio.
Ho iniziato a provare questo gioco in reale e questo è il resoconto:
1° giorno: Utile 11 pezzi. Colpi 53. Max puntata 8.
2° giorno: Utile 13 pezzi. Colpi 68. Max puntata 8.
3° giorno: Negative a ripetizione su entrambe le linee di gioco. Ho anche commesso errori che mi hanno portato a un'esposizione di 100 pezzi. La spettanza probabilistica assoluta delle Semplici ha colpito ancora. Ho interrotto la sperimentazione perchè l'equiprobabilità dei campi di atterraggio sembra non dare scampo. Una linea d'azione sempre uguale porta inevitabilmente alla negativa, anche se si stà operando su due campi di sviluppo. Forse sono pochi. Inoltre con questa modifica ho abbandonato le partenze ottimali che applicavo sul primo attacco e il risultato è stato una diminuzione dei colpi vincenti e un aumento dei perdenti. Del resto penso che l'utilizzo di una montante più blanda non darebbe soddisfazione perchè si deve comunque impegnare un certo capitale e il beneficio è misero.

Oggi ritornando a casa in macchina mi è venuta una nuova idea: faccio quattro giocatori che partono in successione ognuno da una Figura diversa. La partita dura quattro cicli logici; uno per giocatore che, terminato il suo ciclo si ferma. Alla vincita di uno qualsiasi dei quattro la partita finisce e si ricomincia con il primo giocatore che parte sempre da una particolare configurazione delle prime tre Figure (la partenza ottimale precedente che avevo sospeso) di modo che il primo giocatore debba fare un solo tentativo di vincita. Gli altri tre giocatori, invece, prendono le Figure così come gli arrivano e giocano se il giocatore precedente non ha vinto la sua puntata. L'intento è che per farci perdere una partita, la roulette è obbligata a insistere su una particolare linea di sviluppo che si protrae in un numero di boules pari a 32, di cui noi ne giochiamo da 4 a 7. Siamo d'accordo che i 4 o 7 colpi giocati fanno una permanenza a sè stante e sempre soggetta alla spettanza probabiltica assoluta, ma è altrettanto vero che in questo caso abbiamo anche una spettanza probabilistica relativa che si riferisce a 4 cicli logici formati da 32 boules. E' un po' più difficile che tutti e quattro i cicli compiano lo stesso percorso per noi negativo. Appena un ciclo devia dalla negatività noi otteniamo la vincita e la partita con i quattro giocatori finisce. Oggi ho fatto 20 partite di prova e tutte hanno ottenuto la loro chiusura. Purtroppo con le semplici non c'è altra via se non cercare una configurazione statistica su più campi di sviluppo e che questa sia molto probabile e sostenibile. Io di campi di sviluppo ne impegno 4 e per il momento funziona. Continuo ad usare la montante sopra descritta, anche se forse è troppo violenta. Infatti, se dopo una certa mise come per esempio 8 pezzi dovesse arrivare un periodo di vincite distanziate di 3-4 perdite, lo scoperto salirebbe sempre più. Stiamo a vedere cosa succede nei prossimi giorni.

Già al primo giorno di gioco reale, dopo 6 pezzi di utile, ho trovato una partita completamente perdente, poi due chiusure, e poi una partita con due linee di gioco perdenti e due non giocabili. Ho anche commesso un errore di puntata che avrei vinto e invece ho perso. Poi ho subìto due zeri che mi hanno tolto 8 e 4 pezzi. Possiamo girarla come vogliamo, ma l'equiprobabilità delle due Semichances e lo zero non ci daranno mai una possibilità che sia stabile. Anche oggi, dopo i 6 pezzi di utile è arrivata la negativa. Sembra proprio che l'unica possibilità sia accontentarsi dei 4-5 pezzi e che non si possa incrementarli con un gioco continuo. L'equiprobabilità crea un suo "continuo di permanenza" avulso e indipendente da tutte le altre configurazioni possibili che avvengono nei momenti di non gioco. Ma questo già lo sapevamo. Con le Semplici mi sto proprio rompendo. Per ogni linea di condotta arriva il suo contrario e a volte mi dico che se avessi giocato il contrario del gioco base, avrei sempre concluso vincente la giornata, e non di poco. La giornata che al dritto è vincente, ti fa perdere al massimo 10 pezzi; quella in cui al dritto perdi ti fa vincere 100 e più pezzi giocandola a rovescio. Basta solo che tu punti il contrario di ciò che dovresti puntare con il gioco base e che segui la montante. Il guastafeste è lo zero che come ti fa perdere la puntata al dritto, lo fa anche al rovescio.

Oggi sto tentando un cambiamento nel mio comportamento abitudinario. Solitamente per non perdere troppo tempo nei miei giochi sulle Semplici adotto le risalite; acquisisco numeri o Figure nella loro naturale sortita dalla ruota; accetto qualsiasi situazione di partenza per ogni partita. Da oggi ho deciso di cambiare e quindi non faccio più risalite ma prendo sempre numeri nuovi tra una partita e l'altra; elimino numeri o Figure che non rientrano nella particolare sequenza della partenza ottimale; gioco solo dopo una configurazione iniziale unica e sempre uguale. In questo modo per darmi una negativa la roulette deve produrre una particolare permanenza costantemente contraria alla configurazione ricercata e ciò lo deve fare sempre sui quattro giocatori in cui avevo diviso in precedenza i 32 spin di gioco. Prima le partenze si avvalevano delle risalite. Ora c'è un'unica configurazione iniziale che si deve formare con numeri nuovi. L'intento è quello di restringere le possibilità di sviluppi negativi; ammesso che ciò sia possibile.

Ho pensato anche a un'altra modifica che riguarda le puntate. Dividerò la montante in quattro montanti uguali che partono ognuna dal colpo giocato. Faccio un esempio: inizio con la prima puntata da 1 pezzo. Se perdo passo alla seconda puntata che dovrebbe essere di 2 pezzi, ma invece sarà da 1 perchè è la prima puntata a quel colpo. Se perdo passo al terzo colpo che dovrebbe essere di 4 pezzi, ma invece parto anche qui da 1 pezzo perchè è la prima puntata che parte da quel colpo. E così anche per la quarta montante. Ad ogni partenza di puntata si segue una diversa montante che, se presa a se stante, è sempre uguale a quella indicata in precedenza. In questo modo i pezzi di utile deriveranno dalle singole montanti dei quattro giocatori e non sarà più un'unica montante soggetta a un prolungato periodo negativo. Un periodo negativo sarà affrontato alle masse indicate dalle singole montanti e quando la singola montante ottiene la sua vincita, otterrà il suo pezzo di utile o il suo recupero. In ogni caso penso che la singola montante avrà sempre la possibilità di entrare in negativa, ma avremo la possibiltà di distribuire la puntata perdente su altre montanti che non sono in negativa. Lo scopo è quello di superare a basso costo il periodo continuo di colpi perdenti e arrivare alle chiusure con un minor impegno economico.

Con questo ho cercato di superare la spettanza probabilistica assoluta delle Semplici ricorrendo alla spettanza probabilistica relativa, ma l'equiprobabilità delle binomiali non da scelte preferenziali e tutti gli sviluppi sono possibili. Sembra una lotta contro i mulini a vento.

Comunque sto scrivendo il tutto in un nuovo trattato che sarà pubblicato fra un po' nel sito. Spero proprio che l'ultima modifica abbia la possibilità di superare la spettanza probabilistica assoluta avvalendosi di quella relativa.

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